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Teatro Fraschini, Pavia
Venerdì 12 ottobre 2018 – ore 20,30 Teatro Fraschini 2018-2019
Gioachino ROSSINI
IL VIAGGIO A REIMS
seconda parte
Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore Michele Spotti
Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
Regia e luci Michał Znaniecki
Scene Luigi Scoglio
Costumi Anna Zwiefka
Movimenti coreografici Damian Malvacio
Coproduzione Teatri di OperaLombardia
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Seguono immagini della serata:
PARTE PRIMA -
PARTE SECONDA
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Scena quindicesima [bis].
Don Profondo. Due servi portano una tavola, sulla quale v’è carta, penne,
ecc
Don Profondo (parlante) Io!
(in musica)
Medaglie incomparabili,
camei rari, impagabili,
figli di tenebrosa,
sublime antichita.
In aurea carta pecora
dell’academie i titoli,
onde son membro nobile
di prima qualità.
Il gran trattato inedito
sull’infallibil metodo
di saper ben distinguere,
a prima vista ognor
l’antico del moderno,
di fuori e nell’interno,
ne’ maschi, nelle femine,
e in altri oggetti ancor.
Scena sedicesima. Don Profondo, la Contessa
Scena diciassettesima. Don Profondo, Don Alvaro, Libenskof, indi il
Barone
Scena diciottesima. Barone di Trombonok, Don Profondo, Melibea, Corinna,
il Cavaliere, Delia, Lord Sidney, Prudenzio, Modestina, indi Zefirino
Zefirino
Miei signor non v’e scampo... Mio malgrado,
io vengo a darvi una fatal notizia.
Tutti
Ah! A tal colpo inaspettato,
palpitando va il mio core...
Cruda sorte! Il tuo rigore
troppo, oh Dio! penar mi fa
Scena diciannovesima. I Detti, Madama Cortese
Gli altri (a Don Profondo)
Prendete, sì leggete,
conforto ci darà.
(Don Profondo prende la lettera e legge.)
«A giorni il Re ritorna
gran feste si daranno,
rapidi qui verranno
stranieri in quantità.
Scena ventesima. I Detti, Antonio, Gelsomino
Scena ventunesima. Melibea, Libenskof ed il Barone
Conte di Libenskof
(Qual barbaro rigore!
Dubbioso e incerto io resto...
Di speme e di timore
palpita in seno il cor.)
Melibea
(Il mio crudel rigore
dubbioso e incerto il rende;
di speme e di timore
palpita in seno il cor!
Già cessa il mio rigore,
per lui mi parla amor.)
Scena ventiduesima. Melibea, Libenskof
Scena ventitreesima. Antonio, Gelsomino, vari servi
Scena ventiquattresima. Antonio, Maddalena
Scena venticinquesima. Sul ritornello entra la truppa ambulante, composta
di virtuosi di canto e di ballerini; i contadini, le contadine, le giardiniere;
indi tutti i personaggi che siedono a tavola; Maddalena, Zefirino
Coro
L’allegria è un sommo bene,
ond’a noi fe’ dono il cielo;
sani e freschi ci mantiene
nel bel grembo del piacer.
Cinti ognor d’ameni fiori,
fra le danze, il riso e il gioco,
colle grazie e cogli amori
non pensiamo che a goder.
Presto imbianca il nero crine,
qual balen
fugge la vita,
e a non perdere c’invita
un istante di piacer.
Barone di Trombonok
Ora secondo l’uso, i brindisi facciamo.
-Inno tedesco, Barone di Trombonok
-Polacca, Melibea
-Inno Russo, Conte di Libenskof
-Canzone Spagnola, Don Alvaro
-Canzone inglese, Lord Sidney
-Canzone francese, Contessa di Folleville e Cavalier Belfiore
-Tirolese, Madama Cortese
-Inno Russo, Conte di Libenskof
-Canzone Spagnola, Don Alvaro
-Canzone inglese, Lord Sidney
-Canzone francese, Contessa di Folleville e Cavalier Belfiore
-Tirolese, Madama Cortese
GRANDE SCENA di Corinna
All’ombra amena - del GIGLIO D’OR.
aura serena - innebbria il cor.
