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Teatro Giuseppe Verdi - Busseto
Sabato 2 novembre
2019 – ore 20,30
ADADS Accademia Dell'Arte Dello Spettacolo
PIACENZA - MILANO
STAGIONE LIRICA al TEATRO VERDI di BUSSETO 2019 / 2020
Cinque grandi titoli d'opera da novembre a maggio
Giuseppe Verdi
Un ballo in maschera
Personaggi ed interpreti:
Riccardo, Conte di Warwick, Governatore di Boston (tenore)
MAX JOTA
Renato, creolo, suo segretario e sposo di Amelia (baritono)
MASSIMILIANO FICHERA
Amelia (soprano)
ANA ISABEL LAZO
Ulrica, indovina nera (contralto)
ALMA NOBUKO NAKAYAMA
Oscar, paggio (soprano)
CLARA BYUN
Silvano, marinaio (basso)
EUGENIO BOGDANOVICH
Samuel, nemico del Conte (basso)
GIULIO ALESSANDRO BOCCHI
Tom, nemico del Conte (basso)
EUGENIO DEGIACOMI
Un Giudice (tenore)
FEDERICO BONGHI
Un Servo d'Amelia (tenore)
FEDERICO BONGHI
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO VERDI DI BUSSETO
Marco Beretta, direttore
Alberto Oliva, regia
Carlo Guidetti, allestimento scenico
ALCUNE NOTE
di MARIO MAININO
Giuseppe Verdi UN BALLO IN MASCHERA
Teatro Verdi Busseto – 2 novembre 2019
NOTE DI REGIA: Un viaggio nel profondo di un'anima innamorata
Mi piace vedere “Un Ballo in maschera” come un viaggio interiore dentro l'anima dei protagonisti. La prima scena è solare, a tinte piene, con il tipico coro verdiano che riempie l'aria di note gioiose e pompose. Riccardo, in mezzo ai sudditi che lo coprono di richieste e suppliche, si sente a disagio, stufo e inadeguato. Riccardo è una specie di Amleto shakespeariano, che subisce la responsabilità di governare e non la cavalca. Sopraffatto da una passione travolgente, che non ha cercato, ma che gli è piombata addosso e lo ha completamente distratto dai suoi compiti istituzionali, è un uomo senza centro, perso e bisognoso di aiuto.
Seguendo il pretesto della possibile condanna di Ulrica, resta affascinato da questa strana creatura come un bambino di fronte a un nuovo gioco.
Comincia la girandola dei travestimenti: Riccardo sceglie il costume da pescatore per dare avvio al suo personale "Carnevale", in cui i ruoli si ribaltano e il potente si diverte a fare il povero. Ma l'incontro con Ulrica è soprattutto, per Riccardo e per Amelia, l'inizio di un viaggio nel lato oscuro di loro stessi, nel profondo della loro anima.
Verdi sceglie l'ambientazione della "selva oscura" di dantesca memoria, simile anche al bosco del “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, per ambientare il secondo atto dell'opera, che è una discesa negli inferi dell'anima. Dietro la patina favolistica della ricerca della magica erba dell'oblio, Amelia e Riccardo si ritrovano nei bassifondi dei loro istinti, in fuga dalle loro paure e irresistibilmente attratti dalla passione d'amore.
Quando riemergeranno da questo viaggio che li mette a confronto con la loro intima essenza, il ritorno alla realtà li chiama alla responsabilità: devono diventare adulti.
Ma non ne sono in grado, e decidono di mascherarsi ancora una volta, in un grande Ballo che ha le sembianze di una Danza di morte, una cerimonia rituale d'iniziazione destinata a finire male. Mi torna in mente il grande “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick ed è all'immaginario di quel film e del “Doppio Sogno” di Arthr Schnitzler che penso nell'allestire la scena finale del capolavoro verdiano, in una versione che vuole essere intimista, riletta con il filtro della psicanalisi, come un grande viaggio dentro l'interiorità di Riccardo e di Amelia.
Renato è un personaggio straordinario, l'unico adulto dentro una corte di bambini mai cresciuti.
Questo stato di solitudine e di isolamento diventa fonte di tradimento e abbandono da parte delle persone cui Renato aveva deciso di dedicare tutta la vita.
Buono per indole, è costretto a diventare cattivo, a essere travolto dalla musica che caratterizza i personaggi che si devono vendicare. Ma la sua vendetta è piena d'amore, di quell'amore che quando si trova privato dell'oggetto del desiderio, ha bisogno di sfogarsi e trova davanti a sé solo le vie della violenza.
Salvo pentirsene quando ormai è troppo tardi.
