Scala 2021Macbeth

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Teatro alla Scala - Milano

Martedì 7 dicembre 2021 – ore 18,00
Stagione 2021-2022
Giuseppe Verdi
MACBETH
Il bancario imperfett...

Martedì 7 dicembre 2021 ore 18.00
in diretta dal Teatro alla Scala di Milano
Giuseppe Verdi
MACBETH
dramma lirico in 4 atti di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei
Personaggi ed interpreti:
Duncano, re di Scozia (mimo)
Macbeth, generale dell'esercito del re Duncano (baritono lirico spinto) LUCA SALSI
Banco, generale dell'esercito del re Duncano (basso) Ildar Abdrazakov
Lady Macbeth, moglie di Macbeth (soprano drammatico d'agilità) ANNA NETREBKO
Dama di Lady Macbeth (mezzosoprano) Chiara Isotton
Macduff, nobile scozzese, signore di Fiff (tenore) Francesco Meli
Malcolm, figlio di Duncano (tenore) Iván Ayon-Rivas
Fleanzio, figlio di Banco (mimo)
Medico (basso) Andrea Pellegrini
Un domestico di Macbeth (basso) Leonardo Galeazzi
Sicario (basso) GUILLERMO BUSSOLINI
Araldo, 1° APPARIZIONE (basso) Costantino Rarosufaceb Finucci
2° Apparizione Bianca Casertano
3° Apparizione Rebecca Luoni
Ecate, dea della notte (danzatrice)
Streghe, messaggeri del re, nobili profughi scozzesi, sicari, soldati inglesi, bardi, spiriti aerei, apparizioni.
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano
direttore, Riccardo Chailly
regia, Davide Livermore
scene, Giò Forma
costumi, Gianluca Falaschi
Edizione Critica di David Lawton, The University of Chicago Press e Casa Ricordi Editore

Che dire di questa inaugurazione 2021 del Teatro alla Scala? Il mio giudizio si base sulla visione della trasmissione televisiva e sull'ascolto dell'audio da Radio3. La regia televisiva ci ha dato la possibilità di vedere cose che i comuni mortali che siederanno nei magici scanni del teatro non vedranno mai. I primi piani impietosi di ciprie e belletti, i seni che sfuggono dalla spallina mostrando un accenno di tatuaggio sul seno sinistro, i cavi di sicurezza che trattengono il cantante. Cose viste che sarebbe meglio non vedere. Poi la chicca dei cameraman che quando la Lady alzava il calice o il dito lo seguivano con un balzo in alto e non allargando l'obiettivo, comportamento da principianti (?) non da professionisti. La regia scenica di D.Livermore è stata splendida nel realizzare uno spettacolo visivo molto accattivante, non mi interessa il riferimento a film altrui, che non sono obbligato a conoscere, m interessa quello che vedo in questo momento e il suo lavoro scenico, grazie a collaboratori di ALTISSIMO LIVELLO come Giò Forma è grandioso. La scena in cui Banco e Macbeth restano in panne mentre sono andati in camporella insieme ( ha dite di no? o mi credevo che lo avesse scritto il buon Billy che fosse così) va be tornano da una riunione tempestosa del consiglio di amministrazione della SCOTTISH COURT TOWER l potente organizzazione economica, Macbeth si è distinto nei suoi interventi e le sue impiegate - che stavano facendo un rave party nel bosco, gli predicono che oltre alla filiale di Caudor - che già dirige - avrà ben presto un trasferimento a Glamys e ben presto diventerà - Re della Scottish Tower inc. Siccome nelle banche è prassi dare il posto ai figli di chi va in pensione, profetizzano che pure Banco sarà felice, perchè i suoi figli ne erediteranno il posto.   Tornato a casa Macbetto poveretto si prende i soliti cazziatoni dalla moglie tabagista, di sui è succube, e comincia ad avere strani effetti dai sui drink sino a convincersi che deve fare fuori il Presidente della Scottish per prenderne il posto.   Turbato dal fatto che Banco lo potrebbe soppiantare fa fuori pure lui, ma gli sfugge il figlio.   Accidenti lui e Lady non riescono a concepire nonostante ci provino in ogni momento dal divano all'ascensore.   I deliri aumentano, lui crede di vedere la moglie in vestaglia che balla con le sue impiegate, e quelle che gli fanno gli esorcismi per indovinarne il futuro.   I clienti della Scottish sono devastati dall'aumento dei tassi sui mutui e sono ridotti sul lastrico.   Tanto da aprire una Class action contro il nuovo presidente, Macbetto bancario imperfetto.   La guideranno Macduffo, cui Macbetto ha fatto fuori moglie e figli per allontanarlo dalla corsa alla dirigenza,  e Malcom il figli del vecchio presidente Duncano, che ne vorrebbe il posto.   Quando la Lady da di testa e cercando di lavarsi le mani, che crede indelebilmente sporche di sangue, cade dalla torre e muore, Macbetto si sente vuoto di ogni ambizione e si lascia silurare per sempre. Duncano, re di Scozia (mimo) chi non canta bene opera Macbeth LUCA SALSI c'è la voce ma è troppo un bravo ragazzo per essere credibile anche se ansima a più non posso sino ai rantoli degli spasimi di morte Banco Ildar Abdrazakov il bello della serata coppia vincente= figura+voce Lady Macbeth ANNA NETREBKO l'appellatvio LADY è la cosa più stonata per lei che sembrava imitare la venditrice (di tutt'altra classe) Wanna Marchi, il ruolo le poteva essere ben più calzante che non Maddalena(Chenir) o Floria (Tosca) ma ha ciccato la bracciata Dama Chiara Isotton svetta fregando la sua Lady e fa bene, la rivedremo spero presto in ben altri ruoli Macduff Francesco Meli un professionista un po apatico, si vede che tra sigarette in mano e ascensori vari, dopo gli scherzi che gli hanno fatto alla Tosca 2018 era sul chi vive Malcolm Iván Ayon-Rivas finalmente uno che tira fuori le ...., cavoli dopo che gli hanno fatto saltare la Lucia (2020) la voglia di farsi sentire con bella voce e grinta c'era tutta direttore, Riccardo Chailly molto dubbioso sulla sua performance, come al solito quando c'è troppo sul palco c'è troppo poco in buca regia, Davide Livermore secondo me di registi non ce ne sono più, ci sono dei fantasisti che adattano le loro fantasie e voglie per lo spettacolo che devono mettere in scena, cercano mille spunti che non ci sono, e tralasciano tutto o quasi quello che è il contenuto drammatico e musicale dell'opera che gli viene affidata, creano quindi una messa in scena che soddisfa solo la loro mania di grandezza infischiandosene di quelli che sono i contenuti che passano in seconda terza quarta posizione, prima LUI poi si vedrà ... si vedrà: Infatti che rapporto ci fosse tra marito e moglie si è capito ben poco, come non si è capito perché Macbetto debba rompere un bicchiere che ha in mano o violentare due volte la moglie scene, Giò Forma 110 e lode, Giò Forma è il vero dio di questi spettacoli libera mente con mezzi tecnici sfruttati quasi al massimo possibile, gli occhi (degli spettatori seduti nella zona centrale) sono sicuramente soddisfatti dalle immagini che si trovano davanti. costumi, Gianluca Falaschi ci sono tante Sartorie Teatrali che hanno armadi pieni di costumi a cui attingere .. si poteva farlo. danza grande nome per un risultatino  by mm

