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Domenica 9 marzo 2008
Teatro Moderno - Vigevano
Organizzatori: Compagnia
del Mosaico
Programma
Prima parte -
Seconda Parte
Teatro Moderno - Vigevano Finalmente è pronta la nuova
commedia scelta dalla Compagnia Mosaico di Vigevano che debutterà sabato 8
marzo alle ore 21 al Teatro Moderno. Seguiranno due recite domenica 9 ore 16 e
21, e ancora sabato 15 ore 21 e domenica 16 ore 16 e 21. Il testo scelto è un
lavoro brillante di Georges Feydeau "A scatola chiusa" per la regia di Beppe
Bianchi e Salvatore Poleo che coinvolge nella compagnia gli attori Gian Marco
Marenghi, Eleonora Bianchi, Sabrina Miraglino, Pietro Gabba, Elisa Piras,
Michele Bianchi, Fabrizio Orlandini, Marco Cattaneo e Chiara Cappelletti. Le
prenotazioni si possono effettuare già da sabato 1 marzo (17:30-19:00) presso
il teatro. Info 339.3139325.
Note:
http://it.wikipedia.org/wiki/Georges_Feydeau
Georges Feydeau (Parigi, 8
dicembre 1862 – Rueil, 6 giugno 1921)
è stato considerato, dopo Molière, uno dei più grandi autori del teatro
comico francese.
Commedie
Sarto per signora (Tailleur pour Dames, 1886)
Champignol per forza (Champignol malgré lui, 1892)
Il sistema Ribadier (1893)
L'albergo del libero scambio (L'hôtel du libre échange, 1894)
La palla al piede (1894)
Il tacchino (1896)
La donna del Chez Maxim's (La dame de Chez Maxim's, 1899)
Passa la mano (1904)
La pulce all'orecchio (1907)
Occupati d'Amélie (Occupe-toi d'Amélie, 1908).
Vaudevilles
La fu madre della signora (1908)
La purga di bebè (1910)
Ma non passeggiare sempre nuda! (1911)
Leonia è in anticipo (1911)
Ortensia ha detto 'Me ne frego!' (pubblicato dopo la sua morte, nel
1926).
PERSONAGGI ED INTERPRETI
Signor Pacarel Gian Marco Marenghi
Marta Pacarc- Eleonora Bianchi
Giulia Pacarel Sabrina Miraglino
Dottor Landernau Pietro Gabba
Amandine Landernau Elisa Piras
Dufausset Michele Bianchi
Lanoix Fabrizio Orlandini
Il maggiordomo Martino Marco Cattaneo
La cameriera Isabelle Chiara Capelletti
Hanno altresì collaborato:
Costumi Gianni Carnevale
Luci Fabio Groppo
Trucco Stefania Benassi
Segreteria Antonella Greni
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LA TRAMA
Nella loro casa di campagna, monsieur Pacare! e la moglie Marta
ospitano due amici di famiglia: il dottor Landefnau e la consorte
amandone. Monsieur Pacarel incolto quanto simpatico padrone di casa,
arricchitosi con la fabbricazione di zucchero per diabetici, si
mette in testa di dare lustro alla famiglia facendo rappresentare al
famoso Teatro dell'Opera di Parigi un "Faust" che la figlia Giulia,
sedicente scrittrice, ha composto da poco. Per fare ciò, Pacare!
pensa a un fantasioso ricatto: poiché il Teatro dell'Opera sta
cercando di scritturare il tenore più famoso del momento, egli
intende anticipare questa mossa, ingaggiando personalmente
l'artista. Sarà in cambio di quest'ultimo che chiederà all'Opera di
rappresentare l'opera della figlia. Ma non si deve mai comprare "a
scatola chiusa": in casa Pacare!, infatti, per una serie di
incredibili equivoci, non arriva un tenore, bensì un giovanotto che
porterà grande scompiglio, anche sentimentale, sia nella famiglia
Pacare! che in quella di Landernau. Nel susseguirsi di dialoghi
serrati, di esilaranti malintesi, di colpi di scena e di deliziose
situazioni comiche, costruite con la consueta precisione del
matematico, si rivela tutto il genio di Feydeau. Chat en poche,
titolo originale dell'opera (letteralmente Il gatto in tasca,
espressione francese che significa "a scatola chiusa"),
è il secondo vaudeville di Feydeau, scritto a ventisei anni e
rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1888.
