Da Ossona,
con un percorso di poco più di due chilometri in direzione nord, ci si porta
a Casorezzo, centro agricolo che nell'ultimo dopoguerra ha conosciuto una
nuova vocazione industriale. L'antichità del borgo è documentata dal
ritrovamento di una necropoli romana con una ricca dotazione di
suppellettili databili all'età di Vespasiano (69-79 d.c.).
Non vi é traccia di un castello medievale, della cui esistenza sono
pervenute varie documentazioni, a eccezione di un sorta di torrione ubicato
nel settentrione dell'abitato, ma si ritiene che l'antica parrocchiale di
San Giorgio martire fosse originariamente collocata all'interno del
perimetro fortificato.
L'edificio attuale fu però ricostruito nei primi anni del secolo XX e
consacrato nel 1913. Le opere d'arte, di cui il tempio é peraltro ricco,
sono tutte d'età contemporanea. II piú importante monumento del paese é
rappresentato dall'oratorio di San Salvatore, citato in documenti del secolo
XIII e successivamente alterato e modificato, non sempre in modo coerente,
in cui sono conservati affreschi di grande interesse.
Non mancano, nel territorio comunale, alcune residenze signorili di un certo
rilievo; tra queste villa Caccia Dominioni, villa Gajo-Cabassi e villa Luigi
Gajo, tutte dotate di parco. Il centro storico conserva poi alcune
abitazioni di grande fascino.
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