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Auditorium Fond.Cariplo
Milano
Venerdì 14 giugno 2013 ore 21:00
Organizzato da Orchestra Giuseppe Verdi
Pietro Mascagni
Cavalleria rusticana
l’opera nella casa de laVerdi
Stagione Sinfonica 2011-2012
giovedì 13, venerdì 14, domenica 16 giugno 2013
Auditorium di Milano, largo Mahler
Il capolavoro di Mascagni in forma di concerto
chiude la stagione 2012/13
Personaggi e interpreti:
Santuzza (soprano) Chiara Angella
Turiddu (tenore) Paolo Bartolucci
Lucia (contralto) Erika Fonzar
Alfio (baritono) Alberto Gazale
Lola (mezzosoprano) Elena Lo Forte
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Zhang Xian
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: da martedì a domenica 14.30 –
19.00)
Giovedì 13 giugno 2013 ore 18.00
Conferenza
Guida a Cavalleria rusticana
Relatori Laura Nicora e Lorenzo Sorbo
Ingresso libero
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alle attività di CONCERTODAUTUNNO
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PIETRO MASCAGNI
Cavalleria rusticana
Melodramma in un atto
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
tratto dalla novella di Giovanni Verga dallo stesso titolo
Personaggi:
SANTUZZA, una giovane contadina (a peasant girl) soprano
TURIDDU, un giovane contadino (a young peasant) tenore
LUCIA, sua madre (his mother) soprano
ALFIO, un carrettiere (a carter) baritono
LOLA, sua moglie (his wife) mezzosoprano
Siciliana (Turiddu)
Coro d'introduzione
Scena (Santuzza e Lucia)
Sortita di Alfio con Coro
Scena e preghiera
Romanza e Scena (Lucia e Santuzza)
Scena (Santuzza e Turiddu)
Stornello di Lola
Duetto (Santuzza e Turiddu)
Duetto (Santuzza e Alfio)
Intermezzo sinfonico
Scena, Coro e Brindisi (Lola e Turiddu)
Finale
Seguono immagini della serata:
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Presentazione di RUBEN JAIS della serata che si è aperta
con un video nel quale all'inizio si è vista qualche bella immagine
dell'autore e due scene dal film sulla vita di Mascagni,
ma poi (purtroppo) è proseguito con
Gulglielmo Ratcliff : Intermezzo
La Parisina: Introduzione
L'amico Fritz:intermezzo
che sarebbe stata cosa sicuramente migliore ascoltare dal vivo
che non in versione registrata con un montaggio
di immagini discutibili, oltre tutto sono pagine di tale
bellezza che avrebbero ben figurato in mano alla Orch. Giuseppe Verdi ed
ai suoi ottimi solisti come Luca Santniello che nel Fritz avrebbe avuto
un bellissimo passaggio da eseguire.
La scena rappresenta una piazza in un paese della Sicilia.
Nel fondo, a destra, chiesa con porta praticabile. A sinistra l'osteria e la
casa di Mamma Lucia. È il giorno di Pasqua.
Siciliana
TURIDDU (a sipario calato)
O Lola ch'ai di latti la cammisa
Si bianca e russa comu la cirasa,
Quannu t'affacci fai la vucca a risa,
Biato cui ti dà lu primu vasu!
Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,
E nun me mporta si ce muoru accisu...
E s'iddu muoru e vaju mparadisu
Si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu.
Scena
La scena sul principio è vuota. Albeggia.
Coro d'introduzione
DONNE
(di dentro)
Gli aranci olezzano
Sui verdi margini,
Cantan le allodole
Tra i mirti in fior;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
(Le donne entrano in scena.)
UOMINI
(di dentro)
In mezzo al campo
Tra le spiche d'oro
Giunge il rumor
Delle vostre spole,
Noi stanchi
Riposando dal lavoro
A voi pensiam,
O belle occhi-di-sole.
A voi corriamo
Come vola l'augello
Al suo richiamo.
(Gli uomini entrano in scena.)
DONNE
Cessin le rustiche
Opre: la Vergine
Serena allietasi
Del Salvator;
Tempo è si mormori
Da ognuno il tenero
Canto che i palpiti
Raddoppia al cor.
(Il coro attraversa la scena ed esce.)
Scena
Santuzza e Lucia
SANTUZZA
(entrando)
Dite, mamma Lucia...
LUCIA
(sorpresa)
Sei tu? Che vuoi?
SANTUZZA
Turiddu ov'è?
LUCIA
Fin qui vieni a cercare
Il figlio mio?
SANTUZZA
Voglio saper soltanto,
Perdonatemi voi, dove trovarlo.
