L'italiana in Algeri

 

Teatro Fraschini - Pavia

Giovedì 15 novembre 2012 ore 20:30

Organizzato da As.Li.Co. CIRCUITO LIRICO LOMBARDO
Gioachino Rossini
L'italiana in Algeri

Dramma giocoso in due atti
su libretto di Angelo Anelli
Prima rappresentazione:
Venezia, Teatro San Benedetto, 22 maggio 1813

PERSONAGGI E INTERPRETI
Mustafà, Bey d'Algeri (basso) : Abramo Rosalen
Isabella, Signora Italiana (contralto) : Carmen Topciu
Lindoro, giovine Italiano, schiavo favorito di Mustafà (tenore) : Enea Scala
Taddeo, compagno d'Isabella (basso) : Bruno Taddia
Haly, capitano de' Corsari Algerini (basso) : Davide Luciano
Elvira, moglie di Mustafà (soprano) : Sonia Ciani
Zulma, schiava confidente d'Elvira (mezzosoprano) : Alessia Nadin

Coro maschile:
Eunuchi del serraglio, Corsari Algerini, Schiavi Italiani, Pappataci
Comparse:
Femmine del serraglio, Schiavi Europei, Marinari, Mori

Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
direttore Francesco Pasqualetti
regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi ripresa da Paolo Panizza
coro Circuito Lirico Lombardo
maestro del coro Diego Maccagnola

 

Coproduzione: Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como - As.Li.Co. Teatro Coccia di Novara, Teatro Alighieri di Ravenna
Allestimento di proprietà del Circuito Lirico Lombardo


Seguono immagini della serata:

Atto I -- Atto II

 

 

L'Italiani in Algeri
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
Piccola sala comune agli appartamenti del Bey e a
quelli di sua moglie. Un sofà nel mezzo.
Elvira seduta sul sofà. Presso a lei Zulma.
All'intorno un coro di Eunuchi del serraglio. Indi
Haly, poi Mustafà.

N.1 INTRODUZIONE
Coro di Eunuchi
Serenate il mesto ciglio:
Del destin non vi lagnate,
Qua le femmine son nate
Solamente per soffrir.
 


Elvira
Ah, comprendo, me infelice!
Che il mio sposo or più non m'ama.

Zulma
Ci vuol flemma: e ciò ch'ei brama
ora è vano il contraddir.

Coro
Qua le femmine son nate
Solamente per servir.

Haly (dall'interno)
Il Bey

Zulma
Deh! Signora...Vi scongiuro...

Elvira
Che ho da far?
(Entra Mustafà.)

Coro (a parte)
(Or per lei quel muso duro
Mi dà poco da sperar.)


Mustafà
Delle donne l'arroganza,
Il poter, il fasto insano,
Qui da voi s'ostenta invano,
Lo pretende Mustafà.

Zulma
Su, coraggio, mia Signora.


Haly
E' un cattivo quarto d'ora.

Elvira
Di me stessa or più non curo;
Tutto ormai degg'io tentar.

Coro
(Or per lei quel muso duro
Mi dà poco da sperar.)

Zulma
Su, coraggio, mia Signora.

Elvira
Signor, per quelle smanie
Che a voi più non nascondo...

Mustafà
Cara, m'hai rotto il timpano:
Ti parlo, schietto e tondo.
Non vo' più smorfie:
Di te non so che far.

Elvira
Ohimè...Signor...ma...se...

Haly, Zulma, Elvira e coro
(Oh! che testa stravagante!
Oh! che burbero arrogante!)
Più volubil d'una foglia
Va il suo cuor di voglia in voglia
Delle donne calpestando
Le lusinghe e la beltà.

Mustafà
Più volubil d'una foglia
Va il mio cuor di voglia in voglia
Delle donne calpestando
Le lusinghe e la beltà.

Elvira
Signor...sentite...se mai...

Mustafà
Cara m'hai rotto il timpano:
Di te non so che far.

Tutti
Più volubil d'una foglia, ecc.


RECITATIVO

Mustafà
Ritiratevi tutti. Haly, t'arresta.
(Elvira, Zulma e gli Eunuchi escono.)

SCENA SECONDA
Mustafà e Haly

Mustafà
Tu sai che sazio io son di questa moglie,
Che non ne posso più. Scacciarla...è male,
Tenerla...è peggio. Ho quindi stabilito
Ch'ella pigli Lindoro per suo marito.


