|
Sette romanzi, Sette lavori, per Sette
note prodotta dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme
Secondo appuntamento
giovedì 24 gennaio alle ore 18 presso il Teatro Dal Verme (Via San Giovanni sul
muro,2-Milano) con la rassegna Sette romanzi, Sette lavori, per Sette note
prodotta dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali / Teatro Dal Verme ,
Il programma di questa seconda serata ruoterà attorno al mestiere del Poeta.
Patrizia Valduga, poetessa di origine veneta, commenterà il noto romanzo di
Alessandro Manzoni La Pentecoste, mentre la giovane pianista
Chiara Bertoglio
eseguirà la Sonata per pianoforte n. 111 di Ludwig van Beethoven
Carlo Galante, curatore della parte musicale, ci racconta così come nasce
l’incontro tra musica e letteratura : “le preziose suggestioni che i sette
romanzi ci regalano mi hanno suggerito un inedito percorso musicale che partendo
dai grandi classici ottocenteschi ( Beethoven e Rossini), passa attraverso
alcuni piccoli capolavori del novecento (Ravel, Barber, Satie, Ibert) per
arrivare al jazz degli anni cinquanta.
L’accostamento tra le musiche e i romanzi nasce a volte direttamente dalle
pagine del libro, altre volte i legami sono più nascosti e vanno cercati nelle
similitudini espressive e stilistiche tra lo scrittore e il compositore messi in
relazione”. Al di là di quelle che sono state le ragioni che l’ hanno condotto
alle singole scelte egli spera che questo incontro tra prosa e musica offra
all’ascoltatore nuove prospettive di lettura in entrambi gli ambiti.
Patrizia Valduga
poetessa
È nata a Castelfranco Veneto nel 1953 e vive a Milano. Ha tradotto i sonetti di
John Donne, Mallarmé, Kantor, Valery, Crebillon, Moliére, Céline, Cocteau.
Patrizia Valduga si distingue fra i poeti contemporanei, per la particolarità
della sua ricerca sul linguaggio, come avverte Luigi Baldacci in una sua nota
sull’autrice: "La Valduga ... ha fatto sua la crisi di linguaggio della poesia
moderna. Non è un poeta in crisi, ma un poeta che parla con la crisi,
servendosene. E nessuno ha colto, come lei, la situazione di impossibilità che
ha lasciato dietro di lei il discorso di Montale: non perché fosse impossibile
dire meglio, dire di più, ma perché è ormai impossibile dire qualcosa con quelle
parole. In questa camera carceraria ... sono ammessi ancora dei giochi; ma il
più importante non è quello erotico: è quello di chi si diverte a ritagliare il
linguaggio degli altri, a lavorare di forbicine e colla…questa capacità di canto
e di strazio è solo delle donne, o meglio della poesia femminile". ( tratto da
Gianmario Lucini, in Antologia virtuale della poesia italiana). Patrizia Valduga
ha pubblicato”Medicamenta” (Guanda 1982), “Medicamenta e altri medicamenta” (Einaudi
1989), “Donna di dolori” (Mondadori 1991), “Requiem” (Marsílio 1994), “Corsia
degli incurabili” (Garzanti 1996).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. |
|
Milano, 27/01/2008 ore
10:30:00
CONCERTO INAUGURALE ALLA
PALAZZINA LIBERTY DI MILANO
S’inaugura, come ormai di consuetudine, in occasione dell’ultimo fine settimana
di gennaio, la stagione concertistica di Milano Classica. Sedici anni
di attività in Milano presso la Palazzina Liberty, tradizionale sede della
formazione, in compartecipazione con il Comune di Milano.
Orchestra da Camera Milano Classica
XVI Stagione concertistica 2008
CONCERTO INAUGURALE
PROGRAMMA
(anteprima a Stradella, Teatro Sociale sabato 26 gennaio ore 21.00)
Milano, Palazzina Liberty
domenica 27 gennaio ore 10.30
lunedì 28 gennaio ore 20.30
Pavia, Palazzo Centrale dell’Università, Aula del Quattrocento
martedì 29 gennaio ore 21.15
DOMENICO CIMAROSA (1749-1801)
“Le astuzie femminili” ouverture dall’opera
Largo.Allegro
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809)
Sinfonia n. 83 in sol minore Hob. I:83b “La poule”
Allegro spiritoso – Andante – Menuet (Allegretto) – Finale (Vivace)
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550
Molto allegro – Andante – Menuetto (Allegretto) – Allegro assai
Direttore Massimiliano Caldi
Orchestra da Camera Milano Classica
S’inaugura, come ormai
di consuetudine, in occasione dell’ultimo fine settimana di gennaio, la stagione
concertistica di Milano Classica. Sedici anni di attività in Milano presso la
Palazzina Liberty, tradizionale sede della formazione, in compartecipazione con
il Comune di Milano.
