Serate Musicali

Teatro Dal Verme - Milano

Martedì 11 maggio 2010 ore 21.00

Una serata all'opera

Soprano TIZIANA CAMINITI
Flauto ANTONIO AMENDUNI
AMADEUS KAMMERCHOR, Trecate
ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA
Direttore FRANCESCO ATTARDI
Maestro del Coro GIANMARIO CAVALLARO


Qui il calendario completo di SERATE MUSICALI

http://www.seratemusicali.it


Seguono immagini della serata:

In programma:
G. ROSSINI (1792-1868) Da l’Italiana in Algeri Sinfonia
G. ROSSINI (1792-1868) Da L’assedio di Corinto Aria e coro “Giusto ciel”
Francoise Borne da G. BIZET (1838-1875) Da Carmen Fantasia per flauto e orchestra
G. VERDI (1813-1901) Da Nabucco Sinfonia
G. VERDI (1813-1901) Da La Forza del destino “La Vergine degli Angeli”
F. CILEA (1866-1950) Da Adriana Lecouvreur “Io sono l’umile ancella”
P. MASCAGNI (1863-1945) Da Cavalleria Rusticana Intermezzo
P. MASCAGNI (1863-1945) Da Cavalleria rusticana “Voi lo sapete, o mamma”
G. PUCCINI (1858-1924) Da Madama Butterfly Coro a bocca chiusa
G. PUCCINI (1858-1924) Da Edgar “ Addio addio mio dolce amor”

 

 





Giuseppe Verdi Va pensiero da Nabucco Teatro Dal Verme - Milano Martedì 11 maggio 2010 ore 21.00 In collaborazione GALSTAFF MULTIRESINE Una serata all'opera AMADEUS KAMMERCHOR, Trecate ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA Direttore FRANCESCO ATTARDI Maestro del Coro GIANMARIO CAVALLARO


Giacomo Puccini Addio mio dolce amor da Edgar Teatro Dal Verme - Milano Martedì 11 maggio 2010 ore 21.00 In collaborazione GALSTAFF MULTIRESINE Una serata all'opera Soprano TIZIANA CAMINITI AMADEUS KAMMERCHOR, Trecate ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA Direttore FRANCESCO ATTARDI Maestro del Coro GIANMARIO CAVALLARO

 

 

 
 
P. MASCAGNI "Voi lo sapete, o mamma" - TIZIANA CAMINITI
ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA - TIZIANA CAMINITI - 2010 - TEATRO DEL VERME MILANO

G. PUCCINI - "O mio babbino caro" - TIZIANA CAMINITI
ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA - TIZIANA CAMINITI - 2010 - TEATRO DEL VERME MILANO

G. PUCCINI - "Addio addio mio dolce amor" - TIZIANA CAMINITI
ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA - TIZIANA CAMINITI - 2010 - TEATRO DEL VERME MILANO

G. ROSSINI - "Giusto ciel" - TIZIANA CAMINITI
ORCHESTRA SINFONICA DEL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA - TIZIANA CAMINITI - 2010

Pubblicazione video su YOUTUBE a cura di http://www.youtube.com/user/safraclassica
Altri video disponibili sul canale:
G VERDI - "VA PENSIERO" 5:46
http://www.youtube.com/watch?v=_2p_tBaN5Y8
G. PUCCINI - da Madama Butterfly - Coro a bocca chiusa 3:28
http://www.youtube.com/watch?v=Z86HkIal1vQ
P. MASCAGNI - Cavalleria Rusticana Intermezzo 4:02
http://www.youtube.com/watch?v=W8BAWAFUBEw
F. Cilea "Io sono l'umile ancella" - TIZIANA CAMINITI 4:02
http://www.youtube.com/watch?v=Gz2NzyVHpUc
G VERDI - Sinfonia da Nabucco 8:14
http://www.youtube.com/watch?v=EO0H78XC9_Y
G. ROSSINI - Sinfonia dall'Italiana in Algeri 8:57
http://www.youtube.com/watch?v=ECoJcfsGibE
 

