Associazione Italo Slava "Il volo della gru"
 

 

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  LA VOCE DELLA GRU

 A cura dell’associazione italo-slava di volontariato
IL VOLO DELLA GRU

Redazione: via Berruti 2, 27029 Vigevano (PV)

Telefono: 3284699535; 3403579427

E-mail: lavocedellagru@libero.it


 

Ottobre  2005 Vigevano, Italia

 

«Chi ha le ali, non chiede se può volare» (E. I. Rerich)

BENVENUTI!  DOBRO POZHALOVAT*!  GOSTINNO PROSIMO**!

 

Questo che avete tra le mani è il primo numero in italiano de LA VOCE DELLA GRU, un “contenitore” di idee, arte, poesia e molto altro pensato per mettere in contatto la cultura ed i popoli italiano e slavo…

 LA VOCE DELLA GRU vuole essere un’occasione di incontro – come recita programmaticamente anche il sottotitolo – fra persone che vogliono conoscersi ed in questo modo arricchirsi in maniera reciproca. E’ l’emanazione diretta dell’associazione culturale italo-slava IL VOLO DELLA GRU, che ha la sua sede a Vigevano: e proprio come le gru, uccelli migratori che durante la stagione invernale si trasferiscono al sud per trovare migliori condizioni climatiche, così anche tante persone provenienti dall’est Europa hanno scelto di lavorare e di vivere in Italia ed in altri paesi per darsi nuove opportunità e trovare migliori possibilità di vita, negate nei paesi di origine. Persone che hanno lasciato a malincuore le proprie famiglie, i propri amici, le proprie case, nella speranza di poter trovare altrove un futuro dignitoso, pur tra tante difficoltà. Riusciranno davvero a “volare in alto”, con gli italiani, per costruire assieme un futuro migliore, una società di speranza..?

 E’ quello in cui crediamo fermamente e per cui stiamo lavorando!

IL VOLO DELLA GRU cerca inoltre collaboratori: persone di buona volontà e piene di entusiasmo che credono in questo progetto…

 Questa è la versione “telematica” de LA VOCE DELLA GRU, che si affianca a quella più tradizionale "cartacea". Per iscriversi, è sufficiente inoltrare una e_mail a lavocedellagru@libero.it . A questo indirizzo aspettiamo anche i vostri commenti, buoni o cattivi che siano, purché costruttivi!

 In questo numero, tra le altre cose, troverete un articolo dedicato alla reazione che giovani di tutto il mondo hanno avuto in seguito agli avvenimenti accaduti nelle ultime settimane; interventi dedicati alla poesia, uno dei mezzi che, secondo noi, davvero può essere in grado di “farci volare”, e poi molto, molto altro… allora, cosa aspettate a sfogliare queste pagine?

 ARRIVEDERCI! DO SVIDANIA*! DO POBACENNIA**!

La redazione

 

* = russo; ** = ucraino


 

La scelta dipende da te!

 

Un’altra estate da consegnare al passato.

Un’estate che per ciascuno di noi è trascorsa in maniera diversa: per alcuni con il lavoro, per altri con l’aria spensierata di chi va in vacanza e può divertirsi. Ognuno ha fatto la sua scelta, ognuno ha scelto la propria strada, i propri passatempi, il proprio modo di impegnare il tempo.

E nel futuro? Nel futuro ciascuno di noi vivrà la vita che sta costruendo oggi. Mangiare, bere, dormire… tutt’al più, fare baldoria. Per altri, fare soldi. E’ solo questo ciò che desideriamo davvero? Essere uno dei tanti, in mezzo alla folla, senza una personalità, privi di una coscienza critica..?

Uno dei grandi saggi disse: “Se fai affidamento su qualcuno che ha qualità inferiori alle tue, diventerai una persona peggiore; se fai affidamento su qualcuno che ha qualità simili alle tue, rimarrai dove ti trovi; se fai affidamento su qualcuno che ha qualità migliori delle tue, allora potrai diventare migliore" – D. L. . Quali persone si trovano al nostro fianco? Siamo in grado di valutarle? E di pensarci sopra bene, prima di fare scelte dettate dalle circostanze? L’uomo è “condannato” ad essere libero nelle proprie scelte… la scelta del bene o del male, del miglioramento o del peggioramento.

