Sinfonia da Nabucco
dirige RICCARDO FRIZZA
"Ah! Sì, ben mio, coll'essere" da Il trovatore
FRANCESCO MELI, tenore
dirige RICCARDO FRIZZA
"Toh, toh! Poffare il mondo!" da La forza del destino
ROBERTO DE CANDIA, baritono
dirige MICHELE GAMBA
"Pace, pace, mio Dio!" da La forza del destino
CHIARA ISOTTON,
soprano
dirige MICHELE GAMBA
"Ella giammai m'amò" da Don Carlo
RICCARDO ZANELLATO, basso
dirige SESTO QUATRINI
"Pietà! Perdon! O don fatale" da Don Carlo
CATERINA PIVA, mezzosoprano
dirige SESTO QUATRINI
"O inferno! Amelia qui! …Sento avvampar nell'anima" da Simon Boccanegra
FRANCESCO MELI, tenore ha sostituito PIERO PRETTI (indisposto)
dirige RICCARDO FRIZZA
"Liber scriptus" dal Requiem
ANNALISA STROPPA, mezzosoprano
dirige MICHELE GAMBA
"Di Provenza il mar, il suol❞ da La traviata
LEO NUCCI, baritono
dirige RICCARDO FRIZZA
"Già nella notte densa" da Otello
CHIARA ISOTTON e FRANCESCO MELI
dirige RICCARDO FRIZZA
Orchestra Uniti per Verdi:
un’orchestra che riunisce prime parti di Scala e Fenice, Maggio Fiorentino,
Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Verdi di Trieste. E l’Orchestra
Toscanini, la Sinfonica di Milano, la Filarmonica Italiana, e dei Pomeriggi
Musicali.
Tutti gli artisti sono intervenuti senza cachet.
Si ringrazia
Orchestra Filarmonica Italiana, Paolo Mandelli, Casa Ricordi Milano, Università IULM, Gennaro Trasi
Uniti X verdi, lunedì 21
novembre 2022 il Teatro Lirico di Milano ha ospitato un evento promosso da
Francesco Meli (tenore) e Riccardo Frizza (direttore d'orchestra) che la Società
del Quartetto di Milano ha accolto e organizzato al meglio possibile e con
ingresso gratuito per i tantissimi che si sono registrati sul sito del Quartetto
e per quanti si sono messi in coda all'ultimo momento per attendere qualche
rinuncia e potervi partecipare.
Tra i vari esponenti della lirica italiana hanno aderito e cantato FRANCESCO
MELI, tenore,ROBERTO DE CANDIA, baritono, CHIARA ISOTTON, soprano, RICCARDO
ZANELLATO, basso, CATERINA PIVA, mezzosoprano,,ANNALISA STROPPA, mezzosoprano è
mancata all'ultimo momento la partecipazione di PIERO PRETTI purtroppo
indisposto.
L'Orchestra Filarmonica Italiana è stata diretta alternandosi nei vari brani da
RICCARDO FRIZZA, MICHELE GAMBA, SESTO QUATRINI.
Nel foyer del Teatro un apposito banchetto permetteva di raccogliere firme per
sensibilizzare gli Amministratori della "res pubblica" sulla acquisizione allo
Stato di Villa Sant'Agata.
La
signora Ilaria Borletti Buitoni presidente della Società del Quartetto,
ha introdotto la serata con un breve ma esemplare appello:
Buonasera, voglio cominciare questo brevissimo intervento, perché abbiamo un programma meraviglioso e non voglio togliere spazio, con un grande grande ringraziamento ai maestri Francesco Meli e Riccardo Frizza per avere promosso questa iniziativa e per averla proposta alla Società del Quartetto, grazie
Vorrei anche ringraziare tutti i cantanti, tutti i professori dell'orchestra che hanno generosamente accettato di partecipare a questo grande evento che lancia un appello per salvare la Sant'Agata, vorrei ringraziare per la sua presenza la Senatrice a vita Liliana Segre. Seguono tre minuti di fragoroso applauso.