G. ROSSINI (1792-1868) Da l’Italiana in Algeri Sinfonia

Sembra che la vicenda dell'Italiana in Algeri, su libretto di Angelo Anelli, sia ispirata a un fatto di cronaca vera dei primi dell'Ottocento. Una bella Signora italiana, il cui cognome è già tutto un programma, Antonietta Frapolli-Suini, milanese, mentre navigava nell'anno 1805 su un veliero nel mar Tirreno venne catturata da corsari algerini che si premurarono di fare omaggio di cotanta beltà al bey di Algeri per il suo harem. Costei, dal carattere forte e volitivo riuscirà a domare il pascià e far ritorno finalmente in patria. L'opera di Rossini ispirata a questa piccante vicenda vide la luce nel 1813 e segna l'avvio alla grande opera comica del compositore pesarese, dopo la serie di farse in un atto. La Sinfonia dell'Italiana in Algeri è tra le più celebri e concepita secondo lo schema classico rossiniano: un'Introduzione lenta seguita da un tempo mosso in due sezioni. L'attesa che si crea nell'Andante iniziale, sbocca in un Allegro dal carattere spumeggiante, dove protagonisti sono i legni: oboe, flauto, clarinetto e fagotto. Il dinamismo e le esuberanze giovanili del Compositore, anziché in uno sviluppo tematico culminano, come di consueto, in un elettrizzante crescendo.

G. ROSSINI (1792-1868) Da L’assedio di Corinto Aria e coro “Giusto ciel”

Dall'opera più lieta a quella più tragica\ di Rossini: L'Assedio di Corinto. Scritta nel 1826 per l'Opera di Parigi, è il rifacimento in lingua francese del Maometto II che era andata in scena al San Carlo di Napoli nel 1820 e derivata da Mahomet ou le fanatisme di Voltaire. L'azione è ambientata a Corinto assediata dall'esercito ottomano pochi anni dopo la caduta di Costantinopoli. Pamira, cristiana, è segretamente innamorata di Maometto II, l'invasore musulmano, ma alla fine della vicenda prevarrà l'amore per il padre e per il suo popolo: la donna infatti preferirà morire anziché andare in sposa all'amato nemico. "Giusto ciel in tal periglio" è l'aria più celebre dell'Assedìo, dove Rossini, allo stile vocalizzato sostituisce un canto di grande sobrietà e di ispirata bellezza.

Francoise Borne da G. BIZET (1838-1875) Da Carmen Fantasia per flauto e orchestra

Dopo la funambolica Fantasia sui temi della Carmen di Bizet, di Francoise Borne.

G. VERDI (1813-1901) Da Nabucco Sinfonia
G. VERDI (1813-1901) Da La Forza del destino “La Vergine degli Angeli”

Seguono i due brani verdiani del concerto: la delicata " Vergine degli Angeli" dalla Forza del Destino" e la Sinfonia del Nabucco, la cui esecuzione cade a proposito in questo 11 maggio centocinquantenario dello sbarco dei Mille a Marsala.
Questa, che è la più "garibaldina" di tutte le ouvertures di Giuseppe Verdi, imbastisce abilmente i temi salienti dell'opera, derivandoli soprattutto dai cori. L'Andante d'apertura suggerisce motivi del coro iniziale mentre 1' incandescente Allego anticipa il battagliero coro dei Leviti del secondo atto, un coro nello stile "risorgimentale" verdiano. La parte centrale finalmente ci presenta il tema del "Coro degli schiavi ebrei" del terzo atto, il celeberrimo "Va' pensiero". Esposto dapprima da oboe e clarinetto, ripreso poi dai violini e gli altri legni, è infine "cantato" dalla tromba. Nella sezione finale ritorna il tema guerriero da cui ne scaturisce un secondo, ancor più "garibaldino". Le idee politiche di Verdi sono note: il suo sentimento antiaustriaco era viscerale e fu tra i più ferventi sostenitori dell'Italia unita. L'acronimo sul suo nome "Viva V.E.R.D.I." in cui si inneggiava al futuro Re di una Italia unita, non era un semplice calembour con Nabucco - dato alla Scala il 9 marzo del 1842 -in cui gli spettatori italiani identificarono la loro condizione politica di vessazioni con quella degli ebrei in Babilonia - aveva inizio il Risorgimento italiano.

