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Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo
Domenica 20 gennaio 2013 ore 16:00
Johannes Brahms
Ein deutsches Requiem
per soli coro e orchestra op. 45
(durata 75 min. circa)
Interpreti
Maestro del Coro:Erina
Gambarini
Direttore:Helmuth Rilling
Soprano:Letizia
Scherrer
Baritono:Johannes
Mooser
Helmuth Rilling, direttore d'orchestra
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Seguono immagini della serata:
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Prodigi della tecnica .. oggi grazie ad un tablet, con
poco ingombro si può seguire
tutta l'esecuzione consultando la partitura completa
non solo il testo con traduzione, che La Verdi mette sempre
a disposizione sui grandi tabelloni.
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Ein deutsch'es Requiem (un Requiem tedesco)
per soli, coro e orchestra, op. 45
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I - CHOR
Selig sind, die da Leid tragen, denn sie sollen getröstet
werden.
(Vangelo
San Matteo V, 4) |
I - CORO
Beati coloro che sono afflitti perché saranno consolati.
(Vangelo
San Matteo V, 4) |
Die mit
Tränen säen, werden mit Freuden ernten.
Sie gehen hin und weinen, und tragen edlen Samen,
und kommen mit Freuden und bringen ihre Garben. (Salmo CXXVI, 5-6) |
Coloro che
seminano con lacrime, raccoglieranno
con gioia.
Chi è andato piangendo, portando seme da gettare,
tornerà con gioia, recando i suoi covoni.
(Salmo
CXXVI,
5-6) |
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II
- CHOR
Denn alles Fleisch, es ist wie Gras
und alle Herrlichkeit des Menschen wie des Grases Blumen.
Das Gras ist verdorret und die Blume abgefallen.
(Ep. I San
Pietro l, 24) |
II-CORO
Poiché la carne è come l'erba
e tutta la gloria dell'uomo è come il fiore dell'erba.
L'erba si dissecca e il fiore appassisce.
(Ep. I San
Pietro I, 24) |
So seid nun
geduldig, liebe Brüder, bis
auf die Zukunft des Herrn.
Siehe, ein Ackermann wartet auf die köstliche Frucht der Erde,
und ist geduldig darüber, bis er empfahe den Morgenregen und
Abendregen.
So seid geduldig.
(Ep. San
Giacomo V, 7) |
Cosi dunque,
cari fratelli, siate pazienti fino
al ritorno del Signore.
Guardate il seminatore: egli attende pazientemente il prezioso frutto
della terra,
ed è tranquillo nell'aspettare la pioggia del mattino e
quella della sera.
Siate pazienti.
(Ep.
San Giacomo V, 7) |
Denn alles
Fleisch, es ist wie Gras
und alle Herrlichkeit des Menschen wie des Grases Blumen.
Das Gras ist verdorret und die Blume abgefallen.
Aber des Herrn Wort bleibet in Ewigkeit.
(Ep. l San
Pietro l, 24-25) |
Poiché
la carne è come l'erba
e tutta la gloria dell'uomo è come il fiore dell'erba.
L'erba si dissecca e il fiore appassisce.
Ma la parola del Signore resta per l'eternità.
(Ep. I San
Pietro I, 24-25) |
Die Erlöseten des Herrn werden
wiederkommen
und gen Zion kommen mit Jauchzen;
Freude, ewige Freude, wird über ihrem Haupte sein;
Freude und Wonne werden sie ergreifen,
und Schmerz und Seufzen wird weg müssen.
(Isaia
XXXV, 10) |
I redenti del Signore torneranno
e saliranno verso Sion, con possenti grida di gioia;
gioia, gioia eterna scenderà sul loro capo;
avranno gioia ed esultanza,
e dolore e tristezza spariranno.
(IsaiaXXXV,
10) |
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III - BARITON UND CHOR
Herr, lehre doch mich, dass ein Ende mit mir haben muss,
und mein Leben ein Ziel hat, und ich davon muss.
Siehe, meine Tage sind einer Hand breit von Dir,
und mein Leben ist wie nichts vor Dir.
Ach, wie gar nichts sind alle Menschen, die doch so sicher leben.
Sie gehen daher wie ein Schemen,
und machen ihnen viel vergebliche Unruhe:
sie sammeln und wissen nicht, wer es kriegen wird.
Nun, Herr, wes soll ich mich trösten?
Ich hoffe auf Dich.
(Salmo
XXXIX, 5-8) |
III
- BARITONO E CORO
Signore, fammi conoscere il mio destino,
il fine della mia vita e perché dovrò partire.
Guarda i mìei giorni sono lo spazio di un istante per Te,
e la mia vita è come niente per Te.
Ahi Come sono nulla tutti gli uomini che vivono così sicuri.
Ma essi spariranno come ombre,
e tutto il loro affannarsi sarà stato vano:
poiché essi accumulano, ma non sanno chi ne
approfitterà.
Ora, Signore, chi potrà consolarmi?
lo spero in Te.
(Salmo
XXXIX, 5-8) |
Der Gerechten Seelen sind in Gottes Hand,
und keine Qual rühret sie an.
(Libro
della Sapienza III, 1) |
Le anime dei giusti sono nelle marti del Signore
e senza sofferenza sono ora in pace.