Feydeau scrisse "Se vuoi far ridere, prendi dei personaggi
qualunque, mettili in una situazione drammatica e procura di
osservarli da un'angolazione comica". A scatola chiusa è la perfetta
realizzazione (insieme a tutte le commedie dell'autore) di questa
sua "massima".
Jean Poiret, suo degno
erede, mentre allestiva un'opera di feydeau stesso, dichiarava:
"quello che stiamo facendo non è serio... ma bisogna farlo con molta
serietà"; infatti nulla va sottovalutato in quest'autore: nessuna
parola, nessun accenno, nessuna intenzione, neppure le indicazioni
che egli dà sulla messa in scena: esse si moltiplicano, incalzanti e
non senza influenza sui dialoghi; dialoghi serrati, senza sbavature,
in cui tutto il superfluo è stato eliminato e che suggeriscono quel
ritmo "stretto" di recitazione che contribuisce a far nascere il
riso.
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Georges Feydeau al
Teatro Cagnoni di Vigevano
Teatro Cagnoni - Vigevano
01/11/1996
La Contemporanea 83
Dal matrimonio al divorzio
di G.Feydeau
31 Marzo 1-2 Aprile 2003
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
LUCA DE FILIPPO, GIANFELICE IMPARATO , CAROLINA ROSI
LA PALLA AL PIEDE
di Georges Feydeau regia Armando Pugliese
5 - 06 - 07 aprile 2005
TEATRO STABILE DI BOLZANO - TEATRO DI SARDEGNA
LA PULCE NELL'ORECCHIO
di Georges Feydeau
con Paolo BONACELLI, Patrizia MILANI, Carlo Simoni
regia Marco BERNARDI
Georges Feydeau al
Teatro Coccia di Novara
Sabato 1 marzo 2008 ore 21.00 -
Turno A
Domenica 2 marzo 2008 ore 16.00 - Turno B
“IL SIGNORE VA A CACCIA”
di George Feydeau
con Edoardo Sala, Debora Caprioglio, Rosario Coppolino, Mario Scaccia
Scene Andrea Bianchi
Costumi Antonia Petrocelli
Adattamento e Regia Mario Scaccia
Produzione Associazione Culturale Molière
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Prima parte -
Seconda Parte
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Facciamo l'arco di trionfo
Come ha detto la mamma ... sciogliere la lingua prima di parlare ...
La mamma mi ha detto di pensare prima di parlare Uno, due, tre
Nella serra, la mia fidanzata mi aspetta nella serra??!!!
In soffitta, la troverà in soffitta!!
Datemi da bere !!!
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GEORGES FEYDEAU
Sintesi biografica
a cura di Pasquale Calvino
(TRATTO DA
http://www.gttempo.it/Autori006.htm )
Georges Feydeau
(1862-1921), figlio di Ernest-Aimè(1821-1873), è autore di farse e
vaudevilles di grande arguzia, ingegno, movimento che fecero di lui
il degno erede di Labiche(vedi). Muore per una grave malattia
mentale, il 5 giugno 1921, in una clinica psichiatrica.
Silvio d’ Amico non si rese conto della grandezza di Feydeau: fu
Vito Pandolci, il primo, in Italia, a capire l’ arte di Feydeau.
