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Martedì 6 giugno 2006 ore 21.00
VIGEVANO CATTEDRALE DI SANT'AMBROGIO
CITTÀ DI VIGEVANO - ITIS CARAMUEL - VIGEVANO
DIOCESI DI VIGEVANO
IV CENTENARIO DELLA NASCITA
DI
JUAN CARAMUEL
LOBKOWITZ
(Madrid, 1606 - Vigevano, 1682)
CONCERTO DI APERTURA
DELLE MANIFESTAZIONI CULTURALI
DEL CENTENARIO
ARS CANTICA CHOIR
Direttore MARCO BERRINI
Organista MAURIZIO MANARA
PROGRAMMA e NOTE :
Il Caramuel è nato a Madrid il 23 maggio 1606 ed è morto a Vigevano il 7
settembre 1682. Fu uomo del suo tempo. Il barocco spiega l'uomo e lo scrittore.
La situazione politica, con la Spagna ancora forte ma in declino, e quella
militare, con la guerra dei trent'anni, oltre il suo spirito personale, spiegano
in gran parte le vicende della sua vita, che può essere divisa in quattro
periodi. Spagna 1606-1635 Paesi Bassi (spagnoli) 1635-1644 Impero (Germania-Austria-Boemia)
1644-1655
Italia: Roma 1655-1657 e, dopo un ritorno nei territori dell'Impero, Regno di
Napoli (Vescovo di Campagna) 1659-1673, Ducato di Milano (Vescovo di Vigevano)
1673-1682. Sempre spagnolo.
In Spagna compi gli studi umanistici a Madrid, quelli filosofici ad Alcalà e
quelli teologici a Salamanca. Astronomia, Matematica e lingue furono altri campi
del suo interesse di studente.
Divenne religioso clstercense a La Espina.
A Lovanio fu laureato dottore in teologia nel 1683 e fu coinvolto in tre
contro.versie: politica, circa la successione portoghese; religiosa, sul
nascente giansenismo; scientifica, sulla caduta dei gravi e sulla oscillazione
dei paesi a perpendicolo.
Copri vari incàrichi alla corte imperiale di Ferdinando MI; fu abate di
Monserrat a Vienna e a Praga, dove, dopo la valorosa difesa della città, divenne
vicario generale del card. Harrach.
A Roma godette in un primo tempo della benevolenza di Alessandro VII, conosciuto
in Germania dove era nunzio; si interessò dei progetti di Piazza S. Pietro e
della Scala Regia.
Mentre era vescovo di Campagna impiantò una tipografia e per qualche tempo
frequentò l'accademia degli Investiganti a Napoli.
A Vigevano armonizzò la piazza, la torre campanaria e il Duomo, costruendone la
facciata barocca e sostituendo con uno scalone la rampa che dalla piazza saliva
al castello.
Fu in corrispondenza con i migliori ingegni del suo tempo, tra i quali Cartesio,
Gassendi, Mersenne, Kircher, Marci, Crisanig ecc.
Ebbe numerosi avversari, specialmente i giansenisti, tra i quali Pascal.
I loro ironici giudizi, sebbene ingiusti, furono tramandati nelle enciclopedie
da pigri compilatori.
S. Alfonso lo chiamò «principe dei lassisti»; ma si trattava di un lassismo
teorico e dialettico, non pratico.
Fu di spirito tollerante e libero; tuttavia si mantenne monaco esemplare e
vescovo zelante.
Scheda bibliografica
Il Caramuel scrisse di tutto e troppo.
Ebbe intuizioni geniali; tra le altre quella della impostazione della
numerazione binaria e quella della applicazione dei logaritmi nella musica.
Qualche titolo della sua immensa produzione, che comprende poesia, musica,
filosofia, teologia, matematica, astronomia, architettura e tanti altri campi
del sapere e della curiosità.
Steganographia; Mathesis audax; Severa Argumentandi Methodus; Ut Re Mi Fa Sol La
Bi, Nova Musica; Theologia morali s fundamentalis; Metametrica; Rhytmica; Logica
moralis; Mathesis biceps; Trismegistus; Architectura civil, recta, y obliqua;
Leptotatos, che fu l'ultima opera stampata tra quelle scritte dal Caramuel.