Haly
Ma come? Ei non è Turco.

Mustafà
Che importa a me?

Haly
Ma di Maometto
La legge non permette un tal pasticcio.

Mustafà
Altra legge io non ho, che il mio capriccio.
M'intendi?

Haly
Signor sì...

Mustafà
Sentimi ancora.
Per passar bene un'ora io non ritrovo
Una fra le mie schiave
Che mi possa piacer. Tante carezze,
Tante smorfie non son di gusto mio.

Haly
E che ci ho da fare io?

Mustafà
Tu mi dovresti
Trovar un'Italiana.Ho una gran voglia
D'aver una di quelle Signorine,
Che dan martello a tanti cicisbei.

Haly
Io servirvi vorrei, ma i miei Corsari...
L'incostanza del mar...

Mustafà
Se fra sei giorni
Non me la trovi, e segui a far lo scaltro,
Io ti faccio impalar.
(Si ritira nel suo appartamento.)

Haly
Non occorr'altro.
(Parte.)


SCENA TERZA
Lindoro solo, indi Mustafà.

N.2 CAVATINA
Lindoro
Languir per una bella
E star lontano da quella,
E' il più crudel tormento,
Che provar possa un cor.
Forse verrà il momento;
Ma non lo spero ancor.

Contenta quest'alma
In mezzo alle pene
Sol trova la calma
Pensando al suo bene,
Che sempre costante
Si serba in amor.


RECITATIVO
Lindoro
Ah, quando fia ch'io possa
In Italia tornar? Ha ormai tre mesi,
Che in questi rei paesi
Già fatto schiavo, e dal mio ben lontano...

Mustafà
Senti Italiano vo'darti moglie

Lindoro
A me?...Che sento?...(Oh Dio!)
Ma come?...In questo stato...

Mustafà
A ciò non dei pensar. Vieni, e vedrai
Un bel volto,un bel cor,con tuttto il resto.

Lindoro
(O povero amor mio! Che imbroglio è questo!)

N.3 DUETTO
Lindoro
Se inclinassi a prender moglie
Ci vorrebber tante cose.
Una appena in cento spose
Le potrebbe/può tutte combinar.

Mustafà
Vuoi bellezza? Vuoi ricchezza?
Grazie?...amore?...Ti consola:
Trovi tutto in questa sola.
E'una donna singolar.

Lindoro
Per esempio, la vorrei
Schietta...e buona...

Mustafà
E'tutta lei.
 

Lindoro
Per esempio, io vorrei
Due begli occhi...

Mustafà
Son due stelle.

Lindoro
Chiome...

Mustafà
Nere.

Lindoro
Guance...

Mustafà
Belle.

Lindoro
Chiome...

Mustafà
Nere.

Lindoro
Volto...

Mustafà
Bello.

Lindoro
(D'ogni parte io qui m'inciampo,
Che ho da dire? Che ho da fare?)

Mustafà
Caro amico, non c'è scampo;
Se la vedi, hai da cascar.

Lindoro
(D'ogni parte io mi confondo,
Che ho da dire? Che ho da far?
Ah, mi perdo, mi confondo.
Quale imbroglio maledetto:
Sento amor, che dentro il petto
Martellando il cor mi va.)

Mustafà
Presto andiamo.
Sei di ghiaccio? Sei di stucco?
Vieni, vieni: che t'arresta?
Una moglie come questa,
Credi a me, ti piacerà.
Vieni andiamo.

Lindoro
Ha begl'occhi...

Mustafà
Son due stelle.

Lindoro
Schietta...e buona...

Mustafà
E' tutta lei.

Lindoro
Chiome...

Mustafà
Nere.

Lindoro
Guance...

Mustafà
Belle.

Lindoro
(Ah, mi perdo, mi confondo,ecc.)

Mustafà
Sei di ghiaccio? Sei di stucco? ecc.


SCENA QUARTA
Spiaggia di mare. In qualche distanza un vascello
rotto ad uno scoglio e disalberato dalla burrasca che
viene di mano in mano crescendo. Varie persone sul
bastimento in atto di disperazione. Arriva il legno
dei Corsari: altri Corsari vengono per terra con Haly
e cantano a vicenda i cori. Indi Isabella, e poi Taddeo

N.4 CORO E CAVATINA
Coro di Corsari I

Quanta roba! Quanti schiavi!