E s’inaugura nel segno di quell’attenzione al repertorio classico che è terreno
d’elezione per la compagine cameristica: come sempre i nomi di Mozart e Haydn.
In programma due pagine celeberrime, affidate alla direzione del direttore
principale, Massimiliano Caldi, sul podio di Milano Classica fin dal 1998, come
da curriculum sotto riportato.
La vera novità dell’appuntamento è del resto rappresentata dall’inserimento nel
programma dell’Ouverture dalle Astuzie femminili di Cimarosa, nel segno di
quell’attenzione a repertori meno frequentati, espressa dallo stesso direttore
artistico, Mario Carbotta, che parla di composizione a mosaico a proposito della
propria stagione, sottolineando con ciò la scelta di affiancare, all’interno dei
singoli concerti, espressioni musicali anche differenti, spesso lontane tra
loro. Astuzie femminili composte da Cimarosa nel 1794, pagina, che al di là del
Matrimonio segreto, unico titolo cimarosiano rimasto costantemente in
repertorio, ben noto al grande pubblico, conta insieme a Giannina e Bernardone
un certo numero di riprese, anche recenti, a testimonianza della sensibilità e
della personalità dell’autore.
Massimiliano Caldi, direttore d'orchestra
Direttore artistico e musicale dell’Orchestra da Camera Slesiana di Katowice dal
settembre 2006 e direttore principale dell’Orchestra da Camera Milano Classica
dal 1998, Massimiliano Caldi è inoltre dal 1999 il direttore artistico del
Festival Musica in Valle a Tregnago, Verona e dal 2004 il direttore onorario
dell’Orchestra Sinfonica Giovanile “Karol Szymanowski” di Katowice e il
vicedirettore artistico del progetto Hausmusik del Rotary International.
Milanese, ha studiato alla Civica Scuola di Musica di Milano, all’Accademia
Musicale Pescarese e all’Accademia Chigiana di Siena diplomandosi in pianoforte
al Conservatorio di Vicenza, in direzione d’orchestra al Conservatorio di Torino
e conseguendo il compimento medio di composizione al Conservatorio di Como. Ha
conseguito il diploma in direzione d’orchestra ai “Wiener Meisterkurse für Musik”
sotto la guida di Julius Kalmar e ha preso parte al progetto “Giovani direttori
d’Europa” tenuto da Daniele Gatti alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha inoltre
studiato con Paola Girardi, Franco Gallini, Antonio Eros Negri, Piero Bellugi,
Donato Renzetti, Ilyia Musin, Myung-Whun Chung, Yurj Temirkanov e Ervin Acél.
Nel 1999 ha vinto il VI Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra
“Grzegorz Fitelberg” a Katowice e nel 1993 ha ricevuto il massimo riconoscimento
al VI Concorso Internazionale “Dinu Niculescu” di Brasov, Romania.
Dal 1991 ha diretto, tra l’altro, Orphée et Eurydice di Gluck, La bohème di
Puccini, Salome di Richard Strauss, Rigoletto, La traviata e Il trovatore di
Verdi, Il barbiere di Siviglia di Rossini, Carmina Burana di Orff, Norma di
Bellini, Peter Uncino di Tutino, Cavalleria rusticana e Rapsodia satanica di
Mascagni, I due timidi e La notte di un nevrastenico di Rota e Nevebianca di
Betta.
