Il palco realizzato per l'edizione 2018
di Opera ala Cascina Pał
La dottoressa Maria Candida Morosini
patrocinatore della inizativa
Il Sindaco di Rosate
Nella foto PIANISTA - Debora Mori
Nella foto REGIA e DRAMMATURGIA -
Gianmaria Aliverta
Nella foto La CIESCA, (D. SANTANCHČ)
Elena Caccamo mezzosoprano
Nella foto SIMONE, (P.L. BERSANI)
Alessandro Yague basso
Nella foto GHERARDINO, (R. BRUNETTA)
Antonio Travaglini voce bianca
Nella foto NELLA, (G. MELONI) Francesca
Mercuriali
Nella foto GHERARDO, (M. SALVINI) Maurizio De Valerio
Nella foto NELLA, (G. MELONI) Francesca
Mercuriali
Nella foto RINUCCIO, (A. DI BATTISTA) Antonio Mandrillo
Nella foto ZITA, (R. BINDI) Giulia Maria Taccagni
Nella foto LAURETTA, (Maria E. BOSCHI)
Gesua Gallifoco
Nella foto RINUCCIO, (A. DI BATTISTA) Antonio Mandrillo
Nella foto LAURETTA, (Maria E. BOSCHI)
Gesua Gallifoco
Nella foto RINUCCIO, (A. DI BATTISTA) Antonio Mandrillo
Nella foto GIANNI SCHICCHI, (MATTEO
RENZI) Luca Vianello
Nella foto BETTO, (A. ALFANO) Daniele Piscopo
Nella foto Maestro SPINELLOCCIO, (R.
PRODI)Giovanni Tiralongo
Nella foto MARCO, (A. RAZZI) Fabio La
Mattina
Nella foto GHERARDO, (M. SALVINI) Maurizio De Valerio
Nella foto MARCO, (A. RAZZI) Fabio La
Mattina
Nella foto GHERARDO, (M. SALVINI) Maurizio De Valerio
Nella foto PINELLINO, calzolaio (M.
APICELLA) Gabriele Faccialą
Nella foto Ser AMANTIO di Nicolai, notaio (B. VESPA)Giovanni Tiralongo
Nella foto GUCCIO, tintore (LELE MORA)Stefano Pozzi
Nella foto GIANNI SCHICCHI, (MATTEO
RENZI) Luca Vianello
Nella foto GIANNI SCHICCHI, (MATTEO
RENZI) Luca Vianello
Nella foto GIANNI SCHICCHI, (MATTEO
RENZI) Luca Vianello
Nella foto RINUCCIO, (A. DI BATTISTA)
Antonio Mandrillo
Nella foto LAURETTA, (Maria E. BOSCHI) Gesua Gallifoco
Nella foto il simpaticissimo critico
musicale Andrea Merli (alias Impiccione viaggiatore)
Nella foto i direttore Nicolņ Suppa e
Marco Alibrando
Nella foto Mario Mainino con il famoso
baritono Orazio MORI
Nella foto Gabrielle Bralla con il
famoso baritono Orazio MORI
Nella foto Mario Mainino con in soprano
Federica Vitali, presto in scena al San Carlo di Napoli, al Carlo Felice di
Genova e prossimamente a Parma.
Nella foto Mario Mainino con Debora
Mori
Nella foto l'organizzatrice dr.ssa
Maria Candida Morosini con Marco Alibrando e Nicolņ Suppa
Nella foto l'organizzatrice dr.ssa
Maria Candida Morosini con Debora Mori
Nella foto Mario Mainino con La CIESCA,
Elena Caccamo mezzosoprano
Nella foto Mario Mainino con RINUCCIO,
Antonio Mandrillo tenore
Nella foto Mario Mainino con
l'organizzatrice dr.ssa Maria Candida Morosini
Nella foto PIANISTA - Debora Mori
con il soprano Gabriella Bralla
Je suis Mario Mainino
Note:
GIANNI SCHICCHI
Opera comica in un atto di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano
Prima rappresentazione: 14 Dicembre 1918, Metropolitan Theater, New York
1299: Gianni Schicchi, famoso in tutta Firenze per il suo spirito acuto e
perspicace, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco
mercante appena spirato, perché escogiti un mezzo ingegnoso per salvarli da
un'incresciosa situazione: il loro congiunto ha infatti lasciato in ereditą i
propri beni al vicino convento di frali, senza disporre nulla in favore dei suoi
parenti.
Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante
che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui, uomo
della «gente nova». Ma le preghiere della figlia Lauretta (romanza «O mio
babbino caro»), innamorala di Rinuccio, il giovane nipole di Buoso Donali, lo
spingono a (ornare sui suoi passi e a escogitare un piano, che si tramuterą
successivamente in beffa. Dato che nessuno č ancora a conoscenza della
dipartita, ordina che il cadavere di Buoso venga trasportato nella stanza
alligna in modo da potersi lui stesso infilare sotto le coltri, e dal letto del
defunto, contraffacendone la voce, dettare al notaio le ultime volontą.