LUCIA
Non lo so, non lo so,
Non voglio brighe!
SANTUZZA
Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
Fate come il Signore a Maddalena,
Ditemi per pietà dov'è Turiddu . . .
Lucia (contralto) Erika Fonzar
È andato per il vino
A Francofonte.
Santuzza (soprano) Chiara Angella
No! l'han visto in paese
Ad alta notte.
LUCIA
Che dici?
Se non è tornato a casa!
(avviandosi verso l'uscio di casa)
Entra!
SANTUZZA
(disperata)
Non posso entrare in casa vostra.
Sono scomunicata!
LUCIA
E che ne sai Del mio figliolo?
SANTUZZA
Quale spina ho in core!
Sortita di Alfio con Coro
Alfio, Coro e dette
ALFIO
Alfio (baritono) Alberto Gazale
Il cavallo scalpita,
I sonagli squillano,
Schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,
Cada l'acqua o nevichi,
A me che cosa fa?
CORO
O che bel mestiere
Fare il carrettiere
Andar di qua e di là!
ALFIO
M'aspetta a casa Lola
Che m'ama e mi consola,
Ch'è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
I sonagli squillino,
E Pasqua, ed io son qua!
Scena e preghiera
LUCIA
Beato voi, compar Alfio,
Che siete sempre allegro così!
ALFIO
Mamma Lucia,
N'avete ancora
Di quel vecchio vino?
LUCIA
Non so;
Turiddu è andato
A provvederne.
ALFIO
Se è sempre qui!
L'ho visto stamattina
Vicino a casa mia.
LUCIA
(sorpresa)
Come?
SANTUZZA
(rapidamente)
Tacete.
(Dalla chiesa odesi intonare l'Alleluja.)
ALFIO
Io me ne vado,
Ite voi altre in chiesa.
(Esce.)
CORO
(interno della chiesa)
Regina coeli laetare.
Alleluja!
Quia quem meruisti portare.
Alleluja!
Resurrexit sicut dixit.
Alleluja!
SANTUZZA, LUCIA E CORO ESTERNO
(sulla piazza)
Inneggiamo,
Il Signor non è morto,
Ei fulgente
Ha dischiuso l'avel,
Inneggiam
Al Signore risorto
Oggi asceso
Alla gloria del Ciel!
CORO
(interno della chiesa)
Ora pro nobis Deum.
Alleluja!
Gaude et laetare, Virgo Maria.
Alleluja!
Quia surrexit Dominus vere.
Alleluja!
(Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia.)
Romanza e Scena
Lucia e Santuzza
LUCIA
Perché m'hai fatto
Segno di tacere?
SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma,
Prima d'andar soldato,
Turiddu aveva a Lola
Eterna fè giurato.
Tornò, la seppe sposa;
E con un nuovo amore
Volle spegner la fiamma
Che gli bruciava il core:
M'amò, l'amai.
Quell'invidia d'ogni delizia mia,
Del suo sposo dimentica,
Arse di gelosia...
Me l'ha rapito...
Priva dell'onor mio rimango:
Lola e Turiddu s'amano,
Io piango, io piango!
LUCIA
Miseri noi,
Che cosa vieni a dirmi
In questo santo giorno?
SANTUZZA
Io son dannata.
Andate o mamma,
Ad implorare Iddio,
E pregate per me.
Verrà Turiddu,
Vo' supplicarlo
Un'altra volta ancora!
LUCIA
(avvicinandosi alla chiesa)
Aiutatela voi,
Santa Maria!
(Esce.)
Scena
Santuzza e Turiddu
TURIDDU
(entrando)
Tu qui, Santuzza?
SANTUZZA
Qui t'aspettavo.
Turiddu (tenore) Paolo Bartolucci
È Pasqua,
In chiesa non vai?
SANTUZZA
Non vo.
Debbo parlarti...
TURIDDU
Mamma cercavo.
SANTUZZA
Debbo parlarti...
TURIDDU
Qui no! Qui no!
SANTUZZA
Dove sei stato?
TURIDDU
Che vuoi tu dire?
A Francofonte!
SANTUZZA
No, non è ver!
TURIDDU
Santuzza, credimi...
SANTUZZA
No, non mentire;
Ti vidi volger
Giù dal sentier...
E stamattina, all'alba,
T'hanno scorto
Presso l'uscio di Lola.
TURIDDU
Ah! mi hai spiato?
SANTUZZA
No, te lo giuro.
A noi l'ha raccontato
Compar Alfio
Il marito, poco fa.
TURIDDU
Cosi ricambi
L'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?
SANTUZZA
Oh! questo non lo dire...
