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Vigevano, Auditorium ex Chiesa di S. Dionigi
Domenica 4 dicembre 2022 ore 17.00
A cura del
Centro di Musica Antica Ghislieri
e
Fondazione di Piacenza e Vigevano
MUSICA A SAN DIONIGI
FESTIVAL DI NATALE 2022
4/11 DICEMBRE 2022
LA DANZA PERFETTA
Musiche dei Maestri di Danza dal Medioevo al Rinascimento
INTO THE WINDS, ensemble
In collaborazione con il Centro di Musica Antica Ghislieri
PROGRAMMA e NOTE :
INTO THE WINDS, ensemble
Anabelle Guibeaud bombarda, flauto dolce, flauto, tamburo
Adrien Reboisson bombarda, flauto dolce, dulciana
Julian Rincon bombarda, flauto dolce
Claire-Ombeline Muhlmeyer trombone, flauto dolce
Yula S. percussioni
EEEMERGING Emerging European Ensembles
eeemerging is supported by the Creative Europe Programme of the European Union
Gli artisti
Nella sua essenza, Into the Winds è un suono che colpisce, ipnotico e raro,
emesso da strumenti a fiato i cui timbri unici e colorati affondano le radici
nel Medioevo e nel Rinascimento europei. Il suo respiro tonificante e la sua
energia vibrante ispira viaggi, evoca ponti e costruisce percorsi, attirando gli
ascoltatori in esperienze sensoriali coinvolgenti che sospendono il tempo e lo
spazio. In paesaggi sonori che mescolano Oriente e Occidente, passato e
presente, gli intenditori e i neofiti sono trasportati in un' esperienza
musicale che fonde intimità e raffinatezza con sorpresa e spettacolo.
Attraverso la ricerca, la creatività e la reinvenzione, mescolando musica sacra
e profana, Into the Winds accende l'immaginazione del suo pubblico raccontando
storie singolari dal fascino universale. Dal soffio gotico delle trombe che
riecheggiano nelle prime cattedrali alle canzoni dei trovatori che esaltano
l'amore di corte e le virtù cavalleresche; dalle brillanti melodie della
caramella che anima balli e festeggiamenti al disinvolto virtuosismo di
tamburelli e flauti dolci che improvvisano nei palazzi principeschi, gli
ascoltatori sono chiamati, anima e corpo, all'avventura, alla contemplazione e
alla scoperta.
Sempre pronti a rischiare in nome di nuove sensazioni, Into the Winds trasmette
lo spirito di un'epoca con eleganza, semplicità, autenticità e convinzione,
destreggiandosi tra una miriade di strumenti, muovendosi come una big band e
sempre immersi nell'energia, nella gioia e nel piacere di condividere le proprie
passioni con il pubblico.
Il programma musicale
Domenico da Piacenza (1390 - 1470)
Bassadanza << Zoglioza » Arr. P. Boquet
Domenico da Piacenza & Ms. Montecassino
La figlia di Guglielmino
Gugliemo Ebreo da Pesaro (1420 - 1484)
Ballo Francese « Amoroso » Arr P. Boquet
Ballo Francese « Les petits vriens >>>
Voltate in ça Rosina Arr. Ian Harrison
D'après le cantus firmus de Domenico da Piacenza
Basse danse << Il Re di Spagna >>
Heinrich Isaac (1450-1517)
Missa La Spagna (Gloria & Agnus Dei)
Jacob Obrecht (1458-1505)
Rompeltier
Anonyme, Munich Mus. MS 1503
Pavane Monina & Saltarello Comarina
Domenico da Piacenza
Il Rostiboli Gioiso Arr. Ian Harrison
Anonyme, Paris Vm7 676
Ballo << Tentalora >>
Anonyme, Munich Mus. MS 1503
Saltarello << El Marchese di Saluzzo >>
Hilaire Penet (1501- ?) & Claudin de Sermisy (1490-1562)
Au Joly Bois & Pavane « Au joly bois >>
Vincenzo Ruffo (15081587)
La Brava & La Gamba
Diego Ortiz (1510-1570)
Recercada Quatra sur la Gamba
§§§
Pierre Attaingnant (1494 - 1552)
Pavane Passemèze & Gaillarde Passemèze
Pierre Phalèse (1510-1575)
Passemèzes d'Italie
Claude Gervaise (1540 - 1583)
Suite d'allemandes
Jean d'Estrées (autour de 1560)
Suite de branles doubles
Thoinot Arbeau (1520 - 1595),
Basse danse "Jouissance vous donneray" Arr. P. Boquet
Pierre Attaingnant
Tourdion "C'est grand plaisir"
Anonyme (XVIème siècle).
Gallicum Sine Nomine
Pierre Attaingnant
Basse danse "La brosse"
Tielman Susato (1510 - 1570)
Hoboken Dans
Branle << Pourquoy >> et << Mon Amy >>
Chanson à danser de Jean Chardavoine (1538 - 1580)
Pour faire un bon mariage
D'après Michael Praetorius (1571-1621)
Bourrée d'Avignon
Tielman Susato
Entrée du Fol
Jean d'Estrées
Suite de branles gay
Note:
Note dal programma di sala:
"La danza perfetta è la memoria, la misura, il modo, la tenuta del
corpo, la diversità delle cose e la divisione dello spazio...". Così si
apre uno dei primi trattati di danza della storia, scritto nel XV secolo
dal maestro di danza italiano Antonio Cornazzano. Al di là dei passi e
delle figure che descrive, comprendiamo anche il ruolo simbolico di
quest'arte che mira a unire la terra degli uomini con il regno di Dio.