Al Caramuel fu dato il titolo di «grande». Nel seicento usava! Ma sarebbe stato
davvero anche grandissimo se fosse stato meno compiaciuto dialettico e se si
fosse occupato di una sola disciplina, magari quella poetica, che egli stimava,
ma solo come un passatempo.
La Diocesi e la città di Vigevano hanno programmato alcune importanti
iniziative per ricordare il terzo centenario della morte del Caramuel:
1 - Una solenne CELEBRAZIONE LITURGICA nella Cattedrale di Vigevano la domenica
24 ottobre, presieduta da Mons. Vescovo e alla presenza delle Autorità Comunali.
2 - Un importante CONVEGNO INTERNAZIONALE che si terrà nei giorni 29, 30 e 31
ottobre presso il cinema «Moderno».
È prevista la partecipazione di studiosi di fama internazionale, i quali
parleranno dei diversi aspetti e dei poliedrici momenti della cultura e della
scienza del Caramuel, presentando soprattutto le opere che egli ha compiuto a
Vigevano.
3 - La pubblicazione della BIOGRAFIA del Caramuel, scritta da Mons. Pietro
Bellazzi.
4 - Una ESPOSIZIONE DI SCRITTI di Juan Caramuel presso il Castello Sforzesco di
Vigevano, a cura dell'Archivio della Curia Vescovile e dell'Assessorato alla
Cultura del Comune di Vigevano.
5 - È in previsione anche, da parte dell'Istituto «Roncalli», il lancio di un
grande Concorso di pittura e di scultura intitolato al grande Vescovo vigevanese.
ANDREA GABRIELI
(Venezia, 1532/33 - Venezia, 30 VIII 1585)
Ricercar del Quinto Tono
Il terzo libro de Ricercari... tabulati per ogni sorte di Stromenti da Tasti,
Venezia, 1596
CLAUDIO MONTEVERDI
(Cremona, 15 V 1567 - Venezia, 29 XI 1643)
Messa ...da capella a 4 voci
Selva Morale e Spirituale, Venezia, 1641
Kyrie
Gloria
Credo
ANDREA GABRIELI
Petit Jacquet a 4
Canzoni alla francese per sonar sopra istromenti da tasti...,
Venezia, 1605
Canzon Ariosa
Il terzo libro de Ricercari... tabulati per ogni sorte di Stromenti da Tasti
CLAUDIO MONTEVERDI
Messa ... da capella a 4 voci
Sanctus
Benedictus
Agnus Dei
GIOVANNI PAOLO CIMA
(Milano, ca. 1575 - Milano, 1630)
Capriccio Ricercar
Partito de Ricercari, & Canzoni alla Francese, Milano, 1606
GIOVANNI PAOLO CIMA
Pater noster a 5 voci
Surrexit Dominus de sepulcbro a 4 voci
Primo Libro detti Motetti a quattro voci, Milano, 1599 (trascr. R. Tibaldi)
ANDREA CIMA
(Milano, ca. 1580 - Milano, dopo il 1627)
La novella
Partito de Ricercari, & Canzoni alla Francese, Milano, 1606
MICHELANGELO GRANCINI
(Milano, ca. 1600 - Milano, 16 IV 1669)
Domine ad adiuvandum me festina a 4 voci e b.c.
Dixit Dominus a 4 voci e b.c.
Magnificat a 4 voci e b.c.
Giardino Spirituale de'varii Fiori Musicali, Milano, 1655 (tr. M. Berrini e L.
Leo)
GIOVANNI GABRIELI
(Venezia, ca. 1554/57 - Venezia, 12 VIII 1612)
Intonatione del Nono Tono
Intonationi d'organo ... libro primo, Venezia, 1593
Fuga del Nono Tono
manoscritto (Trento, Castello del Buonconsiglio)
GIOVANNI LEGRENZI
(Clusone, 12 VIII 1626 - Venezia, 27 V 1690)
Alma redemptoris mater a 5 voci e b.c.
