Edoardo Camera,
baritono
Edoardo Camera è nato a Genova il 15 luglio 1865 ed
è morto a Milano il 24 giugno 1938.
Era uno dei figli naturali del grande tenore siciliano ROBERTO STAGNO.
Viene chiamato “ il baritono di Puccini” perché Puccini l'avrebbe
voluto come primo baritono di Tosca, parte che poi andò ad Eugenio
Giraldoni.
In una lettera dell'8 agosto 1900 Puccini chiede a Camera, attraverso
G. Broglio, di correre subito a Lucca perché deve parlargli.
Camera canterà infatti, subito dopo, Tosca in diverse città d'Italia e
d'Egitto: Il Cairo ed Alessandria d'Egitto.
Puccini diceva che Camera era "uno Scarpia eccellente" in quanto seppe
"mostrare al vero il macabro poliziotto che la gioia della lussuria
azzanna e rende più vile". Giuseppe Verdi ne lodò l'infallibile
Falstaff, quanto lo Iago crudele "dotato di voce maschia e di gamma
estesa".
Nel Libro di Giuseppe Pintorno “Puccini 276 lettere inedite” 1974,
viene riportata la lettera N°67 dove Puccini scrive al Maestro Guido
Vandini. La lettera è datata 7 Luglio 1900:
Scrive Puccini: “Caro Vandini io ho appoggiato il progetto Bolcioni
con Mugnone o Vitale, Bianchini-Capelli e Camera, nessuno di questi
che mi ha promesso mi dà e io lo mando a quel paese con Tosca insieme!
Edoardo Camera ha cantato al Metropolitan di New York, a La Opera di
Buenos Aires, al Lyrico di Rio de Janeriro, al Costanzi di Roma, alla
Scala di Milano, al S. Carlo di Lisbona, alla Fenice di Venezia, a
Montevideo, Odessa, San Pietroburgo, Varsavia, Monte Carlo, Bergamo,
Brescia, Catania, Genova, Trieste, Verona e Lucca.
E' stato il primo interprete del “Cristoforo Colombo” di Gomes e di
“Medio Evo Latino” di E. Panizza.
Riscosse trionfali successi (come testimoniano la Critiche dell’epoca)
nei ruoli: Otello, Falstaff, Tosca, Don Sebastiano, Maria di Rohan,
Lucia di Lammermoor, Ernani, Aida, La Gioconda, Cavalleria Rusticana,
La Bohème, L'Africana, Andrea Chénier.
La sua fama diminuì con l'entrata in scena di Titta Ruffo.
Si può ascoltare la sua voce nelle registrazioni fatte da Francesco
Tamagno nel 1903-04 al brano 18 R “Il re di Lahore: O casto fior”. Ha
cantato anche in duetto con Tamagno uno o due brani dell'Otello di
Verdi e li ha registrati con Will Gaisberg per The Gramophone &
Typewriter.