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TEATRO COCCIA - Novara
STAGIONE 2022-2023
VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022ORE 20:30
TEATRO COCCIA - Novara
Gaetano Donizetti
LE CONVENIENZE
ED INCONVENIENZE TEATRALI
Farsa in due atti
Libretto di Domenico Gilardoni
Arrangiamento di Vito Frazzi
Drammaturgia Alberto Mattioli
CAST:
Corilla Scortichini, prima donna (soprano) Carolina Lippo
Procolo Cornacchia, marito di Corilla (baritono) Paolo Ingrasciotta
Luigia Scannagalli, seconda donna (soprano) Leonora Tess
Agata Scannagalli, madre di Luigia (basso) Simone Alberghini
Dorotea Frescopane, primo musico (contralto) Lorrie Garcia - mezzosoprano
Guglielmo Antolstoinoloff, tenore tedesco (tenore) Didier Pieri
Biscroma Strappaviscere, compositore (baritono) Andrea Vincenzo Bonsignore
Prospero Salsapariglia, impresario e droghiere, regista (basso) Stefano
Marchisio
L'impresario (baritono) Dario Giorgelè
L'ispettore del teatro (basso) Juliusz Loranzi
coro (Uomini addetti al teatro)
Orchestra Filarmonica Italiana
Direttore Giovanni Di Stefano
Regia Renato Bonajuto
Scene Danilo Coppola
Costumi Artemio Cabassi
Coreografie Riccardo Buscarini
Coreografie riprese da Giuliano De Luca
Corpo di Ballo Romae Capital Ballet
Coro del Teatro Coccia
Maestro del Coro Yirui Weng
Coproduzione con il Teatro Municipale
di Piacenza e Teatro dell'Opera Giocosa di Savona
replica
DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 ORE 16:00
PROGRAMMA e NOTE :
https://www.fondazioneteatrococcia.it/opera-convenienze-ed-inconvenienze-teatrali.html
Note:
Dal comunicato stampa ufficiale:
Nuovo titolo d’Opera nel cartellone 2022 del Teatro
Coccia di Novara. Si prosegue nel solco dell’opera buffa, questa volta
nel mondo di Gaetano Donizetti, un intramontabile classico della
commedia in musica, Le convenienze ed inconvenienze teatrali.
L’opera racconta un’Italia di altri tempi in cui l’apertura di un teatro
e il debutto di un’opera erano il centro della vita sociale, eventi
capaci di calamitare l’interesse di un’intera città tra mille
vicissitudini che lo spettatore moderno si divertirà a riconoscere,
forse con un po’ di sorpresa, in un mondo molto più simile al nostro di
quanto comunemente non si pensi: la primadonna capricciosa, la mamma
invadente che vorrebbe essere al posto della figlia… i vezzi, i vizi, le
virtù degli artisti sempre uguali da secoli.
Parodia irresistibile del mondo del teatro, Le convenienze ed
inconvenienze teatrali vedono il Teatro Coccia produttore con altri due
Teatri nel dare vita al nuovo allestimento: il Teatro Municipale di
Piacenza e l’Opera Giocosa di Savona.
L’opera buffa donizettiana, con il suo impianto metateatrale e satirico,
si presta più che mai a essere trasposta nella contemporaneità ed il
compito spetta ad Alberto Mattioli, che ne cura la drammaturgia
utilizzando personaggi e riferimenti per il pubblico di oggi.
Il ruolo di Corilla è interpretato da Carolina Lippo, Procolo è Paolo
Ingrasciotta, Mamma Agata Simone Alberghini, Luigia Leonora Tess,
Dorotea Lorrie Garcia, Guglielmo Didier Pieri, Biscroma Strappaviscere
Andrea Vincenzo Bonsignore, Prospero Salsapariglia è Stefano Marchisio,
L'Impresario Dario Giorgelè, L'Ispettore del Teatro Juliusz Loranzi.
La direzione è affidata al Maestro Giovanni Di Stefano che guida il
cast, una compagine consolidata quale l’Orchestra Filarmonica Italiana,
e il Coro del Teatro Coccia, il cui Maestro è Yirui Weng.
La regia è di Renato Bonajuto, coadiuvato per le scene da Danilo Coppola
e per i costumi da Artemio Cabassi. Trio di firme apprezzato all’interno
della Stagione 2022 per Tosca andato in scena lo scorso Maggio.
Le coreografie sono di Riccardo Buscarini, riprese da Giuliano De Luca,
in scena il Corpo di Ballo Romae Capital Ballet.