Laudate Dominum a 5 voci e b.c.
Concerti Musicali per uso di Chiesa op. I, Venezia 1654 (trascr. P. Camozze)
Magnificat a 8 voci e b.c.
Sacri e Festivi Concenti... op. LX, Venezia, 1667 (trascr. M. Berrini)
JUAN CARAMUEL LOBKOWITZ
Due Canoni, trascr. Daniele Sabaino
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Primo concerto nelle celebrazioni per
l'anno Caramuel
Juan Caramuel de Lobkowitz (1606-1682)
Celebrazioni del 400esimo dalla nascita
in ricordo della sua importante figura di uomo di Chiesa e di Scienza
Cattedrale di Vigevano, duomo di Sant'Ambrogio
Concerto corale ed organo
coro Ars Cantica Choir
Direttore Marco Berrini
organo Maurizio Manara
Curiosità
Juan Caramuel y Lobkowitz
Ecclesiastico spagnolo e scrittore, nato a Madrid il 23 maggio del 1906 e
morto a Vigevano l'8 settembre 1682. Era un bambino precoce, presto si
interessa di difficili problemi matematici, a soli dieci anni pubblica della
tavole astronomiche. Dopo avere ricevuto una istruzione di base in collegio,
dove la sua abilità insolita lo portò ad una crescita veloce, questo
prodigioso fanciullo ha indirizzato la sua attenzione alle lingue Asiatiche,
particolarmente a quella cinese. E stato accettato nel Ordine Cistercense al
convento di L'Espina, nella Diocesi di Palencia, e dopo l'ordinazione iniziò
una brillante carriera. I suoi sermoni attirarono l'attenzione dell'Infante
Ferdinand, Governatore dei Paesi Bassi, durante un soggiorno al convento di
Dune in Flanders, ed nel 1638 fu onorato con il conferimento della laurea di
Dottore di Teologia dall'Università di Louvain. Quando fu obbligato a
lasciare il Palatinato, il Re di Spagna lo rese suo inviato alla corte
dell'Imperatore Ferdinand III. Fu Abate di Melrose (Scozia), Abate Superiore
dei Benedettini di Vienna, e grande-vicario all'Arcivescovo di Prague. Nel
1648, quando gli svedesi attaccarono Praga, armò e condusse un gruppo di
ecclesiastici che che avevano svolto servizio militare, alla difesa della
città. Il suo valore in questa occasione gli meritò il collare d'oro
dall'Imperatore.Presto divenne Vescovo di Konigratz, quindi Arcivescovo di
Otranto, ed alla sua morte era Vescovo di Vigevano. I suoi libri sono pari o
più numerosi dei suoi titoli ed i suoi vari incarichi;secondo Paquot, ha
pubblicato non meno di 262 lavori sulla grammatica, poesia, oratoria,
matematica, astronomia, fisica, politica, legge del canone, logica,
metafisica, teologia ed ascetismo. Ma produsse poco che potesse rimanere
come un valore permanente nel tempo; nel suo "Theologia moralis ad prima
atque clarissima principia reducta" (Louvain, 1643) ha cercato di risolvere
problemi teologici applicandovi regole matematiche. Alcune sue opinioni
morali gli hanno guadagnato da Sant Alfonso Liguori il titolo di "Principe
del Lassismo"
Altre notizie sul WEB
Juan Caramuel y Lobkowitz (Madrid, Spagna, 23
maggio 1606 - Milano, 7 settembre 1682) spagnolo matematico e vescovo.
La sua formazione avvenne alle università di Alcalà e di Salamanca. Ottenne
anche una laurea in teologia all'università di Louvain nel 1638 e fu monaco
cistercense (prosegue
su..)
Il vescovo Juan Caramuel....quando arrivò
monsignor Caramuel, che era uno degli ingegni più brillanti del suo tempo,
affiancava alla cura della diocesi lo studio di astrusi problemi matematici e si
dilettava di lingue orientali, la piazza c'era già da un paio di secoli. Ed era
nata per tutto un altro scopo: ricordate che si chiama piazza Ducale, non piazza
del Duomo... (prosegue
su..)
