|
|
Teatro Oscar - Milano
Martedì, 29 marzo 2022 ore 20:30
Stagione 2021-2022
Produzione Teatro de Gli Incamminati
Luigi Pirandello (1867-1936)
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ (1919)
regia di Alberto Oliva
Da martedì 29 marzo a sabato 2 aprile 2022 ore 20.30
Luigi Pirandello
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ
Personaggi ed interpreti:
Il trasparente signor Paolino, professore privato - MINO MANNI
La virtuosa signora Perella, moglie del Capitano Perella - ROSSELLA RAPISARDA
Capitano Perella - RICCARDO MAGHERINI
Il dottor Nino Pulejo - ANDREA MARIA CARABELLI
Il signor Totò, farmacista, suo fratello - ANDREA MARIA CARABELLI
Rosaria, governante del signor Paolino - GIANNA COLETTI
Grazia, domestica di casa Perella - GIANNA COLETTI
e con la partecipazione del baritono ANGELO LODETTI nel ruolo di Nonò, ragazzo di 11 anni, figlio dei Perella
regia di Alberto Oliva
scene Francesca Ghedini
costumi Alessia di Meo
Teatro OSCAR Via Lattanzio, 58/A, 20137 Milano MI, Italia
Telefono: 334 854 1004
PROGRAMMA e NOTE :
L’Uomo, la Bestia e la Virtù (1919) è una commedia esilarante e atroce che, sotto l’apparente leggerezza, diventa una farsa tragica che irride i valori morali e religiosi di una umanità ipocrita.
Le “Virtù” di Pirandello sono maschere, attrazione e repulsione degli esseri umani, modelli stereotipi cui i personaggi aderiscono con diversi gradi di consapevolezza, valori verso cui tendono, ma anche spauracchi da cui fuggono.
La “Bestia” e l’”Uomo” sono etichette, facili da appiccicare addosso agli altri, ma difficili da ammettere su noi stessi.
L’Uomo è il “trasparente” professor Paolino, che ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella – la “Virtù” – moglie trascurata del Capitano Perella – la “Bestia” – ufficiale di marina che torna raramente a casa.
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo,_la_bestia_e_la_virt%C3%B9
Dal copione originale:
SIGNORA PERELLA (come un automa, rimanendo con la faccia alzata,
mentre Paolino prende dal tavolinetto gli oggetti per la truccatura):
Ah Dio, fa' di me quel che vuoi...
PAOLINO (cominciando a imbellettarla, a bistrarla, sulle gote, negli
occhi, alla bocca, con spaventosa esagerazione): Ecco, aspetta. Prima
le guance... Così!... così!.. Per lui, che non capisce altro, devi
essere come una di quelle!... Così!... La bocca, adesso!... Dov'è il
cinabro?... Qua, ecco... Schiudi un po' le labbra... Ecco, aspetta...
così... Non piangere, perdio! Sciupi ogni cosa! Così... così... Gli
occhi, adesso! devo annerirti gli occhi... Ci ho tutto qua... ci ho
tutto... Chiudi gli occhi, chiudi gli occhi... Ecco... così... così...
così... E ora ti rafforzo col lapis le sopracciglia... Così... così...
così. Làsciati vedere adesso!
(La signora Perella quasi stralunata, è rimessa in piedi, e mostra il
volto spaventosamente dipinto, come quello d'una baldracca da trivio).
Seconda fase - Il teatro umoristico/grottesco
Mano a mano che l'autore si distacca da verismo e naturalismo, avvicinandosi al decadentismo si ha l'inizio della seconda fase con il teatro umoristico. Pirandello presenta personaggi che incrinano le certezze del mondo borghese: introducendo la versione relativistica della realtà, rovesciando i modelli consueti di comportamento, intende esprimere la dimensione autentica della vita al di là della maschera.