P. MASCAGNI (1863-1945) Da Cavalleria Rusticana Intermezzo
P. MASCAGNI (1863-1945) Da Cavalleria rusticana “Voi lo sapete, o mamma”

I protagonisti della Giovane Scuola concludono il programma: la celebre aria dell'Adriana Lecouvreur "Io sono l'umile ancella" disvela il carattere amabile della protagonista, che con modestia asserisce che lei, attrice, è solo uno strumento della poesia, un tramite fragile ma fedele del "Genio Creator", il poeta. Una premessa di candore che farà innamorare all'istante il principe di Bouilìon, con le conseguenze tragiche che la vedranno perire a causa della gelosia della rivale.

Nel 1888 l'editore milanese Edoardo Sonzogno bandì un concorso aperto a i giovani compositori italiani che non avevano avuto ancora la chance di far rappresentare un'opera. Il lavoro doveva essere in un unico atto e Pietro Mascagni, venuto a conoscenza solo un paio di mesi prima dalla chiusura delle iscrizioni, si rivolse per il libretto all'amico amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all'Accademia Navale di Livorno che scelse una novella di Giovanni Verga. Il successo dell'esordiente operista nel 1890 fu senza precedenti e dopo Roma l'opera venne rappresentata in tutto il mondo. Anche se altri lavori come Iris e L'amico Fritz sono degni di nota, nessuno riuscirà ad eguagliare la popolarità di questo capolavoro scritto quasi di getto.

G. PUCCINI (1858-1924) Da Madama Butterfly Coro a bocca chiusa
G. PUCCINI (1858-1924) Da Edgar “Addio addio mio dolce amor”

Giacomo Puccini, che era stato allievo del Conservatorio milanese debutterà come operista nel 1884 con Le Ville proprio al Teatro Dal Verme, allora costituito da una grandiosa struttura a ferro di cavallo, distrutta purtroppo dai bombardamenti americani nel 1943. Il felice esito conseguito da Le Villi, indusse l'editore Giulio Ricordi a commissionare al giovane compositore una seconda opera da rappresentare al Teatro alla Scala; fu scelto Edgar, su libretto del poeta milanese Ferdinando Fontana, liberamente ispirato al dramma in versi di Alfred de Musset La coupé et les lèvres, che andrà in scena il 21 aprile del 1889. Il protagonista del lavoro di Musset, Frank, che nell'opera di Puccini diventa Edgar, ricorda la figura di Faust, diviso tra la purezza dell'amore spirituale e le torbide passioni. Gli Autori furono attratti dalla somiglianza che la vicenda e soprattutto i suoi personaggi avevano con l'opera del momento, la Carmen di Bizet, che trionfava nei teatri di tutto il mondo. La sensuale Tigrana era simile a Carmen, mentre la purezza di Fidelia corrispondeva a quella di Micaela, ed Edgar, lacerato fra la concupiscenza della prima e la dolcezza dell'altra, sembrava modellato su Don José. Il linguaggio di quest'opera è fortemente drammatico e i colpi di scena, il cinismo di alcuni personaggi e la funerea atmosfera di alcune scene ci riportano alla Gioconda composta dal suo maestro Almicare Ponchielli, solo nove anni prima. L’aria di Fidelia “Addio mio dolce amor", cui fa eco il coro, è la più celebre di questo giovane Puccini che sta trovando a fatica la propria strada e che da li a poco rivelerà il suo genio in Manon Lescaut

Note a cura di Francesco Attardi

 
Note sugli artisti:

Tiziana Caminiti, soprano

Antonio Amenduni, flauto

Amadeus Kammerchor, ensamble corale

Orchestra Sinfonica del Teatro Sociale di Mantova

Francesco Attardi, direttore d'orchestra

Gianmario Cavallaro, maestro del coro e direttore d'orchestra

 


 

Servizio fotografico di Mario Mainino

 

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