Cavalleria rusticana

 

Teatro Filodrammatici - MILANO
 Via Filodrammatici , 1(M1/M3 Duomo)
Giovedì 26 febbraio 2015 ore 20:30
Venerdì 27 febbraio 2015 ore 20:30
Sabato 28 febbraio 2015 ore 20:30
Associazione VoceAllOpera
STAGIONE LIRICA DI VOCEALLOPERA 2015


Francis Poulenc
“La voix humaine”
Ginevra Schiassi


Pietro Mascagni
“Cavalleria Rusticana”
Santuzza - Moonnjin Kim (26), Marina Gubareva (27)
e Laura Dacomo (28)
Turiddu -  Alessandro Mundula
Lola - Carlotta Vichi (26 e 28) ed Elena Caccamo (27)
Alfio - Hyun Kyu Ra
mamma Lucia - Chiara Albano
Coro dei giovani di VoceAllOpera
Direttore Maestro Damiano Cerutti
Ideazione scenica e la regia di Gianmaria Aliverta

Assistente alla Regia e direttore di palco Francesca Salvatori
Costumi Alessandra Locatelli
Luci Adriana Renna
Trio di fiati
Flauto: Carlo Moretti, Clarinetto: Chiara Tagilabue,
Fagotto: Matteo Dossena
 

Coro :
Boaretto Eleonora, Sanna Eliana, Ricetti Valentina, Ferrarlo Cristina, Dottorini Letizia, Dimartino Manuela, Giuseppina Carluccio, Benlodi Riccardo, Ceragioli Vittorio Dante, Mattia Rossi, Ungaro Antonio, Pialli Jaime, Destefano Paolo, Carlini Alberto, Galilei Giacomo, Marcon Lorenzo, Faccialà Gabriele, Sala Alberto
Comparsa Azzaro Patrizia

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Programma:

La voix Humaine e Cavalleria Rusticana rappresentano un dittico interessante, un abbinamento ardito. E sono, al contempo, una dittologia legata dal filo rosso della passione: due storie, due drammi, totalmente opposte eppure che descrivono in primis l'amore e la sofferenza di una sola donna.

Cavalleria Rusticana
La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di Pasqua. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu cantare una serenata a Lola, sua promessa sposa, che durante il servizio militare di Turiddu ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che decide di non entrare in chiesa sentendosi in grave peccato.
Si rivolge allora a mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Lucia dice a Santuzza che Turiddu è andato a Francofonte a comprare il vino, ma Santuzza risponde che Turiddu è stato visto in paese nel bel mezzo della notte. Lucia replica stizzita e le chiede di entrare in casa: ha infatti paura che qualcuno possa sentire la loro conversazione, ma Santuzza rifiuta l'invito perché si sente disonorata, intanto, Aifio giunge a far visita a Lucia e le domanda del vino: Lucia riferisce che Turiddu è andato a Francofonte per comprarne, ma Alfio replica di averlo visto al mattino vicino casa sua. Compare Alfio se ne va e a questo punto Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola, pur essendo quest'ultima sposata: Lucia, attonita, invoca la Madonna e si allontana. Giunge Turiddu che discute animatamente con Santuzza: quindi, interviene anche Lola, diretta alla chiesa, e le due donne si scambiano battute ironiche. Dopo che Lola è entrata in chiesa, la discussione tra Turiddu e Santuzza degenera in lite violenta fino a che, gettata a terra da Turiddu, ai colmo dello sdegno, Santuzza gli augura la malapasqua. Quindi Turiddu entra in chiesa. Santuzza, rialzatasi, vede arrivare Alfio e gli denuncia la tresca amorosa della moglie. Dopo la messa, Turiddu offre vino a tutti i paesani per stare più tempo con Lola. Giunge Alfio, Turiddu gli offre del vino, ma questi rifiuta. Così, Turiddu getta via il vino e, con la scusa di un abbraccio pacificatore, morde l'orecchio ad Alfio sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare la madre e, ubriaco, le dice addio affidandole Santuzza.
Subito dopo si sente un vociare di donne e popolani. Un urlo sovrasta gli altri: "Hanno ammazzato compare Turiddu!".

Note di regia:
In "Cavalleria Rusticana" invece, il dolore di Santuzza è pubblico fin dall'inizio dell'opera, quando i paesani scoprono che Turiddu, il suo fidanzato, la tradisce con Lola. Il dramma di Santuzza intreccia la sua passione amorosa con la Passione di Gesù e i festeggiamenti del giorno di Pasqua, in una visione che stigmatizza alcuni (pochi) gesti tradizionali, ancora vivi nella Sicilia contemporanea, in palese forte contrasto con i giovani abitanti di Vizzini. Ma, a differenza della "voce umana", Santuzza non si arrende, non si lascia consumare dal dolore ma anzi affronta tutti: mamma Lucia, Turiddu, Lola e Alfìo, prima di assistere, inerme, al tragico epilogo di una vicenda di cui è vittima, non senza combattere, ma che in fin dei conti la sconfigge.
La scena è sempre scarna, vuota di ogni suppellettile inutile e i pochi oggetti che restano sopravvivono perché indispensabili. L'adattamento registico ancora una volta cerca la verità, nelle pieghe emotive del dramma, cercando un canale preferenziale nello spettatore per ottenere il massimo della comprensione nel modo più diretto, a ricordarci, forse, che i topos dell'opera parlano un linguaggio ancora vivo.

