Serata degli Auguri

 

Teatro Cagnoni - Vigevano

Sabato 15 dicembre 2012 ore 21:00

Organizzato da FONDAZIONE di PIACENZA e VIGEVANO


A Christmas Bolero

Orchestra Classica In Crescendo
Direttori
Mario Gioventù
Luca Pasqua
Regia di Marzia Guardamagna
Coreografie di Marzia Guardamagna e Tiziana Fimiani

Organizzazione artistica Piero Corvi

In collaborazione con il Centro Sperimentale d'Arte
Danzatori:
Vito Coppola, Candido Munoz Contreras
Tiziana Fimiani - Sara Armando

 

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Programma

Programma
Georges Bizet
Dalle Suite I e II da "Carmen": Les Toréadores - Intermezzo
Séguedille -Marche de contrabandiers - Les dragons de Alcala -Habanera
Johann Strauss
Kaiser Waltz (Valzer dell'Imperatore)
Piotr Il'ic Cajkovskij
Valzer dei Fiori (da "Lo Schiaccianoci")
Maurice Ravel -Bolèro

Un'Orchestra, una filosofia
Quella che si esibisce questa sera non è solo un'Orchestra. In un Paese come l'Italia, dove manca la grande tradizione delle orchestre amatoriali e soprattutto in una realtà media come la Città di Vigevano, è un autentico evento la formazione di una compagine strumentale in grado di proporre un vero programma sinfonico.
Per fare ciò, l'Orchestra "In Crescendo" (nata per gli Appuntamenti Musicali della Fondazione Piacenza e Vigevano all'Auditorium San Dionigi) ha dovuto realmente far fede al proprio nome e rendere sua quella filosofia musicale dello "stare insieme", senza per questo trascurare l'aspetto più squisitamente tecnico e interpretativo della musica di qualità. Un'orchestra composta - come nelle grandi tradizioni Europee e Americane - da amatori in grado di affiancarsi e farsi dirigere da professionisti per offrire al pubblico un ascolto caratterizzato da entusiasmo, preparazione e maturazione. A rendere ancora più speciale il concerto, la collaborazione di danzatori affidati a una regia esperta e attenta. Il modo migliore per augurare a tutta la città Buone Feste in
musica.

 


Seguono immagini della serata:

 

 









 

 
 
 

Note:

Guida all'ascolto
Celebrazioni mistiche, riti di passaggio, elevazioni, seduzione: nella sua eterna storia, l'arte della danza è stata compagna di molte manifestazioni del corpo e dell'animo umano. Il suo carattere di armonia in movimento le ha permesso di attraversare, l'intera storia dell'uomo attraverso una funzione via via tribale, di corte, di intrattenimento o di peccato, fino atte moderne forme di danza che ne pongono in risalto tutta la potenza innovatrice e l'affinità con la libertà corporea ed espressiva. Il programma scelto per augurare buone feste al pubblico si apre e si chiude con temi ispanici secondo la sensibilità di autori francesi, passando attraverso l'interprelazione del ritmo perfetto e nobile per eccellenza -quello del valzer - da parte di compositori germanici e slavi. Un concerto volutamente celebrativo di quel connubio tra musica sinfonica e danza, che porta la nostra mente a evocare scene di festa, di poesia visiva e di augurio. Ad aprire "le danze" (perdonate il gioco di parole) saranno i brani dalle Suite I e II della "Carmen" di Georges Bizet, opera prorompente che trasuda fisicità e la cui musica sprigiona sensazioni passionali, ardenti e sensuali. Dalla musica corporea di ispirazione iberica si passerà poi al "Valzer dell'Imperatore" di Johann Strauss, simbolo della celebrazione di un potere imperiale vicino alla decadenza, ma che vede nelle occasioni come i balli di corte e nella dignitosa Gestalt nobile un ultimo sussulto di fastosità e grandiosità. Dalla realtà contemplata e ricordata della Vienna di fine Reich ci sposteremo poi nel mondo di fiaba e patos di Pètr Il'ic Cajkovskij, compositore da sempre ritenuto il più occidentale tra i russi, che reinventa il ritmo ternario del valzer in un'atmosfera onirica e melodiosa, alla ricerca di quell'armonia che l'autore non riuscì mai a raggiungere, con le conseguenti lacerazioni del proprio io più intimo e privato. A chiudere il concerto sarà la sensualità del "Bolero" di Ravel, con il suo ostinato scorrere attraverso un ipnotico tema che sembra disegnare un corpo seduttore che affina la sua arte dapprima con piccoli e impercettibili movimenti, crescendo sempre più verso un'apoteosi di fisicità e animosità che esplode in un finale dionisiaco degno del più sfrenato baccanale.
di Massimiliano Di Landro dal programma di sala
 

 
 


 
 

Servizio fotografico di Fabio Borsani  e di Mario Mainino

 

 

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