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Premio
Letterario Città
di Vigevano,
dedicato alla memoria di Lucio Mastronardi
anno 2006 Le
finaliste: RASY - PASTACALDI - VORPSI La
cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì
13 ottobre alle ore 21 presso
il Civico Teatro
Cagnoni.
La giuria popolare - composta da 30 studenti delle Scuole medie
superiori cittadine,
da 10 lettori della Biblioteca Civica e delle librerie cittadine e da
10 lettori indicati dall'Università
del tempo libero e per la terza età - esprimerà in diretta la
preferenza per una
delle tre finaliste: Ornela
Vorpsi con
Il
paese dove non si muore mai (Einaudi),
Paola Pastacaldi
con
Khadjia
(Pequod)
ed Elisabetta
Rasy con
La
scienza degli addii (Rizzoli), selezionate
dalla giuria tecnica, composta dal direttore artistico Ermanno
Paccagnini, da Luigi
Mascheroni, Laura Lepri e Alessandro Zaccuri, tra le moltissime opere
in gara. PREMI
ALLA CARRIERA Nella
stessa data verranno conferiti i riconoscimenti alla Carriera
nazionale ed internazionale
rispettivamente a Dacia
Maraini,
grande scrittrice italiana, e a Catherine Dunne,
sensibile
e appassionata autrice irlandese di intense storie femminili. MENZIONE
SPECIALE La
giuria tecnica ha inoltre deciso di conferire una menzione speciale
al libro La
virgola nell'orologio
(Effigie)
dell'autrice Toni
Fachini,
di origine basco-friulana. DIRETTORE
ARTISTICO DELLA RASSEGNA 2006 ERMANNO
PACCAGNINI,
docente di Letteratura italiana contemporanea presso l'Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. Ha
al proprio attivo, tra l'altro, studi sulla letteratura del secondo
Ottocento e, in particolare,
sulla scapigliatura milanese, con riedizione di testi di alcuni di
tali autori (Tarchetti,
Praga, Bazzero ma anche Oriani); ricostruzioni delle fonti manzoniane
(la Monaca
di Monza; il Processo agli untori; biografia della Monaca scritta da
Federico Borromeo
e la Pestilenza in Milano del Lampugnano del Ripamonti); recupero di
testi novecenteschi
(Luciano Folgore, Mario Soldati, Scerbanenco); indagini sui rapporti
tra letteratura
e giornalismo e sulle culture minori. Tra
le sue più recenti pubblicazioni vi è la riedizione e il commento
alla Appendice
storica su
la Colonna Infame e
alla Storia
della Colonna Infame di
Manzoni nei tre Meridiani Mondatori
curati unitamente da Salvatore S. Nigro (per i Promessi
Sposi e
il Fermo
e Lucia) Critico
letterario di narrativa italiana per oltre un decennio sul
supplemento domenicale de "Il
Sole 24 ore" dal 1987 al 2002, svolge ora il medesimo compito per
il "Corriere della Sera". PREMIO
LETTERARIO NAZIONALE CITTA' DI VIGEVANO - ED. 2006 GIURIA
TECNICA Luigi
Mascheroni Nasce
a Varese il 31-05-67. Si laurea in Lettera Moderne presso
l'Università degli Studi di Milano
(1993) ed in Comunicazioni Sociali all'Università Cattolica
(1998). Giornalista
professionista dall'ottobre 1998, viene assunto al quotidiano "Il
Giornale" dal marzo
2001 con l'incarico di redazione Cultura. In
passato è stato collaboratore dell'inserto cultura de "Il
Sole-24-Ore"; "Famiglia Cristiana" (cultura);
"Il Foglio" (cultura) Laura
Lepri Nasce
a Firenze e studia a Venezia dove consegue il dottorato di ricerca in
italianistica. Collabora
con riviste accademiche e con le pagine culturali di diversi
quotidiani. Dal
1987 al 1993 è stata editor delle collana di narrativa italiana
"Romanzi e racconti" della Marsilio. Dal
1994 si è trasferita a Milano dove è editor free-lance e consulente
editoriale. Nel
1996 è insegnante in corsi di scrittura creativa al Teatro Verdi e
poi al Litta di Milano. Ha
inoltre ideato e condotto programmi culturali per la Radio. Attualmente
collabora all'inserto culturale de "Il Sole 24 ore" ,
all'annuale "Tirature" e alla rubrica
"Achab" di RAI SAT. Ha
scritto vari saggi sul Novecento italiano e curato numerose edizioni
per diverse case editrici. Alessandro
Zaccuri (1963) Giornalista
e critico letterario è ora caposervizio delle pagine culturali del
quotidiano "Avvenire". Ha
curato testi di Ray Bradbury, Arthur Conan Doyle, Elio Fiore, André
Malraux e Camillo Sbarbaro. È
autore di diverse pubblicazioni e collabora alle riviste "Letture"
e "Lo straniero". AUTRICI
FINALISTE PREMIO 2006 Paola
Pastacaldi Paola
Pastacaldi, giornalista professionista, è consigliere dell'Ordine
dei Giornalisti della Lombardia.
