G.Verdi - AIDA (2 di 4)

 

Teatro Manzoni di Monza
Via Alessandro Manzoni, 23, 20900 Monza MB

CORALE MONZESE
Diretta dal M. Aldo RUGGIANO
presenta
Sabato 18 marzo 2017-ore 15.00

Giuseppe Verdi
AIDA

Opera in quattro atti su Libretto di Antonio Ghislanzoni
Personaggi ed Interpreti:
Re Alessandro RAVASIO
Amneris Alessandra NOTARNICOLA
Aida Noboru AOMORI
Radamès Diego CAVAZZIN
Ramfìs Carlo MALINVERNO
Amonasro Mauro BONFANTI
Messaggero Riccardo BENLODI
Sacerdotessa Chiara CIURLIA
Coro Corale Monzese - Monza
Coro «Mario Braggio» - Torino
Orchestra Incanto in Musica (30 orchestrali)
diretta dal M° Gianluca RASANO
Coreografia: Franca Larizza in collaborazione con Asd Koreos
Allestimento e Costumi: GRANDI SPETTACOLI
Luci: Ricardo GALIMBERTI
Trucco e Acconciature: Accademia Professionale PBS Monza - Academia BSI Milano
Regia e Costumi Elena d'Angelo
Coordinamento e realizzazione: Piera DE LUCA - Aldo RUGGIANO

Posti numerati PLATA 25€ GALLERIA 20€ + prevendita.
INFO 333 648 7476


PROGRAMMA e NOTE :
vedi http://concertodautunno.blogspot.it/2017/03/20170318-verdi-aida-presentata-dalla.html


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Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO
Atto SECONDO
Atto TERZO
Atto QUATTRO


 

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Verdi AIDA Teatro Manzoni Monza

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Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO
Atto SECONDO
Atto TERZO
Atto QUATTRO

Note:

ATTO SECONDO
SCENA I: Una sala nell'appartamento di Amneris

Amneris circondata dalle schiave che l'abbigliano per la festa trionfale. Dai tripodi si eleva il profumo degli aromi. Giovani schiavi mori danzando agitano i ventagli di piume.

Amneris circondata dalle schiave che l'abbigliano per la festa trionfale

SCHIAVE:
Chi mai fra gl'inni e i plausi
Erge alla gloria il vol.
Al par d'un Dio terribile,
Fulgente al par del sol!

Vieni: sul crin ti piovano
Contesti al lauri i fior:
Suonin di gloria i cantici
Coi cantici d'amor.

AMNERIS:
(Ah! Vieni, amor mio, m'inebria,
Fammi beato il cor!)

SCHIAVE:
Or dove son le barbare
Orde dello stranier?
Siccome nebbia sparvero
Al soffio del guerrier.

Vieni: di gloria il premio
Raccogli, o vincitor;
T'arrise la vittoria,
T'arriderà l'amor.

AMNERIS:
(Ah! Vieni, amor mio, ravvivami
D'un caro accento ancor!)

[Danza di piccoli schiavi mori]

SCHIAVE:
Vieni: sul crin ti piovano
Contesti ai lauri i fior;
Suonin di gloria i cantici
Coi cantici d'amor.

AMNERIS:
(Ah! vieni, amor mio, m'inebria,
Fammi beato il cor!)
Silenzio! Aida verso noi s'avanza...
Figlia de'vinti, il suo dolor m'è sacro.

(Ad un cenno di Amneris, le schiave si allontanano.Entra Aida portando la corona)

AMNERIS:
Nel rivederla, il dubbio
Atroce in me si desta...
Il mistero fatal si squarci alfine!
(ad Aida, con simulata amorevolezza)
Fu la sorte dell'armi a'tuoi funesta,
Povera Aida! Il lutto
Che ti pesa sul cor teco divido,
lo son l'amica tua...
Tutto da me tu avrai... Vivrai felice!

AIDA:
Felice esser poss'io
Lungi dal suol natio, qui dove ignota
M'è la sorte del padre e dei fratelli?

AMNERIS:
Ben ti compagnio! pure hanno un confine
I mali di quaggiù... Sanerà il tempo
Le angosce del tuo core,
E più che il tempo, un Dio possente... Amore!

AIDA:
(Amore, amore! Gaudio, tormento,
Soave ebbrezza, ansia crudel!
Ne' tuoi dolori la vita io sento,
Un tuo sorriso mi schiude il ciel)

AMNERIS:
(guardando Aida fissamente)
(Ah, quel pallore... quel turbamento
Svelan l'arcana febbre d'amor.
D'interrogarla quasi ho sgomento,
Divido l'ansie del suo terror)
(ad Aida)
Ebben: qual nuovo fremito
T'assal, gentil Aida?
I tuoi segreti svelami,
All'amor mio t'affida.
Tra i forti che pugnarono
Della tua patria a danno.
Qualcuno... un dolce affanno
Forse... a te in cor destò?

