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Teatro Lirico - Magenta
Totem Stagione 2017 e
pocketOpera Edizione 2017
Domenica 5 marzo 2017 – ore 20,30
Giacomo Puccini
Madama Butterfly
Tragedia giapponese in tre atti.
Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa,
dal dramma Madame Butterfly di David Belasco.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904
Personaggi ed interpreti
Cio-Cio-San Sarah Tisba, soprano
Pinkerton Angelo Fiore, tenore
Suzuki Arina Alexeeva, mezzosoprano
Sharpless Matteo Mollica, baritono
Goro Mattia Muzio, tenore
Yamadori / Commissario Filippo Rotondo, baritono
Zio Bonzo Shi Zong, basso
Kate Selena Bellomi, soprano
Parenti, amici e servi / coro
Veronica Ghisoni, Giacomo Leone, Afra Morganti
Daniele Palma, Adriana Patané, Mattia Rossi
Orchestra 1813
Direttore
Alessandro Palumbo
Regia
Roberto Catalano
Scene Emanuele Sinisi
Costumi Ilaria Ariemme
Produzione AsLiCo
Nuovo allestimento
PROGRAMMA e NOTE :
Ormai alla dodicesima edizione, Pocket opera, inaugurato nel 2006
con il sostegno del Circuito Lirico Lombardo e della Regione Lombardia,
propone per il 2017 un celebre titolo del grande repertorio lirico che ci
trasporta nell’esotico Giappone della tragica Cio-Cio-San, disposta a
rinunciare al suo credo, rinnegata dalla famiglia per amore di un uomo
(dell’Occidente) che la abbandona e la dimentica. Un Oriente raccontato e
musicato da un italiano, Giacomo Puccini, con una tavolozza di colori,
timbri e armonie assolutamente nuova. Madama Butterfly è indiscusso
capolavoro che narra una storia antica, ponendo in luce il dramma
psicologico di una donna, semplicemente donna, quale che sia la sua razza,
età o religione.
In scena cantanti selezionati e preparati dall’AsLiCo, che con entusiasmo
affrontano la tournée in compagnia dell’Orchestra 1813, invadendo i
palcoscenici dei piccoli teatri storici della Lombardia, perché il
pubblico possa rivivere la grande lirica in edizione tascabile.
Note di regia
"Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose umili e silenziose,
ad una tenerezza sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda del mare!"
All'inizio è solo un sogno.
Madama Butterfly ci dà le spalle; è notte, e noi precipitiamo nel suo
incubo ricorrente, dove l'attesa è infinita e l'orizzonte al quale lei si
rivolge tutte le volte in cui chiude gli occhi, è vuoto e silenzioso.
Nessuna nave in vista. Chiunque lei aspetti, non è venuto neanche questa
volta.
Ma è solo un sogno; lo stesso di ogni notte.
Prima o poi qualcuno verrà a prenderla e andarsene sarà dolce e nuovo; il
suo mondo è un orizzonte aperto, e le sue mani, ogni volta che
chiude gli occhi, si muovono per toccarlo, disegnarci sopra qualcosa
e, forse, riempirlo. Ma gli occhi si aprono e un uomo giunge
davvero, approdando con la sua nave, dopo aver attraversato un orizzonte
reale. Lui è B. F. Pinkerton, un americano venuto a sposare Butterfly.
È da poco entrato nella casa dove possiamo scorgere solo una grande parete
bianca. È uno spazio inviolato; uno spazio soggetto a qualunque
cambiamento possibile. L'oriente è un luna park. Un paese dei balocchi per
occidentali arroganti e senza scrupoli. Pinkerton è un occidentale e
Butterfly verrà rinnegata nella notte più felice, la stessa notte dove ha
luogo l'inizio del sogno che lei chiama libertà.
Le parole di Pinkerton riempiono la mente di Butterfly e gettano il seme
che germoglierà presto come un cancro; è un graffio, un solco provocato
con noncuranza e distrazione dall'uomo che, con un gesto della mano,
sporca la grande parete bianca della casa intatta; mani americane che
macchiano irrimediabilmente la stanza.
Il segno, l'idea che le è stata innestata dall'uomo che adesso la
ghermisce, si trasformerà. Crescerà. Muterà e diventerà forte; si prenderà
tutto, così Butterfly precipita tra le braccia dell'uomo che promette e
incanta. La notte adesso è totale. È da qui, da questa notte fatta di
promesse, che Butterfly amplificherà quel graffio inconsapevolmente.
Butterfly precipita così nel suo sogno lucido, dove il solco lasciato da
Pinkerton ha generato l'immagine di un mondo ideale. La linea scura, la
ferita che ha macchiato per sempre il suo spazio, è diventata un
orizzonte. Ha dipinto un mare, e delineato i confini di un mondo nuovo.
Ecco come Butterfly ha passato gli ultimi tre anni della sua vita.
L'orizzonte è lì. Immobile, complice, di un microcosmo inventato e pervaso
dalla speranza del ritorno. Ma Pinkerton non c'è e quel piccolo
mondo disegnato sopra la lunga ferita nera, è finto. Vistosamente
finto. Soltanto lei si ostina a difenderlo. Pinkerton torna nella casa
dove tutto è cominciato, al suo fianco, una donna: è sua moglie. Tutto è
perduto. L'americano affonda nel suo misfatto. Addentrandosi sempre di più
nell'abominio del suo operato, si renderà conto di quale anima ha toccato.
Scapperà, perché non riuscirà a reggere la bellezza di cui Butterfly è
pregna; una bellezza nata da un graffio inconsapevole.
Butterfly, ora, è destinata ad un'attesa eterna. La casa si svuota. Resta
soltanto lei, abbracciata dal suo mondo costruito ad arte. La
ferita, è un graffio di luce che ne illumina i contorni. Il suo
destino è guardarlo per sempre. Dopo aver detto addio al figlio,
coraggiosa e determinata, si toglierà la vita con un gesto che vedrà
morire la sua parte più profonda, così che al mondo di Butterfly non
resti niente. Solo un graffio, da cui sgorgano ancora fiori.
Calendario recite
14 gennaio 2017_01_14, Vighizzolo di Cantù – Teatro Fumagalli (ore
20.30)
5 marzo 2017_03_05, Magenta –
Teatro lirico (ore 20.30)
18 marzo 2017_03_18, Lecco – Teatro della Società (ore 16.00)
8 aprile 2017_04_08, Stradella – Teatro Sociale (ore 20.30)
22 aprile 2017_04_22, Chiasso – CineTeatro (ore 20.30)
Calendario incontri a cura di Stefano Lamon
28 febbraio 2017_02_28, Magenta – Villa Naj Oleari - via Novara (ore
21.00)
5 aprile 2017_04_05, Stradella – Teatro Sociale (ore 20.30)
12 aprile 2017_04_12, Chiasso – CineTeatro (ore 20.30)
Note:
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO, se vuoi delle foto a più alta
risoluzione segui la procedura, Grazie
1) scorrere
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se lo copia in memoria
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