Insegna "Analisi critica e comparata dei giornali italiani e
stranieri" all'Università
Statale e alla Università Cattolica di Milano. Nata a Treviso vive e
lavora a Milano.
Ha pubblicato con Bruno Rossi Hitler
è buono,
storia dei pensieri dei bambini dal 1930
al 1990 (Longanesi,1992), il volume dei racconti fantastici e
surreali C'era
tutta un'altra
volta (Guanda,
1995) e Vorrei
essere trasmesso.Cosa dicono i bambini della televisione
(Salani,1999). LIBRO
FINALISTA Khadija,
Pequod Editore Uno
spunto autobiografico per un romanzo dedicato all'Etiopia di fine Ottocento,
esotico e pericoloso oggetto del desiderio di esploratori, commercianti
ed aspiranti coloni. É la stessa Paola Pastacaldi, giornalista
e scrittrice, a spiegare la genesi del suo nuovo romanzo, Khadija
, che racconta l'incontro e l'amore fra suo nonno e la splendida quattordicenne
che diventerà sua moglie: "Ho
iniziato questo viaggio dentro
l'Africa sulla spinta di un esotismo familiare. Un nonno che si perdeva
nell'Africa di fine secolo, la cui storia si intrecciava con
l'inizio delle colonie e i primi
viaggi di esplorazione in un paese antico, l'Etiopia, regno di
Aksum e della regina di Saba,
e una nonna di una tribù oromo di nome Khadija Ahmed Youssouf". WUDPD Livorno
Giuseppe Pastacaldi fugge velocemente dopo aver ucciso in duello il
suo più caro amico.
Confuso e travagliato per l'accaduto il protagonista si imbarca per
un viaggio tormentato
dai ricordi della città e degli affetti che ha lasciato per
raggiungere l'Africa, un continente
che tenta di difendersi dall'invasione coloniale dei paesi europei,
dalla fame, dalle
guerre interne. Giuseppe si dirige a Aden, città in cui vive la
sorella che lo aspetta in "una
terra che vibra di una musica che non hai mai sentito".
Giunto ad Aden, dopo aver riabbracciato
la sorella, Giuseppe si aggrega ad una spedizione geografica, per raggiungere
la costa arabica e la città sacra di Harar in un viaggio che lo
porterà all'incontro
con Khadija. È un'Africa bellissima e atroce:"questo
paese è ai confini del mondo
e vive una sua bellezza evangelica, sommersa a momenti da una
disperazione apocalittica.
Di questo gli europei non capiscono granché. Qui assistono allo
svolgersi di una
storia antica, eterna", una storia in cui le carestie creano
situazioni che un europeo vive
con angoscia e incredulità" Proprio
ad Harar Giuseppe conoscerà Khadija, una giovane splendida
completamente diversa
da tutte le donne che mai aveva amato ( la sorella Ottavia e la
fidanzata italiana) Khadija
gli viene offerta in dono dalla nobile famiglia cui appartiene ma
all'inizio Giuseppe rimane
intimidito dalla sua bellezza in fiore e dal fatto di non parlare la
sua lingua così finge
di ignorarla per studiarla di nascosto, ma poi la passione e l'ardore
si tramutano in forte
sentimento che non può più negare, un amore che per l'autrice é
anche "un
incontro con
l'Africa, cioé con quella parte di sé che sempre racchiude il
sentire fisico dell'essere primitivo.
Quel sentire di cui ora sembra deprivato l'uomo del nuovo secolo". Elisabetta
Rasy Elisabetta
Rasy, nata a Roma, dove vive e lavora, ha pubblicato numerosi romanzi
e racconti:
La
prima estasi (1985),
Il
finale della battaglia (1988),
L'altra
amante (1990), Mezzi
di trasporto (1993)
e, con Rizzoli, Ritratti
di signora (finalista
al Premio Strega 1995);
vari saggi di argomento letterario molti dei quali dedicati alla
scrittura femminile La lingua
della nutrice,
1978; Le
donne e la letteratura,
1984. Vincitrice di numerosi premi letterari
- con Posillipo
ha
vinto il Premio Selezione Campiello 1997, le sue opere sono state
tradotte in molti paesi. Collabora a importanti testate
giornalistiche tra cui La
Stampa e
Panorama.