Cosģ infatti avviene, non senza che Schicchi abbia preventivamenle assicurato i
parenti circa l'intenzione di rispettare i desideri di ciascuno, lenendo
comunque a ricordare il rigore della legge, che condanna all'esilio e al taglio
della mano non solo chi si sostituisce ad altri in testamenti e lasciti, ma
anche i suoi complici («Addio Firenze, addio ciclo divino»).
Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontą e quando dichiara di
lasciare i beni pił preziosi - la «migliore mula di Toscana», l'ambita casa di
Firenze e i mulini di Signa - al suo «caro, devoto, affezionalo amico Gianni
Schicchi», i parenti esplodono in urla furibonde. Ma il finto Buoso li mette a
tacere canterellando il motivo dell'esilio e infine li caccia dalla casa,
divenuta di sua esclusiva proprietą.
Fuori, sul balcone. Lauretta e Rinuccio si abbracciano teneramente; mentre
Gianni Schicchi sorridendo contempla la loro felicitą, compiaciuto della propria
astuzia.
NOTE DI REGIA
di Gianmaria Aliverta
Un Gianni Schicchi attuale, romanzato, veritiero e di pura fantasia
La vicenda di Gianni Schicchi compare anche nella Divina Commedia: Dante lo
condanna all'Inferno per essersi impossessato della voce di altri. Una storia
tipicamente italiana di ambientazione duecentesca ma tremendamente attuale. Tra
i personaggi della commedia ho intravisto infatti, non pił solo i parenti
stretti del defunto, ma dei compagni di brigata, come puņ essere rappresentata
l'intera classe politica italiana che oggi pił che mai č argomento di
discussione.
Piccolo avvertimento per il pubblico: quello che vedrete non vuole in alcun modo
essere uno spettacolo politico.
Di campagna elettorale direi che non abbiamo tutti abbastanza! Il mio intento,
per cinquantacinque minuti, sarą di farvi sorridere di un tema che generalmente
accende gli animi.
Ho deciso, dicevamo, di ambientare questa commedia nel panorama politico
italiano: ecco dunque che dopo l'incandidabilitą e mancata elezione del leader
storico del centro destra, Silvio Berlusconi - simbolico interprete di Buoso
Donati - c'č un'intera compagine politica che tenta di prendere il suo posto e
la sua ereditą politica.
Nelle vesti dei parenti serpenti entreranno in scena numerosi politici
appartenenti a ogni schieramento e fazione.
Quello che ne viene fuori č uno specchio della societą - a volte veritiero, a
volle romanzato, altre puramente frutto di fantasia - dove tutti tentano di
impossessarsi del ricco lascito della leadership. Ma se il vecchio che ci ha
lasciato č Berlusconi (ma sarą poi vero?), il nuovo che avanza, odiato da tutti
gli altri politici anche quelli del suo stesso partito, arriva da Firenze e non
puņ che essere il "Rottamatore" Matteo Renzi, con al seguito la figliuola Maria
Elena Boschi (e qui ogni legame con il Babbino "CARO" non ha bisogno di
ulteriori spiegazioni).
Lo Schicchi-Renzi si fingerą quindi Buoso-Bcrlusconi dando vita concretamente a
Renzusconi, personaggio mitologico, contro cui molti si sono scagliati durante
lo scorso governo. Renzi si finge l'ex Cavaliere fino ad autoproclamarsi suo
successore, e le due figure arriveranno a confondersi l'una nell'altra. A far da
cornice alla storia, oltre alla folta schiera di politici italiani pił
rappresentalivi della vecchia e nuova guardia, alcuni personaggi televisivi e
non legati in qualche modo al defunto.
Questo lavoro č una prova d'amore nei confronti di colei che da anni nomino il
mio Angelo Custode, Maria Candida Morosini, una donna capace di dare anima e
corpo per gli altri, sempre al servizio dell'arte, del volontariato, della
musica e alla quale ogni giorno dovremmo dire grazie!
Sperando di essere all'altezza di tanta generositą, voglio ringraziare tutti gli
artisti coinvolti, il 90% al loro debutto, che in un lasso di tempo brevissimo
(meno di dieci giorni tra prove musicali e recita) sono riusciti a imbastire un
opera difficilissima, a dispetto della sua brevitą.
Trovare i quindici cantanti-attori previsti non č stata una passeggiata, ma
posso assicurarvi che vedrete solo delle eccellenze. Infine voglio ringraziare
pubblicamente anche il pił grande e raffinalo cantante-attore che io conosca,
Brano Taddia, che ha fornito ai nostri giovani interpreti nozioni
importantissime in una breve masterclass.
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