Il bacio sine consensum ulteriori et sine
periculo pollutionis, cioè il bacio sulla bocca senza voler andare oltre e senza
pericolo di polluzione, si è discusso per un secolo e mezzo se fosse peccato
mortale. Un certo Caramuel Lobkowitz aveva sostenuto probabile che non fosse
peccato mortale. Ha perso i favori di Alessandro VII, è stato esiliato in una
piccola diocesi di campagna ed è stato formulato il principio fortissimo da
Alessandro VII Chigi nel 1666 per cui il bacio senza escalation è peccato
mortale. Di lì la famosa frase «qualunque cosa nel campo venereo e sessuale è
mortale». Per esempio i toccamenti tra fidanzati se non erano istantanei erano
peccato mortale. Si discute su cosa fosse l’istante, cioè se doveva fare una
cosa vibrante perché se appoggiava un ditino arrivava alla delectatio morosa.
(Il bacio senza
escalation prosegue su ...)
Juan Caramuel: probabilismo ed
enciclopedia/Dino Pastine
- Firenze: La Nuova Italia Editrice, 1975
- pp. XI-330
Il vescovo cistercense Juan Caramuel y Lobkowitz non è solitamente ricordato
dalle storie del pensiero filosofico e scientifico come una figura di rilievo
della cultura del seicento. Colpito dall'accusa di lassismo da parte di una
tradizione teologica d'ispirazione giansenista e trattato con sufficienza da una
storiografia letteraria poco amante dell'età barocca, ha finito per essere
vittima di un'ingiusta dimenticanza. Eppure, dalla ricostruzione della sua vita
battagliera ed errabonda, tra la Spagna, i Paesi Bassi, la Germania, la Boemia,
l'Ungheria, l'Italia, e dall'esame della sua immensa, disuguale ed eccentrica
produzione letteraria, egli ci appare come uno dei più sinceri e significativi
testimoni delle inquietudini intellettuali del suo secolo. Teologo, filosofo,
logico, matematico, astronomo, architetto, musicologo, cultore dell'arte poetica
e della retorica, Caramuel ha soprattutto cercato durante la sua lunga e
poliedrica attività, di valersi dei criteri elaborati dalla teologia
probabilista per costruire una vasta enciclopedia del sapere, libera dal peso
della tradizionale metafisica neoplatonica ed ermetica, posta a fondamento di
quasi tutte le altre "enciclopedie" barocche. Caramuel affida invece alle norme
puramente formali che regolano la comunicazione e la convivenza tra gli uomini
il compito di combattere le tentazioni sempre ricorrenti dello scetticismo e la
speranza di restituire a un'Europa sconvolta e imbarbarita dalla guerra dei
trent'anni una pace fondata sulla certezza del diritto. (prosegue
su..)
Musica di Juan Caramuel Lobkowitz dell’Archivio
Capitolare di Vigevano. Introduzione ed edizione critica.
"Musica Universalis, Universus musicalis". Forme e contenuti della musica
culmine e chiave universale delle scienze nel riscoperto finale del trattato
enciclopedico "Musica" di Juan Caramuel Lobkowitz, in Musicam in subtilitate
scrutando. Contributi alla storia della teoria musicale, a c. di D. Sabaino,
M.T. Rosa Barezzani e R. Tibaldi, Lucca, LIM 1994, 311–370.
Autore Daniele Sabaino diplomato in Pianoforte e in Composizione, e laureato con
lode in Musicologia
(prosegue
su..)
Pubblicazioni (un ricordo della mostra del
1982)
COMUNE DI VIGEVANO - ARCHIVIO STORICO
CARAMUEL E LA CULTURA ENCICLOPEDICA . EDITRICE TIP. NAZIONALE S.N.C VIGEVANO
1982
Volumetto in -8, legatura editoriale stampata, pp. 220, numerose tavole
riproducenti incisioni e manoscritti, il tutto stampato con inchiostro rossiccio,
allo stato di nuovo. Libretto stampato in occasione della MOSTRA DI MANOSCRITTI
del Vescovo Caramuel realizzata a Vigevano nell'Aula Magna del Seminario dal
30/10 al 10/11/1982, a cura del Comune e della Diocesi di Vigevano. (EUR 10.33)
Il musicologo vigevanese Daniele Sabaino si è dedicato alla ricerca
nell’archivio storico della Diocesi da quale sono emerse queste partiture.