Tiene
una rubrica sul settimanale Magazine
del
Corriere
della Sera. LIBRO
FINALISTA La
scienza degli addii, Rizzoli
Editore Nella
Russia sconvolta dalla rivoluzione e dalla guerra civile, tra
speranza e paura,
nasce un amore destinato a diventare leggendario. Nadezda
Chazina non ha ancora vent 'anni quando, in un cabaret di Kiev
per ar t ist i e bohémien, incont ra un giovane dalle lunghe ciglia che
recita versi mister iosi e incantator i. Lui è il bizzarro e ant
iconformista Osip Mandel'tam: uno dei più grandi poet i del Ventesimo
secolo. Sono entrambi ebrei, hanno alcuni tratti fisionomici in comune-
la fronte altissima, gli occhi scuri e liquidi, quelli di lui un poco
infossati sotto sopracciglia
folte in un volto affilato. La prima volta che Osip si allontana da
Kiev, Nadja, Nadezda,
Nad'ka, Naden'ka, Nadik, Nadjusik, con i mille nomi dell'amore
con cui lui la chiama,
non lo segue. Lui tornerà, si sposano e, tranne che per alcuni brevi
periodi, non si separeranno
mai più. Perché lui non può scrivere senza di lei, non può
pensare se lei non è
lì, lei deve restare sveglia se lui è sveglio, è lei che scrive i
suoi versi e poi li raccoglie in una
valigetta gialla e li manda a memoria, perché possano essere
riscritti se gli originali andassero
persi o fossero requisiti, o dovessero essere bruciati. I due non
cesseranno di
amarsi fino a quando, nel 1938, al culmine del ter rore staliniano,
Osip sarà depor
tato e morirà in un campo di concent ramento in Siberia. 1DGHGDHVLOHHYXOQHUDELOHVRORLQDSSDUHQ]DQDVFRQGHQGRULFRSLDQGRHGLVWULEXHQGR per
anni i versi di Osip, ne diventerà la memoria, donando alla sua voce
il suono dell'immortalità. Ornela
Vorpsi Ornela
Vorpsi è nata a Tirana nel 1968. Ha studiato Belle Arti in Albania,
poi, dal 1991, all'Accademia
di Brera. Dal 1997 vive a Parigi. È fotografa, pittrice e
videoartista. Il
paese dove non
si muore mai è
il suo primo romanzo, pubblicato in Francia da Actes Sud e in corso
di traduzione
in una decina di paesi. 
 LIBRO
FINALISTA Il
paese dove non si muore mai, Einaudi
Editore La
ragazzina che dice "io" in questo libro ha sette anni, poi
tredici, poi ventidue.
Attraversa l'infanzia e l'adolescenza in un paese duro come l'Albania
di Enver Hoxha, misurandosi con le questioni piccole e immense che
attraversano la testa dei bambini e con il silenzio di una società
che non ammette
domande. Dall'infinità dell'universo al frastuono spaventoso delle esercitazioni
militari, dal piacere proibito dei libri letti di nascosto al terrore della
"puttaneria" che sembra essere la natura stessa delle donne
in una società chiusa e maschilista,
non c'è pagina di questo libro che non tocchi con levità e ironia
un nodo profondo,
un dolore segreto, un divieto inaccettabile. Questa ragazzina si
chiama Ina, poi Eva,
poi Ornela, pur essendo sempre la stessa persona: come a dire che in
questo piccolo destino
individuale c'è la storia stessa dell'Albania, declinata tutta al
femminile, dall'incombere
di Madre-Partito ai silenzi dolorosi di una famiglia matriarcale,
dove il padre è
stato incarcerato per ragioni sconosciute e diventa poco a poco un
corpo estraneo da espellere
e dimenticare. C'è un'intensità tutta speciale in questa narrazione
che procede per
quadri e per tocchi brevi e visivi, nella storia di una donna che ha
imparato a difendersi e
a odiare senza perdere la magia dell'infanzia, la capacità di
sognare e di assaporare la vita.
