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    | Località | GARLASCO  |  
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  Garlasco si trova quasi al centro della Lomellina, a poca distanza dalla 
  riva sinistra del Terdoppio e non lontano dalla valle alluvionale del Ticino. 
  Il territorio, incluso nella Pianura Padana, è quasi esclusivamente 
  pianeggiante, e caratterizzato da numerose risaie e coltivazioni di cereali e 
  mais. Di probabile origine preromana (almeno a giudicare dal nome), è citato 
  sin dal X secolo; nel 981 fu donato dall'imperatore Ottone II al monastero di 
  San Salvatore di Pavia, a quell'epoca tra i massimi possidenti della zona. Nel 
  XII secolo entrò poi a far parte dei domini pavesi, restando a lungo libero da 
  signorie feudali. Solo nel 1436 il conte palatino Guarnerio Castiglioni fu 
  investito di Garlasco da Filippo Maria Visconti, e il feudo rimase poi ai suoi 
  discendenti, divisi in più linee, che ne ebbero la con signoria; solo 
  Alessandro Castiglioni, nel 1761, riunificò il potere nelle sue mani; il 
  nipote Alfonso Gaetano, nel 1774, ebbe il titolo di Conte di Garlasco, ma fu 
  anche l'ultimo feudatario. Nel 1818 fu definitivamente unito a Garlasco il 
  comune di Aurelio e San Biagio. A Garlasco, meritano di essere visitati anche la Chiesa Parrocchiale di 
  Santa Maria Assunta, in stile corinzio; la Chiesa di San Rocco, posta proprio 
  sul retro, decorata internamente con affreschi realizzati da artisti locali; 
  il Santuario della Madonna della Bozzola, la cui edificazione viene fatta 
  risalire al 1462, quando, miracolosamente, la Vergine apparve ad una fanciulla 
  nell’atto di venerare un’immagine mariana posta su un tabernacolo; proprio 
  sull’altare maggiore è posta l’icona legata al prodigioso evento. Da non 
  perdere il Castello, di cui rimangono però soltanto un torrione posto alle 
  spalle della piazza, oltre che alcuni resti di fondamenta ed una piccola 
  torre, quali testimonianze del nucleo originario, che viene fatto risalire tra 
  il XIV e il XV secolo. Il territorio di Garlasco, inoltre, fa parte del Parco 
  Lombardo della Valle del Ticino, e alla frazione Bozzola è presente l'Oasi 
  LIPU "Bosco del Vignolo". |  
    | Teatro Martinetti | 
  Tra le bellezze artistiche che caratterizzano Garlasco, vi è sicuramente il 
  Teatro Martinetti. Costruito presumibilmente intorno al 1830 come "Teatro 
  Sociale", fu progettato dal geometra Giuseppe Martinetti e dal figlio Cesare, 
  ingegnere, che fecero anche parte della prima gestione societaria. Rimodernato 
  ed ampliato, nel 1887 passò all'amministrazione comunale, che cominciò anche a 
  gestirne il calendario: opera e operetta, concerti, ma anche beneficenza 
  furono le attività prevalenti del teatro, che viveva un periodo di notevole 
  splendore. La struttura venne poi intitolata, intorno al 1920, a Francesco 
  Martinetti, figlio di Cesare, che dall'Argentina era rientrato in Italia per 
  combattere nella Prima Guerra Mondiale, dove trovò la morte. Con l'avvento del 
  cinematografo, il teatro subì un lento declino fino agli anni Cinquanta, 
  quando venne riconvertito in sala da ballo. Negli anni Settanta il teatro 
  perse definitivamente il suo status di locale pubblico, e diventò dapprima 
  sede di partito politico, quindi magazzino e infine abbandonato perché 
  fatiscente. Tuttavia nel 1977 l'amministrazione comunale decise di recuperarlo 
  e, dopo trent'anni di lavori, il teatro venne re-inaugurato nel 2006. 
  Attualmente il Martinetti può contenere circa 250 persone: l’interno ricorda, 
  molto più in piccolo, il Teatro alla Scala di Milano. A pianta circolare, ha 
  due ordini di palchetti oltre al loggione, ed una platea da circa 70 posti. Il 
  teatro ha l'ingresso lungo via della Trinità e la facciata presenta vari 
  motivi classici di architettura rinascimentale.  |  
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