Osserviamo cosa c’è attorno a noi. Molti, moltissimi tra i politicanti ed i potenti di tutto il mondo preparano nuove armi e nuove battaglie. Che solitamente finiscono con spargimento di sangue. Continuano a combattersi, creano intrighi di palazzo, spesso ingaggiano al loro servizio autentici farabutti, innescano trappole, dicono bugie e si gettano fango l’uno addosso all’altro. A volte sembra quasi che abbiano perduto il senno, dimenticandosi di usare la forza della diplomazia e dell’intelligenza all’esclusivo servizio dell’umanità. Ed alla fine, che essi ne siano coscienti o meno, la maggior parte di loro ha scelto di essere al servizio del male, di non migliorare il mondo in cui viviamo.

Noi invece abbiamo deciso di lavorare per il bene della nostra società, di lavorare per costruire un mondo migliore, unendo e migliorando le persone attraverso la pace, la solidarietà e l’interculturalità tra i popoli: concetti basati su valori eterni, universali. Per questo motivo invitiamo tutti gli amici che professano le nostre stesse idee a collaborare con noi, a camminare insieme; a percorrere insieme la ricca e variegata strada fatta di ritmi, rime e colori che attraverso la cultura, l’arte e la conoscenza reciproca porta all’eternità.

 

 Veronica Zhuravel


Poesia
 

Traguardi e partenze…

 

 Uno degli scopi principali dell’Associazione culturale italo-slava “Il volo della gru” è quello di offrire la possibilità di conoscere i valori culturali della popolazione slava.

 Proprio per questo motivo, vi proponiamo un estratto dal libro “Piccole ballate – pensieri in forma poetica di donne ucraine” per conoscere meglio queste “… donne non giovanissime, per lo più madri di figlie e figli grandicelli, nonne che arrivano in Italia dalle nuove repubbliche dell’est…”.

Queste donne, solitamente in possesso di un’elevata istruzione, e che lavorano in Italia come domestiche e badanti, hanno raccolto nel libro che vi stiamo presentando i propri pensieri, le proprie emozioni, le lacrime del proprio cuore testimoniandole in forma poetica.

 Il tema maggiormente ricorrente è la lontananza dal proprio paese, dalla propria famiglia, e spesso la paura di vivere in un paese straniero. Presentiamo qui una poesia della raccolta, anonima, che esemplifica bene questi concetti.

 Le “Piccole ballate” sono raccolte in un libro scritto in 2 lingue, italiano ed ucraino, realizzato grazie al lavoro di Delfina Lusiardi ed Olha Vdovychenko, assieme all’aiuto prezioso del gruppo poetico bresciano Meteora, l’associazione Teatrinsieme ed il comune di Brescia. Alle curatrici di questa bellissima iniziativa vanno i nostri complimenti e i nostri ringraziamenti


TRAGUARDO  E  PARTENZA

 

Bisogna saper attraversare la vita,

perché infatti ogni traguardo

partorisce una partenza,

e non si deve divinare il futuro,

e non vale la pena di rimpiangere il

passato.

Bisogna vivere, in qualche modo

bisogna pur vivere,

e temprarsi acquistando la tenacia e

l'esperienza.

E non si deve divinare il futuro,

E non vale la pena rimpiangere il

passato.

E cosi. E le cose potrebbero andare

anche peggio.

Potrebbe essere molto, molto peggio…

Perciò, finche la mente non è

amareggiata dal dolore,

non essere schiavo, ridi come un

bambino.

Quello che sarà - lo vedremo,

tutto ciò che non è mai stato perdonato sia perdonato.

 

L'unica cosa che dipende da noi

ancora -

Il resto della vita vivere

dignitosamente.

 

Senza nome.

 

Interventi
 

Che cosa sta succedendo..?

 Le notizie si fanno di giorno in giorno sempre più drammatiche: terrorismo, guerre, catastrofi naturali… a volta sembra che il mondo che ci circonda sia stanco, non sia più in grado di proporre valori, e che le immagini televisive erodano lentamente le nostre coscienze e ci rendano sempre più cinici e indifferenti. E’ questo quello che vogliamo davvero: fare finta di niente..? Recentemente abbiamo assistito alla catastrofe di New Orleans, ad atti criminosi di terrorismo, alle continue stragi in Iraq… proprio di questi giorni è poi il primo “anniversario” della tragedia di Beslan. E sembra che si sia già dimenticato lo tsunami di fine 2004.

 

Abbiamo chiesto a giovani di tutto il mondo le loro sensazioni. Queste sono le risposte più significative: molte chiamano in causa Dio, anche se con sfumature spesso molto diverse; a volte sono in antitesi tra loro, altre volte escono dal tema principale per offrire chiavi di lettura alternative.

