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ASSOCIAZIONE MUSICA LAUDANTES |
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Concerto |
MUSICA PER LE ABBAZIE STAGIONE 2005 |
Programma |
Antonio Caldara Sansone |
Note introduttive |
«Là ci darem la mano», è l’invito che Don Giovanni rivolge, nel capolavoro
mozartiano, alla malcapitata Zerlina, mostrandole il «casinetto» in cui
intende condurre e sedurre la «contadinotta». Nel programma del nostro
concerto l’avverbio indica un luogo diverso, una città dalla tradizione
musicale illustre, dove si danno idealmente la mano i compositori che
ascolteremo. La città è Vienna, la capitale imperiale retta da una dinastia,
gli Asburgo, caratterizzata, in alcune delle sue figure più rappresentative,
da straordinari talenti musicali: una dinastia per la quale la musica non ha
significato soltanto una forma di prestigio pubblico, ma un mezzo, adottato
con entusiasmo, di formazione umana globale, una compagna fedele
dell’esistenza. Così Leopoldo I componeva, Carlo VI si metteva volentieri
alla testa della sua Cappella musicale, Maria Teresa avrebbe voluto calcare
le scene nell’opera allestita per le nozze della sorella; e nel 1762
troviamo l’intera famiglia imperiale (Maria Teresa, tutti i figli, tra cui
il futuro Giuseppe II, e una nuora) intenta a eseguire, ciascuno con la
parte di propria competenza, le Litanie lauretane di Johann Adolf Hasse
nella parrocchia di Corte. Ma vi è un altro luogo che accomuna gli autori
del nostro programma, un luogo geografico e ideale a un tempo: l’Italia con
la sua tradizione musicale. Se infatti soltanto il veneziano Caldara è
nostro compatriota, tutti gli altri compositore possono vantare una capitale
formazione nel nostro Paese negli anni di gioventù, un apprendistato, comune
a moltissimi colleghi d’Oltralpe, che si protrasse per anni. Inoltre, con
l’eccezione dei soli Lieder di Mozart, il programma è interamente italiano
per lingua e forme musicali. Questo viaggio attraverso tutto il Settecento –
si va dal tardo Barocco di Caldara e Händel al pieno Classicismo del Mozart
maturo, passando per lo stile galante di Hasse – allinea lavori vocali quali
cantate, arie, duetti e Lieder: quasi tutte composizioni autonome, che
tuttavia, nel caso di quelle italiane, rimandano, per derivazione o
allusione, alla grande forma dell’opera in musica, trasferendo nella cornice
splendida e a un tempo intima delle sale dei palazzi nobiliari il fascino
della vocalità di primedonne e castrati, e dando vita, senza scene né
costumi, a una sorta di palcoscenico ideale. Su queste “assi” si
avvicenderanno di volta in volta la vicenda biblica di Sansone e dei
Filistei, in una cantata per basso del vicemaestro della Cappella imperiale
Antonio Caldara, amatissimo da Carlo VI (un lavoro la cui paternità, a lungo
contesa da Hasse, è stata dimostrata recentemente da chi scrive); i delicati
turbamenti pastoral-sentimentali di Johann Adolf Hasse, legato per mezzo
secolo alla Corte di Vienna, attraverso un cantata pubblicata a Londra nel
1751; un duetto “infero” composto in Italia da Georg Friedrich Händel,
straordinario campione della vocalità tardobarocca, unico autore estraneo
all’ambiente asburgico; e soprattutto una ricca messe di composizioni
mozartiane, a coprire gli ultimi tre lustri di vita del genio (1778-1791):
il celebre duetto dal Don Giovanni, intense arie da concerto che
costituiscono una sorta di frammento di melodramma, e intimi Lieder di una
delicatezza degna di Watteau, quando non si accendono di quell’inquietudine
vibrante che anima anche la Fantasia in Re minore per fortepiano.
