|
GARBAGNA
Garbagna rappresenta il principale centro della Val Grue. L'architettura del
centro storico richiama alla mente i borghi liguri: alte case addossate le une
alle altre, vie caratteristiche, archi, portali scolpiti e qualche palazzo, come
quello dei Fieschi-Alvigini, quello dei Cervini e quello dei Doria, dove
risiedeva il Commissario del Feudatario, nella bella Piazza Doria. Qui al
centro, sotto ad un antico arco di pietra, si apre un pozzo pubblico. A lato
della Chiesa Parrocchiale, però, si trova la piazza più antica, più nota come "a
piassa da l'urmu", la 'piazza dell'olmo', dove un tempo sorgeva un un olmo
secolare, testimone di tanta storia paesana. Era proprio in "platea sub ulmo" -
come si legge negli antichi statuti medievali - che si sottoscrivevano accordi,
si concedevano investiture e si facevano transazioni. Esiste inoltre ancora sul
posto un'enorme pietra scura, la pietra del banco di giustizia, che in paese
chiamano "a prega da l'urmu" (la pietra dell'olmo), dalla quale, secondo una
tradizione, venivano pronunciate pubblicamente le sentenze, o, più
semplicemente, essa sarebbe servita da pedana per il banditore che, seguendo un
preciso rituale, dava lettura dei bandi e delle decisioni del feudatario o del
suo commissario. Proprio le "pietre dell'olmo" sono citate in un atto del 24
Settembre 1435.
DA VEDERE
A Garbagna merita una visita la Chiesa, dedicata a San Giovanni Battista,
rifacimento settecentesco della primitiva pieve romanica dell'XI secolo.
All'interno sono contenute pregevoli opere, come un Crocifisso professionale ed
una Madonna lignea, attribuiti al Maragliano; accanto ad un organo moderno se ne
conserva un altro del Seicento (il più antico della Diocesi Tortonese), un
autentico gioiello dell'arte organaria italiana. L'Archivio Parrocchiale,
inoltre, vanta un fondo pergamene e libri antichi di inaspettata ricchezza, che
vanno dal X al XV secolo, oltre ad un raro messale del VII-VIII secolo. Su
Piazza Doria, sede del nuovo appuntamento con Ultrapadum, si trova invece
l'Oratorio di San Rocco, che sulla facciata porta, ormai cancellati dal tempo,
gli affreschi attribuiti al Carlone. È questa la sede di un'attiva
confraternita, che in paese organizza raduni di istituzioni consorelle, con i
loro artistici e colossali crocifissi professionali. A dominare il paese vi sono
poi i resti imponenti del Castello, un austero maniero medievale a torre
quadrata che, come gli altri nella valle, decadde dopo l'introduzione della
polvere da sparo. Oggi è stato ripulito ed illuminato, offrendo l'opportunità
per una suggestiva passeggiata. Garbagna è nota per la produzione frutticola, in
particolare di ciliegie, cui è dedicata la famosa Sagra di Giugno e che sono
state insignite del presidio Slow Food. |