Vittadini

 

Chiesa di San Bernardo - Vigevano

Sabato 29 marzo 2014 ore 17:00

Organizzato da USCI

in collaborazione con Maestri CANTORI Vigevano
L'agonia del Redentore

Ovvero
Le ultime sette parole di Nostro Signore Gesù Cristo in Croce

Oratorio sacro di Franco Vittadini

Ass. Cult. Ticinum Gospel Choir
Gruppo Vocale Gli Ottomisti
Società Corale I Maestri Cantori
Solisti di canto:
Silvia Ratti, soprano
Manuel Pierattelli, tenore
Velthur Tognini, baritono

Accompagna all’organo: M° Simone Quaroni
Direttore: M° Enrico Vercesi.
 

Sabato 5 aprile 2014 ore 21:00
Chiesa di Santa Maria del Carmine in Pavia.
Esecuzione con organo e coro a quattro voci miste
dell’Oratorio del Maestro Franco Vittadini.

Prima rappresentazione per coro a quattro voci miste In collaborazione con f.i.r.m.a. Federazione Italiana Ricerca di Musica e Arte Delegazione di PAVIA e con Usci Lombardia. Unione Società Corali Italiane della Lombardia.

 

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Programma:

La struttura dell’Oratorio risulta essere così composta:
1. Introduzione.
PAROLA PRIMA: Pater, dimitte illis, non enim sciunt quid faciunt.
(Padre, perdonali perchè non sanno quello che fanno)
PAROLA SECONDA: Amen, amen dico tibi: hodie mecum eris in Paradiso.
(Ti dico, oggi sarai con me in paradiso)
PAROLA TERZA: Mulier, ecce filius tuus… ecce mater tua.
(Madre, ecco tuo figlio)
PAROLA QUARTA: Deus meus Deus meus, ut quid dereliquisti me?
(Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato)
PAROLA QUINTA: Sitio!
(Ho sete)
PAROLA SESTA: Consummatum est!
(Consumato è! - Tutto è compiuto)
PAROLA SETTIMA: Pater, in manus tuas commendo spiritum meum.
(Padre nelle tue mani ripongo il mio spirito)
9. Finale.

L’opera, nella versione proposta, sarà in prima assoluta. Dalla morte del Maestro, l’unica esecuzione di questo lavoro risale all’anno 1947 presso la Cattedrale di Pavia, sotto la direzione di Vittadini stesso. Durante l’esecuzione musicale verranno proiettate alcune immagini tratte dalla Storia dell’Arte e alcuni testi a compendio. In particolare, saranno tradotti in italiano corrente i passaggi più significativi e potenzialmente oscuri presenti nel testo originario al fine di aiutare l’Assemblea a meglio comprendere il significato dell’Opera e nel desiderio di permettere all’ascoltatore una riflessione accurata sul significato dei brani eseguiti, nonché di entrare nella meditazione profonda sul mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo.


Seguono immagini della serata:

 

 

 

 
 

Note:

Questo oratorio scritto all'autore nel 1933 vide una unica esecuzione nel lontano 1947 quindi cadde in oblio sino alla odierna riproposta.

Che cosa è questo progetto: Un concerto per organo, solisti e coro, composto nel 1933-‘34. L’organico corale risulta essere composto da circa sessanta elementi eterogenei tra loro e provenienti da alcune realtà corali della provincia di Pavia. In particolare, hanno aderito al progetto: per Pavia, Ass. Cult. Ticinum Gospel Choir e Gruppo Vocale Gli Ottomisti, e per Vigevano, la Società Corale I Maestri Cantori. L’Oratorio Sacro del M° Franco Vittadini si costituisce come proposta di meditazione musicale, cantata nella lingua Latina, sulla Tradizione delle sette parole di Gesù Cristo sulla Croce.


L’Agonia del Redentore di Franco Vittadini


"È l'anima che vola, l'anima che nessuno può incatenare".
Così annotava Franco Vittadini sulla partitura di Fiammetta e l'avaro, una delle sue ultime opere mai rappresentata in vita ma solo nel 1951, a tre anni dalla morte.