Alberto Oliva, regista
LA TRAMA
Primo atto
II Conte Riccardo è governatore della colonia inglese di Boston. Un piccolo gruppo di congiurati, guidati da Samuel e Tom, sta tramando contro di lui. Riccardo ama - segretamente corrisposto - Amelia, moglie di Renato, suo segretario ed amico carissimo. Un giudice chiede a Riccardo di firmare la condanna a morte all’esilio della maga Ulrica, ma Riccardo vuole conoscerla di persona prima di decidere. Si reca quindi travestito da pescatore nel suo antro, accompagnato da Oscar - il giovane paggio che gli sta sempre accanto -chiedendole di predirgli il futuro.
La profezia è infausta: tra breve egli sarà ucciso da un amico che sarà la prima persona che gli stringerà la mano, cosa che tra i presenti nessuno osa fare. L'arrivo dell'ignaro e fedele Renato e la sua amichevole stretta di mano sembrano fugare ogni paura. Nel frattempo anche Amelia, divisa fra l'amore e il dovere coniugale, si reca nell'abituro della maga e, senza sapere che Riccardo la sta ascoltando, le chiede come dimenticare l'amore adultero. Ulrica le consiglia di recarsi a mezzanotte in un campo nei dintorni di un cimitero, dove troverà un'erba magica.
Secondo atto
È notte. Riccardo raggiunge Amelia nel campo solitario e le strappa la confessione del suo amore. La passione sta per travolgere i due innamorati, quando si vede sopraggiungere Renato, sulle tracce dei congiurati che stanno per tendere un agguato al Conte. Renato non riconosce la moglie, che si è coperta il volto con un velo, ed esorta l'amico a fuggire. Riccardo accetta dopo aver ottenuto da Renato la solenne promessa che riaccompagnerà la donna velata fino alle porte della città, senza mai rivolgerle la parola. Sopraggiungono i congiurati che, delusi nel trovare il segretario in luogo del governatore, vogliono almeno scoprire il volto della misteriosa donna. Renato si oppone, e Amelia, per evitare il duello, lascia cadere il velo. La vista della moglie lascia Renato di sasso e desta l'ilarità nei congiurati. Renato decide di convocare i congiurati nella sua casa per allearsi con loro.
Terzo atto
Renato affronta Amelia e le dice che solo il sangue potrà lavare l'onta. La donna accetta il suo destino ma implora Renato di poter rivedere il figlio. Samuel eTom, i congiurati, giungono e Renato decide di unirsi a loro. Si tira a sorte chi dovrà uccidere Riccardo e Amelia estrae il nome di Renato. Giunge Oscar con l'invito per un ballo in maschera, e Renato afferma che vi andrà assieme ad Amelia.
Nel frattempo Riccardo, meditando nel suo studio, ha deciso di rinunciare ad Amelia, rimandandola con Renato in Inghilterra.
Arriva Oscar con un biglietto consegnategli da una donna misteriosa, che gli scrive che durante il Ballo la sua vita sarà messa in pericolo.
Inizia il Ballo in maschera. Renato tenta di capire quale sia il travestimento di Riccardo dall'ingenuo Oscar. Nel frattempo, Riccardo viene avvicinato da Amelia, che lo implora di fuggire. Riccardo rifiuta, ma le confessa di aver firmato l'ordine per la sua partenza. Mentre si accingono all'addio, giunge Renato e pugnala il Conte, che in punto di morte confessa di aver amato Amelia ma di averne rispettato l'onore e mostra il dispaccio firmato.
PROGRAMMA della STAGIONE 2019-2020
Sabato 02 Novembre 2019_11_02 ore 20.30
Teatro Verdi di Busseto (PR)
G. Verdi
UN BALLO IN MASCHERA
Prima lezione: 7 ottobre 2019 allievi
Domenica 24 Novembre 2019_11_24
Teatro Verdi di Busseto (PR)
ANTOLOGIA DELLA ZARZUELA
Direzione generale Maria De La Paz Volpini
Presidente onorifico Placido Domingo
Domenica 15 Dicembre 2019_12_15 ore 15.30
Teatro Verdi di Busseto (PR)
G. Donizetti
L'ELISIR D'AMORE
Prima lezione: 11 novembre 2019 allievi
Domenica 01 Marzo 2020_03_01 ore 15.30
Teatro Verdi di Busseto (PR)
W.A. Mozart
LE NOZZE DI FIGARO
In coproduzione con Andorra Lirica/Opera d'Andorra
Prima lezione: 3 febbraio 2019 allievi
Domenica 19 Aprile 2020_04_19 ore 15.30
Teatro Verdi di Busseto (PR)
P. Mascagni
CAVALLERIA RUSTICANA
R. Leoncavallo
PAGLIACCI
Prima lezione: 16 marzo 2020 allievi
Domenica 31 Maggio 2020_05_31 ore 15.30
Teatro Verdi di Busseto (PR)
G. Verdi
LA TRAVIATA
Progetto "La Traviata dal Teatro Verdi di Busseto al Libano"
Prima lezione: 11 maggio 2020 allievi
Note:
ALCUNE NOTE
di MARIO MAININO
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad
Angolazione Variabile.
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO, se vuoi delle foto a più alta
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