Vorrei ringraziare, perchè so che ha fatto una interrogazione parlamentare per salvare villa Sant'Agata, il senatore Luca Pirondini
LUCA PIRONDINI [ndr. Professore d'orchestra Membro Gruppo M5S Membro della 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica)
segue il testo della Interrogazione presentata:
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/19/Sindisp/0/1361476/index.html
Atto n. 3-00047 (in 7ª Commissione)
Pubblicato il 16 novembre 2022, nella seduta n. 8
PIRONDINI, CASTIELLO, CROATTI, ALOISIO Vincenza, PIRRO Elisa - Al Ministro della cultura. -
Premesso che:
il 30 ottobre 2022 è stato l'ultimo giorno di apertura del museo-abitazione di Giuseppe Verdi a Sant'Agata di Villanova sull’Arda (Piacenza), conosciuto come villa Verdi;
in seguito a
una diatriba legale durata 20 anni, la residenza, che dal 1848 e che per 50 anni è stata la dimora prediletta del compositore italiano più conosciuto al mondo, ha chiuso per consentire l’avvio dell'iter di
messa all’asta dell’immobile;
in particolare la Corte di cassazione ha stabilito che l'eredità di Alberto Carrara Verdi, scomparso nel 2001, deve essere divisa tra i figli in parti uguali (Maria Mercedes, Ludovica, Angiolo ed Emanuela, quest'ultima deceduta nel 2020). Dato che nessuno dei tre è però in grado di rilevare le quote dell'altro, villa Verdi è destinata alla vendita;
numerose associazioni si sono attivate per scongiurare la chiusura del museo che riecheggiava ormai da anni;
l’erede di Giuseppe Verdi ha dichiarato alla stampa: "Il Tribunale probabilmente invierà un custode o un notaio che la possa tutelare (...) mi auguro solo che qualcuno intervenga, colga l’attimo per l’acquisto, perché la paura è che rimanga abbandonata a se stessa" ("corriere.it", 22 ottobre 2022);
considerato che:
la proprietà nel comune di Villanova venne acquisita dal maestro Giuseppe Verdi nel 1848 che decise di costruire la villa, poi completata nel 1880. Originariamente, la casa fu acquistata dal compositore per i genitori, Carlo Verdi e Luigia Uttini, messi nella villa di Sant’Agata per volontà del maestro, ma dopo la morte di sua madre, il padre tornò a vivere a Busseto. Verdi e Giuseppina Strepponi, cantante d’opera con la quale visse da allora prima di sposarsi nel 1859, si stabilirono a Sant’Agata nel 1851. Verdi fece aggiungere due ali alla costruzione originale, completando il tutto con una imponente terrazza sulla facciata, le serre, una cappella e la rimessa per le carrozze sul retro.
Verdi e Giuseppina dedicarono molto tempo per l’espansione del parco;
Giuseppe Verdi acquistò la tenuta di Sant'Agata su suggerimento di Antonio Barezzi e lì visse e scrisse la sua musica, godendo di un isolamento necessario al suo genio creativo e al suo carattere schivo e riservato;
considerato infine che:
il 21 novembre alle ore 20.30 presso il teatro Lirico di Milano si terrà il gala "Uniti per Verdi" con la partecipazione di ospiti eccellenti quali Roberto de Candia, Chiara Isotton, Francesco Meli, Caterina Piva, Piero Pretti, Annalisa Stroppa e Riccardo Zanellato, che saranno diretti dal maestro Riccardo Frizza e accompagnati dai professori delle orchestre delle fondazioni lirico-sinfoniche. Un parterre di star della lirica, che ha legato la propria carriera artistica al repertorio verdiano, si alternerà sul palco esibendosi in alcune delle arie più rappresentative composte dal “cigno di Busseto”, accompagnati da una compagine che coinvolge i professori delle orchestre delle fondazioni lirico-sinfoniche;
la realizzazione dell’evento straordinario, nel nome di Giuseppe Verdi, ha lo scopo di incentivare le istituzioni pubbliche a preservare la casa-museo del compositore, garantendone la pubblica fruizione,
si chiede di sapere quali iniziative, alla luce della situazione conservativa in cui versa l'immobile a causa della mancanza di interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, intenda assumere il Ministro in indirizzo per salvaguardare villa Verdi, patrimonio di inestimabile valore culturale, anche valutando di esercitare il diritto prelazione per l'acquisizione del complesso alla proprietà pubblica.
Ilaria Buitoni prosegue
..
ringraziamo il sovrintendente del teatro Carlo Felice di Genova Claudio Razzi che stasera è qui con noi, ed il sovrintendente del Teatro municipale di Piacenza Cristina Ferrari e anche un grosso gruppo Piacentino che è venuto stasera per questo concerto, grazie per essere qui con noi stasera.
E infine vorrei ringraziare il “Corriere della sera” che ci permette una diretta in streaming per cui questo concetto verrà, speriamo, seguito da migliaia di persone che aderiranno a questo appello.
Villa Sant'Agata Giuseppe Verdi è detto tutto in queste parole, Verdi la casa di Verdi deve essere un patrimonio pubblico. Verdi è la nostra identità, Verdi è la nostra cultura, V.E.R.D.I è la parola degli eroi del Risorgimento quando pensavano alla libertà d’Italia.
V.E.R.D.I era scritto sui muri di Milano e di Venezia.
Non è pensabile che un bene come la casa di Verdi non possa altro che essere in mano pubblica, ed essere fruibile per tutti.
Perché le radici non si cancellano, le radici non si annullano, le radici si valorizzano e si rendono fruibili per tutti coloro che le vogliono seguire.