Haly e coro II
Buon bottino! Viva, bravi!

Coro I
Non c'è male!

Haly e coro II
Starà meglio Mustafà.

Coro I
Ma una bella senza eguale
E'costei che vedi qua.
(Tra lo stuolo degli schiavi e persone che sbarcano,
comparisce Isabella).

Haly e coro (osservandola)
E'un boccon per Mustafà.

Isabella
Cruda sorte! Amor tiranno!
Questo è il premio di mia fe'?
Non v'è orror, terror, nè affanno
Pari a quel ch'io provo in me.
Per te solo, o mio Lindoro,
Io mi trovo in tal periglio.
Da chi spero, o Dio, consiglio?
Chi conforto mi darà?
 

Coro
E' un boccon per Mustafà.

Isabella
Qua ci vuol disinvoltura,
Non più smanie, nè paura:
Di coraggio è tempo adesso,
Or chi sono si vedrà.
Già so per pratica
Qual sia l'effetto
D'un sguardo languido,
D'un sospiretto...
So a domar gli uomini
Come si fa.
Sian dolci o ruvidi,
Sian flemma o foco

Son tutti simili
a presso a poco...
Tutti la chiedono,
Tutti la bramano,
Da vaga femmina
Felicità.

RECITATIVO
Isabella
Già ci siam. Tanto fa. Convien portarla
Con gran disinvoltura.
Io degli uomini alfin non ho paura.
(Alcuni Corsari scoprono ed arrestano Taddeo.)

Taddeo
Misericordia...Aiuto...Compassione...
Io son...

Haly
Taci, poltrone. Uno schiavo di più.

Taddeo
(Ah, son perduto!)

Isabella
Caro Taddeo...

Taddeo
Misericordia...aiuto!

Isabella
Non mi riconosci più?

Taddeo
Ah!...si...ma...

Haly
Dimmi, chi è costei?

Taddeo
(Che ho da dir?)

Isabella
Son sua nipote.

Taddeo
Sì, nipote...Per questo
Io devo star con lei.

Haly
Di qual paese?

Taddeo
Di Livorno ambedue.

Haly
Dunque Italiani?

Taddeo
Ci s'intende.

Isabella
E me ne vanto.

Haly
Evviva, amici, evviva.

Isabella
E perchè mai tanta allegria?

Haly
Ah! Non so dal piacer dove io mi sia.
Prescelta da Mustafà sarete,s'io non sbaglio
La stella e lo splendor del suo serraglio.
(Parte con alcuni Corsari).


SCENA QUINTA
Taddeo, Isabella e alcuni Corsari indietro.

Taddeo
Ah! Isabella...siam giunti a mal partito.

Isabella
Perchè?

Taddeo
Non hai sentito quella brutta parola?

Isabella
E qual?

Taddeo
Serraglio

Isabella
Ebben?...

Taddeo
Dunque bersaglio
Tu sarai d'un Bey? D'un Mustafà?

Isabella
Sarà quel che sarà. Io non mi voglio
Per questo rattristare.

Taddeo
E la prendi così?

Isabella
Che ci ho da fare?

Taddeo
O povero Taddeo!

Isabella
Ma di me non ti fidi?

Taddeo
Preso m'hai forse, anima mia, preso per un
babbeo? Di quel tuo cicisbeo...
Di quel Lindoro...io non l'ho visto mai,
Ma so tutto.

Isabella
L'amai prima di te: no'l nego. Ha molti mesi
Ch'ei d'Italia è partito: ed ora...

Taddeo
Ed ora se ne gia la Signora
A cercarlo in Gallizia...

Isabella
E tu...

Taddeo
Ed io col nome di compagno
Gliela dovea condur...

Isabella
E adesso?

Taddeo
E adesso con un nome secondo
Vo in un serraglio a far...lo pensi il mondo

N.5 DUETTO
Isabella
Ai capricci della sorte
Io so far l'indifferente.
Ma un geloso impertinente
Io son stanca di soffrir.

Taddeo
Ho più flemma, e più prudenza
Di qualunque innamorato.
Ma comprendo dal passato
Tutto quel che può avvenir.

Isabella
Sciocco amante è un gran supplizio.

Taddeo
Donna scaltra è un precipizio.

