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TEATRO C.COCCIA - Novara
Giovedì 20 Gennaio 2022_01_20 - ORE 20:30
STAGIONE 2022 Primavera
GIOACHINO ROSSINI
LA CENERENTOLA
Libretto di Jacopo Ferretti
CAST:
Angelina Mara Gaudenzi
Don Ramiro Chuan Wang
Don Magnifico Simone Alberghini
Dandini Emmanuel Franco
Alidoro Francesco Leone
Tisbe Caterina Dellaere
Clorinda Maria Eleonora Caminada
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro del Teatro Coccia
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Antonino Fogliani
Maestro al fortepiano Nicola Pascoli
Maestro del Coro Francesca Tosi
Regia Teresa Gargano
Assistente alla regia Salvatore Sito
Scenografie Sormani-Cardaropoli SRL
Sartoria Teatrale Arrigo Costumi
Produzione Fondazione Teatro Coccia
vedi : https://www.fondazioneteatrococcia.it/opera-cenerentola.html
replica Domenica 23 Gennaio 2022_01_23 - ORE 16:00
PROGRAMMA e NOTE :
Giovedì 20 gennaio 2022 il teatro Coccia di Novara apre la stagione con l'opera e la chiuderà con l'opera, il primo titolo è stato "La cenerentola" di Gioachino Rossini ovvero, come dice il
sottotitolo "La bontà in trionfo" ma io aggiungerei anche "l'opera lirica in trionfo" perché abbiamo visto una inaugurazione con il teatro scintillante di presenze felici di riprendere possesso del teatro e della propria vita,
seppure con il sorriso nascosto da una mascherina FFP2.
Vedere pubblico dalla platea sino all'ultima fila di palchi è una cosa della quale avevamo perso l'abitudine.
Ma Cenerentola è stata una scelta che ha funzionato e il pubblico ha risposto.
Teresa Gargano ha curato la regia ma nelle note di presentazione non avevamo potuto prevedere il lato più importante del lavoro di "un vero regista" ovvero realizzare un "teatro musicale". Cosa che grandissimi mostri sacri [forse più mostri che non sacri] non sanno neanche provarci a fare.
La musicalità del teatro d'opera l'abbiamo vista, grazie alla impostazione di Teresa Gargano in ogni scena, in ogni movimento di solisti o coro, persino nello "sfilarsi i guanti", tutto eseguito sul passaggio della musica del momento (come si fa normalmente in un balletto).
Per fare ciò la compagnia di canto deve cantare recitando, cosa che sembra ovvia, ma non lo è per nulla. Tra le miglior performance attoriali sicuramente devono essere citate le due "sorellastre", ma tutti si sono impadroniti bene del personaggio.
Forse proprio la protagonista è stata la più emozionata della serata e ha avuto un inizio un po' incerto un po rigida come se fosse un recital, scaldandosi in corso d'opera. Sicuramente sarà più sciolta nelle recita di domenica confortata dal successo della prima.
Un successo veramente caloroso con uscite con applausi e ovazioni per tutti. E tra gli elementi di successo non dobbiamo dimenticare il lavoro svolto dei giovani della Accademia AMO collaborando all'allestimento. Giovani che poi sono stati presenti in molti tra il pubblico.
Note dal comunicato ufficiale del Teatro:
Teatro Coccia apre con La Cenerentola, diretta da
Antonino Fogliano, rossiniano per eccellenza, con una carriera di respiro
internazionale che lo ha visto sul podio di importanti teatri, direttore
ospite principale alla Deutsche Oper am Rhein dal 2017 e Direttore
musicale del Rossini Festival a Wildbad - Belcanto Opera Festival, il
Maestro che ha diretto il concerto di riapertura del Teatro Coccia a
Settembre 2021 con l’Orchestra Rai.
La regia è affidata a Teresa Gargano, che approda sul palcoscenico del
Teatro Coccia dopo un percorso di crescita professionale, passando dal
ruolo di assistente, alla regia dell’opera di Accademia Cendrillon di
Pauline Viardot, fino ad arrivare all’opera che inaugura la stagione
Un cast di voci giovani affianca voci di caratura internazionale.