TURIDDU
Lasciami dunque, lasciami;
Invan tenti sopire
Il giusto sdegno
Colla tua pietà.
SANTUZZA
Tu l'ami dunque?
TURIDDU
No...
SANTUZZA
Assai più bella
È Lola.
TURIDDU
Taci, non l'amo.
SANTUZZA
L'ami...
Oh! maledetta!
TURIDDU
Santuzza!
SANTUZZA
Quella cattiva femmina
Ti tolse a me!
TURIDDU
Bada, Santuzza,
Schiavo non sono
Di questa vana
Tua gelosia!
SANTUZZA
Battimi, insultami,
T'amo e perdono,
Ma è troppo forte
L'angoscia mia.
Stornello di Lola
Lola e detti
Lola (mezzosoprano) Elena Lo Forte
(dentro alla scena)
Fior di giaggiolo,
Gli angeli belli
Stanno a mille in cielo,
Ma bello come lui
Ce n'è uno solo.
(entrando)
Oh! Turiddu... È passato Alfio?
TURIDDU
Son giunto ora in piazza.
Non so...
LOLA
Forse è rimasto
Dal maniscalco,
Ma non può tardare.
(ironica)
E... voi
Sentite le funzioni in piazza?
TURIDDU
Santuzza mi narrava...
SANTUZZA
(tetra)
Gli dicevo che oggi è Pasqua
E il Signor vede ogni cosa!
LOLA
Non venite alla messa?
SANTUZZA
Io no, ci deve andar chi sa
Di non aver peccato.
LOLA
Io ringrazio il Signore
E bacio in terra.
SANTUZZA
(ironica)
Oh, fate bene, Lola!
TURIDDU
(a Lola)
Andiamo, andiamo!
Qui non abbiam che fare.
LOLA
(ironica)
Oh! rimanete!
SANTUZZA
(a Turiddu)
Sì, resta, resta,
Ho da parlarti ancora!
LOLA
E v'assista il Signore:
Io me ne vado.
(Entra in chiesa.)
Duetto
Santuzza e Turiddu
TURIDDU
(irato)
Ah! lo vedi,
Che hai tu detto...?
SANTUZZA
L'hai voluto, e ben ti sta.
TURIDDU
(Le s'avventa.)
Ah! perdio!
SANTUZZA
Squarciami il petto!
TURIDDU
(s'avvia)
No!
SANTUZZA
(trattenendolo)
Turiddu, ascolta!
TURIDDU
No!
SANTUZZA
No, no, Turiddu,
Rimani ancora.
Abbandonarmi
Dunque tu vuoi?
TURIDDU
Perché seguirmi,
Perché spiarmi
Sul limitare
Fin della chiesa?
SANTUZZA
La tua Santuzza
Piange e t'implora;
Come cacciarla
Così tu puoi?
TURIDDU
Va, ti ripeto
Va non tediarmi,
Pentirsi è vano
Dopo l'offesa!
SANTUZZA
(minacciosa)
Bada!
TURIDDU
Dell'ira tua non mi curo!
(La getta a terra e fugge in chiesa.)
SANTUZZA
(nel colmo dell'ira)
A te la mala Pasqua, spergiuro!
(Cade affranta ed angosciata.)
Duetto
Santuzza e Alfio
(Sorte Alfio e s'incontra con Santuzza.)
SANTUZZA
Oh! Il Signore vi manda
Compar Alfio.
ALFIO
A che punto è la messa?
SANTUZZA
E tardi ormai, ma per voi
Lola è andata con Turiddu!
ALFIO
(sorpreso)
Che avete detto?
SANTUZZA
Che mentre correte
All'acqua e al vento
A guadagnarvi il pane,
Lola v'adorna il tetto
In malo modo!
ALFIO
Ah! nel nome di Dio,
Santa, che dite?
SANTUZZA
Il ver. Turiddu
Mi tolse l'onore,
E vostra moglie
Lui rapiva a me!
ALFIO
Se voi mentite,
Vo' schiantarvi il core!
SANTUZZA
Uso a mentire
Il labbro mio non è!
Per la vergogna mia,
Pel mio dolore
La triste verità
Vi dissi, ahimè!
ALFIO
Comare Santa,
Allor grato vi sono.
SANTUZZA
Infame io son
Che vi parlai cosi!
ALFIO
Infami loro:
Ad essi non perdono;
Vendetta avrò
Pria che tramonti il di.
Io sangue voglio,
All'ira m'abbandono,
In odio tutto
L'amor mio finì...
(Escono.)
Intermezzo sinfonico
(Tutti escono di chiesa, Lucia traversa la scena ed entra in
casa.)