Ha diretto le principali orchestre italiane tra cui ricordiamo l’Orchestra del
Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Fondazione Arena di Verona, l’Orchestra del
Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra de “I Pomeriggi Musicali”, l’Orchestra di
Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e l’Orchestra
della Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma. In Europa si è esibito nelle sale
di Vienna, Linz, San Pietroburgo, Amsterdam, Baden-Baden, Bonn, Frankfurt,
Mannheim, Szeged, Poznan, Katowice, con l’Orchestra Sinfonica della Radio
Polacca di Varsavia e l’Orchestra Filarmonica di Cracovia. In Israele ha diretto
la Israel Sinfonietta Beer Sheva e in Brasile l’Orchestra Sinfonica di Santo
André.
Ha inoltre diretto numerosi cori tra cui il coro della Fondazione Toscanini, il
coro As.Li.Co., il coro del Circulo Portuense de Opera, il coro Filarmonico
Slesiano di Katowice, il coro lirico polifonico del Teatro Coccia di Novara e il
coro della Nuova Polifonica Ambrosiana.
ESPOSIZIONI PITTORICHE
Tutti i concerti organizzati presso la Palazzina Liberty, anche in occasione
della stagione 2008, saranno accompagnati da altrettanti personali di insigni
pittori di scuola milanese e non solo.
Le esposizioni (ingresso compreso nel biglietto di accesso al concerto) si
avvalgono della consulenza di Luigi Regianini. Responsabile dell’organizzazione
espositiva è invece Gabriella Ricci.
In occasione del concerto inaugurale espone Luigi Regianini.
Luigi Regianini, pittore, scultore e grafico milanese, ha conseguito il diploma
al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera.
In possesso di quattro abilitazioni all’insegnamento del Disegno, delle
Discipline Pittoriche e della Storia dell’Arte, per ogni tipo e grado di scuola,
è stato, per 37 anni, insegnante di ruolo di Educazione Artistica presso una
scuola statale di Milano.
Ha operato, sin dall’inizio della sua attività artistica, nella sfera del
Surrealismo e del Fantastico.
Ha al suo attivo 260 esposizioni, tra personali e collettive, in Italia e
all’Estero (Basilea, Chicago, Montreal). Tra queste alcune delle più
significative sono state: nel 1979, l’antologica dal titolo “Regianini 25 anni
di surrealismo”, comprendente più di 100 opere, che si è tenuta al Museo della
Scienza e della Tecnica di Milano; nel 1994, un’ampia esposizione di grafica
alla Biblioteca Sormani di Milano; nel 1985 una personale al Museo Città di
Milano. Tutte sotto il patrocinio del Comune e della Regione Lombardia.
Sue opere figurano in collezioni europee ed americane e della sua pittura hanno
parlato qualificati critici. Il suo nome si trova i tutti i più importanti
dizionari di Storia dell’Arte, in molti testi scolastici e nelle riviste
specializzate.
È stato chiamato a far parte di giurie d’arte visiva e cinematografica e, quale
commissario, in vari concorsi statali e comunali.
Nel 1968 ha fondato a Milano, insieme ad altri artisti, il Gruppo surrealista “Stige”.
Nel 1982, per i suoi meriti artistici, ha ricevuto dal Sindaco di Milano
l’Ambrogino d’oro e, nel 1989, gli è stata conferita la Medaglia d’argento dal
Ministero della Pubblica Istruzione, quale benemerito della scuola, della
cultura e dell’arte.
Nel giugno 2000 è stato insignito dal Presidente della Repubblica
dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
DECENTRAMENTO
Anche quest’anno gli appuntamenti concertistici della stagione milanese saranno
esportati in decentramento in diverse piazze della Lombardia. In particolare, il
concerto inaugurale sarà presentato in anteprima a Stradella presso il
restaurato Teatro Sociale la sera di sabato 26 gennaio nell’ambito della locale
stagione teatrale. Lo stesso concerto sarà quindi inserito nella rassegna Musica
in Università, organizzata dall’Associazione Docenti e Ricercatori dell’Ateneo
Ticinense, con sede presso la prestigiosa Aula del Quattrocento nel Palazzo
Centrale dell’Università di Pavia.