Non c'è pacificazione nemmeno nel ricordo, sembra dire Ornela
Vorpsi. Ma c'è, in questo
romanzo affilato e raro, la capacità di sposare comicità e
violenza, la scoperta dell'ironia
come grimaldello per forzare le porte dell'indicibile. MENZIONE
SPECIALE A Toni
Fachini per
la raccolta di racconti La
virgola nell'orologio, Effigie
Editore Sembrano
spesso provvisoriamente ritagliati sullo stile di vita e sulla trama
intima della saga di una stirpe eccentrica e cosmopolita questi "racconti
di vita" di una figlia ribelle, nomade e inquieta, che ha scelto
come amorosa prigione gli affetti familiari e la casa friulana dei
nonni paterni, quando torna al foghèr dai suoi vagabondaggi - e vi
torna sempre. Qui, fino a quando i destini individuali non la sfoltiscono,
va in scena la tribù: i nonni burberi; una madre in balìa degli
eventi; un padre amato, teatrante e irresponsabile; fratelli imprevedibili,
soprattutto il prediletto Sebastian, "Seba", caro agli dèi e
perciò destinato a morire giovane, ma non prima di avere inaugurato
la nuova generazione;
infine parenti, amici, comparse di una notte, domestiche e cani. Poi
di nuovo le
fughe, lontano da ogni sicurezza, la deriva di scombinate vacanze o
di lavori occasionali in
Spagna, come insegnante di italiano nel losco istituto privato del
signor Augh, o come goffa
entraîneuse in una Barra Americana; oppure altre dimore, ospite
curiosa di amici sballati
nella mitica Bologna, o malata in uno scalcinato ospedale. Ciò che
non cambia sono
le sbronze, le canne, la ricerca avida d'emozioni forti - insomma la
«disperazione» che
il padre ha passato nel sangue dei figli. Giorni provvisori, appunto.
Toni Fachini rappresenta
solo se stessa e i suoi, intende soprattutto marcare la sua
irriducibile identità («Finisco
per comportarmi così con tutte le persone che mi piacciono, sparare
subito qualcosa
che arrivi dritto nello stomaco, qualcosa di molto personale. Vado al
sodo, mi faccio
conoscere»). E questo vale anche per il suo stile, da subito
inconfondibile. Toni
Fachini,
di
origine basco-friulana, è nata nel 1958. Dopo una gioventù
spericolata, oggi
vive a Milano. La
virgola nell'orologio è
il suo primo libro, edito da Effigie. Il
testo sarà oggetto di un Gruppo di lettura composto dalle detenute
della Casa Circondariale
di Vigevano, che ad ottobre incontreranno l'autrice in carcere. PREMIO
NAZIONALE ALLA CARRIERA, ANNO 2006 Dacia
Maraini Dacia
Maraini nasce a Firenze il 13 novembre 1936, da una madre siciliana
ed un padre per
metà inglese, famoso etnologo. Dopo un'infanzia particolarmente
difficile la scrittrice si trasferisce
a Roma proseguendo gli studi ed arrangiandosi con lavori diversi:
fonda insieme
ad altri giovani una rivista letteraria, Tempo
di letteratura,
edita da Pironti a Napoli, e
comincia a collaborare con riviste quali Nuovi
Argomenti e
il Mondo.
Nel corso degli anni Sessanta,
oltre alla pubblicazione dei suoi primi romanzi, inizia ad occuparsi
di teatro. Esordisce
nel 1962 con il romanzo La
vacanza.
Seguono L'età
del malessere (1963), Memorie
di una ladra (1973),
Donna
in guerra (1975),
Isolina
(1985),
Premio Fregene 1985,
ripubblicato nel 1992; tradotto in cinque paesi, La
lunga vita di Marianna Ucria(1990),
Premi: Campiello 1990; Libro dell'anno 1990; tradotto in diciotto
paesi), da cui è
stato tratto il film di Roberto Faenza Marianna
Ucrìa, Voci (1994),
Premi: Vitaliano Brancati
- Zafferana Etnea 1997; Città di Padova 1997; Internazionale per la
Narrativa Flaiano
1997; tradotto in tre paesi. Dalla
seconda metà degli anni Sessanta scrive molti testi teatrali, tra i
quali: Maria
Stuarda (1975),
rappresentato in ventidue paesi, Dialogo
di una prostituta con un suo cliente (1978),
rappresentato in venti paesi, Stravaganza
(1987),
rappresentato in quattro paesi, Veronica,
meretrice e scrittora (1991),
Camille
(1995).