Scena, Coro e Brindisi
Lola, Turiddu e Coro
UOMINI
A casa, a casa,
Amici, ove ci aspettano
Le nostre donne,
Andiam.
Or che letizia
Rasserena gli animi
Senza indugio corriam.
DONNE
A casa, a casa,
Amiche, ove ci aspettano
I nostri sposi,
Andiam .
Or che letizia
Rasserena gli animi
Senza indugio corriam.
(Il coro si avvia.)
TURIDDU
(a Lola che s'avvia)
Comare Lola,
Ve ne andate via
Senza nemmeno salutare?
LOLA
Vado a casa:
Non ho visto compar Alfio!
TURIDDU
Non ci pensate,
Verrà in piazza.
(al Coro)
Intanto amici, qua,
Beviamone un bicchiere.
(Tutti si avvicinano alla tavola dell'osteria e prendono i bicchieri.)
Viva il vino spumeggiante
Nel bicchiere scintillante,
Come il riso dell'amante
Mite infonde il giubilo!
Viva il vino ch'è sincero
Che ci allieta ogni pensiero,
E che annega l'umor nero,
Nell'ebbrezza tenera.
CORO
Viva il vino spumeggiante, ecc.
(Si riprende il brindisi.)
TURIDDU
(a Lola)
Ai vostri amori!
(Beve.)
LOLA
(a Turiddu)
Alla fortuna vostra!
(Beve.)
TURIDDU
Beviam!
CORO
Beviam! Viva il vin!
(Entra Alfio.)
Finale
Alfio e detti
ALFIO
A voi tutti salute!
CORO
Compar Alfio, salute.
TURIDDU
Benvenuto!
Con noi dovete bere:
(Empie un bicchiere.)
Ecco, pieno è il bicchiere.
ALFIO
(respingendolo)
Grazie, ma il vostro vino
Io non l'accetto.
Diverrebbe veleno
Entro il mio petto.
TURIDDU
(Getta il vino.)
A piacer vostro!
LOLA
Ahimè! che mai sarà?
ALCUNE DONNE
(a Lola)
Comare Lola,
Andiamo via di qua.
(Tutte le donne escono conducendo Lola)
TURIDDU
Avete altro a dirmi?
ALFIO
Io? Nulla!
TURIDDU
Allora sono agli ordini vostri.
ALFIO
Or ora?
TURIDDU
Or ora!
(Alfio e Turiddu si abbracciano. Turiddu morde l'orecchio destro di AIfio.)
ALFIO
Compare Turiddu,
Avete morso a buono...
(con intenzione)
C'intenderemo bene,
A quel che pare!
TURIDDU
Compar Alfio!
Lo so che il torto è mio:
E ve lo giuro
Nel nome di Dio
Che al par d'un cane
Mi farei sgozzar,
Ma... s'io non vivo,
Resta abbandonata...
Povera Santa!...
Lei che mi s'è data...
(con impeto)
Vi saprò in core
Il ferro mio piantar!
ALFIO
(freddamente)
Compare,
Fate come più vi piace;
Io v'aspetto qui fuori
Dietro l'orto.
(Esce.)
Lucia e Turiddu
TURIDDU
Mamma,
Quel vino è generoso, e certo
Oggi troppi bicchieri
Ne ho tracannati...
Vado fuori all'aperto.
Ma prima voglio
Che mi benedite
Come quel giorno
Che partii soldato.
E poi... mamma... sentite...
S'io... non tornassi...
Voi dovrete fare
Da madre a Santa,
Ch'io le avea giurato
Di condurla all'altare.
LUCIA
Perché parli così, figliuol mio?
TURIDDU
Oh! nulla!
È il vino che mi ha suggerito!
Per me pregate Iddio!
Un bacio, mamma...
Un altro bacio... addio!
(L'abbraccia ed esce precipitosamente.)
Lucia, Santuzza e Coro
LUCIA
(disperata, correndo in fondo)
Turiddu?! Che vuoi dire?
Turiddu? Turiddu? Ah!
(Entra Santuzza.)
Santuzza!...
SANTUZZA
(Getta la braccia al collo di Lucia.)
Oh! madre mia!
(Si sente un mormorio lontano.)
DONNE
(correndo)
Hanno ammazzato compare Turiddu!
(Tutti gettano un grido.)