Di lieti giorni - più dolce aurora
sorger la Francia - non vide ancor,
e grata applaude, - ammira e adora
di tanto bene – l’augusto autor
Della corona - sostegno e onor,
Carlo le dona - novel splendor.
Dal maestoso - regal suo viso
traspar del core - la nobiltà.
Nunzio di gioia - è il bel sorriso,
pegno soave - d’alma bontà.
FINALE e BALLO
Tutti (con religiosa espressione)
Sul verde stelo,
fiorisca il giglio ognor;
lo colmi il cielo
degli almi suoi favor.
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BACKSTAGE
Nella foto Mario Mainino con il basso Luca Vianello e con il baritono Bruno
Taddia(in visita)
Nella foto Mario Mainino con il direttore Michele Spotti
Nella foto Mario Mainino con il tenore Enzo Nizzardo
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Seguono immagini della serata:
PARTE PRIMA -
PARTE SECONDA
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Note:
Scena prima. Maddalena, contadini, contadine.
Giardiniere, servitori
Scena seconda. Maddalena, Contadini, Contadine, Giardiniere,
Servitori, Don Prudenzio, indi varie donne che servono ne’ bagni ed
Antonio
Scena terza. Madama Cortese, Coro
Di vaghi raggi adorno,
in ciel risplende il sole;
sarà un sì ameno giorno
propizio ai viaggiator.
Scena quarta. Madama Cortese, la Contessa di
Folleville, indi Modestina
Trovarsi a una gran festa e non avere
le cose più alla moda,
e più fresche e più belle!..
Qual disonore, oh stelle! Ah! più non reggo...
Scena quinta. La Contessa, don Luigino
Scena sesta. La Contessa, don Luigino, il Barone di Trombonok,
Maddalena, Antonio, con servi, indi Don Prudenzio
Contessa di Folleville
Il mio male capir voi non potete.
Partir, o ciel! desio,
e più partir non lice,
lo vieta l’onor mio,
la patria il vieta ancor.
Scena settima. La Contessa, Modestina, che
arriva con uno scatolone, in cui v’è un bel cappellino alla moda giunto
da Parigi, e Detti
Grazie vi rendo, o Dei!
che udiste i voti miei;
a tal favor quest’anima
ben grata ognor sarà.
Scena ottava. Il Barone, Antonio
Sì, di matti una gran gabbia
ben si può chiamar il mondo;
forse appunto, perché tondo,
testa quadra non vi sta.
Scena nona. Don Profondo, Don Alvaro con
Melibea
Scena decima. Don Profondo, Don Alvaro, Melibea, il Conte di
Libenskof, Barone di Trombonok
Scena undicesima. Madama Cortese, Conte di Libenskof, Melibea,
Don Alvaro, Barone di Trombonok, poi Corinna
Corinna
Arpa gentil, che fida
compagna ognor mi sei,
unisci ai canti miei
il suon di gioia e amor.
Nell’infiammata mente
si affollano le idee;
delle castalie dee
il foco io sento in cor.
Arpa, deh! unisci al canto
il suon di gioia e amor.
Scena dodicesima. Madama Cortese, indi Lord
Sidney ch’entra coll’aria preoccupata; poi varie contadine, le quali
recano de’ vasi di fiori e li pongono presso la camera di Corinna
Invan strappar dal core
l’acuto dardo io tento;
più vivo ognor l’ardore
nel sen crescendo va.
Dell’anima fedele
timido i voti ascondo;
affanno più crudele
del mio no non si dà.
Scena tredicesima. Lord Sidney, Don Profondo
Scena quattordicesima. Don Profondo, Corinna, Delia
Scena quindicesima. Corinna, il Cavaliere
Cavalier Belfiore
(in fondo alla scena e da sé)
Sola ritrovo alfin la bella Dea,
che invincibil si crede, e a cui più volte
ho già fatto l’occhietto...
Scena quindicesima [bis]. Don Profondo. Due
servi portano una tavola, sulla quale v’è carta, penne, ecc
Don Profondo (parlante) Io!
(in musica)
Medaglie incomparabili,
camei rari, impagabili,
figli di tenebrosa,
sublime antichita.
In aurea carta pecora
dell’academie i titoli,
onde son membro nobile
di prima qualità.