Ne I
digiuni di Santa Caterina, dramma
in un solo atto, Dacia Maraini, rievoca, attraverso i profondi
dialoghi tra i due protagonisti
- la stessa Catarina e il suo inseparabile scrivano e confidente
Frate Neri - alcuni
momenti della vita di Caterina da Siena, soffermandosi sulla sua
straordinaria esperienza
di fede e ascesi, celebrata dal contrasto con le debolezze e i
desideri terreni del
devoto scrivano. La
prima raccolta di versi, Crudeltà
all'aria aperta, è
del 1966, seguiranno: Donne
mie (1974),
Mangiami
pure (1978),
Dimenticato
di dimenticare (1982),
Viaggiando
con passo di
volpe (199),
Premi: Mediterraneo
1992;
Città
di Penne 1992,
Se
amando troppo (1998). Memorie
di una ladra,
dal quale è tratto il film "Teresa
la ladra",
con Monica Vitti e nel 1975
esce per Einaudi Donna
in guerra,
pubblicato in sei lingue. I
grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia
sono ancora al centro delle sue
opere più recenti: Un
clandestino a bordo (1996)
e la raccolta di racconti Buio
(1999) che
ha vinto il Premio
Strega. Nel
1980 ha scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti, Storia
di Piera, nel
1986 Il bambino
Alberto, nel
1987 La
bionda, la bruna e l'asino, nel
1993 Bagheria
(Premi: Rapallo-Carige
1993; Scanno 1993; finalista allo Strega 1993; Joppolo 1994; tradotto
in cinque
paesi), opera in cui Dacia Maraini ripercorre le tappe della sua
infanzia isolana, dal momento
in cui approda a Palermo da Napoli, Cercando
Emma, nel
1996 un libro per ragazzi
Storie
di cani per una bambina e
nel 1998 ha ripubblicato E
tu chi eri? 26 interviste sull'infanzia
(1973). Nel
2002 ha pubblicato La
nave per Kobe, in
cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia
in Giappone, e Amata
scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni,
(Bur). La
scomparsa di una ragazza, di cui resta solo una bicicletta sul
limitare di un bosco: tre sono
i temi portanti di Colomba
(2004).
Il primo è la letteratura. Il secondo è il mistero del corpo.
Il terzo è quello della famiglia. La speranza alla fine del lungo
racconto, tuttavia, si riaccende,
ma sono i suoi personaggi a scegliersi il finale, e a porre fine al
romanzo. Sulla
scrittura e sull'opera di Dacia Maraini,
di
Paolo Di Paolo, vedere il saggio
Lo stile della
natura. Dacia
Maraini ha rilasciato inoltre due interviste a «ItaliaLibri». La
prima nel giugno
2000; la seconda nel giugno 2004. PREMIO
INTERNAZIONALE ALLA CARRIERA , ANNO 2006 Catherine
Dunne E'
nata nel 1954 a Dublino, dove risiede. Ha studiato letteratura
inglese e spagnola al Trinity
College, insegna inglese alla Greendale
Community School di Kilbarrack .
Con il suo
primo romanzo La
metà di niente ha
riscosso un grande successo, per la scrittura vivida
e pungente e la realistica rappresentazione psicologica dei
personaggi, in particolare
della protagonista. Frutto della fiorente narrativa irlandese, ha
però un suo stile ben
definito, che avvolge il lettore nella storia e lo porta nel cuore
dei personaggi. Nel
1990 vince il Gerard
Manley Hopkins Summer School Poetry Prize.
L'anno del suo primo
romanzo è il 1997, il titolo: In
the beginnig (La
metà di niente),
l'analisi della fine di un
matrimonio, della sopravvivenza e della rinascita di moglie dopo il
trauma. Nel 1998 pubblica
A
name for herself (La
moglie che dorme),
in cui descrive una storia d'amore,bellissima
ma complicata, e la sua trasformazione in rapporto d'amore
esclusivo ed
ossessivo. Nel 2000 pubblica The
walled garden Il viaggio verso casa. La
metà di niente Questa
è una storia che racconta di una donna comune, come ce ne sono
tante. Rose,
la protagonista, non è una donna in carriera, non ha alcuna velleità
di indipendenza e
libertà. E' solo una madre di tre figli. E una moglie. Fino
ad una mattina come tante, in cui il suo caro Ben, suo marito, il
perno della sua vita da
vent'anni, la lascia così, senza una spiegazione, dicendo solo un
"non ti amo più". Dopo
questa frase arriva il buio profondo, la scoperta che lui è in
vacanza con un'altra donna,
di cui è innamorato, e che Rose conosce. L'umiliazione. Dopo
questa frase comincia la sopravvivenza di Rose, prima, la battaglia
contro i mille ostacoli
di una vita da sola, poi...LA VITA. L'
amore, o quasi Il
passato di Rose, indimenticabile protagonista di "La metà di
niente", bussa alla porta
di casa una sera d'aprile. Suo marito Ben, otto anni dopo aver detto
addio a lei e
ai loro tre figli, dopo un lungo silenzio si rifà vivo con una serie
di pretese. Ma Rose,
che ha lottato duramente per risollevarsi dall'abbandono e da una