Maestro del Coro Erina Gambarini
Lucia (contralto) Erika Fonzar
Lola (mezzosoprano) Elena Lo Forte
Alfio (baritono) Alberto Gazale
Santuzza (soprano) Chiara Angella
Turiddu (tenore) Paolo Bartolucci
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Note:
Un’opera lirica all’Auditorium di Milano. Sarà
infatti l’esecuzione integrale di Cavalleria rusticana di Pietro
Mascagni in forma di concerto, nel 150° anniversario della nascita del
compositore, a chiudere la stagione sinfonica 2012/13 de laVerdi. Evento
inusuale, ma particolarmente gradito al pubblico dell’Auditorium di
Milano, dopo il successo di Andrea Chenier di Umberto Giordano, che
completò esattamente un anno fa la stagione 2011/12, con laVerdi diretta
in quell’occasione da Jader Bignamini. Sarà invece la Signora Zhang Xian,
direttore musicale de laVerdi, a guidare l’Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Verdi in questa occasione eccezionale – che certamente andrà
incontro anche alle aspettative dei tanti amici de laVerdi appassionati
di lirica e del Belcanto - attraverso le melodie e le arie della massima
espressione musicale del Verismo nonchè uno tra i più popolari e amati
capolavori dell’opera italiana in assoluto. Sul palco, naturalmente,
anche il Coro Sinfonico, diretto da Erina Gambarini, e un cast di
solisti di massimo livello, con il soprano Chiara Angella (Santuzza), il
tenore Paolo Bartolucci (Turiddu), il contralto Erika Fonzar (Lucia), il
baritono Alberto Gazale (Alfio) e il mezzosoprano Elena Lo Forte (Lola).
Appuntamento dunque giovedì 13 (ore 20.30), venerdì 14 (ore 20.00) e
domenica 16 giugno (ore 16.00), all’Auditorium di largo Mahler (info e
prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org). Come sempre, giovedì,
prima del concerto (ore 18.00), il foyer del bar dell’Auditorium
ospiterà la tradizionale conferenza di introduzione al programma
musicale della settimana.
La scena si svolge in un paese siciliano durante il
giorno di Pasqua. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu cantare una
serenata a Lola, sua promessa sposa, che durante il servizio militare di
Turiddu ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane
in festa. Giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di
Turiddu, che non entrra in chiesa sentendosi in grave peccato. Parla
allora con mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del
figlio. Lucia dice a Santuzza che Turiddu è andato a Francofonte a
comprare il vino, ma Santa sostiene di averlo visto aggirarsi sotto la
casa di Lola. Lucia chiede allora a Santa di entrare in casa, infatti ha
paura che qualcuno la possa ascoltare, ma quest'ultima si rifiuta perché
si sente disonorata. La notizia arriva anche ad Alfio, che ignaro di
tutto va a trovare Lucia. A questo punto Santuzza svela a Lucia la
relazione tra Turiddu e Lola. Egli ormai l'ha disonorata per ripicca
contro Lola, alla quale prima di andare soldato aveva giurato fedeltà
eterna, e che ora continua a frequentare sebbene sia sposata. Giunge
dunque Turiddu che discute animatamente con Santa; interviene anche Lola
che sta per recarsi in chiesa, e le due donne si scambiano battute
ironiche. Turiddu segue Lola, che è sola perché il marito lavora.
Santuzza augura a Turiddu la malapasqua e, vedendo arrivare Alfio, gli
denuncia la tresca amorosa della moglie. Dopo la messa, Turiddu offre
vino a tutti i paesani per stare più tempo con Lola. Alfio entra in
scena e Turiddu gli offre il vino, ma rifiuta. Turiddu getta il vino e
morde l'orecchio ad Alfio, sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare
la madre e, ubriaco, le dice addio e le affida Santuzza. Subito dopo si
sente un vociare di donne e popolani. Un urlo sovrasta gli altri: "Hanno
ammazzato compare Turiddu!".
Zhang Xian è Direttore Musicale de laVerdi
(Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi)
Nel 2012-2013 per la quarta stagione consecutiva, carica Sorecentemente
confermata fino alla stagione 2014-2015. Zhang Xian è inoltre Direttore
Artistico della NJO/Dutch Orchestra e dell’Ensemble Academy, con cui ha
tenuto il suo primo corso estivo nell’agosto 2011.
Prima di tale incarico, è stata Direttore Associato della New York
Philharmonic (prima titolare della
Arturo Toscanini Chair) per tre anni, dopo esserne stata Direttore
Assistente.
Sempre più richiesta come direttore ospite in Europa, tra i suoi futuri
impegni ricordiamo le esibizioni con i Wiener Symphoniker, l’Orchestre
Philharmonique de Radio France, così come con la London Symphony, Oslo
Philharmonic, Royal Stockholm Philharmonic, BBC Scottish Symphony e
Gothenburg Symphony Orchestra. Inoltre tornerà a dirigere la Royal
Concertgebouw Orchestra di Amsterdam nel 2013-2014. Nonostante ora abiti
di base proprio a Milano, mantiene rapporti continui e continuativi con
il Nord America. Gli impegni della scorsa stagione negli Stati Uniti
hanno incluso, tra l’altro, la National Symphony Orchestra di Washington
e la Chicago Symphony Orchestra, mentre il calendario della presente e
della futura stagione prevede esibizioni con le orchestre sinfoniche di
New Jersey, Cincinnati, Pittsburgh, Seattle, Atlanta e Indianapolis.