Isabella
Meglio un Turco che un briccone.

Taddeo
Meglio il fiasco che il lampione.

Isabella
Vanne al diavolo in malora!
Più non vo'con te garrir.

Taddeo
Buona notte; sì... Signora.
Ho finito d'impazzir.

Isabella
(Ma in man de'barbari...senza un amico
Come dirigermi?...Che brutto intrico!
Che ho da risolvere? Che deggio far?
Che ho da risolvere? Che brutto affar!)

Taddeo
(Ma se al lavoro poi mi si mena...
Come resistere, se ho poca schiena?)

A due
(Che ho da risolvere? Che deggio far?)

Taddeo
Donna Isabella?...

Isabella
Messer Taddeo...

Taddeo
(La furia or placasi.)

Isabella
(Ride il babbeo.)

Taddeo
Staremo in collera?

Isabella
Che ve ne par?

A due
Ah,no: per sempre uniti,
Senza sospetti e liti,
Con gran piacere, ben mio,
Sarem nipote e zio;
E ognun lo crederà.

Taddeo
Ma quel Bey, Signora,
Un gran pensier mi dà.

Isabella
Non ci pensar per ora,
Sarà quel che sarà.


SCENA SETTIMA
Mustafà e detti.

Mustafà
Ascoltami, Italiano,
Un vascel veneziano
Riscattato pur or deve a momenti
Di qua partir. Vorresti
In Italia tornar?...

Lindoro
Alla mia patria?...Ah! qual grazia, o
Signor!... Di più non chiedo.

Mustafà
Teco Elvira conduci, e tel concedo.

Lindoro
(Che deggio dire?)

Mustafà
Va intanto del vascello
Il capitano a ricercare, e digli
A nome mio, ch'egli di qua non parta
Senza di voi.

Lindoro
(Pur ch'io mi tolga omai
Da si odiato soggiorno...
Tutto deggio accettar.) Vado e ritorno.
(Parte.)

SCENA OTTAVA
Elvira, Mustafà, Zulma, indi Haly

Elvira
Dunque degg'io lasciarvi?

Mustafà
Nell'Italia tu starai bene.

Haly
Viva: viva il Bey.

Mustafà
E che mi rechi, Haly?

Haly
Liete novelle.
Una delle più belle
Spiritose Italiane...

Mustafà
Ebben?...

Haly
Caduta
Testè con altri schiavi è in mano nostra

Mustafà
Or mi tengo da più del gran Sultano.
Elvira, adesso con l'Italian tu puoi
Affrettarti e partir. Zulma, con essi
Tu pure andrai. Con questa Signorina
Me la voglio goder, e agli uomini tutti
Oggi insegnar io voglio
Di queste belle a calpestar l'orgoglio.

N.6 ARIA
Mustafà
Già d'insolito ardore nel petto
Agitare, avvampare mi sento:
Un ignoto soave contento
Mi trasporta e brillare mi fa.

(ad Elvira)
Voi partite... Nè più m'annoiate.
(a Zulma)
Tu va seco... Che smorfie...Obbedite.
(ad Haly)
Voi la bella al mio seno guidate.
V'apprestate a onorar la beltà.

Al mio foco, al trasporto, al desio,
Non resiste l'acceso cor mio:
Questo caro trionfo novello
Quanto dolce a quest'alma sarà.


SCENA DECIMA
Sala magnifica. A destra un sofà pe'l Bey. In
prospetto una ringhiera praticabile, sulla quale si
vedono le femmine del serraglio.
Mustafà seduto. All'intorno Eunuchi che cantano in
coro, indi Haly

N.7 FINALE
Coro di Eunuchi
Viva, viva il flagel delle donne,
Che di tigri le cangia in agnelle.
Chi non sa soggiogar queste belle
Venga a scuola dal gran Mustafà.

SCENA UNDICESIMA
Isabella, Mustafà, gli Eunuchi.

Coro
Oh! Che rara beltà.

Isabella
(Oh! Che muso, che figura!...
Quali occhiate!...Ho inteso tutto.
Del mio colpo or son sicura.
Sta a veder quel ch'io so far.)
 

Mustafà
(Oh! Che pezzo da Sultano!
Bella taglia!...viso strano...
Ah! M'incanta...m'innamora.
Ma convien dissimular.)

Mustafà
(Mi saltella il cor nel petto.
Che dolcezza di parlar!)