PROGRAMMA e NOTE :

Dal Teatro alla Scala su RAI 1
Giuseppe Verdi
Macbeth (edizione riveduta e corretta con i ballabili della versione parigina e la morte di Macbeth dalla prima edizione ma il coro finale dalla seconda)
Durata spettacolo: 3 ore e 15 minuti ca. incluso intervallo
18.00 PRIMO e SECONDO ATTO 80 minuti
19.20 Intervallo 40 minuti
20.00 TERZO e QUARTO ATTO 70 minuti
21.10 Termine dello spettacolo

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Dalla RASSEGNA STAMPA:

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Enrico Stinchelli

Christian Frattima

Francesco Maria Colombo

Antonio Colli

Macbeth inaugurazione della Scala ovvero lo spettacolo del disdoro di un tempio profanato dall'insipienza e dall'arroganza. Che non ci siano oggi cantanti che possano competere con i grandi del passato, anche recente, è acclarato. Ma ci sono mille modi per riuscire lo stesso a mettere insieme uno spettacolo di valore. Primo requisito l'umiltà della preparazione spasmodica. Secondo puntare tutto sul valore dell'opera che si deve eseguire. Quando invece si fuoriesce da questi principi si deve avere la certezza di partorire un capolavoro sia musicale che visivo.
E qui l'asino casca subito. Mi domando: perché fare il verso a Chicago Pd e poi, invece di una colt o un kalashnikov, si tirano fuori spade e pugnali? Mi ridomando: perché ambientare Macbeth nella sede di una banca centrale con via vai di manager, se poi, invece di un direttore generale, appare un buffo e fuori luogo re in doppio petto e corona? E poi lo scandalo della lettera, la lettera della Lady moglie assatanata, letta da un registratore! Se questo non è dilapidare i soldi dei contribuenti che in questo momento potrebbero essere devoluti a più nobili scopi.....
Per il resto, quando va bene, è routine con un soprano fuori ruolo, che a furia di cantare di tutto sta buttando alle ortiche talento e voce; con un baritono che c'è la mette tutta, ma che appare a disagio per il marasma che l'attornia; con un basso ed un tenore che sembrano faticare a mandare efficacemente in sala la voce. E con un direttore che ancora una volta non sa ergersi a tutore dell'opera che si è assunto l'onere di guidare e barcolla come Don Abbondio, vaso di coccio fra vasi di ferro.