difficile situazione
economica, è diventata un'imprenditrice di successo grazie alla sua agenzia
di catering e una preziosa guida per i figli in un'età critica. Ha
saputo ritrovare
se stessa con eccezionale determinazione superando il dolore, la
paura di non
riuscire e le mille difficoltà di una madre rimasta sola. Finché la
ricomparsa del marito
le fa riscoprire una fragilità di donna che credeva di aver superato
e la costringe
ad assumersi all'improvviso il difficile e per lei inconsueto ruolo
di mediatrice
fra padre e figli; la costringe a riprendere un cammino che si rivela ancora
una volta in salita. Come "La metà di niente", "L'amore
o quasi" è un intenso romanzo
femminile, la storia emblematica di una donna che si è ricostruita
un equilibrio
e che, vedendolo improvvisamente rimesso in discussione, giorno dopo giorno
trova le risorse per farcela con tenacia, con il conforto degli
affetti autentici e con
un tocco di autoironia; per scoprirsi, sulla soglia dei
cinquant'anni, ancora capace
di vivere le emozioni di una ragazzina. Per scoprirsi, forse, ancora
pronta per
un nuovo amore. RASSEGNA
LETTERARIA DONNADONNE:
letteratura e universi femminili a
Vigevano dal 13 al 22 ottobre 2006 Quinta
edizione della rassegna letteraria della città ducale quest'anno
dedicata alla donna come
soggetto e come oggetto di narrazione. Come
nel 2005, il tema sarà coniugato con altri territori: la psicologia,
la religione, la poesia,
la filosofia, la canzone d'autore, nell'intento di fornire il
panorama più articolato possibile
e di avvicinare i gusti di un pubblico eterogeneo, per formazione e
per età. Il
mondo delle donne visto dalle stesse protagoniste e da chi sta loro
accanto, un universo fatto
di coraggio, amore, semplicità e piccoli gesti: una forza sempre
nuova, avvolto dal mistero
per chi donna non è. Gli
spazi rinascimentali del Castello e del centro storico di Vigevano
ospiteranno le diverse manifestazioni: La
rassegna si concentrerà su due fine settimana del mese di ottobre: nelle
giornate di venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 ottobre ed ancora
venerdì 20, sabato
21 e domenica 22 ottobre. Qui si svolgeranno gli incontri pubblici di
maggior rilievo, aperti
a tutti. Nelle
mattinate infrasettimanali si terranno invece gli incontri degli
scrittori con le scuole, di ogni
ordine e grado. MARATONA
DI LETTURA E ALTRO La
Maratona di lettura, prevista per il tardo pomeriggio e la serata di
sabato
14 ottobre, assumerà
sempre più le forme di uno spettacolo itinerante per le strade e le
piazze della città. La
Rassegna prevede una serie di attività collaterali come mostre
fotografiche e di pittura, mercatini
di fiori e magia . SCUOLE Potenziamento
della formula, proposta con successo lo scorso anno, di "lettura
estiva + incontro
con autore". Gli
alunni delle scuole elementari e medie della città (circa 1000
ragazzi) incontreranno presso
la Cavallerizza del Castello gli autori dei libri, distribuiti
dall'Assessorato alla cultura e
letti durante l'estate. In
particolare: Angelo
Petrosino,
autore di una fortunata serie della collana Il
Battello a Vapore che racconta
le vicende di una ragazzina: Valentina, incontrerà i bambini della
Scuola Primaria (14
classi) mercoledì
18 e giovedì 19 ottobre. Le
scrittrici Elisabetta
Gnone,
giovane autrice di Fair
Oak e
ideatrice del cartone animato Witch
;
Erminia
dell'Oro scrittrice
di diversi romanzi tra cui Abbandono.
Una storia eritrea e Dall'altra
parte del mare; Paola
Zannoner autrice
di A
piedi nudi a cuore aperto e Tutto sta cambiando,
troveranno
i loro lettori della Scuola Secondaria di primo grado (20 classi) nei giorni
lunedì
16 (Gnone), martedì 17 (Zannoner), venerdì 20 (Dell'Oro). WORK
SHOP DI SCRITTURA CREATIVA CONDOTTO DA RAUL MONTANARI Per
i ragazzi delle Scuole Superiori, ma aperto anche a tutti i non
studenti che volessero partecipare,
è previsto un laboratorio di scrittura creativa condotto
dall'eclettico e versatile autore
Raul
Montanari nelle
giornate di lunedì
16, giovedì 19 e sabato 21 ottobre. RAUL
MONTANARI 
 Raul
MONTANARI è
nato
a Bergamo nel 1959, ma vive e lavora a Milano. Considerato tra
i migliori traduttori italiani, ha firmato versioni dall'inglese
(Gurganus, Styron, Greene, P.
Roth, Brink, Cormac McCarthy fra gli altri) e dalle lingue classiche
(Sofocle, Seneca). Ha
pubblicato vari romanzi gialli - con La
perfezione (1994)
ha vinto il premio Linea d'Ombra
-
e ha curato la raccolta di racconti Il
'68 di chi non c'era (ancora) .