Significativo è il un forte legame con l’orchestra della Juilliard
School e di recente ha presentato la prima mondiale di un nuovo lavoro
di Augusta Read Thomas al Lincoln Center di New York City. Come
direttore d’opera, Zhang Xian ha fatto un sensazionale debutto con La
bohème per la English National Opera nella primavera 2007, dove
ritornerà nella Stagione 2013-2014. Ha diretto Turandot a Beijing nel
maggio 2009. Ha debuttato con la De Nederlandse Opera nel gennaio 2012
in una rappresentazione con due opere e la regia di Robert Lepage:
Renard e Le Rossignol di Stravinskij e ha diretto Turandot allo
Schleswig Holstein Festival nell’estate 2012. Impegni futuri includono
il suo debutto al Teatro alla Scala nella Stagione 2013-14. Zhang Xian
ha promosso compositori cinesi, in particolare le opere di Chen Yi (tra
cui Momentum). Nel maggio 2008 ha completato un grande tour della Cina
con sei concerti con l’Orchestra della Juilliard School, tour durante il
quale Ge Xu di Chen Yi è stato rappresentato a Shanghai, Beijing e
Suzhou. Ha anche diretto Fanfare di Huang Ruo con la New York
Philharmonic. Ha fatto ritorno in Cina nell’aprile 2012 per dirigere la
China Philharmonic e la Guanghzhou Symphony. Nata a Dandong in Cina,
Zhang Xian ha debuttato professionalmente a vent’anni con Le nozze di
Figaro alla Central Opera House di Beijing. Si è formata al
Conservatorio Centrale di Beijing, ottenendo sia la Laurea sia il Master
of Music; in seguito, ha insegnato direzione d’orchestra, prima di
trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998. La vittoria al Maazel/Vilar
Conducting competition nel 2002 ha definitivamente lanciato la sua
carriera internazionale.
Il prossimo 5 settembre sarà – sempre con laVerdi – sul podio della
Royal Albert Hall di Londra, in occasione dei Proms della BBC.
Erina Gambarini, maestro del Coro.
Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro
alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di
Britten Il giro di vite.
Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio
del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con
Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica
da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con
Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia,
Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro
Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro
Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e
Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi
anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e
parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua
collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama
come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione
del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre
tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali
Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato,
Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood,
Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin,
Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per
i suoi meriti artistici.
Chiara Angella (soprano)
Diplomata in Canto e in Musica vocale da camera al Conservatorio
Giuseppe Verdi di Milano e specializzata in regia e drammaturgia presso
il Teatro Stabile del Veneto, a soli 21 anni richiama su di sé
l’attenzione e l’interesse di appassionati e critici, con la vittoria
del Concorso Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano. Da
sempre elogiata dal pubblico e dalla stampa specializzata per l’indubbia
particolarità di timbro, l’innata eleganza di fraseggio e la spiccata
capacità d’approfondimento dell’aspetto scenico-comunicativo, dopo
alcuni anni di studio sotto la guida del soprano Magda Olivero si
perfeziona con il tenore Luciano Pavarotti.Il suo debutto è a Firenze,
al Teatro Comunale dove, solo ventiquattrenne, interpreta il ruolo di
Cio cio San nella Madama Butterfly.
La sua carriera, in continua crescita, la vedrà quindi calcare i
palcoscenici di alcuni fra i più importanti Teatri Italiani ed esteri,
interpetando molteplici ruoli da protagonista, fino al recente
straordinario successo nei panni di Alceste nell’omonima opera di Gluck
al Teatro Opera di Lipsia. Non da meno è la sua affermazione in ambito
concertistico sia in Italia che all’estero (Germania, Spagna, Svizzera,
Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Canada, Stati Uniti, Cina)
proponendosi sia col repertorio operistico che cameristico e sacro.
Fra i numerosi affermazioni e riconoscimenti, ricorda con particolare
affetto l’esibizione in Sala Nervi in Vaticano, alla presenza di S.S.
Giovanni Paolo II, e l’esecuzione del War Requiem di Britten al Teatro
alla Scala di Milano, nel settembre 2011, con l’Orchestra Sinfonica di
Milano Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Zhang Xian, enonchè
l’assegnazione dei premi internazionali Circolo Dordoni Brescia come
miglior cantante 2006, Mascagni d’oro 2007, Santa Caterina d’oro 2010 e
Pia Tassinari 2013.
