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Concerti a Rozzano domenica
18/09/2005
Gershwin a tutto tondo ieri a Rozzano,
nell’ambito della quinta edizione della rassegna Settembre in jazz,
affiancata a una ricca offerta artistica che spazia tra le arti
visive. Nello spazio espositivo di Cascina Grande, Renato Sellani e
Maria Pia Carola hanno sviscerato le diverse anime della musica del
geniale compositore americano, quella più classica e quella più vicina
allo spirito del jazz. Alternandosi, i due pianisti hanno dispiegato
un itinerario dai Preludi a Rhapsody in Blue passando per pezzi come
But not for me, Embraceable you, restituendo con le loro magiche dita
lo straordinario feeling di Giorgio, come ha voluto affettuosamente
chiamarlo Sellani. Il bis concesso dal jazzista, Foglie morte, ha
chiuso con una “chicca” di stagione una domenica pomeriggio dal clima
autunnale, ma reso solare dalla musica. |
Domenica 18 settembre 2005, presso la Cascina
Grande di Rozzano (Milano)
Alle 16.30 Spelta, sculture e
disegni Concentricità nel
fluire dell'acqua e della vita
Filippo Occhino, fotografie e
video
Reportage video-fotografico
sulla terra e le acque
Alle 17,30 Renato Sellani e Maria
Pia Carola due stelle del
pianoforte in Gershwin: classico o jazz?
Alle 19,00: aperitivo
INGRESSO GRATUITO www.spelta.net
- www.occhino.archivio.it
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Salvatore Schillaci |
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Filippo Occhino, siciliano di
origine, ha studiato a Milano e quindi, a Roma, si è diplomato presso
l'Istituto di Stato di Fotografia e Cinematografia. Ancora giovane ha
trascorso alcuni anni in Canada e negli USA per studio e lavoro; è
socio A.F.I.P. (Associazione Fotografi Italiani Professionisti).
Viaggiatore per passione, ha realizzato numerosi libri ed ha esposto
le immagini create nel corso delle sue ricerche di territorio in
numerose gallerie in Italia e all'estero.
Nello studio di Milano produce immagini di fotografia creativa,
still-life e pubblicitaria; realizza inoltre video utilizzando
indifferentemente la tecnica tradizionale e quella digitale.
Lavora per diversi editori che pubblicano periodici e libri nel campo
della fotografia, dell'arte, della scienza e nelle ricerche di
territorio.
Le sue pubblicazioni più importanti sono:
Perù
Il pianeta Sahara
Una pinacoteca chiamata Algeria
Calabria
Mesopotamia
Attualmente ha svolge ricerche di territorio in Argentina, India,
Sicilia e Iraq (sia archeologiche sia di documentazione dei
monumenti).
Filippo Occhino Via Monfalcone, 34 - Milano Tel/fax 02 28 46 606
www.occhino.archivio.it
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Spelta si è formata nell’ambiente artistico milanese. Dopo aver
conseguito il diploma di Visual Design presso la Scuola Politecnica di
Design a Milano e quello di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti
di Brera, ha frequentato il corso del Centro Professionale per giovani
Scenografi del Teatro alla Scala. È stata allieva del pittore Carlo
Nangeroni, dei designer Max Hubert e Bruno Munari, dello scultore
Alberto Colognato, della pittrice Luigia Zanfretta e dello scultore
Giancarlo Marchese, che hanno contribuito alla sua formazione
artistica
e morale. Espone dal 1978. Dagli anni ottanta frequenta scultori e
studi prendendo contatti con realtà artistiche diverse con spirito
libero e con la curiosità di un’autodidatta. È docente di Discipline
Plastiche. Vive a Milano. Di natura concettuale, la sua arte non
rinuncia ai sentimenti e alla emozionalità, attraversando linguaggi e
materiali eterocliti con grande padronanza e capacità manipolativa.
Oltre che con opere di pittura, scultura e ceramica, Spelta s’esprime
anche con complesse installazioni che utilizzano l’ambiente come
struttura portante di ogni singola opera. I suoi temi, sempre risolti
mediante immagini nitide e di senso compiuto sono correlati alle
problematiche della vita reale e ai suoi tracciati esistenziali, anche
di natura spirituale.…L’arte
di Spelta è impegnata, dunque, su innumerevoli fronti;
è vista come un’avventura da vivere con leggerezza ed essenzialità,
sotto la guida costante di una vena intimistica e d’una decisa
inclinazione che affonda nel segreto dell’immaginario femminile
e nei valori della coscienza e della propria spiritualità.
Franco
Migliaccio
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