Da anni lavora anche
per il teatro e per il cinema. Bibliografia
sintetica Il
buio divora la strada, Leonardo,
1991 (Baldini Castoldi Dalai 2002) La
perfezione, Feltrinelli,
1994 Sei
tu l'assassino,
Marcos y Marcos, 1997 Dio
ti sta sognando, Marcos
y Marcos, 1998 Il
'68 di chi non c'era ancora, Rizzoli,
1998 Un
bacio al mondo, Rizzoli,
1999 Il
tempo, probabilmente (con
Riccardo Ferrazzi), Literalia, 2000 Che
cosa hai fatto, Baldini
e Castoldi, 2001 Nelle
galassie oggi come oggi. Covers (con
Aldo Nove e Tiziano Scarpa), Einaudi, 2001 Chiudi
gli occhi,Baldini
Castoldi Dalai, 2004 (2005) La
verità bugiarda Baldini
Castoldi Dalai, 2005 
 
 
 
 
 
 
 
 
 PROGRAMMA 1.
Personaggi in cerca di una storia Ovvero:
la
narrazione e i suoi interpreti. Si
parte dal rapporto fra soggetto, discorso narrativo, storia e
intreccio, esaminando le tipologie
classiche e tutto lo spazio che esse lasciano alla creatività
individuale. Si arriva alla
creazione del personaggio principale, dell'antagonista, dei
personaggi minori: l'irruzione
della vita nella geometria della trama. 2.
Quell'inezia dell'inizio, per esempio. Ovvero:
elementi
materiali della scrittura narrativa. Stile,
dialogo, descrizione, scena, armonizzazione fra le parti, tutto
quello che distingue un narratore
da un agrimensore o da un serial killer. Gli strumenti del mestiere,
si diceva una volta. 3.
E' intelligente quello lì: la pensa come me! Corteggiare
il lettore con espedienti narrativi. Ovvero:
il
punto di vista. Dal
narratore onnisciente alla scrittura fenomenologica e oltre, il
problema del punto di vista
da cui viene raccontata una storia visto essenzialmente come una
tecnica di seduzione
del lettore. Con un discorso sull'uso delle persone: io, tu, lui. AUTORI
PROPOSTI IN LETTURA ALLE SCUOLE Angelo
Petrosino 
 Nato
il 3 febbraio 1949 a Castellaneta (TA), intorno ai dieci anni è
emigrato in Francia. Dapprima
ha vissuto nell'Auvergne, poi si è trasferito a Parigi, che
considera la sua città di adozione. Ha
soggiornato anche in altre grandi città ed ora risiede stabilmente a
Chivasso, in provincia
di Torino. Dal
1969 insegna nella scuola elementare. Dai primi anni '80 ha
cominciato a collaborare a
riviste di pedagogia e di letteratura per ragazzi. I suoi interessi
si sono subito rivolti alla letteratura
per l'infanzia: non solo italiana ma anche straniera. Il suo primo
libro per ragazzi,
La
febbre del karatè ,
uscì nel 1989 per le Nuove Edizioni Romane di Gabriella Armando.
Si trattava di una raccolta di racconti che avevano a protagonisti
gli alunni dell'autore,
dai quali avevo preso spunto per inventare delle storie briose e
divertenti. Un'altra
raccolta di racconti, che hanno al centro bambini e preadolescenti
nelle situazioni più
varie (rapporti tra coetanei, tra adulti e bambini, prime relazioni
sentimentali) è uscita nel
1993 per la stessa casa editrice. Il titolo è Amore
e pallone. Nel
1991, con Un
anno con Jessica - Diario di una bambina,
prende avvio l'opera più importante,
finora, della carriera dello scrittore. Dopo
i diari di Jessica (sei volumi) e due volumi di una serie di libri
che hanno come protagonista
un ragazzino di nome Giacomo nel 1995 ha preso avvio un'altra serie
di libri che
hanno come personaggio guida Valentina dove la protagonista è
seguita nella sua crescita
anno dopo anno e analizzata nei rapporti che intrattiene col mondo
che la circonda. I
libri di Valentina sono al momento i più amati e conosciuti tra i
bambini di nove-dieci anni: ossia
tra i lettori "più forti". I libri si diffondono con un
intenso passaparola e sono presenti in
modo massiccio nelle scuole e hanno ottenuto molti premi. INCONTRI
COI LETTORI: 18 e 19 OTTOBRE Elisabetta
Gnone Il
nome di Elisabetta Gnone è sinonimo di W.i.t.c.h.,
progetto
internazionale della Walt Disney,
una pubblicazione fatta di fumetti e consigli principalmente
orientato a ragazze e ragazzine
un po' streghette. Il suo nome è anche sinonimo de Il
giornale di Barbie, periodico
della Mattel. E da un po' di tempo è sinonimo di fiaba per il suo
ultimo lavoro uscito
nelle librerie, Fairy
Oak - Il segreto delle gemelle (edito
da De Agostini) il frutto maturo
di questo creativo e magico processo che dura da anni, un romanzo
illustrato per tutte
le età che non hanno mai smesso di sognare. Fairy
Oak è
un villaggio magico e antico, nascosto fra le pieghe di un tempo
immortale. A volerlo
cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani Scozzesi e le
scogliere Normanne, in
una valle fiorita della Bretagna, fra i verdi prati irlandesi e le
baie dell'oceano. Il villaggio è
abitato da creature magiche ed esseri umani, ma è difficile
distinguere gli uni dagli altri. Infatti,
fate, maghi, streghe e cittadini comuni abitano quelle case di pietra
da tanto di quel tempo
che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze. E dopo
tanto tempo, tutti si
somigliano un po'! A parte le fate, che sono molto, molto piccole e
luminose... e volano! I maghi
e le streghe della valle le chiamano per badare ai piccoli del
villaggio. INCONTRI
COI LETTORI: 16 OTTOBRE Erminia
Dell'Oro È
nata ad Asmara (Eritrea). Il nonno paterno giunse in Eritrea, da
Lecco, nel 1886 e vi si stabilì.