La maggior parte delle sue opere sono costruite sul malinteso e
sulla gelosia e sul tradimento-tra marito e moglie, marito e
amante…cose che unite ad eventi assurdi, occasionali,peripezie
assurde, scatenano situazioni comiche paradossali, in cui i
personaggi vengono coinvolti in innumerevoli colpi di scena al
limite della realtà(primo teatro dell’ assurdo?). L’ atmosfera della
“ Belle époque”, molto cara al pubblico, rende i lavori di Feydeau
ancora più graditi. Feydeau mette alla berlina( Castigat ridendo
mores) le relazioni sentimentali e amicali, il dio denaro, la
politica…
Le commedie più rappresentate e applaudite sono:
1)-1887- “Sarto per Signora”
Primo grande successo in cui si percepisce in potenza la
futura grandezza dell’ autore.
Forse è la meno onirica, la più realistica delle commedie di Feydeau:
non compaiono ancora i letti girevoli e tutte le “ macchine “della
futura comicità surreale;proprio per questa aderenza alla realtà,
forse, è anche una delle più comiche.
Un medico rimane una notte fuori casa e al mattino è costretto a
dire alla moglie una bugia, cioè che quella notte era stato al
capezzale di un suo amico morente. Ma proprio al mattina riceve la
visita dell’ amico che però è in ottima salute.Il medico affitta un
appartamento di questo suo amico dove prima vi era una sartoria per
signora, per dare appuntamento alla sua amante.
Il secondo atto si svolge nella ex-sartoria, dove poiché la porta è
difettosa, si presentano il marito della sua amante e altri
personaggi non invitati, ai quali il dottore è costretto a dire di
essere un sarto per signora.
Nel terzo atto, dopo lunghe trattative(vi è anche la suocera), viene
finalmente ristabilita la pace.(Si ricorda il riuscito adattamento
di P.Calvino)
2)-1888-“ Il gatto in
tasca”- "A SCATOLA CHIUSA"
Un ricco industriale invita a casa sua un giovanotto avendolo
scambiato per un famoso tenore.
La commedia è ricca di scambi di persona, amori e situazioni
problematiche e non manca di un lieto fine.
3)-1892- “ Il signore va a caccia”
E’ il tema preferito dall’ autore: la gelosia e l’ adulterio.
Un marito,molto bugiardo, con la scusa della caccia, si da all’
adulterio. Scoperto dalla moglie è costretto ad accettare dei
compromessi.
Equivoci, colpi di scena,battute fulminant e giochi di parolei,
scambi di persona avvengono, con grande comicità, in un appartamento
per incontri amorosi.
4)-1894-“ L’ albergo del
libero scambio”
Marcella,la moglie di un architetto, trascurata dal marito, è
corteggiata da un imprenditore, socio dell’ architetto. L’
architetto deve fare una perizia in un albergo che si dice abitato
dagli spiriti.
L’ imprenditore vuole approfittare dell’ assenza dell’ architetto e
prenota una stanza nell’ “Albergo del libero scambio”, dove appena
appartatosi con Marcella si sente male e si allontana.
Al suo ritorno iniziano i problemi che li condurranno al
commissariato di polizia e a una notte in prigione.
Con una trovata finale dell’ autore, l’ architetto riesce ad uscire
pulito dalla strana situazione. E’ una delle più esilaranti commedie
di Feydeau, adattata anche da Scarpetta con il titolo: “L’ albergo
del silenzio”
5)-1894-
“La palla al piede”(tre atti)
Un signore nobile, povero e libertino è fidanzato con una
cantante.Si fidanza anche con una ragazza molto ricca che lui, per
il danaro, vuole sposare; ma, per molte problematiche,non riesce a
troncare la sua relazione con la cantante, che, a sua volta, è
oggetto del desiderio di un generale sudamericano. La cantante,
inconsapevole, viene scritturata per la festa del fidanzamento del
suo fidanzato con l’ altra donna. Una serie di enormi imbrogli,
raggiri,equivoci, colpi di scena, vendette, qui pro quo….rendono il
nobile, la fidanzata cantante, il generale, la fidanzata ricca e sua
madre…personaggi di grande comicità, validi in ogni tempo perché,
anche se con modalità diverse, il desiderio di sposare una persona
molto ricca, specialmente quando si è in ristrette condizioni
economiche, è sempre attuale. E’ stata adattata da Eduardo scarpetta
con il titolo di : “ Le belle sciantose”
“ Il nostro futuro”(atto unico)
Una vedova è stata chieste in sposa da un uomo che
contemporaneamente aveva chiesto anche la cugina della vedova.
