Puccini - Tosca - Atto III

 

Vacallo (Svizzera)

Sabato 6 settembre 2014 alle ore 21.00
Con il patrocinio del Comune di Vacallo (Svizzera)
sul sagrato della Chiesa di Santa Croce di Vacallo
Il Coro Operistico di Mendrisio con la collaborazione
del Coro di voci bianche “Clairière”
del Conservatorio della Svizzera Italiana
del Coro Lirico della “Corale Arnatese” di Gallarate (VA)
del Coro Lirico dell’Associazione Musicale “Calauce”
di Caloziocorte (LC)
presenta
Giacomo Puccini (1858 - 1924)

Tosca
Melodramma in tre atti
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica,
dal dramma omonimo di Victor Sardou
Personaggi ed interpreti:
Floria Tosca - soprano: MARIA SIMONA CIANCHI
Mario Cavaradossi - tenore: ALESSANDRO MORETTI
Vitellio Scarpia - baritono: CARLO MARIA CANTONI
Sagrestano: GIAMPAOLO VESSELLA
Cesare Angelotti: FULVIO VALENTI
Spoletta: STEFANO GRAZIOLI
Sciarrone: PAOLO SARTORI
Un carceriere: PIETRO PAGANI

Un cardinale, il giudice del fisco Roberti, esecutore di giustizia, uno scrivano, un ufficiale, un sergente (figuranti)
Soldati, Birri, Dame, Nobili, Borghesi, Popolo

Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici
Maestro Concertatore e Direttore: VITO LO RE
Regia: ALBERTO ZANIBONI
Scene: FRANCO CASTELLETTI
Arredamento scenico: SANTINI RESTAURO ANTICO - CHIASSO
Assistenza tecnica alle luci: TEATRO MATIRÖO
Entrata libera

Tosca è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della protagonista.


Seguono immagini della serata:

ATTO I - Chiesa di Sant'Andrea della Valle
ATTO  II - Palazzo Farnese
ATTO III - Castel Sant'Angelo
Back stage e casa Puccini
 


CASTEL SANT'ANGELO


Io de' sospiri.
Ve ne rimanno tanti
Pe' quante foje
Ne smoveno li venti.
Tu me disprezzi.
Io me ci accoro,
Lampene d'oro
Me fai morir!

 


E lucevan le stelle...
ed olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena...
Entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia...
Oh! dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita...

E muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!...

 


CAVARADOSSI
(guarda il foglio; ne vede la firma)
(guardando Tosca con intenzione)
Scarpia!...
Scarpia che cede? La prima
sua grazia è questa...

Io quella lama gli piantai nel cor.
N'ebbi le man
tutte lorde di sangue

ani elette a bell'opre e pietose,
a carezzar fanciulli, a coglier rose,
a pregar, giunte, per le sventure,
dunque in voi, fatte dall'amor secure,
giustizia le sue sacre armi depose?
Voi deste morte, o man vittoriose,
o dolci mani mansuete e pure!...

Amaro sol per te m'era morire,
da te la vita prende ogni splendore,
all'esser mio la gioia ed il desire
nascon di te, come di fiamma ardore.
 

Morto! Morto!
O Mario... morto... tu.. così... Finire
così!! Così?... povera Floria tua!

O Scarpia, avanti a Dio!

(Sciarrone ed alcuni soldati, saliti confusamente,
corrono al parapetto e guardano giù.
Spoletta rimane esterrefatto, allibito.)
 

 

 

F I N E

 

 
 

 

ATTO I - Chiesa di Sant'Andrea della Valle
ATTO  II - Palazzo Farnese
ATTO III - Castel Sant'Angelo
Back stage e casa Puccinii

 

 
 


 
 

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