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PONTE NIZZA
I territori che costituiscono il Comune di Ponte Nizza sono legati alla
storia del celebre eremo di S.Alberto di Butrio. La frazione Pizzocorno era
proprietà dei Malaspina e nel 1158 fu annessa al feudo dell'Abbazia di S.Alberto
, che, dopo successive cessioni e passaggi di proprietà, tornò ai Malaspina.
Simile sorte ebbe Trebbiano, annesso dai Malaspina al feudo di Oramala.
Singolare, invece, la storia di San Ponzo Semola, che, in epoca romana, fu
rifugio sicuro dei cristiani, tra cui proprio San Ponzo, legionario romano da
cui la località prende nome. Queste frazioni furono unite attorno al 1928 per
costituire il Comune di Ponte Nizza, che fa parte della Comunità Montana dell'Oltrepò
Pavese.
DA VEDERE
Da non perdere, naturalmente, l'eremo di S. Alberto di Butrio, dedicato
all'abate eremita fondatore dell'abbazia e considerato un gioiello
dell'architettura medievale, tanto da meritarsi l'appellativo di "perla dell'Oltrepò".
Vi sono poi le quattro chiese che costituiscono il "cuore" dell'agglomerato,
formando una vera e propria "cittadella sacra", meta di turisti e fedeli. La più
antica è quella dedicata a Santa Maria (XI secolo), di cui però si sono persi
gli affreschi. Un secolo più tardi fu invece realizzata la chiesa intitolata a
Sant'Alberto, che presenta un interessante ciclo di affreschi che ricoprono
totalmente le pareti dell'edificio. Anche la chiesa dedicata a S.Antonio è
completamente affrescata e mostra scene bibliche e scorci di vita dei santi. Nel
chiostro del giardino di Sant'Alberto si conservano poi le spoglie di Edoardo II,
re d'Inghilterra, che si dice abbia trovato rifugio presso l'abbazia scampando
ad una congiura. |