BANDA OSIRIS:
Sandro Berti, trombone
Gianluigi Carlone, sax
Giancarlo Macrì bassotuba
Roberto Carlone, trombone, basso, tastiere
Nasce nel 1980
a Vercelli. Nei primi anni di attività si dedica prevalentemente a
spettacolazioni di strada. L’originalità della proposta che fonde musica,
teatro e comicità riscuote un immediato successo. Dalla strada il passo
successivo è il teatro, producendo diversi spettacoli: Storia della Musica
vol. 1 e 2 (regia di Gabriele Salvatores), Le Quattro Stagioni da Vivaldi
(regia di Gabriele Vacis), Sinfonia Fantastica (regia di Maurizio Nichetti),
Roll Over Beethoven con il Quartetto Euphoria, Guarda che Luna con Enrico
Rava, Gianmaria Testa e Stefano Bollani, e sempre con Bollani Primo Piano.
Nel 2006 nasce Banda.25, a seguire Italiani, Italieni, Italioti con Ugo
Dighero (regia di Giorgio Gallione) e il recente Fuori tempo. Da ricordare
la partecipazione a numerose trasmissioni TV in Italia e all’estero, da
DOC al Maurizio Costanzo Show, da Pista! a Per un pugno di libri, a Parla
con me con Serena Dandini e Dario Vergassola, occupandosi qui della
realizzazione ed esecuzione di una stralunata colonna sonora live.
Proficuo anche il rapporto con i tre canali radiofonici della Rai che ha
visto la Banda impegnata nel doppio ruolo di autori e conduttori in
diverse trasmissioni e in quello di compositori di sigle per trasmissioni
quali Caterpillar, Catersport, Sumo, e altre ancora. La Banda ha inoltre
scritto ed eseguito colonne sonore per il teatro, per documentari e per il
cinema tra cui Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart, L’imbalsamatore e
Primo amore di Matteo Garrone con cui ha vinto nel 2004 l’Orso d’argento
al Festival di Berlino e il David di Donatello; Qualunquemente di Antonio
Albanese e l’ultimo film di Silvio Soldini Il Comandante e la Cicogna.
Ultimo lavoro, il Cd per Radio Fandango Banda.25, che ha dato fra l’altro
origine a una divertente mostra sulla musica. Nel 2014 la Banda Osiris ha
effettuato un tour di 100 recite con Neri Marcorè, per lo spettacolo
“Beatles Submarine” di Giorgio Gallione, e pubblicato il libro Le dolenti
note. Il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti (Ponte alle
Grazie).
Luca Bonucci, pianoforte
Inizia giovanissimo a suonare il pianoforte, l’organo e per caso il basso
elettrico; a 15 anni entra al Conservatorio di Bologna, dove studia Organo
e Composizione Organistica con il Maestro G. G. Sirolli e Musica
Elettronica con il Maestro G. F. Fugazza, diplomandosi nel 1990. Tiene
concerti solistici per organo (musiche di Bach, Liszt, Alain, Widor,
Vierne, Bossi, Franck, Hindemith), in duo violino e pianoforte (sonate di
Mozart e Beethoven, Franck, Grieg), contrabbasso e pianoforte (Hindemith,
Misek, Bottesini, Dragonetti, Serventi), e clavicembalo/basso continuo in
ensemble da camera. Intraprende anche la carriera professionale come
pianista, tastierista e bassista in innumerevoli contesti live, come
pianista di scena per adattamenti o creazioni estemporanee teatrali e come
arrangiatore e tecnico in sala d’incisione. Mantiene viva l’attività
organistica nei ruoli di accompagnatore e direttore corale per la liturgia
e, vantando un’ottima lettura a prima vista, è accompagnatore nonché
preparatore dei cantanti e del coro anche per opere teatrali e/o musical.
L’inquadratura classica e lo studio dell’armonia organistica, insieme al
background costruitosi autonomamente e a un indiscusso talento, lo portano
a cimentarsi con disinvoltura nei più svariati scenari operando dal blues
al funky, dal rock’n’roll allo swing and jive, dal classico al pop.
Intuisce, col tempo, che è opportuno distaccarsi da queste impostazioni
stilistiche per ricercare una fonte musicale primordiale fuori da canoni e
convenzioni dove non esistono generi, forme e stili, ma un vastissimo
repertorio di suggestioni ed emozioni che si provano ascoltando (e
suonando) la musica. Decide quindi di esporre questo concetto grazie a una
peculiare forma di “Intrattenimento Didattico” al pianoforte che invita a
gradire e conoscere la musica di tutti i giorni, quella che risulta
familiare poiché “già sentita” ma non sempre si ricorda in quale
occasione, spiegando come e quando (ma non perché) sovrapponendo momento
storico e quotidianità nel preciso intento di beffeggiare presente e
passato, buoni e cattivi, ricchi e poveri, bravi e meno bravi, alla
maniera di un inconsueto musicista del XXI secolo.
Carlo Tenan, direttore d'orchestra
Unico italiano, su segnalazione di Lorin Maazel, tra i finalisti al
primo Concorso Internazionale per direttori d’orchestra “Maazel/Vilar”,
avvia la sua carriera di direttore d'orchestra collaborando a produzioni
sinfoniche e liriche dirette da Mtislav Rostropovitsch, Georges Prêtre,
Rafael Frühbeck de Burgos e Lorin Maazel. Successivamente ha diretto
alcune tra le più prestigiose orchestre internazionali tra cui:
l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Tokyo
Philarmonic Orchestra, l’Orchestra del Konzerthaus di Berlino, l’Orchestra
Sinfonica del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del
Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia,
l’Orchestra Bruckner di Linz, oltre naturalmente all’Orchestra Sinfoncia
di Milano Giuseppe Verdi. Di particolare rilievo, il debutto nel 2010 in
una delle più autorevoli sale da concerto d'Europa, il Grosses
Festspielhaus di Salisburgo, e l'incontro con Barbara Frittoli nel 2012,
in occasione di alcuni fortunati concerti con la Tokyo Philharmonic
Orchestra. Classico di formazione (direzione d'orchestra, pianoforte,
oboe, composizione, musica elettronica), Tenan ha ricercato anche
esperienze musicali di confine con altri generi, effettuando numerose
tournée con il pianista jazz e compositore Uri Caine. Attivo come
compositore, sue partiture sono state segnalate e premiate in diversi
concorsi internazionali tra cui il "2 Agosto" Concorso internazionale di
composizione, “Uuno Klami Concorso Internazionale di Composizione ,
l'Opera J. Competition (concorso promosso da As.Li.Co., l'Opéra Royal de
Wallonie e il Teatro Real di Madrid). Il suo brano 4.0 per sestetto di
ottoni è stato eseguito e registrato dalla formazione Wonderbrass,
composta da musicisti provenienti dall'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia e il Gewandhaus di Lipsia, con la partecipazione della prima
tromba del celebre quintetto Canadian Brass. Nel giugno 2013 Carlo Tenan
ha diretto una sua composizione per orchestra al Konzerthaus di Berlino.
Tra gli impegni futuri si segnalano il recital con Ewa Podles e la nuova
Filarmonica Gioacchino Rossini nell'ambito del Rossini Opera Festival.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
www.laverdi.org
Special -
Fotoservizi pubblicati
Le foto sono scattate con:
[X] Canon SX40HS 12 Megapixel Zoom ottico ultragrandangolare da
35x,3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile
e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.