Ma questo vuole essere anche un appello per la musica, la musica lirica, la musica sinfonica, la musica da camera; noi siamo un paese che ha trascurato questo ambito; i nostri ragazzi escono dal liceo forse sanno chi è Verdi perché abitato vicino a una piazza a lui intitolata ma non sanno chi è Rossini, chi è Bellini, Monteverdi non sanno chi è Bach, chi è Beethoven.
Questo grande ambito della cultura musicale noi dobbiamo veramente pretendere che riceva la giusta attenzione dalla scuola e dalle istituzioni.
Perché prima si deve sempre ricordare che la musica è prima di tutto uno straordinario modo per unire le comunità, ma la musica è cultura e oggi, soprattutto oggi, se vogliamo lanciare un appello non solo per salvare la straordinaria la casa di Verdi, ma per salvare la civiltà, per salvare il dialogo tra le persone, per salvare l'apertura delle persone l’una verso l’altra dobbiamo sempre dire EVVIVA LA MUSICA, grazie
NOTE DAL SITO UFFICIALE 1864 SOCIETÀ DEL QUARTETTO
www.quartettomilano.it
:
Il Quartetto e le grandi star della lirica internazionale il 21 novembre 2022 si ritrovano al Teatro Lirico Giorgio Gaber per un gala straordinario che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti sulla vicenda della casa museo di Giuseppe Verdi a Sant’Agata, chiusa al pubblico e messa all’asta.
Tra i molti artisti che hanno già confermato la loro partecipazione: Roberto de Candia, Chiara Isotton, Francesco Meli, Caterina Piva Mezzosoprano, Piero Pretti, Annalisa Stroppa, Riccardo Zanellato. Sul podio Riccardo Frizza dirigerà una compagine composta dai professori delle Orchestre delle Fondazioni Lirico Sinfoniche.
L’ingresso è gratuito previa prenotazione.
Il Gala "Uniti per Verdi" è già sold out! Vi ricordiamo però che tutti avrete la possibilità di partecipare seguendo la diretta streaming sul sito del Corriere della Sera. Di seguito le dichiarazioni di alcuni importanti artisti che, pur non potendo essere presenti, hanno voluto manifestarci la loro vicinanza.
"Verdi è simbolo dell’identità culturale dell’Italia e Villa Verdi a Sant’Agata è una sorta di scrigno del suo animo e della sua poetica. Sono lieto che le manifestazioni di solidarietà, a cominciare da quella di lunedì 21 novembre organizzata dal Quartetto, siano numerose e che il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si sia attivato per ispezionare la Villa".
DANIELE GATTI
"Mi piacerebbe essere in prima fila a Milano il 21 novembre! Invece sono nelle Marche impegnato col Macbeth. È naturale che mi stia a cuore il destino di Villa Verdi. Dobbiamo riaprirla a qualunque costo, grazie per quello che state facendo".
PIER LUIGI PIZZI
"Non lasciamo morire questo posto magico e non lasciamo che un pezzo della nostra storia, della nostra identità, del nostro paese vada perso".
LUCA SALSI
"Sono dispiaciuta di non poter partecipare al concerto perché impegnata a Vienna. In bocca al lupo a tutti e Viva Verdi".
ANNA PIROZZI
"Villa Verdi di Sant’Agata non può in nessun modo finire in mani private! Lo dico con forza! Lo Stato deve intervenire per impedire che un grande italiano entrato, forse come nessun altro, nella coscienza nazionale, possa essere oggetto di speculazioni o privatizzazioni che sminuirebbero la sua straordinaria figura di personaggio pubblico".
MICHELE PERTUSI
Dalla rassegna stampa:
Un gala della lirica per salvare Villa Verdi di Giuseppina Manin
La casa del compositore all’asta dopo le liti tra gli eredi. Chiusa
definitivamente. La scritta in rosso sul web non lascia spiragli sul destino di
Villa Verdi di Sant’Agata.
Dal 1° novembre 2022 la bella casa dove il più grande dei compositori italiani
visse e scrisse buona parte dei suoi capolavori, non è più visitabile. Stremati
dai costi di mantenimento e da liti decennali, gli eredi hanno deciso di
metterci una pietra sopra. Il tribunale ha stabilito che il bene andrà all’asta,
quando non si sa, prezzo base sconosciuto, si parla di 20 milioni di euro,
ma lo stato di degrado lascia pensare che la cifra calerà di molto. Che sarebbe
finita così si sapeva da più di vent’anni.
Purtroppo la giustizia civile è stata costretta a intervenire nell’ambito di una
battaglia legale tra fratelli che va avanti da oltre vent’anni. La Corte di
Cassazione ha stabilito che l’eredità di Alberto Carrara Verdi, scomparso nel
2001, deve essere divisa tra i figli in parti uguali, Maria Mercedes, Ludovica,
Angiolo che si è sempre occupato della Casa-museo diventando il custode, la
guida, ed Emanuela, deceduta nel 2020.
Poiché nessuno è però in grado di rilevare le quote dell’altro, Villa Verdi è
finita all’asta.
Grazia Lissi