Raffaele Mellace |
Artisti |
LUCIA CIRILLO mezzosoprano Nata a Crema il 21 gennaio 1974, ha conseguito il diploma di maturità classica diplomandosi in chitarra classica con il massimo dei voti presso il Conservatorio Statale di Musica “F. Bomporti” di Trento – Riva del Garda. Ha inoltre partecipato a vari concorsi, segnalandosi al “Concours Franco-Italien de Musique de Paris” nel 1993, dove ha ottenuto il secondo premio (primo premio non assegnato), e al “Terzo Concorso Internazionale di Musica” di Tortona, dove ha ottenuto il secondo premio. Ha collaborato per alcuni anni con il gruppo vocale “C. Monteverdi” di Crema, con il quale ha tenuto concerti come mezzosoprano. Da allora si è dedicata allo studio del canto. Nel 1999 ha preso parte all’inaugurazione del Teatro San Domenico di Crema, interpretando la parte del Console I nell’opera Eliogabalo di F. Cavalli, sotto la direzione di Roberto Solci. Ha debuttato con Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota nel ruolo della Baronessa di Champigny, sotto la direzione di Piero Bellugi e Vincenzo Maxia, presso il Teatro Sociale di Mantova, il Teatro La Gran Guardia di Livorno e il Teatro Alighieri di Ravenna. In duo con il pianista Michele Bolla, ha vinto il Premio speciale per miglior duo al “20° Concorso nazionale di musica vocale da camera Città di Conegliano”. Ha inoltre vinto il 54° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa As.Li.Co. 2003 per il ruolo di Idamante nell’ Idomeneo di Mozart, che ha debuttato presso i Teatri di Como, Cremona, Brescia e Pavia, e il XXXIII Concorso Internazionale per Cantanti Toti Dal Monte. Collabora con diverse orchestre e ensemble barocchi, quali Il Giardino Armonico, La cappella della pietà dei Turchini, l’Europa Galante. LUIGI DE DONATO Basso Nato nel 1975 a Cosenza, ha studiato recitazione e musica al Conservatorio S. Giacomantonio. Nel 1999 è stato vincitore del V Concorso Internazionale Premio Città di Roma per l'opera La Bohème e debutta il ruolo di Colline. Nel 2000 ha partecipato al XVI Concorso Internazionale Maria Caniglia vincendo una borsa di studio che gli ha permesso di perfezionarsi con M. Baker e G. Raimondi e debuttare il ruolo di Ben nel Il telefono di Giancarlo Menotti. Nello stesso anno ha vinto il VI Concorso Internazionale Premio Città di Roma per l'opera Don Giovanni di Mozart e ha debuttato nel ruolo di Leporello; successivamente viene insignito del premio Miglior Voce di Basso al Concorso Internazionale di Canto F. P. Tosti. La vittoria della VII edizione del Concorso Internazionale G. Di Stefano del dicembre 2000 gli dà la possibilità di interpretare il ruolo di Simone in Gianni Schicchi. Nel 2001 si aggiudica la vittoria del 51° Concorso As.Li.Co. per l'opera La clemenza di Tito di W. A. Mozart dove ha interpretato il ruolo di Publio. La sua brillante carriera lo ha portato a debuttare con grande successo al Festival di Chiusi ed. 2003, Teatro di Saronno, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Politeama Greco di Lecce, Rossini Opera Festival ed 2004, Lugano Radio Svizzera Italiana, Teatro La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino e nell'ambito della stagione 2004-2005 dell'Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Grande Théâtre de Genève nel gennaio-febbraio 2005. Ha registrato per la casa discografica ARTS l'opera inedita Elena e Malvina di C. E. Soliva con la direzione del M.D. Fasolis e l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana. RICCARDO DONI Fortepiano Nato a Milano nel 1965, si é diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma sotto la guida del M° Lorenzo Ghielmi. Successivamente ha studiato Organo e Clavicembalo nella classe di Jean Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea. Ha iniziato gli studi di direzione di coro con il M° Giorgio Bredolo e successivamente ha frequentato vari corsi di formazione corale e direzione di coro. Dal 1984 é direttore del gruppo vocale dell’ Associazione Musica Laudantes con il quale ha una costante attivitá concertistica. Dal 1990 al 1996 é stato direttore del coro della “Nuova polifonica ambrosiana” e dalla fondazione al 1998 dei Madrigalisti Ambrosiani con i quali ha tenuto concerti per l’Autunno musicale di Como e per Musica e poesia in S. Maurizio di Milano. Come organista e clavicembalista ha suonato per importanti stagioni concertistiche in Italia e all’estero in veste di accompagnatore e solista, (Germania, Francia, Svizzera, Ungheria, Russia, Austria, Finlandia, Norvegia, Spagna, Olanda, Belgio, Cecoslovacchia, Lussemburgo, Danimarca, Corea, Giappone, Malesia, Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay, Estonia, Lettonia e Australia). Dal 1994 é collaboratore stabile dell’ensemble “Il Giardino Armonico”di Milano, nella veste di Clavicembalista e Organista, con il quale ha tenuto concerti in alcune delle sale piú importanti del mondo, lavorando con personalitá musicali come C. Coin. G. Leonardt, G. Antonini, C. Bartoli, E. Mei, Katya e Mariele Labeque, O.Dantone, V. Mullova ed altri. Ha registrato per Teldec, Supraphon, Stradivarius e Sarx Records di Milano. |
Per informazioni: ASSOCIAZIONE
MUSICA LAUDANTES tel 02-4502831 fax 02-45867713 |
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