La vedova e sua cugina leggono poi sul giornale che l’ uomo ha
sposato una terza donna.
6)-1896-“ Il tacchino(somaro)”- (Le dindon)
Un signore segue sino a casa Luciana, una giovane signora e riesce a
entrarvi. Arriva il marito di Luciana e si scopre che è un amico del
corteggiatore. Luciana Vatelin conosce la Signora Pontagnac, moglie
del suo corteggiatore e si alleano insieme per vendicarsi dei
rispettivi mariti adulterini.
In una camera d’ albergo si incontrano diabolicamente una serie di
personaggi con scontri, fughe e aggrovigliati intrecci che
determinano grande ilarità.Non poteva Eduardo Scarpetta non adattare
questa brillantissima commedia( vedi : Madama Sangenella).
7)-1899-“ La signora di Chez-Maxim’s”
Un medico sposato, dopo una notte di bagordi, si sveglia nel suo
letto con una donna che non riconosce. Dalla preoccupazione di
nascondere la ballerina alla moglie del medico nascono una serie di
situazioni comiche.
Il medico è costretto a portare la ballerina a un matrimonio e a
presentarla come sua moglie.
Allo sposalizio, la ballerina si accorge che lo sposo è un suo ex
amante e fugge con lui.
Uno zio del dottore vuole assolutamente far riconciliare il nipote
con la ballerina, cioè con colei che egli crede sua moglie. Anche
Eduardo Scarpetta ha adattato questa bella commedia con il titolo:
‘A nanassa”.
8)-1904-“ Passa la mano”
Un signore non è molto contento della propria moglie, Francine, che
gli appare fastidiosa e priva di attrattive, per cui ritiene che le
sia impossibile avere un amante.
Invece Francine ha un adoratore molto timido e un amante segreto.
Una sera, essendo il marito di Francine fuori casa, la donna si vede
con il suo amante in un appartamento con l’ impegno che lasceranno
la casa a mezzanotte per ritornare alle proprie dimore.
Invece si svegliano al mattino seguente e mentre cercano di pensare
delle scuse plausibili si trovano al cospetto di un ubriaco che ha
aperto la porta con la propria chiave.
Si hanno poi una serie di divorzi e nuove coppie, cioè tutti passano
la mano.
9)-1907-“ La pulce nell’
orecchio”
Una moglie per provare la fedeltà del marito, gli scrive, per
mano di un’ amica, una lettera d’ amore, dandogli appuntamento in un
albergo; ella si reca nell’ albergo per rendersi conto della fedeltà
del marito.
Il marito, credendo che il destinatario effettivo della lettera sia
un suo caro amico, consegna a questi la lettera.
E’ impossibile riassumere gli imbrogli, le coincidenze impensabili,
le situazioni strane, le sorprese, le liti, gli spari, le pareti
girevoli con ammalati-alibi…
10)- 1907-“Il germoglio”
Questa commedia non è più commedia “d’ intreccio”, di qui pro quo,
di situazioni paradossali…
Feydeau cerca di scrivere una commedia “ di costume”, di sentimenti,
ma vi riesce in parte.
Siamo in un castello: Maurizio sta per abbracciare la vita
ecclesiastica, anche se la contessa madre non apprezza molto questa
decisione. Nel castello vive pure una cugina di Maurizio che lo ama
segretamente.
Maurizio conosce un’ attrice di cui si innamora e sarà proprio lei a
farlo sposare con la cuginetta.
11)- 1908-“ Occupati d’ Amelia”
E’ una delle più belle commedie di Feydeau.