 


Seguono immagini della serata venerdì 27 febbraio 2015:

 

 
 

O Lola, c'hai di latti la cammisa
(canzone siciliana di Turiddu)


Gli aranci olezzano


Dite, mamma Lucia…


ALFIO
Il cavallo scalpita,7
i sonagli squillano,
schiocca la frusta. – Ehi là!


Mamma Lucia,
n’avete ancora di quel vecchio vino?


Regina cœli, lætare. – Alleluja!


Inneggiamo, il Signor non è morto,
ei fulgente ha dischiuso l’avel,
inneggiamo al Signore risorto
oggi asceso alla gloria del ciel!


SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma, prima d’andar soldato
Turiddu aveva a Lola eterna fè giurato.
Tornò, la seppe sposa; e con un nuovo amore
volle spegner la fiamma che gli bruciava il core:
m’amò, l’amai.


TURIDDU (entrando)
Tu qui, Santuzza?
SANTUZZA
Tu qui, Santuzza?Qui t’aspettavo ...


LOLA (dentro alla scena)
Fior di giaggiolo,
gli angeli belli stanno a mille in cielo,
ma bello come lui ce n’è uno solo.


SANTUZZA (a Turiddu)
Sì, resta, resta, ho da parlarti ancora!

SANTUZZA
No, no, Turiddu, rimani ancora.
abbandonarmi dunque tu vuoi?
La tua Santuzza piange e t’implora;
come cacciarla così tu puoi?

TURIDDU
Va’, ti ripeto, va’ non tediarmi,
pentirsi è vano dopo l’offesa!

TURIDDU
Bada!…Dell’ira tua non mi curo

SANTUZZA (nel colmo dell’ira)
A te la mala Pasqua, spergiuro!


SANTUZZA
Che avete detto?Che mentre correte
all’acqua e al vento a guadagnarvi il pane,
Lola v’adorna il tetto in malo modo!
ALFIO
Ah! nel nome di Dio, Santa, che dite?
SANTUZZA
Il ver. Turiddu mi tolse l’onore,
e vostra moglie lui rapiva a me!

Infami loro: ad essi non perdono;
vendetta avrò pria che tramonti il dì.

Per la vergogna mia, pel mio dolore
la triste verità vi dissi, ahimè!


INTERMEZZO


A casa, a casa, amici, ove ci aspettano
le nostre donne, andiam.
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.

 

Intanto amici, qua, beviamone un bicchiere.
(Tutti si avvicinano alla tavola dell’osteria e prendono i bicchieri)

Viva il vino spumeggiante
nel bicchiere scintillante,
come il riso dell’amante
mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch’è sincero,
che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l’umor nero
nell’ebbrezza tenera.


ALFIO A voi tutti salute!
CORO Compar Alfio, salute

TURIDDU
Benvenuto! con noi dovete bere:
(Empie un bicchiere)
ecco, pieno è il bicchiere.

ALFIO (respingendolo)
Grazie. Ma il vostro vino io non l’accetto,
diverrebbe veleno entro il mio petto!

TURIDDU A piacer vostro!

ALCUNE DONNE (a Lola)
Comare Lola, andiamo via di qua.
(Tutte le donne escono conducendo Lola)

TURIDDU Avete altro da dirmi?
ALFIO Avete altro da dirmi?Io nulla!

TURIDDU sono agli ordini vostri.Or ora?Or ora!
(Alfio e Turiddu si abbracciano. – Turiddu morde l’orecchio destro di Alfio)

ALFIO (con intenzione)
Compar Turiddu, avete morso a buono…
c’intenderemo bene, a quel che pare!


TURIDDU
Mamma, quel vino è generoso, e certo
oggi troppi bicchier ne ho tracannato…
vado fuori all’aperto…
Ma prima voglio che mi benedite
come quel giorno che partii soldato…

DONNE (correndo)
Hanno ammazzato compare Turiddu!

(Tutti gettano un grido – cala precipitosamente il sipario.


 

 
 

PROSSIMI APPUNTAMENTI DI VoceAllOpera
26 marzo 2015 Ore 15:00
Teatro Nuovo MILANO
Il barbiere di Siviglia di G. Rossini

16 e 18 aprile 2015 Ore 20:30
Teatro Filodrammatici MILANO
La Traviata di G. Verdi
(allestimento moderno)

17 aprile 2015 Ore 20:30
Teatro Filodrammatici MILANO
La Traviata di G. Verdi
(allestimento classico)
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