Tre giornate di convegno, discussione e confronto
sulla regia e sulla situazione del teatro di regia in Italia e
all'estero presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, cui si
affiancherà un vero e proprio Fringe Festival dedicato ai registi
emergenti presso lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Durante
le giornate di convegno, registi, critici, attori, studiosi e le più
importanti personalità del teatro italiano ed europeo si
confronteranno con una serie di tavoli tematici sull'attuale
situazione del teatro di regia, allargando successivamente la
discussione a tutti i presenti. Ci saranno inoltre approfondimenti
critici sulle pratiche, le dinamiche e le estetiche del teatro di
regia contemporaneo, con interventi di professori delle più
prestigiose Università italiane.
La manifestazione, premiata con la Medaglia del
Presidente della Repubblica, avverrà in collaborazione e col
patrocinio di Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione
Lombardia, con il sostegno di FONDAZIONE CARIPLO e con il patrocinio
dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, dell’A.G.I.S Lombardia,
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dell'Università
degli Studi di Milano -Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali,
dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna -Dipartimento delle
Arti visive-performative-mediali, dell'Università degli Studi RomaTre-
Dipartimento Filosofia Comunicazione Spettacolo, dell’Università Iuav
di Venezia, dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico,
della Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi, dell’Accademia di Belle
Arti di Brera.
Parallelamente alle giornate del Festival sarà
avviato, in collaborazione con la Scuola Teatri Possibili, un percorso
di formazione per nuovi registi, che vedrà alternarsi tra i docenti
alcuni dei nomi più importanti della regia nazionale.
Hanno confermato la propria presenza al convegno
i registi:
Fabrizio Arcuri, Marco Bernardi, Pietro Babina,
Marco Baliani, Cesar Brie, Antonio Calenda, Arturo Cirillo, Gianfranco
De Bosio, Andrea De Rosa, Jurij Ferrini, Licia Lanera, Roberto Latini,
Gabriele Lavia, Walter Le Moli, Andrea Liberovici, Cesare Lievi,
Claudio Longhi, Michela Lucenti, Piero Maccarinelli, Sergio Maifredi,
Marco Martinelli, Renzo Martinelli, Mario Missiroli, Massimo Navone,
Cristina Pezzoli, Armando Punzo, Carmelo Rifici, Luca Ronconi,
Francesco Saponaro, Marco Sciaccaluga, Andrée Ruth Shammah, Serena
Sinigaglia, Gabriele Vacis.
gli studiosi di teatro:
Andrea Bisicchia (Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano) Annamaria Cascetta (Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano) Marco De Marinis (Alma Mater Studiorum Università di
Bologna) Roberta Gandolfi (Università degli Studi di Parma) Gerardo
Guccini (Alma Mater Studiorum Università di Bologna) Franco Ruffini
(Università degli Studi RomaTre).
i giornalisti e i critici:
Sandro Avanzo, Giulio Baffi, Anna Bandettini,
Claudia Cannella, Renzo Francabandera, Mariagrazia Gregori, Enrico
Groppali, Peter Iden, Renato Palazzi, Oliviero Ponte di Pino, Magda
Poli, Claudia Provvedini, Andrea Porcheddu.
gli operatori teatrali:
Marcus Hagemann, Inga Koppel, Kriistina Reidolv,
Roberta Zanoli. A rappresentanza delle Istituzioni saranno presenti:
Filippo del Corno (Assessore alla Cultura Comune di Milano) Novo
Umberto Maerna (Vicepresidente e Assessore alla Cultura Provincia di
Milano)) Antonio Calbi (Direttore del Settore Spettacolo del Comune di
Milano) Carlo Fontana (Presidente A.G.I.S.)
Di seguito i tavoli di lavoro che si svilupperanno
nei tre giorni di festival:
IL TEATRO DI REGIA OGGI
Ha ancora senso parlare di "teatro di regia"?
Siamo di fronte al declino di un’istituzione novecentesca, oppure la
regia riesce a rigenerarsi nella contemporaneità?
REGIA E DRAMMATURGIA
Qual è oggi il rapporto tra il regista e il testo
drammaturgico?