Quante ce ne sono : un solo lavoro
Di che tipo sono: una serie di otto libri sulla storia della musica, degli
strumenti musicali e della interpretazione
Vocale, Corale Salve regina (una sola voce le altre sono andate perdute)
Nota: Anche il grande Giovanni Sebastiano (Bach) in molte delle sue composizioni
sembra più essere un matematico piuttosto che un “musicista”. Non è un caso che
alcune composizioni di J.S.Bach non hanno l’indicazione dello strumento che
doveva eseguirlo, in quanto sembra che siano state scritte solo per il piacere
di leggerle e non di eseguirle, riconducendo la musica ad un livello di assoluta
astrazione e purezza in quanto escludeva l’intermediario dell’interprete.
DOSSIER
Ricordiamo il Caramuel
Ii «Dossier» di questo mese è dedicato a Juan Lobkoviz, che fu Vescovo
di Vigevano dal 1673 al 1682. A trecento anni dalla sua morte la città
e la Diocesi lo vogliono ricordare e celebrare per la sua opera, il
suo ingegno, i suoi scritti e per II suo prezioso servizio pastorale.
«Dobbiamo commemorare il Caramuel. È un dovere ed
un vanto per la nostra Diocesi e per la nostra città. Alcuni
diranno: «Caramuel, chi era costui?». Ma sono pochi ormai quelli che
parlano in questo modo, i più distratti e i più lontani. Il nome del
Caramuel risuona a Vigevano, in Italia ed ancora di più all'estero,
specialmente In America.
Nel terzo centenario della sua morte, non potevamo ignorare tanta
gloria vigevanese, e felicemente l'Autorità Comunale e quella
Diocesana si sono accordate perché la commemorazione fosse totale,
cioè di tutta la città insieme, e risultasse In questo modo più
sentita, più ordinata e più ricca di manifestazioni.
Il programma sarà pubblicato presto.
Ora anticipo che la commemorazione del terzo centenario della morte
del Caramuel comprenderà:
1) La pubblicazione della biografia del Caramuel, dovuta alla bella
ed arguta penna del nostro Vicario Generale Mons. Pietro Bellazzi.
L'autore ci ha già dato la traduzione italiana del «Maria Liber»,
un'originale del Caramuel sulla devozione alla Madonna.
2) Un convegno internazionale di studio sul Caramuel. Vi
parteciperanno scienziati e studiosi provenienti da tante parti del
mondo: Stati Uniti d'America, Spegna, ecc. Il Convegno è fissato
nell'ultima settimana di ottobre.
3) Una celebrazione religiosa in Duomo in suffragio dell'anima del
grande defunto, nella quarta domenica di ottobre.
Invito tutta la Diocesi e tutta la città a
prestare attenzione a questa straordinaria celebrazione. Siamo
sempre spinti a guardare in avanti, nel futuro. Ma spesso fa bene
anche a guardare indietro, perché la storia è maestra della vita e
può insegnare anche a noi tante buone cose, principalmente questa
nel nostro caso: che scienza e fede non sono in lotta fra loro, ma
bellamente armonizzano e si completano. Non può essere diversamente,
perché l'autore della fede e della scienza è unico; è il Signore, il
quale non è mai in contraddizione con se stesso.
E poi abbiamo bisogno di riflettere non tanto sui valori della
tecnica, come oggi avviene, ma dobbiamo riflettere e riscoprire i
valori morali, religiosi, intellettuali, artistici.
Il Caramuel in tutto questo insegnamento è un grandissimo maestro.
Ci auguriamo una buona riuscita e perciò chiedo l'interesse e la
collaborazione di tutti».
