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Ridotto del Teatro Cagnoni
Sabato 9 marzo 2024 – ore 10,00
Presentazione libraria
#cagnoni150
GARBERINI
e il suo SIPARIO EPICO
Camilla Rodolfi, l'eroina
FOTO GENTILMENTE CONCESSE DA GIUSEPPE ARANCIO
PROGRAMMA e NOTE :
Oggi al ridotto del Teatro Cagnoni in attesa di sapere cosa succederà con la stagione teatrale che doveva aprirsi ai primi di aprile e già è stato annunciato che slitterà verso la metà mi domando come faranno le varie compagnie a riscadenziare gli impegni. Comunque oggi esce un altro libro sul teatro che parla nello specifico di uno dei sipari di bellezza che il teatro possiede e il cui restauro è stato già presentato in una serata musicale tempo fa.
Autori e relatori:
Giovanni Borroni - Società Storica Vigevanese
Edoardo Maffeo - Società Storica Vigevanese
Pier Luigi Muggiati - Archivio Storico Città di Vigevano
Dino Rabai
Moderatore Sara Brasca (Amici del Teatro Cagnoni,vicepresidente)
sabato 9 marzo 2024, ore 10,30
Ridotto del Teatro Cagnoni – Corso Vittorio Emanuele II, 45, – 27029 Vigevano (PV)
A cura di Associazione Amici del Teatro Cagnoni
Per celebrare il restauro del sipario storico "L'assedio di Vigevano" di Giovan Battista Garberini. Sabato 9 marzo alle ore 10.30 presso il Ridotto del Teatro Cagnoni, l’Associazione Amici del Teatro Cagnoni presenterà il volume “Sipario alla ribalta”, che celebra il restauro del sipario storico “L’assedio di Vigevano” di Giovan Battista Garberini.
Gli autori – Giovanni Borroni, Edoardo Maffeo, Pier Luigi Muggiati e Dino Rabai – parleranno della Vigevano di fine ‘800.
Giovanni Battista Garberini (1819 – 1896)
Note tratte dal libro IL CAGNONI HA CENTO ANNI di Luigi Casoni
Dello stesso Cesare Spargella (giornalista vigevanese dell'epoca) ci
sembra opportuno riportare un brano riguardante il giudizio sulle tele
dipinte da Giovanni Battista Garberini, che sono state recentemente
restaurate dal prof. Enzo Vicentini di Milano, per iniziativa della
Direzione Teatrale Comunale, e che dal novembre del 1972 sono state
nuovamente installate sul palcoscenico del teatro, dove vengono
presentate al pubblico nel corso degli intervalli dei vari spettacoli
teatrali allestiti.
Ecco il testo della prima impressione destata dai sipari :
«Bravo Garberini! bravo davvero! La guerra e la pace, il passato e il
presente del tuo paese hai voluto ritrarre in queste due grandiose tele,
e ben ci sei rìescito.
Argomento del Sipario è l'assedio di Vigevano ai tempi di Francesco
Sforza, l'assalto al castello è il punto culminante dell'azione. Quante
bellezze artistiche in quel pandemonio di vita e di morte, di gioie e di
dolori, di luce e di tenebre, di affetti e di passioni, di virtù e di delitti...
Il Comodino invece rappresenta una campagnata sulle amene rive del
patrio Ticino. Non più furori di combattimento, ma gaudii e serenità di
gioie; non im-precauzioni e dolori, ma canti d'amore e dì pace, ma
orizzonti di luce infinita; non polve e rovine, ma placide e romantiche
spiaggie. e fonti purissime, ed ombre ed aure fresche, refrigeranti; non
odii violenti, ma amistadi e comunanze di concordi gioie. E nell'una e
nell'altra tela correzione di disegno, vividezza di colori, vita e moto,
luce ed aria sparse con egregia mano, con mente, con cuore».
Dire quanto il teatro venne a costare complessivamente non è
possibile: ai vari preventivi e bilanci fatti nelle diverse epoche si
aggiunsero successivamente altre spese e alcune pendenze sorte con
i vari costruttori e alcuni proprietari vicini. I pagamenti continuarono
fino al mese di aprile del 1875, quando la Commissione decise di
saldare i residui ai fornitori.
L'importo complessivo, comunque, superò, le 355 mila lire previste e
la differenza fu pagata dal Municipio.
Sipario epico
Comodino agreste
Comodino agreste cartolina
Sulla parete destra della Sala Ottocentesca di PALAZZO RONCALLI è collocato il ritratto di Vincenzo Roncalli (1792 – 1872), senatore del Regno, ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, e commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia. Ultimo rappresentante del casato vigevanese, fu anche sindaco della città nel biennio 1827 – 1828 e fu insignito della medaglia d’Argento del ministero della Pubblica Istruzione « per il bene recato all’istruzione del popolo ». Il dipinto è opera del pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (1819 – 1896).
A Palazzo Crespi, sede della Biblioteca Mastronardi di Vigevano la Sala Garberini è stata per anni sede dei nostri incontri e conferenze organizzati dagli Amici di Palazzo Crespi
La quadreria dell'Ospedale Civile di Vigevano raccoglie varie opere antiche, tra cui i cinquecenteschi frammenti dell'Ancona dell'Immacolata e il Polittico della Visitazione, un Procaccini, un Bernardino Ferrari, e i ritratti dei benefattori, spesso dipinti da quotati pittori vigevanesi dell'epoca, quali G.B. Garberini.
Al Cimitero di Vigevano, nella Rotonda secentesca, oggi in stato ai degrado ed abbandono, c'è un monumento funebre opera scultorea e pittorica del Garberini.
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Camilla Rodolfi? Storia o leggenda?
Mario Cantella, politico e storico della città di Vigevano ha
pubblicato una interessante documentazione sul personaggio che fu il
protagonista di una rappresentazione al primo teatro di Vigevano il GALIMBERTI
(1813).
IL VELARIO, STORIA COMMEDIA E POESIA
Il velario del teatro Cagnoni raffigura l’assedio di Francesco
Sforza a Vigevano del 1449 e l’eroismo di Camilla Rodolfi.
Nel Carnevale del 1848, precisamente il 24 febbraio, al teatro civico GALIMBERTI
(poi Colli Tibaldi) andò in scena il dramma in due atti “Camilla” scritto da
Stefano Boldrini, avvocato, letterato, storico e patriota. Sempre il Boldrini
scrisse in dialetto vigevanese il componimento “Oûn fácc d’Avgevan”.
Nel 1992 scrissi un libretto con la ricostruzione dell’avvenimento storico e con
la riproduzione anastatica dei due componenti del Boldrini.
Qui potete leggere gratuitamente questi preziosi documenti:
https://online.fliphtml5.com/gzush/dfoc/index.html di
Mario Cantella
Note:
MI RACCOMANDO, COPIA PURE QUELLO
CHE VUOI
MA CITA DA DOVE LO HAI PRELEVATO
Foto GENTIMENTE CONCESSE DA GIUSEPPE ARANCIO |
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