Paolo Bartolucci (tenore)
Perfezionatosi con illustri cantanti quali Gianni Raimondi, Nazzareno
Antinori e Romano Emili, Bartolucci è finalista di concorsi
internazionali tra i quali il «Mario del Monaco» di Marsala ed il «Mario
Lanza» di Filignano. Vince il Concorso internazionale «Città di Pisa –
Titta Ruffo», con il ruolo di Canio in Pagliacci di Leoncavallo.
Tra gli impegni recenti, il debutto nel ruolo di Pollione in Norma di
Bellini al Teatro Avenida di Buenos Aires e all'Anfiteatro Romano di
Augusta Bagiennorum a Cuneo, e l’interpretazione di Alfredo ne La
traviata nei Teatri delle Terre Verdiane (Salsomaggiore e Langhirano).
E’ Don Josè in Carmen al Teatro Reale de L'Aja, negli Stadtschouwburg di
Eindhoven, Utrecht, Anversa, a seguito del debutto nel ruolo al Glinka
Opera Theatre di Magnitogorsk in Russia. Nell' ambito delle Celebrazioni
del 150° dell' Unità d'Italia, è protagonista della rassegna di concerti
operistici «150 anni all'Opera» per la Fondazione Ico Tito Schipa del
Teatro Politeama Greco di Lecce. Rappresenta inoltre l'Italia nel
Concerto di Gala del XXIII Classic Music Festival di Brest (Bielorussia).
Esegue in prima assoluta mondiale moderna l’opera Mameli di Leoncavallo,
sostenendo il ruolo del titolo a Craiova (Romania) e in Italia, a Cuneo
e Enna. Assiduo interprete del repertorio italiano, dopo il debutto nel
ruolo di Alfredo ne La traviata al Festival di Roma, partecipa alla
tourneè di Tosca, con la regia di Reto Nickler e la direzione di Luciano
di Martino, nei maggiori Teatri d’Opera di Belgio e Olanda, dove ottiene
un lusinghiero successo di pubblico e di critica grazie al ruolo di
Cavaradossi. Artista versatile, si è inoltre cimentato in riprese di
opere rare ed estranee al repertorio più consueto, quali I Normanni a
Salerno di Temistocle Marzano e Le ultime sette parole di Gesù sulla
Croce di Filippo Marchetti. Intensa anche la sua attività concertistica.
Partecipa alla tourneè in italia dell’Orchestra Filarmonica di Kiev e a
numerosi concerti lirici sia all’estero - in particolare a Seesen e
Hannover - sia in Italia, in collaborazione con Fondazione Arena di
Verona.
Alberto Gazale (baritono)
E’ oggi considerato uno dei maggiori artisti della sua generazione.
Baritono eclettico, dalla voce morbida e potente, nel corso della sua
folgorante carriera ha interpretato oltre settanta ruoli da protagonista
nei maggiori teatri del mondo. Il suo vastissimo repertorio, che spazia
da Monteverdi sino a Dalla Piccola, pone particolare attenzione al
periodo tardo ottocentesco.
Oltre agli studi universitari letterari, ha conseguito un brillante
diploma al conservatorio di Verona. In seguito ha avuto modo di
perfezionare lo stile e la tecnica verdiana con uno dei suoi massimi
esponenti, Carlo Bergonzi. Il suo debutto internazionale si può far
coincidere con l’acclamata interpretazione di Renato nel Ballo in
Maschera che ha inaugurato la stagione all’Arena di Verona nel 1988. Ha
calcato molteplici volte il palcoscenico del Teatro alla Scala; sotto la
direzione di Riccardo Muti ha interpretato diversi ruoli, fra i quali
Macbeth, Rigoletto, Conte di Luna (inaugurazione anno verdiano) e
Otello. Sempre sul palco scaligero ha interpretato tre edizioni di
Rigoletto, Madama Butterfly, Ulisse di Dalla Piccola, Andrea Chénier e
Otello, ed in tournée a Tokyo le produzioni scaligere di Rigoletto,
Macbeth e Otello.
Ospite regolare della Wiener Staatsoper ha preso parte a numerose
produzioni, fra le quali La traviata (due edizioni), Nabucco (tre
edizioni), La forza del destino (due edizioni) e Tosca.
Nel giugno 2012 ha chiuso la XX stagione de laVerdi, interpretando
Gérard in Andrea Chénier di Giordano con l’Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe verdi, diretta da Jader Bignamini.
