La Traviata I-II.1 parte

 

Teatro Carbonetti - Broni (PV)

Venerdì 4 aprile 2014 ore 20:00

Organizzato da CIRCOLO PAVIALIRICA
in collaborazione con COMUNE DI BRONI

Giuseppe Verdi (1813-1901)

La traviata

Opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie; fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto.

Personaggi e interpreti
Violetta Valéry (soprano) -  Anila Oxa Gjermeni
Flora Bervoix, sua amica (mezzosoprano) -  Irene D'Angelo
Annina, serva di Violetta, (soprano) -   Yuko Boverio
Alfredo Germont (tenore) -  Diego Cavazzin
Giorgio Germont, suo padre (baritono) -  Giorgio Valerio
Gastone, Visconte di Létorières (tenore) -  Giovanni Distefano
Il barone Douphol (baritono) -  Dario Battagiia
Il marchese d’Obigny (basso) -  Paolo Vessella
Il dottor Grenvil (basso) -  Ella Gian
Giuseppe, servo di Violetta (tenore) -  Gianfranco Morato
Un domestico di Flora (basso) -  Carlo Lodola
Un commissionario (basso) -   Adriano Sacchi
Servi e signori amici di Violetta e Flora, Piccadori e mattadori, zingare,
servi di Violetta e Flora, maschere

Direzione artistica a regia Marilina Piemontese
Corale Vittadini di Pavia - Maestro dal Coro Filippo Dadone
Orchestra Pavia Musica - Maestro concertatore a Direttore Walter Casali
Corpo di Bal1o Academy di Pavia
Coreogralia Marilina Piemontese Amd
Costumi Sartoria Teatrale Bianchi
produzione Circolo Pavia Lirica

Donate un sostegno alle attività di CONCERTODAUTUNNO

Note:

Violetta e Alfredo tornano con la loro contrastata vicenda nel capolavoro di Verdi. Amore e malattia, interessi economici e perbenismo, malintesa dignità e morte accompagnano la storia della protagonista e del suo amante attraverso alcuni dei passaggi più belli e celebri della lirica europea.

Non traviamo la Traviata
Un altro dei motivi che aggravano l'idiozia profonda di una regia che stravolga la narrazione di uno spettacolo caposaldo del melodramma di ogni tempo come La Traviata di Giuseppe Verdi è che si tratta di una storia vera.
La storia di una bella ragazzina abbandonata presto dalla mamma che non ne voleva sapere di allevare porci e galline la quale ne segue l'esempio lasciando la campagna e trasferendosi a Parigi primi anni del 800.
Si chiamava Marie Du Plessis e morirà a soli 23 anni di tubercolosi ma quei pochi anni le sono stati sufficienti per vivere nel lusso riservato alle giovani e fascinose “mantenute” come si chiamavano gli amanti fisse dei ricchi nobili e borghesi.
Sei chi pagava però era uno solo altri frequentavano il suo salotto e tra questi il geniale scrittore Alexandre Dumas figlio il quale in La signora delle camelie I romanzo 1848 poi dramma teatrale 1852 narra di questo suo amore giovanile verdi conosce dunque la storia di Maria alias violetta da un testimone oculare e la sua riproposta musicale ed oggi l'opera più rappresentata al mondo.
Una storia vera alla quale non si può sottrarre la propria verità per sostituirla con a sordi giochi neuropsichiatrici una storia che come ce la racconta verdi con la sua musica e libretto del veneziano Francesco Maria Piave Venezia 1853 narra di una ragazza che gioca l'amore per vivere senza problemi mangiando tutti i giorni servita corteggiata e l'inverno in ambienti riscaldati
Un giorno per caso durante una festa in casa sua Le presentano un giovanissimo studente che ha fatto di lei il proprio sogno d'amore sul momento non ci fa caso poi ci ripensa e improvvisamente parte il suo treno il treno dell'amore il treno sul quale non era mai salita allora lo cogliere al volo e abbandona Parigi la vita di quei giorni sciagurati per vivere con lui Alfredo
La sua vita ritrovata ma la trova anche il padre di Alfredo che le chiede un immenso sacrificio deve lasciare suo figlio allora paese in provincia è giunta voce che Alfredo sia andato a vivere con una prostituta e questo sta per impedire il matrimonio della sorella di Alfredo con un altro bravo giovane la cui famiglia vuole evitare di presentarsi con gente simile.
Il sacrificio dell'Ottocento e fino alla seconda guerra mondiale era negli usi e costumi di tutti poi divenne ad uso dei più negli anni 50 e iniziò a scomparire la fine degli anni Sessanta del Novecento oggi non è rimasto nessun ricordo ma violetta lo aveva ancora come pane quotidiano e la donna concreta ben sapendo che la malattia non avrebbe concesso che poco spazio da vivere accetta di salvare il matrimonio della sua improbabile cognata.
Si allontana così da Alfredo il quale ignaro di tutto accecato della gelosia la insegue la insulta e la offende pubblicamente. Il vecchio protettore di Violetta lo affronta e lo sfida a duello, nel quale resta ferito e Alfredo deve fuggire perché i duelli sono proibiti.
Quando potrà tornare a Parigi avrà avuto il tempo per comprendere la grandezza del sacrificio di Violetta ma non ha più tempo per stare con lei che gli muore tra le braccia il giorno stesso che si ricongiungono. Note di Daniele Rubboli


Seguono immagini della serata:

Atto I e Atto II parte prima
Atto II parte seconda e Atto III

 

 
 

Preludio Atto I


Atto I scena 1


Duetto Atto I


Si ridesti in ciel l'aurora

 


Follie finale Atto I


Atto II Lunge da lei .. Dei miei bollenti spiriti ... o mio rimorso ...


Madamigella Valery ?


(Quai modi ...)


Non ci vedrem più forse ..


Ed or si scriva a lui...


Di Violetta .. Ah!!!

Ah figlio o quanto soffri ..

Di Provenza il mar il suol ...

No, non udrai rimproveri, copriam d'oblio il passato ..

 

 

Atto I e Atto II parte prima
Atto II parte seconda e Atto III


Note:

Org. e info: Teatro Carbonetti, tel. 0385-257057 / 347-6384611

 

 
 


 
 

Servizio fotografico di Mario Mainino

 

 

Realizzazione pagina web di Mario Mainino

 

torna alla pagina precedentemente consultata

www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di
Mario
da Vigevano

 
 

Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 19/04/2014
Copia quello che vuoi, ma per favore cita da dove lo hai preso !!