INFORMAZIONI
Costo biglietti di ingresso ai concerti organizzati alla Palazzina Liberty:
concerti della domenica mattina ore 10.30: intero euro 13.00; ridotto euro 9.00;
promozione concerti del lunedì sera ore 20.45: unico euro 9.00. |
|
Domenica 27 gennaio 2008 ore 21.15
Teatro Lirico Magenta
CONCERTO DELLA MEMORIA
Igor Stravinskij
HISTOIRE DU SOLDAT (1918)
Testo di Charles Ferdinand Ramuz
adattamento italiano Dario Garegnani
Giulia Bacchetta, il Narratore
Raffaele Barone, il Soldato
Ana Garate, il Diavolo
Patrizia Lattuada e Diego Barlottini, Danzatori
Scene Pietro Garegnani, Historiae Voces
Luci Lorenzo De Ciechi e Paola Ornati
Costumi Claudio Ferrari
Nuovo allestimento integrale Totem
Ensemble dell’Orchestra “Città di Magenta”
Marco Fusi, Violino
Laura Magistrelli, clarinetto
Anna Maria Barbaglia, fagotto
Jonathan Pia, cornetta
Fabio Prina, trombone
Augusto Veronesi, contrabbasso
Lorenzo Di Saverio, percussioni
Regia e direzione d’orchestra
Dario Garegnani
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Magenta, 23 gennaio 2008 – La storia di un uomo qualunque, un
soldato fuori dal tempo tornato a casa dalla guerra che non trova più un mondo
in cui inserirsi: questo il tema di “L’histoire du soldat” di Igor Stravinskij
in programma al Teatro Lirico domenica 27 gennaio nell’ambito delle iniziative
promosse dall’amministrazione comunale per celebrare il Giorno delle Memoria.
“L’histoire du soldat”, rappresentata nella versione integrale italiana per tre
attori, ballerini ed ensemble dell’Orchestra Città di Magenta, è frutto della
stretta collaborazione tra Totem, che ha prodotto lo spettacolo e curato un
nuovo allestimento scenico, e il Maestro Dario Garegnani, che cura regia e
direzione d’orchestra.
Scegliere di proporre quest’opera per una ricorrenza così sentita come il Giorno
della Memoria ha il sapore della scelta coraggiosa perché offre un aspetto
nuovo, non scontato di questa forma dell’umana conoscenza che è, appunto, la
memoria.
“Non vedremo in scena fili spinati, non ci saranno sirene d’allarme o torrette
di guardia – commenta il regista Dario Garegnani -. Come l’approccio
stravinskiano alla drammaturgia è essenziale, astratto, cubista come molta arte
contemporanea all’opera, così dobbiamo avere il coraggio di proporre con questa
rappresentazione un approccio astratto, simbolico e per questo assolutamente
autentico al tema umano del ricordo. Il soldato, privo del proprio violino, alla
ricerca di un sè lontano, sedotto da un diavolo anomalo sarà il nostro rendere
omaggio a tutti coloro che, finito l’incubo della seconda guerra mondiale, hanno
dovuto fare i conti con il proprio passato, e con un ritorno quasi mai
indolore”.
La trama ruota, come detto, sulle vicende di un soldato che tornando a casa per
una licenza incontra il diavolo sulla sua strada; baratta il proprio violino,
tutto ciò che la guerra gli aveva lasciato della sua propria schietta umanità
con un libro, fonte illimitata di immeritate ricchezze. La breve storia sarà un
unico tentativo di rimediare a quel primo scambio infausto, un breve percorso
per simboli attraverso i conflitti dolorosi di chi si trova a ricercare una
identità perduta, meditazione sulla fatica del gestire un passato ed un presente
che si percepisce come altro da sé.
Al testo minimale, che evoca le dinamiche che caratterizzano le drammaturgie di
molte avanguardie del primo novecento, fa da sottofondo la partitura di
Stravinskij, di grande bellezza e notevoli difficoltà tecniche.
Dario Garegnani
Nato nel 1980, diplomato in clarinetto al conservatorio “Giuseppe Verdi” di
Milano, ha studiato composizione sperimentale e direzione d’orchestra con Sandro
Gorli a Milano, con Erwin Acel a Vienna. Nel 2004 e nel 2005 è stato ammesso ai
corsi di interpretazione di Benjamin Zander, direttore principale della Boston
Philarmonic Orchestra, e di Janos Furst del Conservatoire Superiore Nationale di
Parigi, presso la Royal Academy di Londra.Sempre nel 2005 ha frequentato i
master della Philarmonic Society di San Pietroburgo con direttori come Sian
Edwards e docenti del conservatorio di stato.
