Accademia Litta - Milano - Orchestra Sinfonica.

L’idea iniziava a disegnarsi un paio di anni fa, all’indomani delle fortunate rappresentazioni del mozartiano Idomeneo Re di Creta che, diretto da Carlo De Martini, impegnava i palcoscenici di Brescia, Como, Cremona e Pavia per la stagione 2003 del Circuito Lirico Lombardo. La tappa successiva vedeva il rifondarsi dell’Associazione ‘Il Quartettone’ e il suo organizzarsi in una struttura basata su di un comitato direttivo formato da cinque componenti dell’Orchestra, che si avvale della consulenza musicologica di Cesare Fertonani ed Emilio Sala, docenti presso l’Università degli Studi di Milano.
Nasce così l’Accademia Litta, orchestra classica con strumenti d’epoca, che si costituisce ufficialmente e si presenta al pubblico nel 2005 a Milano.

Musicisti italiani, tutti specializzati nella prassi esecutiva storica, con esperienza internazionale nelle grandi formazioni dedite alla musica antica: molti di loro collaborano stabilmente con direttori e solisti del calibro di Jordi Savall, Fabio Biondi, Diego Fasolis e Giovanni Antonini. Dal Palazzo Litta l’Orchestra prende il nome, ed è ospitata per la stagione 2006/2007 nel Teatro della storica dimora milanese, gioiello settecentesco recentemente restaurata: uno spazio che tra stucchi e velluti accoglie circa 200 persone, e che, affollatissimo per la stagione di prosa, in questa occasione dedica alla musica classica uno sguardo particolare.
L’orchestra nasce con l’intento di affrontare il repertorio del periodo classico: pagine ancor oggi - almeno in Italia - poco frequentate dai gruppi di “musica antica” che hanno fino ad ora privilegiato l’epoca barocca e il primo Settecento. D’altro canto, il riferimento al periodo classico non va considerato in senso troppo restrittivo: benché l’asse cronologico attorno al quale l’orchestra intende muoversi sia quello tradizionalmente compreso tra il 1770 e la morte di Beethoven, il termine fin troppo univoco di “classicismo” va inteso qui al plurale. Nell’arco temporale indicato convivono infatti molteplici tendenze stilistiche e di linguaggio difficilmente riconducibili alle sole matrici del classicismo viennese. D’altronde questa esigenza di sconfinamento non riguarda soltanto l’ambito cronologico e le scelte di repertorio.
In un’epoca in cui la prassi esecutiva storica conosce un fervore e persino una frenesia di attività e di proposte di assoluto livello, si sente comunque l’urgenza di tornare a ripensare presupposti e scelte di metodo. L’orchestra Accademia Litta è dunque in questo senso anche un laboratorio di idee e di approfondimento che si propone di intrecciare e di far interagire esecuzione e ricerca, tecnica e riflessione, fantasia interpretativa e consapevolezza critica.
Oltre alla Stagione presso il Teatro Litta l’Accademia svolge un’intensa attività artistica autonoma; di particolare rilievo la pubblicazione nel corso del 2006, con la direzione di Carlo De Martini e la partecipazione di Antony Pay,per «Amadeus» di sei cd dedicati alle Serenate mozartiane, prima registrazione integrale con strumenti d'epoca.
Nel 2007 ha proposto in prima esecuzione moderna il melologo Andromeda di Niccolò Zingarelli.
La stagione 2008 prevede concerti dedicati alla letteratura solistica a cavallo tra '700 e '800 e un altro melologo: la Medea di Jiri Benda.

Supportata da un comitato scientifico di cui fanno parte Emilio Sala e Cesare Fertonani, docenti dell'Istituto di Storia della Musica dell'Università Statale di Milano, Accademia Litta si pone l'obiettivo di riportare all'attenzione del pubblico testi e partiture uscite a volte ingiustamente dalla pratica concertistica moderna, come nel caso di Andromeda e Medea, senza trascurare la rilettura dei tanti capolavori dell'epoca classica che, con lo sviluppo delle tecniche costruttive degli strumenti, hanno cambiato volto e suono nel corso del tempo.

Fonte: info ufficio stampa Orchestra Accademia Litta
Aggiornamento :
14/08/2008 http://www.concertodautunno.it/cur/orchaccademialitta.html