 

 

Il Coro e i Ballabili
Verdi scrisse più volte che i protagonisti dell’opera sono Macbeth, la Lady e il Coro delle streghe. Le maestranze corali sono dunque chiamate a un impegno particolarmente severo proprio l’anno in cui la storica guida del Coro, il maestro Bruno Casoni, ha ceduto il passo al più giovane Alberto Malazzi. Tra i numerosi “veterani” del 7 dicembre, il debuttante più atteso è dunque quest’ultimo. La versione definitiva di ‘Macbeth’, del 1865, prevede l’inserimento di una serie di ballabili nel terzo atto, come da tradizione del committente, l’Opéra di Parigi. Questi brani vengono spesso omessi nelle rappresentazioni odierne ma non alla Scala, dove l’azione coreografica è firmata da Daniel Ezralow. Una curiosità: tra danzatrici e danzatori appare anche la diva Anna Netrebko, che si esibisce dunque anche in veste di ballerina!
Lo spettacolo: cinematografico, contemporaneo, onirico – Il potere, la sua nascita e il suo tramonto. La sua forza e fragilità. Al centro della regia di Davide Livermore, aiutato dalla sua squadra artistica, Giò Forma per le scene, Gianluca Falaschi per i costumi, D-Wok per la parte video, Antonio Castro per le luci, ci sono le ambizioni umane. Che non cambiano mai. Sfilano santuari della ricchezza e del dominio di grandi metropoli. Città le cui prospettive si moltiplicano e si riflettono come nel film Inception di Christopher Nolan. Sono immagini di un io smarrito fra skyline di grattacieli. C’è l’idea del labirinto. Molti i riferimenti ai classici dell’architettura novecentesca e un omaggio all’architetto milanese Piero Portaluppi. Anche i costumi sono contemporanei, ripercorrono le tendenze della creatività milanese degli ultimi decenni per vestire il lusso, sono monocromatici per la folla.

Daniel Ezralow: dal rock all’opera la danza abbraccia più mondi – Le coreografie sono dell’eclettico Daniel Ezralow, storico ballerino dei Momix e poi fondatore degli Iso. Attore protagonista in film diretti da Wertmuller e Bellocchio, nome di punta del Festival di Sanremo e di Amici, ma anche di big del pop e del rock come David Bowie, Sting, U2.
La direzione di Riccardo Chailly: Macbeth muore in scena – L’edizione di David Lawton del 1865, scelta da Riccardo Chailly, recupera la morte di Macbeth (“Mal per me che m’affidai”) della prima versione alla Pergola di Firenze del 1847. “L’ho voluto – spiega il direttore musicale scaligero – sapendo di avere come protagonista un artista con la personalità vocale e scenica di Luca Salsi”. Il quale scherza, e ringrazia di farlo morire in scena. La rappresentazione di Macbeth conclude il percorso voluto da Chailly: dagli anni di attività giovanile di Verdi al primo incontro del compositore con Shakespeare, di ispirazione per le ultime opere su libretto di Boito, Otello e Falstaff. Una trilogia giovanile iniziata nel 2015 con Giovanna d’Arco, proseguita nel 2018 con Attila e ora con Macbeth, su libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei da Shakespeare.
La regia televisiva è di Arnalda Canali, i conduttori sono Milly Carlucci e Bruno Vespa.
La Prima sui social media – La Prima è ogni anno anche sui social media, con l’hashtag #primascala. Il teatro alla Scala, con i suoi 420.513 follower su Facebook, 293.876 su Instagram e 308.402 su Twitter, si colloca tra le istituzioni culturali italiane più seguite sui social. In occasione della prima di Macbeth, il teatro debutta anche su Tik Tok, che ha appena lanciato l’hashtag #classicalmusic e lancia a partire dal 4 dicembre il nuovo #dietrolequinte.

Presenze arcane: CI SARÀ ANCHE CATE BLANCHETT, ALLA PRIMA DELLA SCALA 2021?
E SARÀ “OSPITE” DI ROBERTA E GIORGIO ARMANI?
Aggiungete Diodato, vincitore di Sanremo 2020, e Cesare Cremonini. Ornella Vanoni ha già annunciato che avrà al suo fianco Marracash. Tra politica, cultura e spettacolo, sono attesi Mario Monti, Liliana Segre, Placido Domingo, Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Gianmaria Tosatti. Le signore della Milano bene e dell’Associazione Amici della Lirica (vestite Raffaella Curiel come da tradizione) saranno in prima fila. Daniela Javarone, Laura Morino Teso e Alessandra Artom. La stessa Curiel con la figlia Gigliola, sono habituées da sempre.

Note:

Le foto sono scattate con: PRINTSCREEN dal web assolutamente in diretta, come se fossero foto dal vivo!

Servizio fotografico di Mario Mainino

Realizzazione pagina web di Mario Mainino

www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di
Mario da Vigevano

Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 10/12/2021
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