Il gran trattato inedito
sull’infallibil metodo
di saper ben distinguere,
a prima vista ognor
l’antico del moderno,
di fuori e nell’interno,
ne’ maschi, nelle femine,
e in altri oggetti ancor.
Scena sedicesima. Don Profondo, la Contessa
Scena diciassettesima. Don Profondo, Don Alvaro, Libenskof, indi
il Barone
Scena diciottesima. Barone di Trombonok, Don Profondo, Melibea,
Corinna, il Cavaliere, Delia, Lord Sidney, Prudenzio, Modestina, indi
Zefirino
Zefirino
Miei signor non v’e scampo... Mio malgrado,
io vengo a darvi una fatal notizia.
Tutti
Ah! A tal colpo inaspettato,
palpitando va il mio core...
Cruda sorte! Il tuo rigore
troppo, oh Dio! penar mi fa
Scena diciannovesima. I Detti, Madama Cortese
Gli altri (a Don Profondo)
Prendete, sì leggete,
conforto ci darà.
(Don Profondo prende la lettera e legge.)
«A giorni il Re ritorna
gran feste si daranno,
rapidi qui verranno
stranieri in quantità.
Scena ventesima. I Detti, Antonio, Gelsomino
Scena ventunesima. Melibea, Libenskof ed il Barone
Conte di Libenskof
(Qual barbaro rigore!
Dubbioso e incerto io resto...
Di speme e di timore
palpita in seno il cor.)
Melibea
(Il mio crudel rigore
dubbioso e incerto il rende;
di speme e di timore
palpita in seno il cor!
Già cessa il mio rigore,
per lui mi parla amor.)
Scena ventiduesima. Melibea, Libenskof
Scena ventitreesima. Antonio, Gelsomino, vari servi
Scena ventiquattresima. Antonio, Maddalena
Scena venticinquesima. Sul ritornello entra la truppa ambulante,
composta di virtuosi di canto e di ballerini; i contadini, le contadine,
le giardiniere; indi tutti i personaggi che siedono a tavola; Maddalena,
Zefirino
Coro
L’allegria è un sommo bene,
ond’a noi fe’ dono il cielo;
sani e freschi ci mantiene
nel bel grembo del piacer.
Cinti ognor d’ameni fiori,
fra le danze, il riso e il gioco,
colle grazie e cogli amori
non pensiamo che a goder.
Presto imbianca il nero crine,
qual balen fugge la vita,
e a non perdere c’invita
un istante di piacer.
Barone di Trombonok
Ora secondo l’uso, i brindisi facciamo.
-Inno tedesco, Barone di Trombonok
-Polacca, Melibea
-Inno Russo, Conte di Libenskof
-Canzone Spagnola, Don Alvaro
-Canzone inglese, Lord Sidney
-Canzone francese, Contessa di Folleville e Cavalier Belfiore
-Tirolese, Madama Cortese
GRANDE SCENA di Corinna
All’ombra amena - del GIGLIO D’OR.
aura serena - innebbria il cor.
Di lieti giorni - più dolce aurora
sorger la Francia - non vide ancor,
e grata applaude, - ammira e adora
di tanto bene – l’augusto autor
Della corona - sostegno e onor,
Carlo le dona - novel splendor.
Dal maestoso - regal suo viso
traspar del core - la nobiltà.
Nunzio di gioia - è il bel sorriso,
pegno soave - d’alma bontà.
FINALE e BALLO
Tutti (con religiosa espressione)
Sul verde stelo,
fiorisca il giglio ognor;
lo colmi il cielo
degli almi suoi favor.
vedi
http://www.intratext.com/IXT/ITA1413/_INDEX.HTM
INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE D’OPERA:
IL VIAGGIO A REIMS o sia L’albergo del Giglio d’Oro di Gioachini Rossini – Serata di Gala il 12 ottobre 2018, ore 20.30
Si inaugura la Stagione d’Opera del Teatro Fraschini il 12 ottobre con una serata di gala, sulle note del compositore Gioachino Rossini, nel dramma giocoso IL VIAGGIO A REIMS. Mai rappresentato prima nella stagione del Teatro di Pavia, Il VIAGGIO A REIMS, un atipico intermezzo di Rossini, raccoglie arie, concertati di personaggi e situazioni che ruotano intorno ad un albergo termale.