Come direttore ha lavorato con varie formazioni; tra di esse il coro di voci
bianche del conservatorio di Milano, l’Orchestra di stato di Oradea (Romania),la
St. Petersburg Philarmonic congress Orchestra, la St. Petersburg State Academy
orchestra, la London Soloist Orchestra (Inghilterra), l’ensemble di fiati
“Aulos” (Italia), il Divertimento Ensemble (Italia) dirigendo in Italia,
Austria, Germania, Svizzera, Polonia, e Russia. Nel 2001 diventa direttore
musicale ed artistico della neonata Orchestra Sinfonica Wanderer Milano, e dal
2004 del Wanderer Ensemble Contemporanea.
Dal 2004 frequenta i corsi di direzione d’orchestra per la musica contemporanea
tenuti da Sandro Gorli con il Divertimento Ensemble dirigendolo più volte in
concerto in programmi come il “Pierrot Lunaire” di Schoenberg o la prima
italiana dell’opera “Mare Nostrum” di Mauricio Kagel, di cui ha collaborato alla
rappresentazione scenica, sotto la supervisione dell’autore alla Biennale di
Venezia e al Teatro Colon di Buenos Aires.
Recentemente ha diretto una nuova versione scenica di “Satyricon” di Bruno
Maderna al teatro binario 7 di Monza ed è stato invitato a dirigere 5 prime
esecuzioni assolute di giovani compositori alla “serata Scarlatti” presso il
teatro Dal Verme di Milano.
Giulia Bacchetta
Vive a Milano dove da anni svolge la professione di attrice teatrale
alternandola a quella di insegnante. Si è formata presso la scuola per attori
Quellidigrock e ha seguito seminari con Angela Malfitano, Claudio Morganti,
Danio Manfredini. Tiene corsi e seminari presso la scuola Quellidigrock a Milano
e in altre strutture. Le ultime produzioni a cui ha partecipato come attrice
sono:
“Il giardino dei ciliegi” di A. Checov. Adattamento e regia di Claudio Orlandini.
Produzione Comteatro.
In tournée.
“Il malato immaginario” di Molière. Adattamento e regia di Claudio Intropido e
Valeria Cavalli.
Produzione Quellidigrock. In scena al Teatro Leonardo da Vinci/Teatridithalia a
Milano.
“Quasi Perfetta” un monologo sull’anoressia. Produzione Quellidigrock. Regia
Claudio Intropido – testo di Valeria Cavalli. In scena a Milano al Teatro
dell’Elfo/Teatridithalia. A tutt’oggi in programmazione in vari teatri italiani.
Tradotto in lingua francese sarà in programmazione a Lione e in alcune altre
città in Francia.
“La troppia” di Giovanna Biraghi e Monica Pariante. Produzione Compagnia Attori
– Doppiatori. In scena a Roma al Teatro Greco nel gennaio 2005.
“Molto rumore per nulla” – di W.Shakespeare – Produzione Quellidigrock. In scena
a Milano al Teatro Leonardo da Vinci/Teatridithalia.
“Renzo e Lucia”, liberamente tratto da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni in
scena a Milano al Teatro Leonardo da Vinci/Teatridithalia.
“Ogni Giorno Ogni Momento” monologo sull’omicidio di Massimo D’Antona a opera
delle BR. Il testo si basa su alcuni colloqui avuti dal drammaturgo e regista
Marco Filatori con la vedova Olga D’Antona.
Produzione Teatro del Battito. Testo e regia Marco Filatori. In scena al Teatro
del Battito.
“Mia cara Noretta..” monologo tratto da lettere di Aldo Moro.
Totem la tribù delle arti è un’associazione culturale che nasce a Magenta nel
1998 con lo scopo di promuovere e diffondere cultura artistica nel territorio.
Cura la direzione artistica del Teatro Lirico di Magenta. Organizza e promuove
concerti, incontri, dibattiti, eventi, mostre. Nel 2000 fonda l’Orchestra
sinfonica “Città di Magenta” e nel 2003 fonda il Coro Civico “Città di Magenta”,
per i quali cura l’organizzazione, la promozione e il Segretariato artistico.
Cura la direzione artistica del Teatro Lirico di Magenta.
Laura Borlenghi – ufficio stampa - 335 7694240 - e-mail:
stampa@totemagenta.org
|