(Libro
della Sapienza III, 1) |
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IV
- CHOR
Wie lieblich sind Deine Wohnungen,
HerrZebaoth!
Meine Seele verlanget und sehnet sich
nach den Vorhöfen des Herrn;
mein Leib und Seele freuen sich
in dem lebendigen Gott.
Wohl denen, die in deinem Hause wohnen,
die loben dich immerdar.
(Salmo
LXXXIV,
2-3-5) |
IV
- CORO
Come sono dolci le tue dimore
Signore, Dio degli eserciti!
La mia anima langue e sospira
nel desiderio del Signore;
il mio cuore e la mia carne
lodano il Signore.
Beati coloro che abitano le tue dimore
e che ti lodano continuamente.
(Salmo
LXXXIV, 2-3-5) |
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V -
SOPRAN UND CHOR
Ihr habt nun Traurigkeit; aber ich will euch wiedersehen,
und euer Herz soll sich freuen, und eure Freude soll niemand von euch
nehmen.
(Vangelo
San Giovanni XVI, 22) |
V - SOPRANO E CORO
Ora siete nella tristezza; ma io vi rivedrò ancora,
e il vostro cuore tornerà gioioso, la vostra gioia nessuno
potrà togliervela.
(Vangelo
San Giovanni XVI, 22) |
Ich will euch trösten,
wie einen seine Mutter tröstet.
(Isaia
LXVI, 13) |
Io vi consolerò
come ognuno soltanto sua madre può consolare.
(Isaia
LXVI, 13) |
Sehet mich an:
ich habe eine kleine Zeit Mühe und Arbeit gehabt
und habe grossen Trost gefunden.
(Siracide
LI, 35) |
Guardatemi:
per voi io volli provare pene, fatiche e dolori
ed ora ho trovato una grande consolazione.
(Siracide
LI, 35) |
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VI
- BARITON UND CHOR
Denn wir haben hie keine bleibende Statt, sondern die
zukünftige suchen wir.
(Ep. agli
Ebrei XIII, 14) |
VI - BARITONO E CORO
Non abbiamo quaggiù dimore permanenti, ma cerchiamo la
nostra casa futura.
(Ep. agli
Ebrei XIII, 14) |
Siehe, ich sage
euch in Geheimnis:
wir werden nicht alle entschlafen, aber alle verwandelt werden;
und dasselbige plötzlich in einem Augenblick, zu der Zeit der
letzten Posaune.
Denn es wird die Posaune schallen und die Toten werden auferstehen
unverweslich
und wir werden verwandelt werden.
Dann wird erfüllet werden das Wort, das geschrieben steht.
Der Tod ist verschlungen in den Sieg. Tod, wo ist dein Stachel?
Hölle, wo ist dein Sieg?
(Ep. I San
Paolo ai Corinzi XV, 51-52-54-55) |
Ora
io vi svelo un gran mistero:
non morremo tutti, ma saremo tutti trasformati;
in un attimo, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba.
Poiché quando squillerà la tromba i morti
risorgeranno incorrotti
e noi saremo trasformati.
Allora si compirà la Parola che fu scritta.
La morte è stata sconftta. Morte, dov'è il tuo
dardo? Inferno, dov'è il tuo trionfo?
(Ep. I San
Paolo ai Corinzi XV, 51-52-54-55) |
Herr, du bist
würdig zu nehmen Preis und
Ehre und Kraft,
denn du hast alle Dinge erschaffen und durch deinen Willen haben sie
das Wesen und sind geschaffen.
(Apocalisse
IV, 11) |
Signore, Tu sei
degno di ricevere gloria, onore e potenza,
poiché dal nulla tutto hai creato e con la tua
volontà hai dato a tutto essenza e vita.
(Apocalisse
IV, n) |
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VII - CHOR
Selig sind die Toten, die in dem Herrn sterben, von nun an.
Ja, der Geist spricht, dass sie ruhen von ihrer Arbeit;
denn ihre Werke folgen ihnen nach.
(Apocalisse
XIV, 13) |
VII - CORO
Beati i morti che muoiono nel Signore.
Sì, dice lo Spirito, affinchè riposino dalla loro
fatica;
poiché le loro opere lì seguiranno.
(Apocalisse
XIV, 13) |
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Note:
E' stato un concerto molto intenso quello di questa
occasione nella quale torna in auditorium "un" requiem tedesco di Brahms
dopo l'ultimo suo passaggio con la direzione di Zang Xian e in questa
occasione affidato ad una nobile bacchetta come quella di Helmuth
Rilling. Forse dura meno della Nona sinfonia di Beethoven ma a
differenza di quella impegna costantemente tutta la massa corale che
dall'inizio alla fine è sostanzialmente il "personaggio" più importante.
Il baritono segue per rilevanza mentre alla voce del soprano è affidato
un intervento piuttosto breve nell'economica generale del lavoro.
Molto impegnata la sezione greve degli archi, ai quali è affidato quasi
tutto il primo coro, e poi si passa alla intera orchestra con alcuni
momenti di pieno ma mai in senso di frastuono, sempre pieni a tutto
respiro come se ci fosse una immane creatura formata da tutto l'insieme
che esterna le sue considerazioni sulla caducità della vita umana e
delle nostre ambizioni ad un Dio (che si spera ..) pietoso.
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