L’allestimento che andrà in scena al Fraschini è frutto della coproduzione dei cinque teatri di tradizione di OperaLombardia, oltre a Pavia, il Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Grande di Brescia e Teatro Donizetti di Bergamo, e la regia è stata affidata a Michal Znaniecki, regista, scenografo e drammaturgo nato a Varsavia. Nel 2008 nominato Direttore Artistico dell’Opera Nazionale Polacca e Sovrintendente del Teatr Wielki Opera Poznan. Specializzato nei progetti operistici open air giunge a collaborare con il Festival di Masada dove realizza La Traviata, Carmina Burana nel deserto per 100 mila spettatori.
La Direzione è affidata al venticinquenne Michele Spotti, il cui successo ottenuto al Rossini Opera Festival per la sua lettura de Il Viaggio a Reims, lo consacra a pieno titolo tra i direttori più interessanti della nuova generazione.
L’opera richiede numerosi interpreti e ben 14 solisti, tra cui Maria Laura Iacobellis nel ruolo di Corinna, Irene Molinari nel ruolo della Marchesa Melibea, Matteo Roma nel ruolo de il Cavaliere Belfiore, Marigona Qerkezi nel ruolo di Madama Cortese.
Si alza il sipario del Teatro Fraschini, venerdì 12 ottobre alle 20.30 e in replica domenica 14 ottobre alle ore 15.30.
IL VIAGGIO A REIMS
Rossini compose l’opera nel 1825, per celebrare l’incoronazione di Carlo X, re di Francia. L’opera andò in scena al Théâtre Italien di Parigi, ed ebbe subito un enorme successo grazie alla vivace e frizzante perizia compositiva, affiancata da un libretto spiritoso e variegato, scritto da Luigi Balochi.
Nell'albergo termale "Il Giglio d'Oro", a Plombières, il giorno antecedente l'incoronazione del re Carlo X, è riunita una compagnia di nobili provenienti da tutta Europa che si preparano a partire insieme, alla volta di Reims, per assistere alla cerimonia. Durante la serata di attesa è organizzata una fastosa cena dove gli invitati intonano Inni nazionali e canzoni della propria terra d’origine.
Durante tutta l’opera la costante amorosa sarà uno dei temi principali. Amori travagliati, ma con lieto fine come il triangolo amoroso fra il Conte di Libenskof, la Marchesa Melibea e l’esuberante Don Alvaro e amori leggeri e non corrisposti come nel caso del Cavaliere Belfiore e di Corinna. L’opera culmina con il concertato a 14 voci, dove la massa sonora raggiunge sonorità del tutto inusuali.
ASSAGGI D’OPERA
Correlata alla stagione d’opera anche la serie di cene musicali con menù a tema, in programma presso il Ridotto del Teatro Fraschini. In collaborazione con l’Istituto Musicale F. Vittadini e l’Associazione Pavia Lirica.
La prima cena “Serata ROSSINI” è prevista Mercoledì 17 ottobre alle ore 20.30, con intrattenimento musicale a cura dell’Istituto Musicale Vittadini e introduzione storica a cura di Carlo Aguzzi. Al pianoforte Paola Barbieri. Interprete Yansheng Liu.
Il menù della prima serata prevede:
Sarde in saor – Vol au vent alla “gazza ladra”
Tortino di riso con cuore di taleggio e funghi
Torta Guglielmo Tell con salsa alla vaniglia
Il costo a persona è di 40€. Per prenotazioni telefonare al numero 0382/371214
La STAGIONE D’OPERA del Teatro Fraschini, prosegue con:
TOSCA | 26 e 28 ottobre 2018
LA VOIX HUMAINE e CAVALLERIA RUSTICANA | 15 e 17 novembre 2018
FALSTAFF | 14 e 16 dicembre 2018
RINALDO | 18 e 20 gennaio 2019
E’ attualmente in corso la vendita CARD OPERA 4 per partecipare a quattro rappresentazioni, al costo di 177 €, sia sul circuito vivaticket che in biglietteria.
BIGLIETTERIA C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile.
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