 Ogni intervento è un punto di vista personalissimo, condivisibile o meno; l’unico autentico punto in comune è la consapevolezza, che lega con un filo invisibile tutti gli abitanti del pianeta, di vivere un momento particolarmente drammatico della storia dell’umanità.

 A tutti voi, buona lettura: con la speranza che questi “pensieri in libertà” provenienti dai quattro angoli del pianeta possano stimolare il dubbio e la riflessione.

 

Kasia, Polonia, 25 anni

 Non possiamo essere solo osservatori, dobbiamo essere attivi nella nostra vita. Ma purtroppo è più facile a dirsi che a farsi. Ciascuno può parlare, ciascuno ha i propri pensieri, ma poi non tutti fanno quello che dicono. Sono le nostre azioni a testimoniare chi siamo. Io stessa vorrei riuscire a realizzare tutto quello che mi sono ripromessa, ma purtroppo so che non sempre avrò abbastanza coraggio e forza.

 I valori sono importanti, ma non tutti gli uomini hanno gli stessi valori. Siamo diversi, viviamo in realtà differenti, crediamo e pensiamo in modi diversi, abbiamo necessità diverse. Penso che la cosa più importante nella vita dell'uomo sia l'educazione. Imparare e conoscere, provare a capire gli altri e trarne buoni esempi. Mi sembra che questa sia la strada per cambiare il mondo. Senza grande parole. Si deve cominciare a cambiare il mondo da se stessi, migliorando se stessi. Ma è proprio questa la cosa più difficile…

 Non credo che dobbiamo cambiare il mondo. Non sono sicura. Forse abbiamo solo il bisogno di conoscerlo meglio e presentarlo agli altri dicendo che tutti abbiamo il diritto di vivere, che c'è tanto spazio per tutti noi e per le nostre diversità. Non possiamo giudicare e pensare che il nostro modo di vivere sia migliore.

 

Coleen, Filippine, 26 anni

 Nei paesi poveri e del terzo mondo esistono molti “disordini” di questo tipo: dal mio punto di vista, le cause sono l’avidità e l’egoismo. Nel mio paese ci sono molte persone che ritengono di avere il “diritto” di rubare… ma credo che sia una stupidaggine! Ci sono molti altri modi per avere del cibo… Naturalmente, poi tutto ciò crea un circolo vizioso di vendette senza fine…

 La vita non è priva di significato, ma tocca a noi darle un significato. Io credo che esista un Aldilà, senza più violenza, tristezza, povertà. Le cose di questo mondo appartengono tutte a Dio… E’ come se Lui ce le avesse prestate per poter apprezzare la vita. E’ inutile essere egoisti, visto che alla fine non potremo portare nessun bene materiale con noi; e tuttavia è una cosa che porta a tanti dei mali della nostra società.

 

Max, Italia, 28 anni

 Probabilmente dopo l'11 settembre 2001 è scattato qualcosa di micidiale e potente. La cosa che più mi sconvolge è che, per esempio con gli attentati di Londra, sembra che ci abbia colpito una sorta di assuefazione. L'11 settembre ci eravamo fermati tutti, con Londra abbiamo proseguito e dei quasi 1000 morti di fine agosto a Baghdad molti non si sono nemmeno accorti. Lo trovo molto triste e mi spaventa.

 

Elena, Russia (residente in Gran Bretagna), 24 anni

Non so cosa stia succedendo e non ho idea se la vita abbia un significato o meno. Mi piacerebbe se avesse un significato, ma è qualcosa che non posso stabilire. Non credo in Dio né nell’Aldilà e credo che nessuno di noi sia sulla Terra per un motivo. Penso che l’uomo sia comparso qui solo per caso e che non ci sia niente prima, e niente dopo. Tuttavia, credo che esista una sorta di energia che può essere buona o cattiva e che può influenzare le cose, in un certo qual modo.

