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Zavattarello
Si trova nella Val Tidone. Il paese, sotto il nome di
Zavattarellum, è citato in un documento del 972, in cui è prescritto che Ottone
II assegnò il territorio al Monastero di Bobbio, cui restò legato sino alla metà
dell’XI secolo. Conteso tra Pavia e Piacenza, la seconda ebbe la meglio;
tuttavia le dispute interne tra due casati crearono ulteriori disordini, che si
prolungarono, tra un periodo di pace e l’altro, fino all’avvento visconteo. Fu
proprio con l’ondata dei Visconti che il casato dei Dal Verme acquistò
importanza in questa zona: ad essi infatti fu concesso il feudo e lo mantennero
sino all’avanzata dell’esercito francese. A cavallo tra il 1400 e il 1500, poi,
Ludovico il Moro si rifugiò in Germania e concesse il feudo a Galeazzo di
Sanseverino, signore di Zavattarello, perdendo in questo modo ogni autorità.
Reclamando i propri diritti di proprietà, quest’ultimo si alleò con i Francesi,
ma venne ucciso nella battaglia di Pavia tra Spagnoli e Francesi del 1525. Da
allora i Dal Verme rimasero padroni incontrastati del feudo. DA VEDERE
A Zavattarello, non può mancare una visita al maestoso Castello, che risale al X
secolo, e si erge su un colle boscoso che sovrasta l'abitato. Durante l'ultima guerra
mondiale l'interno del castello è stato saccheggiato e dato alle fiamme dalle
truppe nazifasciste. Recentemente ristrutturato, è di proprietà del comune, che
vi organizza mostre e rassegne.
Di proprietà dei Dal Verme sino al 1975, anno in cui fu ceduto al Comune: si
caratterizza per la forma irregolare ed è stato messo in comunicazione con
rocche e castelli vicini, come quelli di Montalto, Romagnese, Valverde,
Pietragavina. Nel cortile interno, cui si accede da un alto ponte levatoio, è
ancora visibile un pozzo. Il maniero è visitabile ogni Domenica dalle 14.30 alle
18 da Marzo a Maggio, dalle 15 alle 19 da Giugno a Settembre e dalle 14.30 alle
18 ad Ottobre e Novembre. Importante è anche la Chiesa di San Paolo, che farà
da cornice al nuovo concerto di Ultrapadum e che, insieme al Castello, domina i
poggi sotto cui scorrono i torrenti Morcione e Tidone. Al centro del paese si
trova poi un Oratorio dedicato a San Rocco, di antica fondazione, come appare
negli affreschi presenti, al cui interno si conserva un antico e grandioso
tabernacolo del 1400. |