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Rivanazzano
si trova all’imbocco della Valle Staffora.
Il territorio di Rivanazzano fu abitato già in epoca romana, grazie alla
presenza di sorgenti naturali, alla salubrità dell’aria ed al fertile suolo.
Nell’ XI secolo un documento attesta l’esistenza di un vicus lardario, di chiara
derivazione romana. Nell’Alto Medioevo Rivanazzano fece parte dei possedimenti
di Tortona, pur avendo signori propri. Posizionato a dieci chilometri di
distanza da Voghera, fu annesso con essa alle terre dei Visconti e, intorno al
1450, fu infeudato ai Campofregoso, a cui successero, dopo vari avvenimenti
storici e passaggi di proprietà, i Roverato, che governarono sino al termine del
sistema feudale. I loro eredi abitano tuttora nel castello fatto erigere dai
Malaspina, in località Nazzano. La parte più antica del paese è conosciuta come “Borgo Cane”. In questa zona si
trova una delle 5 torri pentagonali presenti in Italia. Costruita nel XII
secolo, rappresenta uno dei rari esempi di fortificazione non esagonale. Faceva
parte di un più vasto complesso cinto da mura, entro il quale sorgeva un
castello di cui sono rimasti pochi resti. Sempre nel Borgo Cane si trova la
chiesa della S.S. Trinità. L'edificio, in pietra a mattoni a vista, conserva un
coro ligneo seicentesco, un dipinto raffigurante "L'Annunciazione" e un organo
seicentesco, recentemente ristrutturato, che è fra i più antichi della
Lombardia.
Oltre all’attrezzato centro termale, conosciuto e frequentato sin
dall’antichità, il paese di Rivanazzano si distingue per una singolare torre
d’avvistamento costruita in cotto, a pianta pentagonale, leggermente scarpata
alla base: prospetta la piazza principale e costituisce, per la sua forma
irregolare, l’unico esemplare del territorio pavese. Tra l’abitato urbano si
erge la Parrocchiale di San Germano, edificata intorno al 1600 su una pieve di
antica fondazione. L’interno è arricchito da due pregevoli affreschi, eseguiti
tra il 1700 e il 1800. Nella ricostruzione è stato ruotato l’assetto originario:
l’attuale cappella del Rosario è stata ricavata dall’abside preesistente. Degni
di nota, poi, la Chiesa della SS. Trinità e l’oratorio di San Rocco, anticamente
adibito a lazzaretto. In località Madonna del Monte, a circa 400 metri di
altitudine, si trova la Stazione botanica di Rivanazzano. Si compone di due
parti: una, affidata alla cura dell’uomo, ospita una baita, un gazebo, tavoli e
panche; l’altra, lasciata alla natura, è invece occupata da un bosco di essenze
miste, come carpini neri, castagni, cerri, meli selvatici ed altre varietà.
Il Teatro Comunale di Rivanazzano è stato costruito alla fine dell’800. Nato
come sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, è stato utilizzato come sala
cinematografica fino alla fine degli anni ’90. Dopo un lungo periodo di
chiusura, è stato completamente restaurato ed è ora stato restituito al Comune,
pronto per iniziare una nuova vita. Si consiglia di visitare anche Nazzano, borgo risalente all’anno mille. Il
simbolo del piccolo centro, visibile anche dalla statale, è il castello. Fatto
costruire in laterizi dai Malaspina verso l'anno mille, ha subito agli inizi del
secolo radicali trasformazioni. Sorge sulla sommità di un colle che controlla
l'imbocco della valle Staffora.
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In località Madonna del Monte a circa 400 metri di altitudine, si trova la
Stazione botanica di Rivanazzano. Si compone di due parti: una, affidata alla
cura dell’uomo, ospita una baita, un gazebo, tavoli e panche; l’altra, lasciata
alla natura, è invece occupata da un bosco di essenze miste, come carpini neri,
castagni, cerri, meli selvatici ed altre varietà. |