Perché un’Opera di Vittadini: Franco Vittadini è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano, di origini pavesi e che, in Italia, ha dato lustro alla nostra Città in quanto personalità di Cultura, facendosi conoscere prevalentemente per le sue opere e per la musica sacra, categoria nella quale il progetto ricade.
Attraverso la riproposizione di questo suo oratorio e, più in generale, della figura del compositore stesso, si vorrebbe ulteriormente valorizzare e portare a patrimonio di tutta la Comunità Pavese l’Opera del Maestro cui, peraltro, è dedicato il nostro Civico Istituto Superiore di Studi Musicali, dando alla sua musica ampio respiro culturale anche oltre i nostri confini provinciali. Il progetto è infatti patrocinato anche da U.S.C.I. Lombardia.
La composizione ripercorre le tappe dell’accusa, della condanna, della passione e, infine, della morte in croce di Cristo.
Vittadini, in questa Opera, persegue due obiettivi: con la musica accorata, a supporto delle invocazioni, vuole sottolineare la condizione di uomo sofferente ma determinato «a bere fino in fondo l’amaro calice», mentre con le note del cantato, vibranti e appassionate, propone un chiaro invito a riflettere sulla Passione del Cristo e sul suo messaggio universale. Nello sviluppo della struttura dell’Opera, saremo condotti ad ascoltare un Cristo che mentre durante il processo non apre quasi mai bocca, quando sarà innalzato sulla croce parlerà apertamente, e con parole di estrema dolcezza e perdono per i propri detrattori. Gli evangelisti hanno trasmesso all’umanità intera le cosiddette ‘Sette Parole’ pronunciate nelle ultime ore della vita del Cristo, un ultimo testamento nel quale è riassunto il centro del Kerigma.
Vittadini, potremmo dire con rispetto estremo, ricava dalla personale meditazione sulle Sacre Scritture una sorta di ‘Vangelo concentrato’ che riesce a tradurre nelle pause e nei contrappunti della partitura. In essa, sapientemente, egli dispiega la trama del testo affidandone l’interpretazione ai dialoghi, a volte sommessi mentre in alcuni passaggi divengono incalzanti e concitati, tra le parti corali e gli interventi dei solisti. L’ascolto di questa composizione, peraltro in questo Tempo di Quaresima, risuona come una possibilità importante e particolare per la platea di addentrarsi nel mistero della Pasqua di Gesù, mistero di dolore e di amore, di notte e di luce, di croce e di gloria, di morte e di vita, di peccato e di grazia.


FRANCO VITTADINI, note biografiche
Nato a Pavia il 9 aprile 1884, fu ammesso nel 1903 al conservatorio di Milano a frequentare i corsi di composizione e di direzione d'orchestra. Lasciato prematuramente il conservatorio, per un breve periodo fu Maestro di Cappella alla Prepositurale di Varese e, successivamente, ritornò a Pavia dove, nel 1922, entrò a far parte della Commissione di Ispezione del Civico Istituto Musicale e dal 1924 ne divenne direttore. Nel 1921 aveva fatto il suo esordio sulle scene melodrammatiche con la commedia lirica Anima allegra che aveva ottenuto un grandissimo successo e lo aveva imposto come musicista di buon gusto e padrone della materia. A questa erano seguite non solo altre opere teatrali (La Sagredo, il Caracciolo) ma anche pagine sacre (Nazareth, Il natale di Gesù) e alcuni balletti. Il debutto coincise nel 1928 al Teatro alla Scala di Milano con Vecchia Milano – che ricevette apprezzamenti entusiastici - e proseguì con quattro balletti: La dama galante, Fiordisole, Tutù sotto il ciliegio, La Taglioni che lo consacrarono definitivamente. Nel ricco catalogo compositivo trovano posto anche brani sinfonici per grande e piccola orchestra (Armonie della notte, Scene musicali, Scherzo, L'ora vespertina), cameristici e sacri (diciassette messe, mottetti, due oratori e L’Agonia del redentore) nonché musica da film (Idilliaca, Esotica, Settecentesca, Marcia eroica, Angoscioso, Uragano, Campagnola, Grottesca, Mattinata, Mistica, Pastorale, Plenilunio). Alla sua morte, avvenuta a Pavia il 30 novembre 1948, rimasero tre lavori non rappresentati: Il mare di Tiberiade, Sirenetta e Fiammetta e l'avaro, i primi due dei quali attendono ancora una adeguata considerazione. Presso la Cattedrale di Pavia, il 2 dicembre 1948, la Salma del grande Musicista venne accolta con l’epigrafe riportante il seguente testo: «L’Italia tutta è in lutto per la scomparsa di Franco Vittadini, immortale signore dell’armonia, ma Pavia, più accorata, piange il figlio glorioso e gli tributa funebri onoranze in questo Tempio dove la sua arte rifulse insuperata».