Facendo eco a questa visione universalistica, questo programma segue il
percorso delle prime danze annotate, esplorando anche le canzoni o i
brani che talvolta ne sono stati la fonte e le composizioni più
raffinate che ne hanno tratto ispirazione.
Il nostro viaggio inizia in Italia a metà del XV secolo, dove si trovano
i primi scritti sulla danza. Impiegati al servizio di ricche famiglie
italiane, Domenico da Piacenza o Gugliemo Ebreo descrivono eleganti
coreografie di cui rimangono solo monodie. Così la Zoglioza, il ballo
Amoroso, il saltarello Les Petits Riens o Voltate in ça Rosina
rappresentano alcune illustrazioni delle prime danze di corte di cui si
conoscono i passi e che oggi possono essere ricostruiti dagli
specialisti della disciplina.
La basse-danse fu l'ultima forma di raffinatezza musicale e coreografica
del XV secolo. Essendo la divisione di tempo più lunga nella gerarchia
delle "misure" italiane, è anche la più simbolica. Dal punto di vista
musicale, si basa su un processo che sarà ampiamente utilizzato per
tutto il Rinascimento: la composizione di una melodia semplice (la "teneur"),
che funge da cornice contrappuntistica per una, due o tre voci musicali
aggiuntive. Un esempio eclatante è dato dalla melodia de La Spagna, che
si trova come bassadanza nell'opera di Domenico sotto il nome di Il Re
di Spagna, e di cui abbiamo riscritto la voce cantus mancante. A riprova
della sua grande popolarità in tutta Europa, questa melodia è stata
addirittura utilizzata come base per la composizione della messa La
Spagna di Heinrich Isaac, di cui eseguiremo estratti del Kyrie e
dell'Agnus Dei.
Forse originaria di Padova, la pavana sembra essere nata in Italia
all'inizio del XVI secolo. Pur avendo un carattere nobile come la
basse-danse, i suoi passi più semplici e invariabili la rendono
accessibile a una classe borghese desiderosa di rappresentazione. Il
lento e regolare flusso armonico de La Monina consente l'ornamentazione
strumentale in accordo con i trattati strumentali rinascimentali che
sottolineano che devono essere sempre eseguiti con un certo distacco
aristocratico ("Sprezzatura").
Tradizionalmente seguito da un saltarello, il raffinato contrappunto de
La Comarina dimostra perfettamente la perizia musicale che poteva essere
apportata a temi popolari. Nello stesso spirito il Ballo Tentalora e il
salterello El Marquese di Saluzzo rappresentano due danze composte su
melodie tenorili. Non è difficile immaginarli suonati per le strade o
sulla piazza del paese dai piffari che tanto impressionarono François
1er durante i suoi viaggi in Italia!
Torniamo in Francia, con il nostro consort di flauti dolci che possiamo
immaginare suonato nell'intimità del sovrano: anche in questo caso, una
famosa canzone dell'epoca, Au joly bois, si trasforma in un pezzo
perfettamente ballabile. In un movimento contrario, il tema gioioso de
La Gamba, che invita naturalmente alla danza, è trattato in un elegante
contrappunto a tre parti da Vincenzo Ruffo e in una Recercada per
tastiera di Diego Ortiz - qui riscritta per il nostro flauto dolce.
Con l'invenzione della stampa musicale all'inizio del XVI secolo, le
musiche da ballo divennero oggetti di largo consumo che venivano
acquistati e venduti alla borghesia desiderosa di scoprire o riprodurre
l'estetica musicale della corte. Presenteremo alcune di queste danze
(Pavane & Gaillarde Ferrareze, Passemèzes d'Italie, Allemandes, Branles
doubles) in un cosiddetto "consort spezzato" (flauti dolci, sackbut,
dulcian) che fonde i timbri di diverse categorie e si diffonde nella
seconda parte del secolo.
In Francia, i grandi Bals diedero ritmo alla vita dei re Valois durante
il Rinascimento. Non è difficile immaginare il corteo di principi e la
loro corte scivolare elegantemente su Jouissance vous donneray o La
Brosse e poi divertirsi con maggiore virtuosismo su Gallicum Sine Nomine
o C'est grand plaisir. Un po' più lontano dalle città, si possono anche
immaginare bande di menestrelli che animano grandi feste sui temi vivaci
di Hoboken, Pourquoi, o Mon amy; che riprendono su strumenti chansons
popolari (Pour faire un bon mariage), o che suonano grandi successi del
secolo (la Bourrée d'Avignon girerà l'Europa con nomi diversi fino al
XVII secolo).
Concludiamo questo viaggio con la teatrale Entrée du fol, seguita da una
suite di Bransles gay (che si dice sia particolarmente adatta ai giovani
sposi!), la cui energia e gioia comunicativa dimostrano l'atemporalità
di questa forma d'arte. Così, le frasi musicali brevi e ripetitive
contribuiscono a trascinare il ballerino di ieri e l'ascoltatore di oggi
in uno stato ipnotico di trance.... che tutti possiamo sperimentare
quando sentiamo il delizioso impulso di lasciarci andare sulla pista da
ballo.
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ300 12 Megapixel, Zoom 0X, 1600 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
Le foto e le riprese sono state effettuate con macchina fotografica e cellulare a mano, senza mai passare davanti ad un solo spettatore.
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO
Foto Mario Mainino Concertodautunno.it |
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