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Programma:
Franz Schubert
Sonata in la minore per Arpeggione e pianoforte D821
(nella esecuzione per violoncello)
Allegro moderato (la minore)
Adagio (mi maggiore).
Allegretto (la maggiore)
Antonin Dvořák
Rondò in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 94 (B. 171)
Allegretto grazioso - Più mosso. Allegro vivo - Meno mosso quasi Tempo
I
"Waldesruhe" op. 68 n. 5 da "Aus dem Böhmerwalde" (in inglese
Silent Woods)
Cesar Franck
Sonata in La maggiore per violino e pianoforte
(nell’arrangiamento per violoncello realizzato del compositore)
Allegretto ben moderato (la maggiore)
Allegro (re minore)
Recitativo-Fantasia: Ben moderato. Largamente con fantasia (la minore)
Allegretto poco mosso (la maggiore)
BIS
J.S.Bach Sonata n.1, Andante
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari
apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).
Seguono immagini della serata:
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Uso dello SLIDER
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Mirko Gratton, direttore della divisione Classica e Jazz
della Universal Music Italia
Nella foto Massimiliano Mainolfi - pianoforte
Nella foto Mattia Zappa – violoncello
Nella foto
Massimiliano Mainolfi - pianoforte, Corrado Ruzza, e Mattia Zappa – violoncello
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SILENI WOODS
di Pierachille Delfini
II concerto di questa sera si apre con la Sonata in la minore di Franz
Schubert. Un brano che il musicista, nato a Vienna il 31 gennaio 1797 e
morto nella capitale austriaca il 19 novembre 1828, scrisse nel 1824.
Vincenz Schuster, il più popolare suonatore di arpeggione, una sorta di
incrocio tra il violoncello (tenuto tra le gambe viene suonato con un
arco) e la chitarra (come questa ha sei corde e forma simile della cassa
armonica), chiese a Schubert un brano per mostrare tutte le potenzialità
dello strumento inventato dal liutaio viennese Johann Georg Staufer.
Schubert lo accontentò con una Sonata per arpeggione e pianoforte dove
cantabilità e lirismo da una parte e virtuosissimo portato alle estreme
conseguenze (come nell'Allegretto finale) dall'altra sono le due facce
della partitura: "prima" in forma privata a casa Schuster con Schubert
al pianoforte. La pubblicazione avvenne però solo nel 1871. La poca
fortuna dell'arpeggione portò a trascrivere la partitura per violino e
per violoncello, strumento oggi più impiegato nell'esecuzione della
Sonata anche per la sua vicinanza al timbro originale dell'arpeggione
per ricreare la malinconia dell'Allegro moderato che apre la sonata, per
le atmosfere liriche dell'Adagio e per il virtuosismo che caratterizza
gli episodi dell'Allegretto finale, un rondò, quasi una danza dal sapore
viennese.
E un rondò con echi di danze è anche la prima delle due pagine di
Antonin Dvorak proposte: il Rondò in sol minore Op.94 che il compositore
boemo scrisse nel 1892: si svela il tema e subito il pensiero va alle
Danze Slave. La seconda pagina è invece di natura diversa: Waìdesruhe è
una pagina lirica che, in tempo prima lento e poi poco più mosso,
"racconta" i Silent woods della foresta boema. Un brano che dopo la
versione per pianoforte a quattro mani del 1884 venne trascritto per
violoncello e pianoforte nel 1891 dallo stesso compositore, qualche mese
prima della sua traversata verso il Nuovo Mondo.
Stesso processo di trascrizione investì la Sonata in la maggiore di
Cèsar Frank (nato a Liegi il 10 dicembre 1822 e morto a Parigi l'8
novembre 1890), pagina anche questa nata per violino e pianoforte, ma
poi trascritta per le corde del violoncello dallo stesso Franck. E
l'estate del 1886 quando il compositore scrive la Sonata, regalo di
nozze per il violinista belga Eugène Ysaye che la eseguirà nel dicembre
dello stesso anno con la pianista Léontine-Marie Bordes-Pène al Circolo
artistico di Bruxelles, al buio (a partire dal secondo movimento) per il
divieto di accendere candele nelle sale. Una forma ciclica che parte e
culmina in un Allegretto, in mezzo un Allegro e un Recitativo che
racchiudono, in una sorta di "thè best of" il meglio dello stile di
Franck.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
www.laverdi.org
Special -
Fotoservizi pubblicati
I concerti de laVerdi sono documentati da
Concertodautunno, autorizzato a ripresa fotografica e video a partire
dal 9 agosto 2012, la collaborazione prosegue tutt'ora ma i
fotografi ufficiali de laVerdi che si sono alternati in questi anni sono
stati:
Nora Roitberg
Paolo Dal Prato
sino al 2016
Studio Giovanni
Hänninen dal 2017
Le foto sono scattate con:NIKON Coolpix 520 non hanno subito
nessuna post elaborazione.