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Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo
Stagione Sinfonica 2014-2015
Organizzato da
LaVerdi Milano
Martedì 31 marzo 2015 ore 19:30
Johan Sebastian Bach
Passione secondo
San Matteo
ORCHESTRA LABAROCCA MILANO
Direttore RUBEN JAIS
Soprano Céline Scheen,
Alto Controtenore:Filippo Mineccia,
Tenore (Evangelista) Clemens Löschmann,
Tenore Arie Tim Lawrence,
Basso (Jesus) Klaus Häger,
Basso Arie Marco Granata,
Basso (PPPJ) Daniele Caputo,
Soprano (Ancilla I) Yesenia Badilla,
Soprano (Ancilla II) Valentina Zampieri,
Viola da Gamba Cristiano Contadin.
Ensemble laBarocca,
Coro Sinfonico, maestro del coro Erina Gambarini
Coro di Voci bianche de laVerdi, maestro del coro
Maria Teresa Tramontin
Direttore Ruben Jais
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Programma:
Johann Sebastian Bach
Passione secondo Matteo (Matthäuspassion) per soli, coro e orchestra
Martedì 31 Marzo 2015_03_31 (ore 19.30)
Venerdì 03 Aprile 2015_04_03 (ore 19.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler
Mercoledì 01 Aprile 2015_04_01 (ore 19.15, ingresso libero)
Duomo di Milano
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari
apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).
Seguono immagini della serata:
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Alto Controtenore:Filippo
Mineccia
Tenore (Evangelista)
Clemens Löschmann
Basso (PPPJ) Daniele Caputo
Soprano Céline Scheen
Basso (Jesus) Klaus Häger
Direttore Ruben Jais
Tenore Arie Tim Lawrence
Basso Arie Marco Granata
Davide Pozzi, organo
Soprano (Ancilla I)
Yesenia Badilla,
Soprano (Ancilla II) Valentina Zampieri
Viola da Gamba
Cristiano Contadin
Maurizio Scandelli,
violoncello
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Note:
È una tradizione nordeuropea felicemente importata a Milano da
laVerdi, quella di eseguire le Passioni di Bach nel periodo pasquale.
E anche nel 2015, per il secondo anno consecutivo, grazie alla
collaborazione della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, il consueto
appuntamento – vero e proprio must del cartellone milanese per la Pasqua
- diventa un evento eccezionale offerto alla città o - meglio - un
evento nell'evento, perché il Duomo tornerà ad aprire le proprie porte
alla musica immortale del genio di Eisenach.
Ensemble laBarocca, Coro Sinfonico, Coro di Voci bianche de laVerdi,
diretti rispettivamente da Ruben Jais, Erina Gambarini e Maria Teresa
Tramontin, porteranno infatti in Cattedrale per la prima volta la
Passione secondo Matteo (Matthäuspassion) per soli, coro e orchestra,
mercoledì 1 aprile (ore 19,15, ingresso libero fino a esaurimento
posti): lo scorso anno infatti venne eseguita la Passione secondo
Giovanni.
Un cast internazionale di specialisti del genere completa la formazione:
Soprano Céline Scheen, Alto Filippo Mineccia, Tenore (Evangelista)
Clemens Löschmann, Tenore Arie Tim Lawrence, Basso (Jesus) Klaus Häger,
Basso Arie Marco Granata, Basso (PPPJ) Daniele Caputo, Soprano (Ancilla
I) Yesenia Badilla, Soprano (Ancilla II) Valentina Zampieri, Viola da
Gamba Cristiano Contadin.
L'esecuzione di questo capolavoro della musica sacra chiuderà l'edizione
2015 dei Dialoghi di Quaresima.
La Passione secondo Matteo, composizione di musica sacra per voci
soliste, doppio coro e orchestra, su libretto del poeta Picander, è la
trasposizione musicale dei capitoli 26 e 27 del Vangelo secondo Matteo,
inframmezzata da corali e arie. Fu proposta al pubblico per la prima
volta nel 1727 a Lipsia, nella chiesa di San Tommaso, proprio in
occasione del venerdì santo.
La Passione di Bach sarà presentata martedì 31 marzo all’Auditorium di
Milano (ore 18.00, Foyer della Balconata, ingresso libero) da Laura
Nicora, musicologa, e da Mons. Gianantonio Borgonovo, presidente della
Veneranda Fabbrica del Duomo, mentre il giornalista e scrittore Armando
Torno introdurrà l’opera in Duomo.
Mons. Gianantonio Borgonovo, Presidente della Veneranda Fabbrica del
Duomo di Milano:
“Il cammino di collaborazione intrapreso con laVerdi, iniziato lo scorso
anno, sottolinea l’importanza del dialogo intessuto dalla Veneranda
Fabbrica del Duomo con gli organismi musicali della città, raccogliendo
la dimensione della grande musica.
