Milano Arte Musica

 

MAM Milano Arte Musica
VIII edizione

Sala Capitolare del Bergognone
(Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16 MILANO
a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Mercoledì 13 agosto 2014
ore 16.30, 18.30 e 20.30

Il liuto nel mondo germanico
Robert Barto, liuto
Musiche di Esaias Reusner, Sylvius Leopold Weiss
e Bernhard Joachim Hagen

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Programma:
Esaias Reusner (1636-1679)
Suite in sol minore

Allemande
Courante
Sarabande
Aria I
Aria II
Gigue
Sylvius Leopold Weiss (1687-1750)
Sonata in re minore (n. 36)

Allemande
Courante
Bourrée
Sarabande
Menuet
Allegro
Bernhard Joachim Hagen (1720-1787)
Variazioni su un tema di Locatelli


Seguono immagini della serata ore 16:30:

 

Basilica di Santa Maria della Passione

 


Sala Capitolare del Bergognone

Il concerto è l'occasione per milanesi e non di scoprire
un luogo di rara bellezza con questi capolavori d'arte.

 

 

 

Concerto di Robert Barto, liuto
Musiche di Esaias Reusner, Sylvius Leopold Weiss
e Bernhard Joachim Hagen

 

 

 

 

 

Note:

Nella raccolta Sala Capitolare del Bergognone della Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), mercoledì 13 agosto (ore 16.30, ore 18.30 e ore 20.30) Robert Barto, uno dei migliori interpreti di musica liutistica al mondo, dedica un raffinato programma al repertorio della scuola tedesca, mai proposto finora nel nostro festival, con una grande sonata di Sylvius Leopold Weiss, principe di questa scuola e uno dei maggiori liutisti di ogni tempo, accostata a lavori di Esaias Reusner e di Bernhard Joachim Hagen, autori appartenenti alla generazione a lui rispettivamente precedente e successiva. Il concerto è proposto in tre turni (ore 16.30, ore 18.30 e ore 20.30) per la limitata capienza della sala.
Lo Strumento. Per quasi 300 anni, circa dal 1500, il liuto è stato uno dei più importanti strumenti solisti in Europa. Durante questo periodo, si è passati dalla versione a cinque ordini (9 corde) a quella a tredici ordini (24 corde), utilizzata in questo programma. Quest’ultima, che si dice ideata da Sylvius Weiss, è stata utilizzata principalmente in Germania e Austria approssimativamente dal 1720 al 1800, data in cui il liuto scomparve definitivamente.
I compositori. Sylvius Leopold Weiss (1687-1750) è stato un eccezionale liutista del tardo barocco tedesco e uno dei più grandi di tutti i tempi. Il suo nome è menzionato dai contemporanei tra quelli dei migliori musicisti tedeschi insieme con quello di Händel, Telemann e J. S. Bach. Il programma presenta un’imponente suite di Weiss (o sonata, secondo la sua definizione), insieme ai lavori dei due maggiori liutisti tedeschi che l’hanno rispettivamente preceduto e seguito.
Un’influenza importante sullo stile di composizione di Weiss l’ha avuta il suo soggiorno a Roma dal 1710 al 1714. Lo stile “italiano”, fluente ed espressivo, è chiaramente percepibile nella maggior parte dei suoi lavori. Dopo il suo ritorno in Germania, il liutista fu attivo per il resto della sua carriera alla corte di Dresda, dove era il musicista meglio pagato.
Esaias Reusner (1636-1679) apprese l’arte del liuto da suo padre. Secondo la sua testimonianza, si esibì per la regina (di Polonia) prima di raggiungere i dieci anni. Sempre nella sua giovinezza, studiò con un liutista francese, che gli insegnò il “nuovo stile” di accordatura in re minore, che è poi rimasto lo stile utilizzato per il liuto tedesco. Uno dei primi compositori a utilizzare la forma della suite, è stato il precursore di uno stile di musica liutistica tedesca che sarebbe poi culminata nell’opera di Sylvius Weiss.
Nel Diciottesimo secolo, verso la fine della carriera di Weiss, il liuto era quasi estinto in tutta Europa.
È dunque forse poco sorprendente che l’ultimo grande liutista, Bernhard Joachim Hagen (1720-1787), si sia dovuto guadagnare da vivere come violinista. Attivo alla corte di Bayreuth, compositore in un tempo in cui il giovane Mozart stava già cominciando a esibirsi, Hagen ci presenta uno stile melodioso e impegnativo, un ponte tra l’era classica e barocca. Il lavoro qui presentato è l’arrangiamento di Hagen delle variazioni di Pietro Locatelli (1695-1764) su un tema in stile di minuetto.

 
 


 
   

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