Il progetto è proposto da U.S.C.I. Pavia e U.S.C.I. Lombardia – acronimi di ‘Unione Società Corali Italiane’ delegazione regionale della Provincia di Pavia e ‘Unione Società Corali Italiane’ delegazione della Lombardia -, Associazioni Culturali - senza fini di lucro - fondate nel 1979 che riuniscono le differenti formazioni corali della Provincia (la prima) e della Regione (la seconda) e che si sono poste come obiettivo quello di assistere i vari gruppi corali e divulgare la musica corale di ogni genere e tipologia di organico.

Entrambe le Associazioni collaborano con Enti e Istituzioni per sostenere e tutelare gli interessi generali delle società corali aderenti e sviluppano relazioni con le organizzazioni similari italiane ed estere su basi di reciprocità.

Le modalità di intervento si concretizzano nel diffondere l'associazionismo musicale amatoriale, nel migliorare con iniziative di formazione la preparazione tecnica dei direttori, nel supportare l'attività dei cori creando opportunità di concerti e di incontri musicali al fine di facilitare la pratica musicale fra gli associati e, infine, nel contribuire e potenziare la ricerca musicale sul territorio regionale e provinciale. U.S.C.I. ha aderito, fin dalla propria costituzione, a FE.N.I.A.R.CO. - la Federazione Nazionale tra le Associazioni Regionali. In questi anni U.S.C.I. ha provveduto a creare alcuni servizi operativi e tecnici, tra i quali il supporto ai complessi corali, una opportuna copertura assicurativa, la pubblicazione di periodici online, l’incremento dell’attività corale nel contesto culturale e sociale, e assicurare la ricerca, la conservazione e lo studio del patrimonio musicale italiano e internazionale, con particolare riguardo al recupero e alla costante diffusione delle realtà provinciali e locali; la promozione di corsi didattici, seminari di studio, concorsi, rassegne, concerti e manifestazioni musicali e corali in ambito regionale, provinciale e locale.

L’Associazione “Federazione Italiana Ricerca di Musica e Arte Delegazione di Pavia” è una Associazione priva di scopi di lucro che opera come delegazione subordinata dell’Associazione Federazione Italiana Ricerca di Musica e Arte (acronimo ‘f.i.r.m.a.’). Le due Associazioni perseguono finalità di promozione per la formazione e l’educazione della persona attraverso la diffusione della cultura musicale, coreutica, teatrale e dell’Arte in genere sotto tutte le sue forme, rivolta a tutti e, in particolare, al mondo dei giovani, a livello nazionale e internazionale. Svolgono attività di ideazione, progettazione, realizzazione e promozione di eventi, ricerca e formazione artistica delle realtà culturali, incrementano scambi internazionali fra le Associazioni, i gruppi, le Istituzioni, le Università, organizzano corsi, convegni, seminari, festival.

Tra i più importanti progetti di f.i.r.m.a., dopo la “Presentazione Istituzionale” avvenuta a Roma presso la Camera dei Deputati il 21 dicembre 2010, vi è la fondazione del coro cosiddetto: Italian Gospel Choir, una formazione costituita da cori gospel provenienti da tutta Italia (circa 120 cori) e che ha ottenuto, in segno di riconoscimento, la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

NOTA il presente materiale è tratto da programma di sala ricevuto da Ufficio Stampa visibile in allegato PDF

 
 


 
   

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