MARIO ROSSI Vescovo
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Note:
ARS CANTICA CHOIR
Fondata nel 1988 a Milano, formata da cantanti professionisti e diretta
stabilmente da Marco Berrini, la formazione Ars Cantica Choir rivolge
particolare attenzione al repertorio tardo rinascimentale e barocco e a
pagine significative dell'Ottocento e Novecento. Vincitrice di numerosi
Concorsi corali nazionali e internazionali (tra cui i prestigiosi "Guido
d'Arezzo" e Gran Prix "Città di Arezzo" nel 2003 e il 16° Gran Prix
Corale nel luglio 2004), partecipa a numerose rassegne, festival e
stagioni concertistiche in Italia e all'estero (Festival Internazionale
Mozart di Rovereto, International Chor Forum di Alzenau, Sagra Musicale
Umbra, le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, i cicli
Settimane Bach e Musica e poesia a S. Maurizio di Milano). Si è esibita
nei teatri di Catania, di Parma e di Napoli e ha collaborato con I
Virtuosi Italiani, l'Orchestra Stabile di Bergamo, II Quartettone,
l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l'Orchestra del
Teatro "C. Coccia" di Novara" e il Concerto Palatino. A partire dal
2003, in collaborazione con l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di
Milano, ha partecipato all'esecuzione della Messa in la bem. magg. D 678
di Schubert diretta da Ottavio Dantone, della Sinfonia n. 2 e del Sogno
di una notte di mezza estate di Mendelssohn diretta da Aldo Ceccato,
della Petite Messe solenmnelle diretta da Marco Berrini e della Betulla
liberata di Mozart diretta da Antonello Manacorda. Ha preso parte a
prime esecuzioni assolute di Bettinelli, Danieli, Dipiazza, Ferrano,
Zanolini, nonché alla prima edizione italiana del Weihnachtsoratorium
per soli, coro e pianoforte di F. Nietzsche. Nel settembre 20Q5 a Stresa
ha partecipato alla prima mondiale de Les Noces di Stravinskij con la
proiezione dell'opera omonima di Oskar Schlemmer. Registra regolarmente
per le etichette Sarx Records e Bottega Discantica.
MARCO BERRINI
Nato a Milano nel 1964, si è diplomato presso il Conservatorio "G.
Verdi" della stessa città in Pianoforte, Musica Corale e Dirczione di
Coro e in Composizione Polifonica Vocale. Fin da giovanissimo si è
dedicato alla musica corale, studiando anche Dirczione d'orchestra e
Musicologia. È risultato vincitore del 1° premio a numerosi Concorsi
Corali nazionali e internazionali, sia in proprio sia alla guida
dell'Ars Cantica Choir. Ha lavorato a fianco di grandi direttori come
Aldo Ceccato, Ottavio Dantone, Gianandrea Noseda, con I Virtuosi
Italiani, l'Orchestra Stabile di Bergamo, l'Orchestra Mozart e Milano,
l'Orchestra Musica Rara, II Quartettone di Milano, l'Orchestra "Gavazzeni",
e per importanti Festival e stagioni concertistiche in Italia e
all'estero (Società del Quartetto, Musica e poesia a S. Maurizio e I
Pomeriggi Musicali di Milano, le Settimane Musicali di Stresa e del Lago
Maggiore, i teatri Bellini di Catania e Due di Parma, l'Associazione
Scarlatti di Napoli). Dal 1989 al 1992 è stato Maestro Sostituto del
Coro da Camera della RAI di Roma, con il quale ha effettuato
registrazioni per RAI Radio Tre. Ha fondato e dirige il Coro da Camera
del Conservatorio "A. Vivaldi" di Alessandria, con cui svolge regolare
attività concertistica e discografica. Ha diretto prime esecuzioni
assolute di Bettinelli, Danieli, Dipiazza, Zanolini, Errnirio, Beltrami,
Manfrin, e la prima esecuzione italiana del Weihnachtsoratorium di F.
Nietzsche. È direttore artistico e musicale del complesso vocale
professionale Ars Cantica Choir & Consort e del Quartetto Vocale santa
Tecla del Duomo di Milano. Insegna Esercitazioni Corali presso il
Conservatorio di Alessandria.
Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ1000 20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad
Angolazione Variabile.
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