 Ho sempre pensato che gli uomini sono molto stupidi e cattivi. Molto peggio degli animali. Non ci sono animali che uccidono altri della propria specie, non ci sono animali-ladri o animali-stupratori, e nemmeno animali-ossessionati-dal-denaro. Le persone invece possono essere molto crudeli, oggi come ieri (vedi l’inquisizione, per esempio). Pensano solo ai propri obiettivi, nulla più. E’ quello che sta succedendo in Iraq e in qualsiasi altra parte del mondo: persone che pensano solo a se stesse. Non pensano al significato della vita, né a nient’altro. Per quello che concerne l’uragano Katrine, la gente avrebbe dovuto essere evacuata prima, ma è successo qualcosa a causa della pigrizia o della disorganizzazione. Non possiamo dare la colpa alla natura. Ed in ogni caso, erano stati avvertiti tutti, perché non prendere precauzioni?

 Questo è ciò che penso. Ma visto che siamo nati qui e viviamo in questo mondo, dobbiamo fare qualcosa: siete d’accordo..?

 

Jelena, Serbia, 24 anni

 Sono sconvolta. Ho cercato di non ascoltare le notizie perché non volevo essere coinvolta maggiormente. Lavoro in un posto [un tribunale, n.d.r.] dove sento ogni giorno cose orribili (omicidi, furti, droga). Vivo in un paese in cui ho sentito cose di questo genere durante tutti gli ultimi 15 anni, e adesso sta succedendo nuovamente. Beslan, l’uragano Katrine a New Orleans, la stampedo in Iraq, e credo che molti di noi abbiano dimenticato cosa è accaduto ai paesi affacciati sull’oceano Indiano lo scorso anno. Ho letteralmente perso le parole. Non credo a teorie di cospirazione ma la gente sta distruggendo la Terra, i potenti costruiscono bombe atomiche, fanno guerre e istigano l’odio fra i popoli. Non ho commenti per tutte queste cose. Voglio credere in un futuro migliore e nell’amore; tutto questo è orrore.

 

Simone, Brasile, 29 anni

 E’ realmente terribile quello che sta accadendo al mondo; giorno dopo giorno è sempre peggio, nessuna buona notizia, mai.

 Io sono credente, credo a Gesù Cristo e nella Bibbia come Parola di Dio scritta dagli uomini ma ispirata dallo Spirito Santo, e per me è chiaro che tutto quello che sta accadendo sono le profezie che si stanno compiendo. Il concetto di famiglia è distrutto, le persone non hanno più valori, il “pensare” è considerato fuori moda… ed oltre a ciò, le conseguenze della distruzione dell’ambiente… vi immaginate cosa sarà il mondo tra 50 anni? L’inferno sulla Terra.

 E’ da molto tempo che non frequento una chiesa cattolica, ma quando lo facevo, sentivo molto di rado predicare la fine del mondo; noi cristiani crediamo che Gesù tornerà per prendere per mano la Sua Chiesa, ci sarà un anti-Cristo, prometterà pace ma poi qualcosa andrà storto. Nella Bibbia si dice che l’anti-Cristo sarà qualcuno che prometterà pace nel mondo e l’attuerà attraverso una specie di governo mondiale, regnerà 3 anni e mezzo e sarà adorato dai popoli come salvatore e considerato figlio di Dio… dopodiché, arriverà la Fine dei Tempi. A volte in università mi spavento quando sento gli intellettuali che parlano di globalizzazione, che potrebbe portarci alla soluzione del “governo-mondiale”, un’idea che oggi non mi appare poi così irrealizzabile.

 Sono consapevole di quanto sia difficile e impegnativo credere in Dio: molti di noi semplicemente preferiscono ignorare tutto ciò, per non complicarsi le vita.

 

Niken, Indonesia, 27 anni

 La televisione può fare male a volte, ti fa chiedere cosa sta realmente succedendo là fuori e ti fa ringraziare il cielo perché non sei stato tu ad essere colpito. Siamo dei privilegiati: i poveri devono sempre lottare per le loro vite. Vivere in povertà li rende affamati, incerti sulla loro vita ed egoisti.

E da quando Bush ha iniziato la guerra al terrorismo, non solo siamo paradossalmente meno sicuri, ma la situazione è peggiorata per tutti, soprattutto per i poveri, sempre più in difficoltà. Ma forse è meglio che certe cose non siano dette.

 Si dice anche che la causa di tutto sia la religione... ma il terrorismo è fanatismo, non ha niente a che vedere con la religione.

 A volte sto male, quando penso che non ci sono più posti in cui semplicemente le persone si amano l’un l’altra. E’ molto triste, ma tutto quello che faccio è evitare di leggere i giornali e guardare i servizi telegiornalistici che parlano della guerra, per starmene in tranquillità. E pregare che tutti coloro che amo siano al sicuro, là fuori.