Marcello per ottenere una grossa eredità deve sposarsi. Con la
complicità di Stefano, suo amico e confidente, architetta un finto
matrimonio con Amelia, amante di Stefano.Durante un’ assenza di
Stefano, Marcello e Amelia vanno a letto insieme.
Stefanoper vendicarsi, fa in modo che il matrimonio tra Marcello e
Amelia non sia più finto.
Ma, alla fine, Marcello riuscirà ad ottenere l’ eredità e non si
occuperà più di Amelia.
Molte commedie di Feydeau vengono, sia rappresentate secondo il
testo originale, sia riscritte e adattate al gusto contemporaneo.
Anche Eduardo Scarpetta aveva riadattato, alla “napoletana”, alcune
commedie di Feydeau:
1896-L’ albergo del silenzio (da L’ Hotel del libero scambio)
1897-Le belle sciantose (da Un fil à la patte-La palla al piede)
1900-A nanassa (da La dama di chez-Maxime’s)
1902-Madama Sangenella (da Le dindon-Somaro-Tacchino)
In ordine di data le principali commedie sono:
1-1882-Par la fenetre-(1atto)-Dalla finestra
2- 1883-Amore e piano(1atto)-Amore e il pianoforte
3- 1884 Gibier de potence(1atto)-Un tipo da forca
4- 1886- Fiancés en herbe(1atto)-Fidanzati in erba
5- 1886-Tailleur pour dames(3atti)-Sarto per Signora
6- 1887-La Lycéenne(3atti)-La liceale
7- 1888-Un bain de ménage(1atto)-Un bagno in casa
8- 1888-Chat en poche(3atti)-Gatto in tasca-A scatola chiusa
9- 1888- Les Fiancés de Loches(3atti)-Fidanzamento a Loches
10- 1889-L’ affaire Eduard(3atti)-L’ affare Eduardo
11- 1890-C’ est una femme du monde(1atto)-E’ una donna di mondo
12- 1890-Le mariane de Barillon(3atti)-Il matrimonio di Barillon
13- 1892-Monsieur chasse! (3atti)-Il signore va a caccia
14- 1892-Champignol malgré lui(1atto)-Champignol suo malgrado
15- 1892-Le sistema Ribadier(3atti in coll. con Maurice Hennequin
v.)
16- 1894-Un fil a la patte(3atti)-La palla al piede
17- 1894-Notre futur(1atto)- Il nostro futuro
18- 1894-L’ Hotel du libre échange(3atti)- L’ albergo del libero
scambio
19- 1896-Le Dindon(3atti)- Il somaro-Il Tacchino
20- 1896-Les Pavés de l’ ours(1atto)
21- 1897-Seance de nuit(1atto)-Seduta di notte
22- 1897-Dormez, je le veux ! (1atto)-Dormite, lo voglio
23- 1899-La dame de chez Maxim(3atti)-La dama di Chez Maxim
24- 1902-La duchesse des Folies-Bergères(3atti)-La duchessa delle
Folies
25 -1904-Le Main passe(4atti)- Passa la mano
26- 1906-Le Bourgeon(3atti)-Il germoglio
27- 1907-La Puce à l’ oreille(3atti)- La pulce all’ orecchio
28- 1908-Occupe-toi d’ Amélie(3atti)- Occupati d’ Amelia
29- 1908-Feu la mère de Madame(1atto)- La fu madre della signora
30- 1909-Le circuit(3atti in coll. con Croisset.)- Il circuito
31- 1910-On purge bébé(1atto)- Una purga per il bebè
32- 1911-Mais n’ te promène donc pas toute nue ! (1atto)-Ma non
andare in giro tutta nuda!
