Questa è l'attuale versione
dell'altare, purtroppo molti anni or sono si fece la posa di questa specie di
moquette ricoprendo il bellissimo pavimento di marmo fossile. Mi ricordo che da
bambino restavo incantato delle ore a percorrerlo con gli occhi per scoprire le
varie conchiglie sezionate che erano visibili.
Purtroppo la bellezza e la ricercatezza originarie giacciono coperte da questo
lenzuolo marrone.
La statua lignea della Madonna
Pellegrina è quella originaria che fu portata in pellegrinaggio in diversi
comuni della Lomellina. Il percorso è documentato dalla pianta in legno posta
sulla parete dove la statua viene collocata durante l'anno. In questa posizione
si trova solo perchè vi è stata messa solo per il periodo della festa.
Qui sotto i comuni visitati.
Il nuovo tabernacolo laterale.
Questo Cristo crocefisso è in
sostituzione di altro in legno scuro (non so se fosse ebano) che nella mia
giovinezza era il mio confidente. Purtroppo in epoca don Vacchelli quel
bellissimo Crocefisso antico scomparve e fu sostituto da questo. Stessa sorte
per Santa Rita e Sant'Antonio che sparirono per lasciare il posto alla raccolta
di statue della Valgardena.
La vetrate della ANNUNCIAZIONE
Una delle due opere in ceramica
smaltata creata a rivestimento della balconata dal pittore e ceramista CARLO
ZANOLETTI.
La prima raffigura il pellegrinaggio della statua della Madonna.
La vetrate della NASCITA
La prima raffigura il Concilio Vaticano II
Sopra l'ingresso la vetrata con il cartiglio della Madonna
Le stazioni della Via Crucis che è
arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti, a questa è legato un mio
ricordo particolare, perché conoscevo personalmente il pittore CARLO ZANOLETTI,
e il figlio più giovane Alberto del quale ero compagno di gioghi, per cui ero
presente nel suo studio e mi ricordo ancora il rosso che stava dando alla
veste di Cristo Gesù, smorto quando stava per entrare nel forno a cuocere e
molto acceso quando il lavoro fu finito. Ogni stazione è fatta da una serie di
formelle cotte a parte e poi accostate come per formare un puzzle.
I - Gesù è condannato a morte
II - Gesù è caricato della croce
III - Gesù cade per la prima volta
IV - Gesù incontra sua madre
V - Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
VI - Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
VII - Gesù cade per la seconda volta
VIII - Gesù consola le donne di Gerusalemme
IX - Gesù cade per la terza volta
X - Gesù è spogliato delle vesti
XI - Gesù è inchiodato sulla croce
XII - Gesù muore in croce
XIII - Gesù è deposto dalla croce
XIV - Il corpo di Gesù è deposto nel
sepolcro
Padre GIOVANNI BALDUZZI
Nacque a Suardi il 20 febbraio 1886,
fu ordinato sacerdote nel 1908 negli Oblati dell’Immacolata.
Ha dedicato tutta la vita al bene e alla creazione di istituti per aiutare i
vecchi e coloro che soffrivano. Lo chiamavano “il mendicante per la causa dei
poveri” e fu vero apostolo di carità. E’ stato Cappellano del Cascame a Vigevano
dal 1910 al 1925 prima che diventasse Parrocchia.
Fu insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana e mori a
Vigevano il 6 dicembre 1961.
Fu l'ideatore dell'asilo che sorgeva dove attualmente si trova la RSA (Casa di
riposo) che porta il suo nome.
Era un individuo molto rigido anche se benevolo e con i bambini la sua durezza
non mi è mai andata a genio, infatti a soli quattro anni ci fu un suo duro
atteggiamento verso un mio compagno che aveva paura dei fulmini, lui ci voleva
costringere a stare all'aperto per imparare a non averne paura. Ma quando uno HA
PAURA lo devi aiutare e io lo difesi aiutandolo a rientrare nell'asilo alla
faccia del comando del "buon padre Balduzzi".
La corale femminile Padre Balduzzi nel
1979 quando per le prime volte si unì alla Corale maschile I Maestri Cantori di
Vigevano.
Mamma PIERINA in uno dei tristi giorni
dei suoi ultimi quattro anni di vita che trascorse alla RSA Balduzzi, qui è
fotografata nella Cappella della Casa di Riposo.
|