“Le Convenienze, oggi”
Scrive della drammaturgia Alberto Mattioli: Il passo che c’è fra il
sublime e il ridicolo è particolarmente corto a teatro, e cortissimo in
quello musicale. Non stupisce quindi che il melodramma abbia subito
generato la sua satira, e quello dell’”opera sull’opera” sia diventato
un genere diffusissimo cui hanno contribuito, per citare solo i
maggiori, Mozart, Salieri, Cimarosa, fino a Strauss e Britten. E
naturalmente Gaetano Donizetti, con le sue doppie “Convenienze e
inconvenienze teatrali”, prima versione nel 1827 a Napoli, seconda nel
‘31 a Milano. Gaetano nostro era evidentemente affezionato a un testo
che sbeffeggiava con ironia non feroce e alla fine quasi affettuosa un
mondo: il suo.
Il problema per noi posteri è che la satira, per funzionare, non può
essere archeologica. Deve cioè presentare personaggi e situazioni che il
pubblico di oggi conosce. Non si può pretendere che uno spettatore del
2022 sappia che il cantante tedesco Antolstoinoloff è forse la
caricatura del famoso tenore Berardo Winter o che la parte “en travesti”
(al contrario, però: un uomo che fa la donna) di Mamm’Agata è ispirata
alla celebre prodezza del baritono Antonio Tamburini che nel 1825 a
Palermo, nell’”Elisa e Claudio” di Mercadante, cantò in falsetto anche
la parte della primadonna che aveva abbandonato la recita, eseguendo
perfino un duetto... da solo! In generale, le “Convenienze” raccontano
un’Italia dove il teatro era il centro della vita sociale e il debutto
di un’opera nuova calamitava l’interesse di un’intera città:
disgraziatamente, non è più così.
Nel curare la drammaturgia di queste “Convenienze”, si trattava
semplicemente di attualizzarle, posto anche che di opere se ne scrivono
meno e quasi tutto il repertorio è costituito da titoli del passato, nel
nostro caso anche remoto: la solita rarità barocca riemersa da uno
scantinato. Il castrato diventa così un controtenore; il compositore, il
direttore d’orchestra; il poeta, il regista; e l’impresario, ovviamente,
un sovrintendente alle prese con i consueti problemi sindacalpolitici.
Le lettere sono delle mail e si usano i telefonini. La vicenda e la
musica di Donizetti rimangono però le stesse; il divertimento, anche. O
almeno si spera.
"L’Opera allo specchio"
Le parole del regista Renato Bonajuto: Opera metateatrale quant’altre
mai, Le convenienze e inconvenienze teatrali si presta a qualsiasi
attualizzazione che getti lo sguardo sulla contemporaneità. A questo ha
pensato il nostro drammaturgo Alberto Mattioli, con cui ho lavorato in
stretta collaborazione, e che ha “riletto” il testo. Chi vorrà, potrà
riconoscere sulla scena alcuni personaggi, anche di gran rilievo, del
mondo lirico odierno… tutto condito da affettuosa e sapida ironia.
I vezzi, i vizi, le virtù degli artisti sono sempre quelli, da secoli.
La primadonna capricciosa, la mamma ingombrante che vorrebbe essere al
posto della figlia (e Mamma Agata questa volta vorrà anche ballare, non
solo cantare) il mezzosoprano che viene scambiato per un controtenore
(l’eterno gioco dell’ambiguità, oggi si direbbe della fluidità…) e così
via.
In fondo per quale motivo una scalcagnata compagnia teatrale non
dovrebbe sognare di conquistare le tavole del Teatro Coccia di Novara?
Tutto è realizzabile nel mondo dell’opera, del resto ci si dicono le
cose più belle o più terribili cantando, limiti al possibile non sono
contemplati.
Donizetti, come tutti i grandi geni della musica, ha fotografato la
realtà; sono passati duecento anni, o forse no, solo due giorni.
Il nostro lavoro, con questo spettacolo, è quello di divertire dando la
possibilità di osservare se stessi dentro uno specchio riflesso. Ridere
degli altri sapendo ridere di noi, non c’è ricetta migliore per vivere
e, a volte, per reggere gli urti della quotidianità.
In ogni caso - e credete ai maghi dell’illusione - c’è sempre una
sorpresa dietro l’angolo, quando meno ve l’aspettate…
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ300 12 Megapixel, Zoom 0X, 1600 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
Le foto e le riprese sono state effettuate con macchina fotografica e cellulare a mano, senza mai passare davanti ad un solo spettatore.
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO
Foto Mario Mainino Concertodautunno.it |
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