Isabella
Maltrattata dalla sorte,
Condannata alle ritorte...
Ah, voi solo, o mio diletto.
Mi potete consolar.

Isabella
(In gabbia è già il merlotto,
Nè più mi può scappar!
Del mio colpo or son sicura.
Oh! Che muso, che figura!...
Sta a veder quel ch'io so far.)

Mustafà
(Io son già caldo e cotto,
Nè più mi so frenar.
Ah! M'incanta...m'innamora.

Che taglia!... Ma bisogna simular.
Oh! Che pezzo!...Ma bisogna simular.)


SCENA DODICESMA
Taddeo respingendo Haly, che vuole trattenerlo, e detti

Taddeo
Vo'star con mia nipote,
Io sono il signor zio.
M'intendi? Sì, son io.
Va'via: non mi seccar.
Signor...Monsieur...Eccellenza...
(Ohimè!...Qual confidenza!...
Il Turco un cicisbeo
Comincia a diventar.
Ah, chi sa mai, Taddeo,
Quel ch'or tocca a far?)

Haly
Signor, quello sguaiato...

Mustafà
Sia subito impalato.

Taddeo
Nipote...ohimè...Isabella...
Senti, che bagatella?

Isabella
Egli è mio zio.

Mustafà
Cospetto! Haly, lascialo star.

Isabella
Caro, capisco adesso
Che voi sapete amar.

Mustafà
Non so che dir, me stesso,
Cara, mi fai scordar.

Taddeo
(Un palo addirittura?
Taddeo, che brutto affar!)


SCENA ULTIMA
Elvira, Zulma, Lindoro e detti

Elvira, Zulma, Lindoro
Pria di dividerci da voi, Signore,
Veniamo a esprimervi il nostro core,
Che sempre memore di voi sarà.
 

Isabella
(O ciel!)

Lindoro
(Che miro!)

Isabella
(Sogno?)

Lindoro
(Deliro? Quest'è Isabella!)

Isabella
(Quest'è Lindoro!)
 

Mustafà, Elvira, Zulma, Haly
(Confusi e stupidi, incerti pendono;
Non so comprendere tal novità.)

Isabella e Lindoro
(Oh, Dio, che fulmine! non so rispondere.
Amore, aiutami per carità.)

Taddeo
(Oh, Dio, che fremito! Oh, Dio, che spasimo!
Che brutto muso fa Mustafà.)

Isabella
Dite: chi è quella femmina?

Mustafà
Fu sino ad or mia moglie.

Isabella
Ed or?...

Mustafà
Il nostro vincolo,
Cara, per te si scioglie:
Questi, che fu mio schiavo,
Si dee con lei sposar.

Isabella
Col discacciar la moglie
Da me sperate amore?
Questi costumi barbari
Io vi farò cangiar.
Resti con voi la sposa...

Mustafà
Ma questa non è cosa...

Isabella
Resti colui mio schiavo,

Mustafà
Ma questo non può star.

Isabella
Andate dunque al diavolo.
Voi non sapete amar.

Mustafà
Ah! no...M'ascolta...acchetati...
(Ah! Costei mi fa impazzir.)

Elvira, Zulma, Lindoro (ridendo)
(Ah! Di leone in asino
Lo fe' costei cangiar.)


STRETTA DEL FINALE 1
Taddeo, Mustafà, Elvira, Isabella, Zulma, Lindoro,Haly
Va sossopra il mio cervello,
Sbalordito in tanti imbrogli;

Qual vascel fra l'onde e i scogli
Io sto/Ei sta presso a naufragar.

Coro
Va sossopra il suo cervello;
Ei sta presso a naufragar.

Elvira
Nella testa ho un campanello
Che suonando fa din din.



Isabella e Zulma
La mia testa è un campanello
Che suonando fa din din.



Lindoro e Haly
Nella testa ho un gran martello
Mi percuote e fa tac tà.



Taddeo
Sono come una cornacchia
Che spennata fa crà crà

Mustafà
Come scoppio di cannone
La mia testa fa bum bum.


 

 
 
Atto I -- Atto II

Note:

Uno spettacolo "classico" che riprende un bell'allestimento di Pier Luigi Pizzi curato dal suo assistente Paolo Panizza, un cast buono che ha ben reso l'opera rossiniana.

 
 


 
 

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