 

Maryam, Emirati Arabi, 22 anni

 Credo che il mondo stia davvero girando al contrario. E’ come se ci fosse una mano invisibile che sta scuotendo il pianeta, e con esso la gente, i loro pensieri ed il loro modo di vivere. Sembra che le persone attorno a me non siano interessate a tutti coloro che sono stati uccisi, ai feriti, alla gente senza casa. Pensano che siano molto lontani dalle loro vite, e non capiscono che è qualcosa vicino a loro come lo era a “quelle persone lontane”. Si limitano a dire: “L’uragano Katrina è devastante… vediamo cos’altro distruggerà”. Ad ogni modo, so che ci sono persone con pensieri costruttivi e tutto ciò prima o poi avrà una ricaduta concreta e positiva. Grazie a Dio esistono anche persone di questo tipo, ma dipende da noi dar loro la forza per cambiare, e questa volta in meglio, le sorti del pianeta.

 

Jennifer, U.S.A., 25 anni

 Credo ci sia una piccola cosa, chiamata “controllo delle nascite”, che abbiamo colpevolmente lasciato da parte negli ultimi anni. Con tutti i miglioramenti della tecnologia, facendo vivere la gente aldilà delle proprie possibilità (e, ammettiamolo, pure aldilà della capacità di potersi godere la vita), abbiamo dimenticato che stiamo uccidendo il nostro pianeta, e la nostra economia deve comunque, in un qualche modo, supportare tutte queste “bocche supplementari” che hanno continuamente bisogno di essere sfamate.

 Mi fa sorridere il fatto che le persone poi si sorprendano quando Madre Natura ci fa di no col dito, e dice: “No, no, no! Sono io che decido qui, non tu!”. Siamo come bambini piccoli colti con le mani nel barattolo della marmellata.

 Con questo, non intendo dire che non sono solidale con le vittime di New Orleans, dello Tsunami e delle altre catastrofi ambientali… semplicemente, la cosa non mi sorprende, è il risultato della politica di sfruttamento ambientale che abbiamo messo in atto. Perché stupirsi..?

 

 

Giuseppe, Italia, 26 anni

Amo talmente tanto la vita che credo che essere nati sia già una grande fortuna.

Penso che tutti potremmo essere felici in questo mondo, senza la necessità di arrecare danno al prossimo.

Eppure c’è della gente che sente il bisogno di sottomettere gli altri per realizzare il proprio desiderio di affermazione, anziché puntare ad un’armonica convivenza.

E’ sempre stato così.

Non sono d’accordo con chi dice che dall’11 Settembre 2001 il mondo ha cominciato a girare alla rovescia: non dimentichiamo gli orrori della ex-Jugoslavia, gli scontri accaduti in Ruanda, le stragi di Saddam, le bombe dell’ETA o dell’IRA, per ricordare solo

alcune delle tristi vicende degli ultimi decenni.

Ciascuno di noi è chiamato, nel proprio piccolo, a fare la sua parte ed è giusto che ciascuno di noi si impegni a viverla questa vita battendosi per la “vittoria” dei valori positivi, perché, a proposito di relativismo, di cui tanto si parla in questo periodo, sono dell’idea che esista un’etica che le persone di buon senso possano giudicare giusta e condivisibile. Tuttavia, al di là di tutto, da realista quale sono, mi sembra purtroppo ragionevole affermare che il nostro mondo avrà sempre le sue croci.


Poesia
 

V Concorso di poesia “Kairnac”

 

È ormai giunta in dirittura di arrivo la quinta edizione del Concorso di poesia “Kairnac”, organizzato dall’omonima biblioteca-centro culturale di Cergnago (PV). La giuria, presieduta dal giornalista e scrittore Massimo Sala e composta dai membri del comitato della biblioteca di Cergnago, ha espresso il proprio verdetto, valutando le oltre cento poesie (appartenenti alla due sezioni previste, in lingua e in dialetto) giunte presso la segreteria. Anche quest’anno la rassegna poetica cergnaghese ha avuto una levatura nazionale, raccogliendo opere provenienti da tutte le regione italiane e confermandosi quindi un appuntamento ormai riconosciuto nel panorama letterario italiano. Per unanime giudizio della giuria, il livello qualitativo delle poesie inviate è stato elevato, rendendo ancora più difficile il verdetto e portando alla necessità di istituire due premi speciali per ciascuna sezione in concorso. Molto apprezzati sono stati anche i componimenti in vernacolo, che hanno dimostrato l’estrema ricchezza, varietà ed espressività dei dialetti della nostra penisola, patrimonio linguistico da conservare e valorizzare. Ma ecco la classifica finale stilata dalla giuria:

 

SEZIONE POESIA IN LINGUA

1° premio:  Per chi suonate stasera? – Emilia Fragomeni (Genova)

2° premio: Come pane dei miracoli – Giulio Redaelli (Albiate – MI)

3° premio: Lassù – Amedeo Bertuccioli (Fano – PS)

Premio speciale della Giuria: Vallis nebulae – Giovanna Gelmi (Cologno Monzese – MI)

 

SEZIONE POESIA IN DIALETTO

1° premio:  Al mè sgulgion – Maria Valli Trecate (Confienza - PV )

2° premio: La festa di sansar – Rosa Mazzoleni (Pavia)

3° premio: Tredes – Aldo Sangalli (Brugherio – MI)

Premio speciale della Giuria: Al Carlata c’la bivu la soda caustica – Carlo Grigioni (Tromello – PV)

 

L’atto finale e più atteso sarà comunque la premiazione prevista per domenica 18 settembre alle ore 18.00 presso i locali della biblioteca. Anche quest’anno la cerimonia - che vedrà la partecipazione della lettrice Ivana Marassi e la presenza di rappresentati dell’amministrazione comunale per la consegna dei premi -  avverrà nel clima festoso dell’ormai tradizionale “Festa del Risotto”, che ormai ha reso celebre Cergnago nel territorio lomellino.

 

 Gabriele Sonzogni


Musica

 

“La via del cielo”: il concerto

 

 Come ormai consuetudine, anche quest’anno presso la chiesa di S. Pietro Martire in Vigevano sarà ospitato un concerto in onore del Beato Matteo Carreri, protettore della città, domenica 16 ottobre con inizio alle ore 16. L’occasione coinciderà anche con i festeggiamenti per i 30 anni di parrocchia di mons. Stefano Cerri.

 Il concerto sarà eseguito da Ars Cantus, nota orchestra impegnata da anni nella diffusione della cultura musicale classica e sacra a tutti i livelli. Il concerto, intitolato “La via del Cielo”, è un susseguirsi di brani sacri e profani dedicati alla Madonna.

 Il coro e orchestra Ars Cantus (www.arscantus.org) sono attivi dal 1987 e contano all’attivo più di 330 concerti. Più di 90 sono gli elementi dell’orchestra, quasi altrettanti quelli del coro. Vanta al suo attivo esperienze decisamente prestigiose come il concerto in Vaticano per l’ottantesimo compleanno di Sua Santità Giovanni Paolo II, o ancora quelli tenuti nel 2003 a Friburgo e Ginevra.

Ecco la scaletta del concerto:

- Una notte sul Monte Calvo, di Musorgskij

- Sinfonia dal Nabucco di G. Verdi

- Sinfonia da La Forza del Destino di G. Verdi

- Salve Regina del Rusca

- La Vergine degli Angeli di G. Verdi

- Regina Coeli Laetare di Mascagni

- La Via per il Cielo di J. William

 Il concerto è diviso in due parti: la prima, solo sinfonica, con brani in apparenza profani ma dai contenuti musicali mistici; la seconda parte, con coro e orchestra, rende invece esplicito il riferimento a Maria, figura intermediaria fra Terra e Cielo.

 E’ importante rilevare la presenza di un brano di Francesco Spagnoli detto Rusca, maestro di cappella a Como. Questo autore, riscoperto di recente, può essere considerato l’anello di congiunzione fra Monteverdi e Haydn. Il brano scelto, finora inedito, è stato riorchestrato dal maestro Giovanni Tenti in una versione più attuale, ma sempre rigorosamente filologica.

La scelta del tema mariano è anche legata al ricordo del Pontefice Giovanni Paolo II, notoriamente molto devoto alla Vergine.

 Ricordiamo inoltre che i festeggiamenti per il beato Matteo Carreri (le cui spoglie sono custodite proprio all’interno della chiesa di S.Pietro Martire, ragione per cui i vigevanesi ricordano questa chiesa semplicemente con il nome di “beato Matteo”)  si svolgeranno nella città ducale domenica 9 e lunedì 10 ottobre: siete tutti invitati!

 

 Gabriele A. V. Branca



30/12/2004

 

Associazione Italo Slava "Il volo della gru"  27029 Vigevano (PV)