- Così è (se vi pare), Milano, Teatro Olimpia, 18 giugno 1917;
- Il berretto a sonagli, Roma, Teatro Nazionale, 27 giugno 1917;
- La giara, Roma, Teatro Nazionale, 9 luglio 1917;
- Il piacere dell'onestà, Torino, Teatro Carignano, 27 novembre 1917;
- La patente, Torino, Teatro Alfieri, 23 marzo 1918
- Ma non è una cosa seria, Livorno, Teatro Rossini, 22 novembre 1918;
- Il giuoco delle parti, Roma, Teatro Quirino, 6 dicembre 1918;
- L'innesto, Milano, Teatro Manzoni, 29 gennaio 1919;
- L'uomo, la bestia e la virtù, Milano, Teatro Olimpia, 2 maggio 1919;
- Tutto per bene, Roma, Teatro Quirino, 2 marzo 1920;
- Come prima, meglio di prima, Venezia, Teatro Goldoni, 24 marzo 1920;
- La signora Morli, una e due, Roma, Teatro Argentina, 12 novembre 1920;
Ha debuttato ieri sera, martedì 29 marzo 2022, la Teatro Oscar di Milano "L'uomo, la bestia e la virtù" di Luigi Pirandello, un lavoro che rientra nel periodo definito "umoristico/grottesco" del nostro più importante autore teatrale a cavallo tra '800 e '900. Siamo in uscita della prima guerra mondiale, ma il conflitto non appare in queste opere dove l'autore si concentra sulla descrizione di una ambiente sociale fondamentalmente corrotto ma che nasconde in ogni modo la sua
corruzione interna coprendola con una spudorata messa in scena di menzogne.
Cosi abbiamo un marito vecchio che non vuole più compiere i suoi doveri famigliari la moglie, ma da bigamo altrove ne feconda a volontà un'altra, abbiamo la casta donna, la virtù in persona mite e modesta che
però non disdegna di fare innaffiare la vigna, in assenza del proprietario, dal distino insegnante del proprio figliolo, abbiamo il professore elegante e serioso ma pure compiacente con il proprio alunno per garantirsi le occasione di innaffiare la vigna altrui sino al giorno in cui "dopo aver mangiato la mele a buttato il torso da un seme nasce un nuovo albero".
Accidenti che incidente!
Occorre assolutamente dare la paternità del nascituro al marito ufficiale di nome e ufficiale di mare, che, soggiornando in casa per una sola notte deve assolvere al suo dovere.
Leggendo il copione ci si trova di fronte ad una marea di didascalie di una minuzia direi eccessiva e quindi eccoci di fronte ad una "riduzione" o almeno ad una
"ottima potatura", riducendo i personaggi dei due fratelli, dottore e farmacista in un unico interprete
ad Andrea Maria Carabelli, ed idem le due serventi, Rosaria e Grazia , in una unica interprete
a Gianna Coletti, per altro capace con una sola battuta (nella seconda parte) di conquistarsi la scena.
La collocazione circense dà colore ma non travisa ne condiziona la recitazione che rimane sempre molto naturale, Mino Manni conduce splendidamente il gioco nella vesti del professore Paolino che invano cerca di trasformare in donnaccia la dolcissima signora Perella affidata a Rossella Rapisarda,
e che alla fine, dopo tanti patemi d'animo, riesce nell'intento di rimettere nel letto del legittimo consorte Riccardo Magherini.
Uno spettacolo snellito che non ha perso nulla ma sicuramente guadagnato grazie alla
revisione e regia come sempre molto efficace di Alberto Oliva.
Un cammeo della produzione è il ritratto del "piccolo Nonò" delineato dal baritono Angelo Lodetti, che si scopre molto piacevolmente nella versione di attore non solo di cantante lirico. [mm]
Altre notizie sullo spettacolo:
https://concertodautunno.blogspot.com/2022/03/20220327-teatro-sociale-di-busto.html
Note:
Altre notizie sullo spettacolo:
https://concertodautunno.blogspot.com/2022/03/20220327-teatro-sociale-di-busto.html
Teatro Oscar
Via Lattanzio, 58/A - 20137 Milano
Per informazioni: 334 8541004
(dal lunedì al venerdì, 09.30-12.00/14.30-18.00)
Non si effettuano prenotazioni
info@oscar-desidera.it
@teatrodesideraoscar
http://www.teatrooscar.it/teatro/
http://oscar-desidera.it/
Da mar 29 marzo a sab 2 aprile | h. 20.30 intero 18 €
/ ridotto 15€ / speciale 10 €
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
|
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO
Foto Mario Mainino Concertodautunno.it |
|
|
