Don Giovanni ( 2 di 2)

 

ROSETUM PRODUZIONI
Centro Culturale Rosetum - Via Pisanello,1 Milano
STAGIONE LIRICA LIVE
In collaborazione con ADADS e con la regista ELEONORA FIRENZE
Venerdì 23 gennaio 2015 ore 19.00
W.A.Mozart
DON GIOVANNI

Don Giovanni - Baritono – Kwon OhYoung
Leporello – Baritono - Stefano Kim
Donna Anna - Soprano – Kim EunHye
Don Ottavio – Tenore – Park Byeongjun
Donna Elvira – Soprano - Ahn SunYoung
Zerlina – Soprano – Hwang JinYoung
Zerlina – Soprano - Kim Hwang Kyung (Anna) ***
Masetto – Baritono – Tiziano Tassi
Commendatore – Basso – Andrea Comelli
CORO dell’ADADS Accademia Dell’Arte Dello Spettacolo
Direttore musicale e maestro al pianoforte M° Marco Beretta
Ideazione e regia di Eleonora Firenze
Luci Gionatan Mangiarotti
Costumi Arte Scenica Reggio Emilia

Biglietto unico: 15 euro

*** In questa edizione si sono alternate due cantanti nello stesso ruolo, un atto a testa. Nel secondo atto è stata ripresa una scena solitamente mai eseguita, quando Zerlina "cattura" Leporello.

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Gli altri spettacoli della stagione saranno

Venerdì 27 febbraio 2015_02_27, ore 19.00
G.Puccini
Madama Butterfly


Venerdì 27 marzo 2015_03_27, ore 19.00
G.Verdi
Il Trovatore


Venerdì 15 maggio 2015_03_27, ore 19.00
G.Bizet
Carmen


Sabato 7 febbraio 2015_02_07 ore 21.00
Domenica 8 febbraio 2015_02_08 ore 17.00
Stazioni di Transito
biglietto unico 15 euro


Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO -- Atto SECONDO

 

 










 

 
Atto PRIMO -- Atto SECONDO

Note:

Inizia a gennaio la nuova stagione lirica live del Teatro ROSETUM di Milano che inaugura anche una nuova collaborazione per l'allestimento di opere liriche dal vivo quello con ADADS (Accademia Dell'Arte Dello Spettacolo) http://www.adads.it
ADADS Accademia Dell'Arte Dello Spettacolo
Via Scalabrini, 7 PIACENZA
Viale delle Rimembranze di Lambrate, 16 MILANO


Scena 11

Zerlina, con coltello alla mano, conduce fuori Leporello per i capelli

ZERLINA (Lo ferma pel vestito)
Restati qua.

LEPORELLO
Per carità, Zerlina!

ZERLINA
Eh! non c'è carità pei pari tuoi.

LEPORELLO
Dunque cavar mi vuoi...

ZERLINA
I capelli, la testa, il cor e gli occhi!

LEPORELLO
Senti, carina mia!

(Vuol farle alcune smorfie)

ZERLINA (Lo respinge)
Guai se mi tocchi!
Vedrai, schiuma de' birbi,
qual premio n'ha chi le ragazze ingiuria.

LEPORELLO
(Liberatemi, o Dei, da questa furia!)

ZERLINA (chiamando verso la scena)
Masetto, olà, Masetto!
Dove diavolo è ito... servi, gente!
Nessun vien... nessun sente.

(Si trascina dietro Leporello per tutta la scena)

LEPORELLO
Fa piano, per pietà, non trascinarmi
a coda di cavallo.

ZERLINA
Vedrai, vedrai come finisce il ballo!
Presto qua quella sedia.

LEPORELLO
Eccola!

ZERLINA
Siedi!

LEPORELLO
Stanco non son.

ZERLINA (Tira fuori dalla saccoccia un rasoio)
Siedi, o con queste mani
ti strappo il cor e poi lo getto ai cani.

LEPORELLO
Siedo, ma tu, di grazia,
metti giù quel rasoio
mi vuoi forse sbarbar?

ZERLINA
Sì, mascalzone!
Io sbarbare ti vo' senza sapone.

LEPORELLO
Eterni Dei!

ZERLINA
Dammi la man!

LEPORELLO (Esita)
La mano?

ZERLINA (minacciando)
L'altra.

LEPORELLO
Ma che vuoi farmi?

ZERLINA
Voglio far... voglio far quello che parmi!

(Lega le mani a Leporello con un fazzoletto)

LEPORELLO
Per queste tue manine
candide e tenerelle,
per questa fresca pelle,
abbi pietà di me!

ZERLINA
Non v'è pietà, briccone;
son una tigre irata,
un aspide, un leone
no, no, non v'è pietà.

LEPORELLO
Ah! di fuggir si provi...

ZERLINA
Sei morto se ti movi.

LEPORELLO
Barbari, ingiusti Dei!
In mano di costei
chi capitar mi fe'?

ZERLINA
Barbaro traditore!
(Lo lega con una corda, e lega la corda alla finestra)
Del tuo padrone il core avessi qui con te.

LEPORELLO
Deh! non mi stringer tanto,
l'anima mia sen va.

ZERLINA
Sen vada o resti, intanto
non partirai di qua!

LEPORELLO
Che strette, o Dei, che botte!
E giorno, ovver è notte?
Che scosse di tremuoto!
Che buia oscurità!

ZERLINA
Di gioia e di diletto
sento brillarmi il petto.
Così, così, cogli uomini,
così, così si fa.

(Parte)

Scena 12

Leporello seduto e legato

LEPORELLO (ad un contadino che passa in fondo della scena)
Amico, per pietà,
un poco d'acqua fresca o ch'io mi moro!
Guarda un po' come stretto
mi legò l'assassina!
(Il contadino parte)
Se potessi
liberarmi coi denti... Oh, venga il diavolo
a disfar questi gruppi! Io vo' veder di rompere la corda.
Come e' forte! Paura della morte!
E tu, Mercurio, protettor de' ladri,
proteggi un galantuomo Coraggio!
(Fa sforzi per sciogliersi, cade la finestra ove sta legato il capo della corda)
Bravo! Pria che costei ritorni
bisogna dar di sprone alle calcagna,
e trascinar, se occorre una montagna.

(Corre via trascinando seco sedia e finestra)

 
 


 
   

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