AIDA:
Che parli?

AMNERIS:
A tutti barbara
Non si mostrò la sorte
Se in campo il duce impavido
Cadde trafitto a morte...

AIDA:
Che mai dicesti! Misera!

AMNERIS:
Sì... Radamès da'tuoi
Fu spento...

AIDA:
Misera!

AMNERIS:
E pianger puoi?

AIDA:
Per sempre io piangerò!

AMNERIS:
Gli Dei t'han vendicata.

AIDA:
Avversi sempre
A me furo i Numi.

AMNERIS:
Trema! In cor ti lessi...
Tu l'ami...

AIDA:
Io!

AMNERIS:
Non mentire!
Un detto ancora e il vero
Saprò. Fissami in volto...
Io t'ingannava... Radamès vive!

AIDA:
Vive!
Ah, grazie, o Numi!

AMNERIS:
E ancor mentir tu speri?
Sì, tu l'ami! Ma l'amo
Anch'io, intendi tu? Son tua rivale,
Figlia dei Faraoni.

AIDA:
Mia rivale!
Ebben sia pure... Anch'io
Son tal...
(reprimendosi)
Ah! Che dissi mai? Pietà, perdono! Ah!
Pietà ti prenda del mio dolor.
è vero, io l'amo d'immenso amor.
Tu sei felice, tu sei possente,
Io vivo solo per questo amor!

AMNERIS:
Trema, vil schiava! Spezza il tuo core;
Segnar tua morte può quest'amore;
Del tuo destino arbitra sono,
D'odio e vendetta le furie ho in cor.

AIDA:
Tu sei felice, tu sei possente.
Io vivo solo per questo amor!
Pietà ti prenda del mio dolor!

AMNERIS:
Trema, vil schiava! Spezza il tuo core.
Del tuo destino arbitra son.
D'odio e vendetta le furie ho in cor.

CORO:
(di fuori)
Su! del Nilo al sacro lido
Sien barriera i nostri petti;
Non echeggi che un sol grido:
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS:
Alla pompa che s'appresta,
Meco, o schiava, assisterai;
Tu prostrata nella povere,
Io sul trono, accanto al Re.

AIDA:
Ah pietà! Che più mi resta?
Un deserto è la mia vita;
Viva e regna, il tuo furore
Io tra breve placherò.
Quest'amore che t'irrita
Nella tomba io spegnerò.

AMNERIS:
Vien, mi segui, apprenderai
Se lottar tu puoi con me.

AIDA:
Ah! pietà!
Quest'amor
Nella tomba io spegnerò.
Pietà! pietà!

CORO:
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS:
... e apprenderai
Se lottar tu puoi con me.

CORO:
Guerra e morte allo stranier!

(Amneris esce)

AIDA:
Numi, pietà del mio martir,
Speme non v'ha pel mio dolor!
Numi, pietà del mio soffrir!
Numi, pietà, pietà, pietà!




ATTO SECONDO
SCENA II: Uno degli ingressi della città di Tebe

Sul davanti, un gruppo di palme. A destra, il tempio di Ammone. A sinistra, un trono sormontato da un baldacchino di porpora. Nel fondo, una porta trionfale. La scena è ingombra di popolo.
Entra il Re, seguito dai Ministri, Sacerdoti, Capitani, Flabelliferi, Porta insegne ecc. Quindi Amneris con Aida e Schiave. Il Re va a sedere sul trono. Amneris prende posto alla sinistra del Re

POPOLO:
Gloria all'Egitto, ad Iside
Che il sacro suol protegge!
Al Re che il Delta regge
Inni festosi alziam!
Gloria! Gloria! Gloria!
Gloria al Re!

DONNE:
S'intrecci il loto al lauro
Sul crin dei vincitori!
Nembo gentil di fiori
Stenda sull'armi un vel.
Danziam, fanciulle egizie,
Le mistiche carole,
Come d'intorno al sole
Danzano gli astri in ciel!

RAMFIS, SACERDOTI:
Della vittoria agl'arbitri
Supremi il guardo ergete;
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

POPOLO:
Come d'intorno al sole
Danzano gli astri in ciel!
Inni festosi alziam al Re,
Alziamo al Re.

