Atto secondo
CONTE Pace e gioia il ciel vi dia.
BARTOLO Mille grazie, non s'incomodi.
CONTE Gioia e pace per mill'anni.
BARTOLO Obbligato in verità.
(Questo volto non m'è ignoto,
non ravviso... non ricordo...
ma quel volto... ma quell'abito...
non capisco... chi sarà?)
ROSINA (vedendo il conte)
Ah!...
BARTOLO Cos'è stato?...
ROSINA È un granchio al piede.
CONTE Oh nulla!
Sedete a me vicin bella fanciulla.
Se non vi spiace un poco di lezione
di don Basilio in vece vi darò.
CONTE Che vuol cantare?
ROSINA Io canto, se le aggrada,
il rondò dell'Inutil precauzione.
BARTOLO E sempre, sempre in bocca
l'Inutil precauzione.
ROSINA (cercando varie carte sul pianoforte)
Io ve l'ho detto,
è il titolo dell'opera novella.
BARTOLO Or bene; intesi: andiamo.
ROSINA Eccolo qua.
CONTE Da brava; incominciamo.
ROSINA Contro un cor che accende amore
di verace invitto ardore
s'arma invan poter tiranno
di rigor, di crudeltà.
D'ogni assalto vincitore
sempre amor trionferà.
ROSINA (Ah Lindoro mio tesoro...
se sapessi... se vedessi...
questo cane di tutore
ah che rabbia che mi fa.
Caro a te mi raccomando
tu mi salva per pietà.)
(Bartolo s'addormenta)
BARTOLO Certo: bella voce.
Ma quest'aria cospetto è assai noiosa.
La musica a' miei tempi era altra cosa.
Ah! quando per esempio
cantava Cafariello
quell'aria portentosa...
FIGARO Oggi non vuol? dimani
non potrò io.
BARTOLO Perché?
FIGARO Perché ho da fare.
Al contino Bombè
il ciuffo a campanile...
[Quintetto]
ROSINA Don Basilio!...
CONTE Cosa veggo!
FIGARO (Quale intoppo!...)
BARTOLO Come qua?
BASILIO Servitor di tutti quanti.
BARTOLO (Che vuol dir tal novità?)
CONTE E FIGARO (Qui franchezza ci vorrà.)
ROSINA (Ah di noi che mai sarà.)
BARTOLO Don Basilio, come state?
BASILIO (stupito) Come sto?...
CONTE E FIGARO Via prendete medicina,
non vi state a rovinar.
(il Conte dà a Basilio una borsa di soppiatto)
BASILIO
(stupito)
(Una borsa!... andate a letto!...
ma che tutti sian d'accordo!...)
TUTTI Presto a letto...
BASILIO Eh non son sordo,
non mi faccio più pregar.
BASILIO Buona sera... ben di core...
obbligato... in verità.
FIGARO (distraendo Bartolo)
Ahi!... ahi!...
BARTOLO Che cosa è stato?...
FIGARO Un non so che nell'occhio!...
guardate... non toccate...
soffiate per pietà.
BARTOLO Bricconi, birbanti,
ah voi tutti quanti
avete giurato
di farmi crepar.
Uscite furfanti
vi voglio accoppar.
Di rabbia di sdegno
mi sento crepar.
BARTOLO Ah disgraziato!... ed io
non mi accorsi di nulla.
BERTA
Che vecchio sospettoso. Vada pure
e ci stia finché crepa.
Sempre gridi e tumulti in questa casa.
BERTA
Il vecchiotto cerca moglie
vuol marito la ragazza
quello freme, questa è pazza
tutti e due son da legar.
Ma che cosa è questo amore
che fa tutti delirar?...
Egli è un male universale
una smania, un certo ardore
che nel core dà un tormento...
Poverina anch'io lo sento
né so come finirà.
Ah vecchiaia maledetta
che disdetta singolar!
Niun mi bada, niun mi vuole
son da tutti disprezzata
e vecchietta disperata
mi convien così crepar.
BARTOLO Dunque voi don Alonso
non conoscete affatto?
BASILIO Affatto.
BARTOLO Ah certo
il conte lo mandò. Qualche gran trama
qua si prepara.
BASILIO Io poi
dico che quell'amico
era il conte in persona.
BARTOLO Il conte?...
BASILIO Il conte.
BARTOLO Avanti avanti,
del vostro amante io vi vo' dar novella.
Povera sciagurata! In verità
collocaste assai bene il vostro affetto.
Del vostro amor sappiate
ch'ei si fa gioco in sen d'un'altra amante.
Ecco la prova.
(le dà il biglietto)
ROSINA (In braccio a un altro!...
che mai sento... ah Lindoro!... ah traditore!
Ah sì!... vendetta! e vegga,
vegga quell'empio chi è Rosina.) Dite,
signore, di sposarmi
voi bramavate...
BARTOLO E il voglio.
ROSINA Ebben, si faccia!
[Temporale]
Segue Istromentale esprimente un temporale. Dalla finestra di prospetto
si vedono frequenti lampi, e si ascolta il romore del tuono. Sulla fine
dell'istromentale si vede dal di fuori aprire la gelosia, ed entrare un dopo
l'altro Figaro, ed il Conte avvolti in mantello, e bagnati dalla pioggia.
Figaro avrà in mano una lanterna.
ROSINA (respingendolo)
Indietro
anima scellerata; io qui di mia
stolta credulità venni soltanto
a riparar lo scorno; a dimostrarti
qual sono, e quale amante
perdesti, anima indegna, e sconoscente.
CONTE Io son di sasso.
Almaviva son io: non son Lindoro.
[Terzetto]
ROSINA Ah qual colpo inaspettato!...
egli stesso!... oh ciel! che sento!
Di sorpresa, di contento
son vicina a delirar.
FIGARO Bella coppia; Marte e Venere,
gran poter del caduceo!
E il baggiano di Vulcano
è già in rete e non lo sa.
CONTE, ROSINA,
FIGARO
Zitti zitti piano piano
non facciamo confusione
per la scala dal balcone
presto andiamo via di qua.
(vanno per partire)
FIGARO
Ah disgraziati noi! come si fa?...
CONTE Che avvenne mai?...
FIGARO La scala...
CONTE Ebben?...
FIGARO La scala non v'è più.
CONTE Che dici?
FIGARO Chi mai l'avrà levata?
CONTE Quale inciampo crudel!...
(Basilio e il notaro si rivolgono e restano sorpresi. Il notaro si avvicina a Figaro)
FIGARO Dovevate in mia casa
stipolar questa sera
un contratto di nozze
fra il conte d'Almaviva, e mia nipote.
Gli sposi, eccoli qua.
BARTOLO (a Basilio)
Ma tu briccone, tu per tradirmi, e far da testimonio!...
BASILIO Ah don Bartolo mio, quel signor conte
certe ragioni ha in tasca, certi argomenti a cui non si risponde.
BARTOLO Ed io, bestia solenne,
per meglio assicurare il matrimonio
io portai via la scala dal balcone!
FIGARO Ecco che fa un'Inutil precauzione.
[Finaletto II]
FIGARO Di sì felice innesto
serbiam memoria eterna,
io smorzo la lanterna
qui più non ho che far.
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