L’armonia ha sempre accompagnato, fin dai primi passi, il cammino del
Duomo. Infatti, nel 1402, si è costituita la Cappella Musicale: una
presenza mai venuta meno e che, soprattutto oggi, con la presenza dei
suoi pueri cantores, continua questa grande tradizione.
La Cappella Musicale del Duomo, tra le realtà culturali più antiche
della città, ha segnato tutti i momenti significativi della Cattedrale e
della storia di Milano, permettendo a decine di generazioni di misurarsi
con il Monumento attraverso il linguaggio universale della bellezza e
grandi figure di maestri che, come Franchino Gaffurio, Palestrina e
Johann Christian Bach, hanno contribuito a plasmare uno dei fondi
musicali più rari del nostro Paese, oggi custodito all’interno del
rinnovato Archivio della Veneranda Fabbrica, diario della città giorno
per giorno da sette secoli”.
Guida all’ascolto di Ruben Jais :
“Nel 1727, a tre anni dalla prima passione lipsiense (la Johannespassion)
Bach presenta alla comunità riunita per la celebrazione del Venerdì
Santo il suo nuovo componimento dedicato alla Passione di Cristo: Passio
Domini Nostri J.C. secundum Evangelistam Matthaeum - Poesia per Dominum
Henrici alias Picander dictus - Musica di G.S. Bach (così
nell'autografo!).
La differenza tra questi due capolavori della musica sacra è davvero
importante: quanto il componimento del 1724 presentava la passione di
Cristo rendendone protagonista il coro nella sua poliedrica veste di
comunità dei fedeli attraverso i corali e di 'Turba' attraverso i cori,
così la Matthäuspassion pone al centro la riflessione teologica
declinata attraverso forme musicali innovative. Per la prima volta si
utilizzano due cori, due orchestre, un coro 'in ripieno', 8 ruoli
solistici.
Quest'anno, come la tradizione instaurata nel 1999 da laVerdi richiede,
sarà eseguita la Matthäuspassion: per la prima volta al Coro Sinfonico
preparato dal Maestro Erina Gambarini si affiancherà laBarocca,
l'Ensemble della Fondazione specializzato nell'esecuzione della musica
del periodo barocco”.
Programma
La Passione secondo Matteo è una delle cinque Passioni composte da Bach;
a noi ne sono giunte solo due (l’altra è la Passione secondo Giovanni)
eppure esiste anche una edizione discografica della Passione secondo San
Marco che è la più breve [ndr]. Eseguita per la prima volta il Venerdì
santo del 1727 nella Chiesa di S. Tommaso di Lipsia, negli anni
successivi è stata ripresa almeno altre tre volte, in ognuna delle quali
il musicista ha apportato modifiche. La versione che per tradizione si
esegue fa riferimento alla edizione del 1736, per la quale Bach ha
previsto, tra l’altro, l’inserimento a chiusura della prima parte di un
grandioso corale proveniente dalla Passione secondo Giovanni.
L’imponenza dell’organico vocale e strumentale - tre cori, dei quali uno
di voci bianche, sei cantanti solisti e doppia orchestra - si adegua
perfettamente a una partitura di grande respiro musicale che affronta
l’episodio-chiave del Cristianesimo: dall’ultima cena di Gesù al
tradimento di Giuda, dagli interrogatori ai quali è sottoposto alla
condanna a morte, dalla crocifissione alla sepoltura. La voce recitante
dell’Evangelista fa da filo conduttore (le sue parole provengono dai
versetti del Vangelo di Matteo); tra i personaggi spiccano quelli di
Gesù e di Ponzio Pilato.
Un ruolo importante è affidato al Coro, impegnato in quasi la metà dei
numeri (in totale sessantotto) per esprimere i turbamenti dei seguaci di
Gesù, oppure impersonare la folla che assiste al processo, o ancora
commentare - come nella tragedia greca - i diversi eventi. Per la musica
Bach impiega più volte melodie proprie della tradizione sacra
protestante, le cui origini risalgano alla metà del XVI secolo.
La monumentale Passione secondo Matteo, intesa non come opera musicale a
se stante bensì come parte della funzione religiosa, doveva avere un
impatto quasi violento sul pubblico alla sua prima esecuzione. La
drammaticità della musica e del racconto, la grandiosità e la lunghezza
dell’opera, infatti, rendevano difficile la ricezione da parte del
pubblico di questa composizione così inaudita. Solo cento anni più
tardi, nel 1829, il ventenne Mendelssohn, alla guida della Berliner
Singakademie, diede con la sua esecuzione l’inizio a una vera riscoperta
e rivalutazione del compositore e del suo lavoro.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
www.laverdi.org
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