Giovedì 20 settembre 2018 ore 18.00 - Foyer della balconata
Inaugurazione della mostra
1938-XVI Aldo Finzi e la musica perseguitata a Milano
Con il patrocinio della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea CDEC.
Aldo Finzi nella musica del
Novecento
In occasione dell’esecuzione della sinfonia Nunquam
Relatori Jader Bignamini e Martino Tosi
Aldo Finzi fu tra i musicisti colpiti dai provvedimenti antisemiti del Fascismo
a partire dall’1 settembre 1938, anno XVI dell’Era Fascista, come veniva
denominata. Nato a Milano nel 1897, Finzi si era distinto dal 1920 come
compositore e musicologo. Prima emarginato e ridotto all’anonimato, subì dopo
l’occupazione tedesca varie forme di persecuzione. Morì a soli 48 anni, il 7
febbraio 1945. A lungo dimenticato, venne riscoperto grazie alla fedeltà e alla
tenacia degli eredi. laVerdi vi partecipò eseguendo nel 1996 al Conservatorio,
con la direzione di G. P. Sanzogno, il Salmo per coro e orchestra, composto nel
1944-45 e rimasto incompiuto.
Seguirà l’inaugurazione della mostra 1938-XVI Aldo Finzi e la musica
perseguitata a Milano
Con il patrocinio di Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.
Con la figura di Aldo Finzi e l’esecuzione della sua sinfonia
Nunquam, laVerdi ricorda e rende omaggio agli altri protagonisti della Musica
perseguitata, come si chiamò una iniziativa del Conservatorio “Giuseppe Verdi”
di Milano, che dai provvedimenti razziali era stato duramente investito. Fra
essi, Guido Alberto Fano, Alberto Gentili, Vittorio Rieti; Vittore Veneziani,
estromesso dal Coro della Scala contemporaneamente alla revoca degli abbonamenti
dei cittadini ebrei; gli allievi del Conservatorio e Federico Mompellio, che
nascose e salvò dalla distruzione libri e partiture messi all’indice dalle leggi
razziali.