Ha vissuto ad Asmara vent'anni; si è trasferita in Italia e ora vive
a Milano, ha mantenuto
legami profondi con il popolo eritreo di cui ha seguito le vicende
pubblicando articoli
e reportage. Per 15 anni ha lavorato alla libreria Einaudi di Milano
- che ha anche diretto
- poi ha svolto la professione di lettrice, per la casa editrice
Einaudi, di romanzi e saggi
inediti in lingua italiana, ed inediti in lingua inglese e francese.
Ha scritto racconti inseriti
in volumi pubblicati dagli Editori Giunti e La
vita felice.
Ha scritto anche diversi libri per
ragazzi tra i quali segnaliamo: Dall'altra
parte del mare; L'isola dei dinosauri; La malvagia
signora della talpa; Gli occhiali magici; Abbandono. Una storia
eritrea. INCONTRO
COI LETTORI: 20 OTTOBRE Paola
Zannoner 
 Paola
Zannoner, laureata in lettere moderne, è nata nel 1958 e vive a
Firenze. Prima di diventare
scrittrice ha fatto molti mestieri come l'animatrice, la
bibliotecaria, la giornalista, la
redattrice editoriale. Attualmente tiene corsi e laboratori sulla
lettura e le sue storie nascono
spesso durante i viaggi per l'Italia. Da molti anni lavora nel
campo della letteratura
per ragazzi, collaborando con le riviste specializzate (La vita
scolastica, Sfoglialibro,
Andersen) e tenendo corsi di aggiornamento per insegnanti (dal 1995). I
suoi romanzi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e premi
nazionali. Tra gli ultimi titoli più
famosi: Il
Portachiavi,
Excalibur,
Il
vento di Santiago,
Il
grande Martin,
Assedio
alla torre
e
Come
si costruisce un percorso di lettura con
informazioni sui libri per ragazzi e suggerimenti
per promuovere la lettura. Numerosi
inoltre sono i suoi libri per ragazzi di pertinenza storica: La
storia attraverso le storie,
percorsi di lettura nella narrativa storica, Fuga
da Napoli 1820 - 1821,
romanzo storico
apparso nella collana nazionale rivolta ai ragazzi: Storie
d'Italia. Paola
Zannoner scrive dei giovani e per i giovani: A
me piace raccontare dei ragazzi e delle
ragazze di oggi - racconta l'autrice - lo sfondo delle mie storie
è spesso realistico e i personaggi
vestono e parlano in modo vicino agli adolescenti che ho la fortuna
di incontrare.
Credo che la scrittura sia anche testimonianza del proprio tempo e
rifletta i comportamenti
e la vita sociale contemporanea. Ma le storie contengono sempre temi
più profondi
e universali, altrimenti sarebbero solo cronaca. Chi scrive va oltre
se stesso, la propria
epoca e la propria biografia e scrivendo contatta l'essenza di temi
eterni come la giustizia,
l'amore, l'amicizia, la verità. A me piace raccontare storie in
cui i ragazzi e le ragazze
agiscono e affrontano le difficoltà, provano a capire, vogliono
cambiare le cose, perché
io credo che dentro ciascuno di noi ci sia un ribelle con una giusta
causa, quella che
si contrappone alla superficialità dell'immagine, all'apparire
che ci vorrebbe tutti a rincorrere
soldi e a consumarli il prima possibile. INCONTRO
COI LETTORI: 17 OTTOBRE 
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