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11 ottobre 2001 Pag.54

Domenica al Castello Litta di Gambolò serata in memoria di Antonio Conatrali
Operetta amore mio
 

Una persona ci lascia per sempre ma la sua apparizione su questa terra a volte lascia un segno indimenticabile nella compagna, nella famiglia, tra gli amici e infine nella città in cui ha vissuto e per la quale ha lavorato. Antonio Conatrali è scomparso lo scorso aprile 2001, e oggi i suoi amici e quanti hanno apprezzato il suo impegno civile lo vogliono ricordare, ma ricordarlo con una manifestazione che non vuole essere una commovente cerimonia, ma come avrebbe voluto lui stesso, deve essere una serata tra amici e in compagnia della musica che amava, ma soprattutto in allegria. A ricordare l'amico viene a Gambolò il comico Gigi Franchini, per una serata organizzata dalla Amministrazione di Gambolò, assessorato alla Cultura. Lo spettacolo dedicato a musiche da operetta e canzoni si terrà domenica 14 ottobre con inizio alle ore 21.00 nella sala del Castello Litta con ingresso libero.

Antonio Conatrali è stato insegnante di matematica e poi dirigente scolastico per diversi anni a Mortara, ha svolto una lunga attività in campo politico ricoprendo la carica di Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport e di Vicesindaco, dimostrando una profonda sensibilità in ambito Culturale. In particolar modo si è applicato per la riqualificazione della Biblioteca Civica di Gambolò, il Museo Archeologico Lomellino, la creazione della Civica scuola di Musica promuovendo diverse attività.

Il concerto di domenica vedrà protagonista Gigi Franchini, il noto comico di Garlasco, che più volte abbiamo avuto occasione di ascoltare dal vivo nei concerti estivi; comico e cantante, vivace animatore di serate musicali, ha al suo attivo una lunga esperienza sia per quanto riguarda l'operetta, ha cantato con molte delle più importanti soubrette degli ultimi anni, ma si è dedicato anche con particolare amore alla riscoperta di canzoni degli anni 20, alle quali ha dedicato due precedenti incisioni.

Da poco tempo ha pubblicato un nuovo CD nel quale propone una ventina di brani d'operetta, alcuni conosciutissimi come la Canzone di Sigismondo da "Al cavallino bianco" di Benatsky e Stolz o "L'amore sciocco" da La principessa della Czardas di E.Kalman, o ancora "Me ne infischio" da La casa innamorata di C.Lombardo. Ma il grande pregio di questa raccolta è quello di aprirci gli occhi sulla parte sommersa dell'iceberg "operetta", quello che noi oggi conosciamo è solo una piccola parte dell'immenso patrimonio che è stato generato dai compositori di questo genere e che giace dimenticato per la mancanza non di valore ma di interpreti di valore che gli possano ridare vita. Risorgono così dal loro decennale letargo i titoli che mai abbiamo visto sulle nostre scene nell'ultimo mezzo secolo a partire dagli italiani V.Ranzato (I merletti di Burano, La duchessa di Holliwood), M.Costa (Il re di Chez Maxim), C.Lombardo (Parigi che dorme) e G.Pietri (Rompicollo). Ma anche pagine di autori di oltralpe come "L'amore è un treno" di Jean Gilbert dalla sua "Katia la ballerina" o "Stanotte faccio il parigino" per l'edizione londinese della Vedova allegra di F.Lehar. Tutte le pagine sono rese con la sua solita classe e con gusto calibrato, piuttosto particolari gli arrangiamenti studiati dal maestro Alessandro Panella, pianista diplomatosi sotto la guida di V.Rosetta che lo accompagnerà nel concerto di domenica. ("L'amore sciocco" Brani d'operetta Edizioni VideoRadio Milano)

 

Mario Mainino


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