Fra i suoi prossimi impegni annovera le interpretazioni de Andrea
Chénier (Gérard) alla Royal Swedish Opera di Stoccolma, Otello (Jago) al
Teatro Grande di Brescia e Pagliacci (Tonio) al Teatro Petruzzelli di
Bari.
Erika Fonzar (mezzosoprano)
A 16 anni intraprende gli studi di canto al Conservatorio G. B.
Martini di Bologna entrando nel contempo a far parte della Corale
Rossini di Modena. Nel 2006 si esibisce nella celebrazione dell’Anno
Mozartiano per la Società Bolognese della Musica Antica e vince la Borsa
di Studio Nicolai Ghiaurov che le permette di studiare tecnica vocale e
interpretazione con la soprano Mirella Freni, al Centro Universale del
Belcanto di Vignola (MO). Nello stesso anno si laurea a Bologna in
Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo. E' stata la
Nutrice nell’opera contemporanea Medeè di Darius Milhaud al Teatro Greco
di Siracusa. Interprete sensibile e raffinata, si esibisce anche in una
serie di concerti di musica cameristica, fra i quali si può annoverare
nel febbraio 2009 l'esecuzione del celebre ciclo di Schuman Frauenlibe
untleben e Mignon di Wolf al Teatro Comunale di Ferrara – istituzione
con la quale inizia una proficua e continuativa collaborazione -
all'interno della rassegna concertistica promossa in relazione alla
mostra di Turner Il suono nell’Arte. Nel settembre 2011 è Angelina in
Cenerentola a seguito di un’Opera Studio tenuta dalla Sig.ra Carmen
Gonzales nelle Marche. E’ entrata a far parte dell’Accademia di alto
perfezionamento della Fondazione Aimaro Bertasi (direttore artistico il
baritono Alberto Gazale). Nell'aprile 2012 è stata protagonista di un
concerto al Teatro Filarmonico di Verona con Alberto Gazale e il soprano
Elena Lo Forte. A maggio 2012 ha debuttato in Madama Butterfly per le
celebrazioni del tenore Giacinto Prandelli. Recentemente ha collaborato
con l’Orchestra Gino Neri e le è stato assegnato il Premio Maria Zamboni
d’Oro 2012. Attualmente si sta perfezionando sotto la guida di Roberto
Aronica e Alberto Gazale, e nel 2013 sarà Carmen e Amneris in Aida al
Festival “Opera en poche” ad Alésia in Francia.
Elena Lo Forte (soprano)
Ha studiato violino al Conservatorio Pier Luigi da Palestrina di
Cagliari per poi dedicarsi allo studio della recitazione e del canto con
Eugenio Lo Forte.
Come attrice ha lavorato con famosi nomi del panorama internazionale
come Al Pacino, Francis Ford Coppola, Diane Keaton e John Savage. Ha
recitato e cantato nel film Il Padrino parte terza, diretta da Francis
Ford Coppola, e ha preso parte al film Rossini Rossini nel ruolo di
Maria Colbran diretto da Mario Monicelli.
Non appena si dedica al canto vince numerosi premi in importanti
concorsi internazionali quali il “Mattia Battistini”, il “Mario Del
Monaco” e l’”Umberto Giordano”.
Debutta quindi come Santuzza in Cavalleria rusticana di Mascagni in vari
teatri italiani e viene subito notata per il colore della voce,
l’espressività, il timbro caldo e la dizione impeccabile,
caratteristiche che le consentono di affrontare un repertorio vasto che
spazia da Verdi al Verismo.
Numerosi i ruoli del suo repertorio: ricordiamo Nedda in Pagliacci di
Leoncavallo, Tosca di Puccini, Giorgetta nel Tabarro pucciniano, e
ancora di Puccini Edgar al fianco di Josè Cura; Francesca da Rimini di
Zandonai, I Lombardi alla prima Crociata di Verdi per tornare a Puccini
con Turandot. Ha inoltre cantato la prima mondiale di un’opera di
Roberto de Simone al Teatro alla Scala di Milano con grande successo di
critica e pubblico. Ha poi iniziato la sua carriera internazionale,
specialmente negli Stati Uniti dove ha riscosso notevole successo come
Desdemona in Otello. La duttilità della voce e una tecnica molto salda
le hanno permesso anche di cantare il repertorio tedesco, tra cui Die
walkure e Tannahuser di Wagner.
La sua discografia include Prinzessin Brambilla di Walter Braunfels,
regoistrata per il Wexford Festival Opera.
Ha anche preso parte a numerosi programmi televisivi dedicati alla
divulgazione dell’opera lirica per Rai Uno e insegna con il baritono
Alberto Gazale all’Accademia Lina Aimaro di Verona.
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