IL PROGRAMMA:
Luigi Boccherini (1743 -1805)
Quintetto per archi in Sol Minore Op. 29 Nr. 6 G318
Allegro moderato assai - Minuetto - Preludio: Adagio - Rondò: allegro giusto
Franz Schubert (1797 -1828)
Quintetto per archi in Do Maggiore D956
Allegro ma non troppo - Adagio - Scherzo: presto, Trio: andante sostenuto - Allegretto
BIS
George Onslow (*)
Quintetto in sol minore op.72 n.28
Sections:
I. Adagio non troppo - Allegro moderato
II. Adagio, molto cantabile
III. Menuet
IV. Finale
* André George(s) Louis Onslow (27 July 1784 – 3 October 1853) was a French composer of English descent.
Note di presentazione (by Ghislieri musica barocca)
Genere di cui Boccherini è considerato l'inventore, il quintetto con due violoncelli rivela contemporaneamente un'attrazione per il virtuosismo e un'inclinazione alla sonorità orchestrale. Il musicista lucchese, nominato nel 1770 violoncellista e compositore da camera nell'orchestra dell'infante di Spagna Don Luis, diede vita al genere del quintetto con due violoncelli per il piacere di suonare insieme all'eccellente quartetto che si esibiva regolarmente a corte, e per rispondere al contempo alle esigenze dell'altro suo grande committente, il re di Prussia Federico Guglielmo 11, che si dilettava suonando proprio il violoncello.
Quanto in Boccherini l'originalità dei percorsi compositivi e il gusto per la fantasia e l'invenzione siano strettamente collegati col linguaggio idiomatico degli strumenti ad arco lo si può comprendere nel primo tempo del Quintetto opera 29 n. 6- Allegro moderato - caratterizzato dalla ricchezza motivica ed evocativa e dalle straordinarie soluzioni timbriche - come il primo violoncello nel tessuto più acuto a dialogare col primo violino.
Il rustico Minuetto coi violini all'unisono che segue, inframezzato da un nostalgico Trio che diviene occasione di virtuosismo per il violoncello, rappresenta bene la predilezione per il contrasto cara a Boccherini e allo stile galante.
Il carattere intimo e quasi religioso del Preludio Adagio, ravvivato qua e là da note di tenera vitalità si pone in contrasto col festivo Rondò finale, che in uno scenario quasi campestre riecheggia stilemi compositivi dei movimenti precedenti.
11 lunare Quintetto in Do maggiore D 956 di Schubert si distingue per le imponenti proporzioni e la profondità dell'espressione: l'intera poetica schubertiana sembra esservi distillata. Composto nel 1828 a pochi mesi dalla morte, il Quintetto per archi rappresenta uno degli esempi più straordinari dell'ultimo stile schubertiano.
In esso il compositore viennese supera il virtuosismo italianizzante di Boccherini conferendo all'opera un colore unico, di grande pienezza e forza timbrica.
Il primo movimento Allegro ma non troppo rispetta sostanzialmente i canoni della forma-sonata. Schubert adopera il materiale compositivo riuscendo a costruire una voluminosa impalcatura formale, un brano ricco di freschezza e di tormenti. Il secondo tempo è un Adagio dalla struttura formale di una romanza col consueto schema A-B-A le cui sezioni sono estremamente differenti: la sezione iniziale dal colore soffuso, etereo è in netto conflitto con la sezione centrale, dal carattere tormentato e burrascoso.
A seguire uno Scherzo, Presto dal carattere robusto e affermativo, come si evince dai numerosi passaggi omoritmici dal profilo marziale. Il trio centrale, insolitamente in tempo binario di 4/4, si caratterizza per l'ambiguità armonica in contrasto con la perentorietà dello Scherzo. Il brano di chiusura è un Allegretto dalle notevoli dimensioni, degno finale di un'opera tanto lunga e complessa. Il carattere è dominato da una malinconica vena popolare di derivazione ungherese, mentre la forma è quella del rondò-sonata.
ENSEMBLE TAMUZ
Hed Yaron-Meyerson, violino
Diego Castelli, violino
Avishai Chameides, viola
Constance Ricard, violoncello
Bruno Hurtado Gosalvez, violoncello
L'Ensemble Tamuz nasce nel 2017 a Berlino sia come progetto di ricerca che come laboratorio sonoro. Attraverso l'utilizzo delle partiture originali e lo studio delle fonti storiche, l'Ensemble si pone l'obiettivo di creare un'interpretazione il più fedele possibile al contesto storico, basandosi sulle idee espresse dal compositore anche qualora ciò significhi discostarsi dalla tradizione discografica più recente.
Come era eseguita la musica nei secoli XVIII e XIX? È possibile riscoprire il significato espressivo che si è progressivamente perso lungo il XX secolo?
Gli interessi dell'Ensemble spaziano dall'Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach, ai quintetti di Schubert, Onslow, Boccherini, Bazzini, Cherubini, ad arrangiamenti di arie e lieder di Mozart e Beethoven. I membri di Tamuz collaborano stabilmente con alcuni dei più prestigiosi ensemble europei (Rotterdam Philarmonic Orchestra, Orchestre de Champs Elysees, Akademie fur Alte Musik, Freiburger Barockorchester, Noga Quartet, Kammerorchester Basel, Bremen Kammerphilarmonie ecc.) e coltivano da tempo l'interesse per la musica antica e la prassi storica. In quest'ottica l'Ensemble collabora con musicisti e musicologi di chiara fama nell'ambitp della ricerca filologica.
Commissionando nuovi brani a giovani compositori, l'Ensemble Tamuz mira inoltre e creare una connessione tra la musica del passato e quella di oggi. I programmi che presenta sono variegati e annoverano anche opere di compositori meno conosciuti del panorama europeo.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Domenica 19 giugno 2022 ore 17
Auditorium di San Dionigi, Vigevano
IL N'Y A PAS D'AMOUR HEUREUX
Musiche di Monteverdi, Rossi, Savioni
Kapsberger La Palatine
nell'ambito del Progetto EEEMERGING+ in collaborazione con il Monteverdi Festival e Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona
Martedì 5 luglio 2022 ore 21
Chiesa di San Pietro Martire, Vigevano
THE EXPLORERS
Musiche di Mozart, Haydn, Boccherin
Ambronay EEEMERGING+ Academy | Butter Quartet
Ophélie Gaillard violoncello e direzione
nell'ambito del Progetto EEEMERGING+
Anteprima della tournée europea 2022
INGRESSO GRATUITO
Prenotazione consigliata inviando una mail a biglietteria@ghislieri.it - info +39 0382 3786266
LAFONDAZIONE.COM
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
CENTRO DI MUSICA ANTICA
MINISTERO DELLA CULTURA
UNIVERSITÀ DI PAVIA