Programma:
laVerdi - Nutrire lo Spirito
Sacro e profano danzano il tango della messa di Bacalov
Il Premio Oscar argentino dirige laVerdi a Sant’Angelo nelle sue
composizioni di musica sacra
Sacro contemporaneo
Salmo XXIII del Re Davide
Suite dal film Caravaggio di Angelo Longoni
Misa Tango: messa in cinque sezioni elaborata per grandi coro e
orchestra
Programma
I Salmi del Re David, già composti per un film sulla vita di Papa
Giovanni Paolo II: si tratta di una partitura, profonda espressione di
spiritualità, capace di contenere una koinè ampia – dall’ebraico al
latino, all’italiano, lo spagnolo, il francese e l’inglese - composta
e orchestrata in funzione della specifica musicalità dei testi. La
presenza dominante dell’arpa, nonché dei flauti e di alcuni strumenti
a percussione, assicurano echi biblici di grande fascino ed emozione.
Salmo de David / XXIII
per soprano, mezzosoprano, baritoni, coro e orchestra da camera
Jehová es mi pastor; nada me faltará.
En lugares de delicados pastos me hará descansar;
Junto a aguas de reposo me pastoreará.
Confortará mi alma;
Me guiará por sendas de justicia por amor de su nombre.
Aunque ande en valle de sombra de muerte,
No temeré mal alguno, porque tú estarás conmigo;
Tu vara y tu cayado me infundirán aliento.
Aderezas mesa delante de mí en presencia de mis angustiadores;
Unges mi cabeza con aceite; mi copa está rebosando.
Ciertamente el bien y la misericordia me seguirán todos los días de mi
vida,
Y en la casa de Jehová moraré por largos días.
Suite del Caravaggio
tratta dalla colonna sonora del film Caravaggio. L'ombra del genio di
A. Longoni
Il film
Diretto da Angelo Longoni, sceneggiato da James Carrington e Andrea
Purgatori e musicato da Luis Bacalov, il film parte dalla nomea di
artista maledetto che circonda il mito del protagonista per fare
dell'ambivalenza e della contraddizione la propria cifra. Amante
onnivoro ma incapace di legarsi, artista sensibile ma uomo iracondo,
fermo credente tanto nelle Sacre Scritture quanto nella materia del
reale anche nei suoi aspetti più truci, Caravaggio viene ammirato per
il suo talento e detestato perché dipinge i santi con i volti degli
emarginati, le madonne con i tratti somatici delle meretrici.
Al centro del racconto, l'impossibilità di conciliare la sua natura
umana, carnale e instabile, con la prepotenza del suo genio. Al centro
della forma, la potenza della luce, che altera ogni forma che investe,
fa nascere le figure dall'oscurità, permette l'esistenza del cinema
stesso.
Cavaliere dell'impresa è Alessio Boni, "oscurato" nel fisico con
alcuni ritocchi che gli appesantiscono gli occhi e ne drammatizzano
l'espressione, ma "illuminato" nell'interpretazione: vero e proprio "a
solo" d'attore che ben s'intona e si fonde nell'affresco di Longoni e
Storaro, musicato da Bacalov.
Misa Tango: messa in cinque sezioni elaborata per grandi coro e
orchestra
Misa Tango è stata più volte definita la grande sfida di Bacalov,
riuscito magistralmente nell'impresa di far emergere la sacralità di
un ballo tanto sensuale qual è il tango argentino. Così sacro e
profano si abbracciano, volteggiando tra tanghi e milonghe, senza
tuttavia tradire la sacralità di questa musica che il compositore
difende. E se per Borges il tango era “un pensiero triste che si
balla”, per Luis Bacalov qui diviene “un pensiero religioso che si
suona”, la cui sensualità diviene quindi lode al divino. Ma Bacalov si
spinge ancora più in là e vuole scrivere una messa che sia “per
tutti”: la composizione infatti sorvola la divinità di Gesù perché,
come egli stesso dichiara, “per me è solo un uomo e voglio fare una
messa ecumenica, che coinvolga tutti: chi crede in un solo Dio, sia
musulmano, cristiano o ebreo, e chi non crede affatto ma sente il
bisogno di una riflessione”. Non manca la nota autobiografica:
“L’inserimento del banodoneón, strumento principe del tango, con i
suoi struggimenti sublimati, rappresenta il piccolo uomo di Buenos
Aires davanti al mistero dell’Universo. Io non ho avuto il dono della
fede: dietro questa partitura c'è la mia sofferenza. Nel Credo e nel
Gloria c'è la gioia del credente. Il coro e i solisti sono il popolo
di Dio, il banodoneón l’omino che cerca e si strugge”.
Attenzione:
La prevista esecuzione della "Misa Calcutta" non si è tenuta in
quanto questo lavoro, scritto dal M°Bacalov per un film sulla vita di
Madre Teresa di Calcutta, prevede l'impiego di strumenti tipici del
folklore dell'India e non sono arrivati in tempo per questa che
sarebbe stata per prima esecuzione dal vivo.
Nell'organico è previsto anche l'uso di una voce femminile che canti
con le modalità tipiche del cando Indù.
La rassegna Nutrire lo Spirito è organizzata da
laVerdi nell’ambito della programmazione per Expo 2015, in
collaborazione con Fondazione Ambrosianeum.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari
apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).