33- 1912-Léonie est en avance ou le mal joli(1atto)-Leonia è in
anticipo
34- 1912-Je ne trompe pas mon marì(3atti)-Non tradisco mio marito
35- 1916-Hortense a dit : “ Je m’ en fous! (1atto)- Ortensia ha
detto: “Me ne frego”
36- 1911-Cent milions qui tombent(3atti)- Cento milioni piovuti dal
cielo
38- Les Monologues(22 monologhi)- I monologhi
39- Inédits(6 commedie): L’ amour doint se taire, L’ homme de paille,
Deux Coqs pour une poule, A qui ma femme ?, Monsieur Nonou, La mi
carene
E ancora( più difficili a trovare) :
1-1883-Le diapason-Il diapason
2-1891- Le ruban- Il nastro
3-1891- Madame Sganarello- La signora Sganarello
In Italia uno dei maggiori studiosi di Feydeau è stato Sandro Bajini.
LA CRITICA
“Feydeau non ha mai un briciolo di compassione e nemmeno di simpatia
per le sue creature, ignora la commozione, non ha cedimenti, è un
pubblico ministero spietato. Proprio per questo egli raggiunge il
vertice della comicità pura, assoluta; ma poiché non lascia scampo
alla società del suo tempo, non sa perdonarla, non le concede alcuna
possibilità di ravvedimento, l’ osservatore finisce per sentirsi
anch’ esso coinvolto, anch’ esso accusato, sicché reagisce con un
inconscio rifiuto: a sua volta non riesce a perdonare Feydeau.
Ferito a morte nell’ amor proprio- sbagliare, essere indulgenti con
se stessi, come si sa è umano- egli nega umanità a quei personaggi
nei quali sente in definitiva che potrebbe identificarsi. Tra
Feydeau e Courteline, è stato giustamente detto, il vero pessimista
è Feydeau.
Dopo aver portato il comico al massimo dell’ incandescenza Feydeau
chiude la sua parabola indirizzando sui vizi della società tutta la
precisione inesorabile che un tempo aveva impiegato nel rivelare in
intrecci infallibili la sua interna logica.
…il teatro di Georges Feydeau entra a buon diritto in un “ teatro
della crudeltà “, di segno algebrico opposto a quello di Artaud, ma
di eguale tensione morale; un teatro della crudeltà in cui l’
oggetto è spostato dalla verità di Artaud, che è “ in interiore
homine”, alla verità di Feydeau che è nella polis.” (Sandro Bajini)
“Feydeau non disdegna di osservare e dipingere la realtà. Ed è anche
capace quando vuole, di satireggiare i costumi del nostro tempo” (M.
Ernest Charles)
“ Se nelle tragedie si rimane come soffocati dall’ orrore, davanti a
Feydeau si resta soffocati dal riso” (Marcel Achard)
“Feydeau ha creato prodigiose buffonerie in cui eccelle e che, sotto
un andamento stravagante e spigliato, attraverso l’ irresistibile
stranezza delle situazioni e l’ estrema incoerenza dei personaggi,
non sono meno sottomesse a regole precise e solide che la fantasia
debordante dell’ autore osserva sempre, anche nel momento in cui
sembra perdere piede e non più riconoscersi in mezzo a complicazioni
così incredibili e spassose. Feydeau ha un piglio e un diavolo in
corpo a cui non si può resistere. Con lui bisogna ridere, ridere
ancora, ridere sempre” (E. Arène)
“A cinquant’ anni dalla morte(5 giugno 1921)nessuno dubita più che
Georges Feydeau sia stato il maggior esponente del teatro
comico-moralistico francese dopo Moliere.” (Corrado Augias 1972)
“ In Feydeau non ci sono dei tipi straordinari, ma solo delle
persone comuni ghermite improvvisamente da una circostanza
stravagante. (Colette)
“Se vuoi far ridere, prendi dei personaggi qualsiasi: Mettili in una
situazione drammatica, e fa in modo di osservarli sotto un’
angolazione comica. Ma soprattutto non lasciarli dire o fare nulla
che non sia strettamente determinato dal loro carattere,
innanzitutto, e poi dall’ azione. Il comico è una rifrazione
naturale di un dramma. (Georges Feydeau)
“ Il teatro di Feydeau è un teatro immorale, nel senso che l’ unica
morale a sostenerlo è il puro divertimento. Forte di questa scelta
etica alla rovescia, assunta senza alcun cedimento, Feydeau riuscì a
concentrare tutto il suo genio sul movimento, spingendolo fino all’
iperbole. I suoi personaggi non hanno mai requie: non solo debbono
correre(letteralmente) da una situazione all’ altra, ma sono
sottoposti ad una sorta di ginnastica delle emozioni che li fa
passare continuamente dal terror panico al sollievo, in un su e giù
sempre più frenetico. Le sue migliori opere testimoniano una tecnica
drammaturgia giunta al più estremo virtuosismo e, forse, alla sua
saturazione.