RAMFIS, SACERDOTI:
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

[Marcia]

(Le truppe Egizie, precedute dalle fanfare, sfilano dinanzi al Re. Seguono i carri di guerra le insegne, i vasi sacri, le statue degli Dei)

[Ballabile]

(Un drappello di danzatrici che recano i tesori dei vinti)

POPOLO:
Vieni, o guerriero vindice,
Vieni a gioir con noi;
Sul passo degli eroi
I lauri, i fior versiam!
Gloria al guerrier, gloria!
Gloria all'egitto, gloria!

RAMFIS, SACERDOTI:
Agli arbitri supremi
Il guardo ergete;
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

(Entra Radamès, sotto un baldacchino da dodici ufficiali)

IL RE:
(che scende dal trono per abbracciare Radamès)
Salvator della patria io ti saluto.
Vieni, e mia figlia di sua man ti porga
Il serto trionfale.
(Radamès s'inchina davanti ad Amneris che gli porge la corona)
Ora, a me chiedi
Quanto più brami. Nulla a te negato
Sarà in tal dì; lo giuro
Per la corona mia, pei sacri Numi.

RADAMÈS:
Concedi in pria che innanzi a te sien tratti
I prigionier.

(Entrano, fra le Guardie, i prigionieri Etiopici, ultimo Amonasro, vestito da ufficiale)

RAMFIS, SACERDOTI:
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

AIDA:
Che veggo!... Egli!... Mio padre!

TUTTI:
Suo padre!

AMNERIS:
In poter nostro!

AIDA:
(abbracciando il padre)
Tu! prigionier!

AMONASRO:
(piano ad Aida)
Non mi tradir!

IL RE:
(ad Amonasro)
T'appressa...
Dunque tu sei?...

AMONASRO:
Suo padre. Anch'io pugnai...
Vinti noi fummo, morte invan cercai.
Quest'assisa ch'io vesto vi dica
Che il mio Re, la mia patria ho difeso;
Fu la sorte a nostr'armi nemica,
Tornò vano dei forti l'ardir.

Al mio piè nella polve disteso
Giacque il Re da più colpi trafitto;
Se l'amor della patria è delitto
Siam rei tutti, siam pronti a morir!
(volgendosi al Re, con accento supplichevole)
Ma tu, Re, tu signore possente,
A costoro ti volgi clemente;
Oggi noi siam percossi dal fato,
Ma doman voi potria il fato colpir.

AIDA:
Ma tu, Re, tu signore possente,
A costoro ti volgi clemente, ecc.

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Sì, dai Numi percossi noi siamo,
Tua pietà, tua clemenza imploriamo;
Ah! giammai di soffrir vi sia dato
Ciò che in oggi n'è dato soffrir!

AMONASRO:
Ah! doman voi potria il fato colpir.

RAMFIS, SACERDOTI:
Struggi, o Re, queste ciurme feroci,
Chiudi il core alle perfide voci;
Fur dai Numi votati alla morte,
Or de'Numi si compia il voler!

AIDA, SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Pietà!

AIDA:
Ma tu, o Re, signor possente,
A costoro ti volgi clemente;
Oggi noi siam percossi dal fato,
Ma doman voi potria il fato colpir.

AIDA:
Ma tu, Re, tu signore possente,
A costoro ti volgi clemente, ecc.

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Sì, dai Numi percossi noi siamo,
Tua pietà, tua clemenza imploriamo;
Ah! giammai di soffrir vi sia dato
Ciò che in oggi n'è dato soffrir!

AMONASRO:
Ah! doman voi potria il fato colpir.

RAMFIS, SACERDOTI:
Struggi, o Re, queste ciurme feroci,
Chiudi il core alle perfide voci;
Fur dai Numi votati alla morte,
Or de' Numi si compia il voler!

AIDA, SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Pietà!

AIDA:
Ma tu, o Re, signor possente,
A costoro ti mostra clemente.

AMNERIS:
(Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!
Di qual fiamma balenano i volti!)

IL RE:
Or che fausti ne arridon gli eventi
A costoro mostriamci clementi.

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Tua pietade, tua clemenza imploriamo,
Ah, pietà! pietà!

POPOLO:
Sacerdoti, gli sdegni placate,
L'umil prece ascoltate.

RAMFIS, SACERDOTI:
A morte! a morte! a morte!
O Re, struggi queste ciurme.

AMONASRO:
Oggi noi siam percossi dal fato,
Voi doman potria il fato colpir.

RADAMÈS:
(fissando Aida)
(Il dolor che in quel volto favella
Al mio sguardo la rende più bella;
Ogni stilla del pianto adorato
Nel mio petto ravviva l'amor)

AMNERIS:
(Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!
Di qual fiamma balenano i volti!
Ed io sola, avvilita, reietta?
La vendetta mi rugge nel cor)

AMONASRO:
Tua pietà, tua clemenze imploriamo, ecc.