Debuttano il ruolo il giovane e talentuoso mezzosoprano Mara Gaudenzi nei
panni di Angelina, il basso Francesco Leone Alidoro, Chuan Wang - tenore
cinese dal piglio tutto mediterraneo, impegnato in una carriera
internazionale, apprezzato all’ultimo Rossini Opera Festival e
prossimamente sul palco de La Scala - è Don Ramiro; il mezzosoprano
Caterina Dellaere, una dei molti talenti emersi dall’Accademia dei
Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia, debutta il ruolo di Tisbe, infine
Il ruolo di Clorinda è interpretato dal soprano in costante ascesa Maria
Eleonora Caminada. Da contraltare a tante giovani voci due baritoni
affermati di fama internazionale Simone Alberghini nel ruolo di Don
Magnifico, e Emmanuel Franco in quello di Dandini.
Il Coro Colsper è guidato dal Maestro Francesca Tosi, già notevolmente
apprezzata per il lavoro svolto nella produzione di Cuore Divorato con
protagonista e regista Gioele Dix, Maestro al fortepiano messo a
disposizioni dall’Atelier Fornasetti è Nicola Pascoli, in buca l’Orchestra
Filarmonica Italiana.
Suggestiva la scelta delle scenografie: tele dipinte a mano sui bozzetti
firmati dall'artista Ferruccio Villagrossi, realizzate da Scenografie
Sormani Cardaropoli. Un ritorno alla tradizione e all’artigianalità, un
dialogo tra passato e futuro, per proseguire nel pensiero che sta alla
base di una visione artigiana che dà spazio a una peculiarità tutta
italiana, quella della manifattura applicata alla scenografia, nostro plus
valore riconosciuto a livello mondiale.
I costumi sono di Sartoria Teatrale Arrigo, anch’essa sinonimo di storia e
artigianato applicato al teatro.Commenta la regista Teresa Gargano “Il
capolavoro rossiniano ispirato alla celebre fiaba è indiscutibilmente una
delle opere più riuscite dal compositore. La storia della povera ragazza
che perde la sua identità e il suo nome, Angelina, chiamata dalle
sorellastre e dal patrigno Cenerentola, per noi non è una novità. In
Rossini non abbiamo la magia come nella favola di Perrault, ma la storia
di Cenerentola diventa reale, si avvicina al nostro quotidiano, e si
trasforma in una storia attualissima.
Nella Cenerentola nessuno è quel che sembra. Perno centrale nella
drammaturgia è la differenza tra la verità e la menzogna, tra l’essere e
l’apparire. In questa storia nessuno è come realmente appare.
La nostra Cenerentola, Angelina, è un personaggio modernissimo, rivendica
senza nessun problema la propria felicità, alla ricerca di un uomo che
abbia l’intelligenza e la moralità per capire dove realmente risiede la
bellezza.
Fin da subito ci appare come una donna maltrattata, aggredita
continuamente da chi dovrebbe protegger e come già detto a lei non è
dovuto nemmeno avere un nome, figuriamoci un patrimonio, la libertà di
andare ad un ballo o semplicemente di amare.
Angelina è una donna che lotta per la propria autonomia, e rivendica il
suo diritto al divertimento, al piacere e soprattutto all’amore.
Ho ambientato la storia di Cenerentola a metà del XIX sec, ispirandomi ai
famosi film della principessa Sissi. Le storiche scene dipinte,
padroneggiate da un arco scenico e un bellissimo siparietto dipinto che
predomina dall’inizio alla fine tutto il boccascena, immergono lo
spettatore nella vera tradizione dell’opera italiana che insieme ai
pomposi abiti faranno rivivere una favola, non solo quella della
protagonista ma la favola dell’opera lirica stessa”.
Le foto sono scattate tutte
senza muoversi dal posto con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO
Foto Mario Mainino Concertodautunno.it |
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