E’ difficile stabilire se in queste commedie indiavolate al limite
dell’ assurdo, ove l’ adulterio diventa modus vivendi di un’ intera
società, vi sia solo compiacimento o, al contrario, un atto d’
accusa. L’ unico dato certo è la loro efficacia, alla quale Feydeau
lavorava con lo scrupolo di un regista (era stato attore e curava
egli stesso i suoi allestimenti) particolarmente attento allo spazio
scenico, a oggetti e accessori, elementi indispensabili al buon
funzionamento delle sue macchine da risata.”
(Marco Consolini)
“Feydeau è comico, ironico, leggero, spiritoso…e partendo dalla
radice delle problematiche umane( i desideri) ci mostra l’ uomo
della società della fine dell’ ottocento e non solo, perché anche
oggi, pur essendo mutato il costume, gli scopi e i comportamenti
umani non sono cambiati e Feydeau è sempre più rappresentato: ecco
perché i grandi autori sono sempre attuali, ecco perché Moliere,
Shakespeare, Orazio, Catullo,Leopardi,Pirandello, Feydeau… nella
loro originale diversità, sono sempre attuali.
La comicità di Feydeau, di matematica precisione, i suoi meccanismi
scenici, la sua vis comica, rivelano un’ abilità di fantasia comica
e di costruzione scenica di enorme valore nell’ ambito del teatro
comico di tutti i tempi; infatti, viene definito un “ ingegnere
della comicità” ed è stato considerato, per l’ impietosa visione
della vita coniugale, in tutti i suoi aspetti, l’ equivalente di
Strindberg nel teatro comico.
Il fatto che il teatro di Feydeau, dopo oltre cento anni, sia molto
rappresentato e con enorme successo, nei teatri europei e non solo,
è sicuramente la prova più incontestabile della sua grandezza”
(Lino Calvino)
BIBLIOGRAFIA
Feydeau Georges - Commedie 2 vol. (a cura di
Chiavarelli) - Casini (1966)
Feydeau Georges - Teatro 2 vol (a cura di Sandro Bajini) - Adelphi
(1970)
Feydeau Georges - Thèatre complet 4 vol (a cura di H.Gidel) -
Garnier (1988)
Feydeau Georges - Thèatre complet 9 vol (a cura di M.Achard) - Le
Belier (1948)
Alonge R.-Davico Bonino G. - Avanguardie e utopie del teatro (pag.338
e segg.) - Einaudi
Gidel Henry - Le Theatre de Feydeau - Klincksieck (1979)
Gidel Henry - Feydeau - Flammarion (1991)
AA. VV. - Moliere Feydeau - Julliard (1956)
Lorcey Jacques - Georges Feydeau - La Table Ronde (1972)
Pronko Leonard - Eugene Labiche and Georges Feydeau - Grove Press
(1982)
AA.VV- Moliere Feydeau-Julliard-1956Macchia G. - La letteratura
francese dal romanticismo al simbolismo - Rizzoli (1999)
Enciclopedia dello Spettacolo – Unedi
Enciclopedia dello Spettacolo – Garzanti
Dizionario del teatro- Newton(2004)
Ulteriori
informazioni
linocalvino@email.it
tel. 0831-571108
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