IL RE:
Or che fausti ne arridon gli eventi
A costoro mostriamci clementi;
La pietà sale ai Numi gradita
E rafferma de'prenci il poter.

AIDA:
Tua pietà imploro...
Oggi noi siam percossi,
Doman voi potria il fato colpir.

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Pietà, pietà, ah pietà!
Tua clemenza imploriam.
Tua pietade, tua clemenza invochiamo.

POPOLO:
Sacerdoti, gli sdegni placate.
L'umil prece de'vinti ascoltate;
Pietà!

RAMFIS, SACERDOTI:
Si compisca dei Numi il voler!
Struggi, o Re, queste ciurme feroci.
Fur dai Numi votati alla morte,
Si compisca de' Numi il voler!

AIDA:
Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.

RADAMÈS:
(Il dolor la rende più bella, ecc)

AMONASRO:
Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.

IL RE:
La pietà sale ai Numi gradita, ecc.

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Sì, dai Numi percossi noi siamo, ecc.

RAMFIS, SACERDOTI:
Struggi, o Re, queste ciurme feroci, ecc.

POPOLO:
E tu, o Re possente, tu forte,
A clemenza dischiudi il pensier.

AMNERIS:
(Ed io sola, avvilita, ecc)

RADAMÈS:
O Re: pei sacri Numi,
Per lo splendor della tua corona,
Compier giurasti il voto mio.

IL RE:
Giurai.

RADAMÈS:
Ebbene: a te pei prigionieri Etiopi
Vita domando e libertà.

AMNERIS:
(Per tutti!)

SACERDOTI:
Morte ai nemici della patria!

POPOLO:
Grazia
Per gli infelici!

RAMFIS:
Ascolta o Re. Tu pure,
Giovine eroe, saggio consiglio ascolta:
Son nemici e prodi sono;
La vendetta hanno nel cor,
Fatti audaci dal perdono
Correranno all'armi ancor!

RADAMÈS:
Spento Amonasro, il re guerrier, non resta
Speranza ai vinti.

RAMFIS:
Almeno,
Arra di pace e securtà, fra noi
Resti col padre Aida.

IL RE:
Al tuo consiglio io cedo.
Di securtà, di pace un miglior pegno
Or io vo'darvi: Radamès, la patria
Tutto a te deve. D'Amneris la mano
Premio ti sia. Sovra l'egitto un giorno
Con essa regnerai.

AMNERIS:
(Venga la schiava,
Venga a rapirmi l'amor mio... se l'osa!)

IL RE, POPOLO:
Gloria all'egitto, ad Iside.
Che il sacro suol difende,
S'intrecci il loto al lauro
Sul crin del vincitor!

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Gloria al clemente Egizio
Che i nostri ceppi ha sciolto.
Che ci ridona ai liberi
Solchi del patrio suol!

RAMFIS, SACERDOTI:
Inni leviamo ad Iside
Che il sacro suol difende!
Preghiam che i fati arridano
Fausti alla patria ognor.

AIDA:
(Qual speme omai più restami?
A lui la gloria, il trono,
A me l'oblio... le lacrime
D'un disperato amor)

RADAMÈS:
(Davverso Nume il folgore
Sul capo mio discende.
Ah no! d'egitto il soglio
Non val d'Aida il cor)

AMNERIS:
(Dall'inatteso giublio
Inebriata io sono;
Tutti in un dì si compiono
I sogni del mio cor)

RAMFIS:
Preghiam che i fati arridano
Fausti alla patria ognor.

IL RE, POPOLO:
Gloria... ad Iside!

AMONASRO:
(ad Aida)
Fa cor: della tua patria
I lieti eventi aspetta;
Per noi della vendetta
Già prossimo è l'albor.

RADAMÈS:
(Qual inattesa folgore
Su capo mio discende! Ah!
Ah no! d'egitto il trono
Non val d'Aida il cor.
... d'egitto il suol
Non val d'Aida il cor.
... d'egitto il soglio
Non val d'Aida il cor)

AMNERIS:
(Tutte in un dì si compiono
Le gioie del mio cor.
Ah! dall'inatteso guadio
Inebriata io sono)

AMONASRO:
Fa cor: la tua patria
I lieti eventi aspetta; ecc.

IL RE, POPOLO:
Gloria, all'egitto! ad Iside, ecc.

RAMFIS, SACERDOTI:
Inni leviamo ad Iside, ecc.

AIDA:
(A me l'oblio, le lacrime.
Ah! qual speme omai più restami?
A lui la gloria, il trono,
A me l'oblio, le lacrime
D'un disperato amor)

SCHIAVE, PRIGIONIERI:
Gloria al clemente Egizio, ecc.

Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000
20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.


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