Programma:
Eugene Ugorski, “violino prodigio” per il concerto
di Korngold
Il giovane fuoriclasse russo-americano debutta con laVerdi nel
capolavoro del Premio Oscar austro-statunitense.
La Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvorák chiude il programma dedicato
al 25° anniversario della “Rivoluzione di Velluto” in Cecoslovacchia
L’impegno de laVerdi per i giovani talenti che
spesso si dimostrano fuoriclasse dal sorprendente curriculum
internazionale, nonostante l’anagrafe, viene confermato in questo nono
programma della Stagione sinfonica - venerdì 14 (ore 20.00) e domenica
16 novembre (ore 16.00), Auditorium di Milano in largo Mahler - con il
violinista Eugene Ugorski. Il solista ventiquattrenne di origine russa
e americano di formazione, dopo aver suonato con le migliori orchestre
di qua e di là dell’Atlantico, è al debutto con laVerdi in un brano
che rappresenta un vero e proprio cameo nel panorama della grande
musica del Novecento: il Concerto per violino e orchestra di Erich
Wolfgang Korngold, compositore austriaco naturalizzato statunitense e
conosciuto al grande pubblico per le sue colonne sonore hollywoodiane
degli anni Trenta e Quaranta, a cominciare da quella per il film Le
avventure di Robin Hood con Errol Flynn, che gli valse il Premio Oscar
nel 1938.
Il programma, che vedrà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
guidata dalla bacchetta del suo direttore musicale Zhang Xian, si
completa con due capolavori di Antonin Dvorák: il “concert overture”
Karneval e la maestosa, imponente Sinfonia n.9, universalmente
conosciuta come Dal Nuovo Mondo.
Questo doppio appuntamento con laVerdi, patrocinato dal Centro Ceco di
Milano, è dedicato al 25° anniversario della “Rivoluzione di Velluto”
in Cecoslovacchia, che ha portato alla caduta del comunismo
nell’odierna Repubblica Ceca il 17 novembre 1989.
Note al programma
Contornato da due celeberrimi lavori di Antonin Dvorák, con il suo
bellissimo Concerto per violino arriva a noi Erich Wolfgang Korngold.
Il quale ha soltanto dodici anni, nel 1909, quando si presenta a
Gustav Mahler per suonargli al pianoforte la sua cantata Gold appena
composta. “È un genio” esclama il grande direttore. Segue una lunga
serie di lavori in tradizionale stile tardo romantico, che valgono a
Korngold elogi di Richard Strauss, Giacomo Puccini, Arthur Schnabel,
perfino dell’imperatore Francesco Giuseppe.
Negli anni Venti la sua fama arriva al culmine, in tutta Europa. Nel
1933 l’amico regista Max Reinhardt lo invita a Hollywood, dove in poco
tempo diventa il più ricercato e pagato autore di musica da film.
Subito conquista l’Oscar per Le avventure di Robin Hood (protagonista
Errol Flynn) e per un buon decennio accumula successi memorabili.
Finita la guerra, non contento di scrivere colonne sonore, vuole
ritrovare la grande musica. Il mondo però è cambiato. Il pubblico ha
dimenticato, la critica ignora.
Lui però scrive nuovi capolavori, che da alcuni anni stiamo
riscoprendo. Come succede con il Concerto per violino, scritto nel
1945 e subito entrato nel repertorio di Jascha Heifetz. Trascurato per
decenni ha ora nuova vita grazie alle interpretazioni di grandi
virtuosi come Itzhak Perlman, Gil Shaham, Nikolaj Znaider, Anne-Sophie
Mutter, Hilary Hahn, tanti altri ormai. E fra questi Eugene Ugorski,
ventiquattrenne, russo di nascita e americano di studi, già fanciullo
prodigio in mezzo mondo e ora maturo per debuttare alla Verdi in un
lavoro che al massimo impegno interpretativo aggiunge l’attesa della
(quasi) novità.
note di Enzo Beacco
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari
apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3).