Com’ è cambiato negli ultimi anni il rapporto tra regia e
drammaturgia?.
Che ruolo ha oggi la regia rispetto alla drammaturgia in generale e
alle nuove forme di
scrittura scenica?
RAPPRESENTAZIONE O PERFORMATIVITA'
Ha ancora senso oggi parlare di rappresentazione? O
la dimensione performativa ha preso il sopravvento? Su quali nuove
basi fondare il rapporto tra attore e regista? Qual è il
ruolo dell'improvvisazione?
Come ridefinire il luogo teatrale e di conseguenza l'evento
spettacolare?
REGIA E PEDAGOGIA
Cosa rimane dei grandi Maestri, delle grandi
culture e delle prassi operative del teatro di
regia del Novecento?
Quali sono le figure, le esperienze e gli spettacoli storici di
riferimento per i registi contemporanei? Chi sono i Maestri di oggi?
Il doppio versante della pedagogia: il regista come punto di
riferimento e maestro per l'attore; l'insegnamento dell'arte (o delle
tecniche) della regia.
Come insegnare oggi l'arte della regia, nuovi linguaggi e nuove
metodologie di insegnamento.
LA REGIA CONTEMPORANEA TRA PUBBLICO, CRITICA E
NUOVI MEDIA
La regia, la critica e lo sguardo dello spettatore
di fronte alla frammentazione del pubblico e all' impatto delle nuove
tecnologie digitali.
Nuove forme di coinvolgimento, condivisione e partecipazione.
Il ruolo (e la crisi) della critica: la parola ai registi.
Su quali basi si può fondare un nuovo rapporto tra registi e critici.
IL TEATRO ITALIANO ED IL CONFRONTO CON L’EUROPA
Siamo davvero pronti a un confronto con i più
avanzati paesi europei in tema di spettacolo dal vivo? Le tante
differenze al momento esistenti (gestione organizzativa, budget a
disposizione, incidenza dell'intervento pubblico, modalità artistiche,
durata delle cariche, maggior autonomia della direzione artistica)
sono una caratteristica da salvaguardare o sono un limite per il
teatro italiano? L'Europa e un idea diversa di “Teatri Stabili”.
REGIA: DECLINO O METAMORFOSI? (FRINGE)
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un
progressivo scomparire della regia come “lettura critica” di un testo
e tra le novità più interessanti della scena contemporanea troviamo
più frequentemente il nome di un gruppo che quello di un singolo
regista. I ruoli si mescolano, e spesso le proposte si muovono su un
orizzonte di un’autorialità a tutto tondo, tra regia, drammaturgia e
arti visive. Si tratta di una tendenza transitoria o di un vero e
proprio cambiamento? È la scomparsa o la metamorfosi di un ruolo
chiave per il teatro del Novecento?
TEATRO: TRA SOPRAVVIVENZA, CRITICA E PUBBLICO (FRINGE)
Se pensiamo alla proliferazione di premi e concorsi
dedicati agli under 35, quella dei "giovani artisti" sembra essere
un'etichetta di comodo, buona per vincolare una generazione. Nella
realtà delle cose, sono i soliti nomi ad andare avanti, mentre gli
emergenti sono sollecitati alla creazione continua di studi, visioni,
materiali, per fare breccia nel sistema e rimanere a galla. Che cosa
deve cambiare, a livello di politiche e di critica, perché un giovane
regista possa affermare la propria identità artistica, conciliando
qualità e quantità della proposta? Qual è il pubblico a cui si
rivolge? È possibile e sensato - visti i vincoli del sistema- ambire a
interessare, coinvolgere e appassionare chi non sa cosa sia il teatro
o chi ancora lo vive come una dimensione elitaria, per pochi? Il
progetto prevede la presenza per tutto il periodo del Festival di
artisti, giornalisti, critici, allievi delle scuole d’arte drammatica
e delle accademie di Belle Arti e, grazie al prezioso contributo e
alla collaborazione delle Università milanesi, ogni atto del Convegno
sarà ripreso e al termine pubblicato, corredato da supporti audio e
video, così da fornire un diario della manifestazione e un prezioso
strumento didattico per il futuro.