Si avvia alla parte conclusiva la rassegna gambolese «Estate é Musica» che per il prossimo fine settimana presenta ancora due appuntamenti nel cortile di Castello Litta. Sabato 22 luglio é in programma lo spettacolo «Luna tu...» con la soprano Susy Picchio ed il comico Gigi Franchini che, accompagnati al pianoforte dal maestro Roberto Cognazzo, presenteranno una selezione di brani, conditi da gag e scenette umoristiche, tratti dalle piú famose operette, da «Al Cavallino Bianco» a «Cin-ci-lá», a «II paese dei campanelli». Domenica 23, invece, spazio alla musica anni '60 con «The Rocking Sixties» (Renato Tassiello alla batteria, Paolo Polledri al basso, Claudio Roncon alla chitarra solista e Pierluigi Rognoni alla chitarra ritmica) che presenteranno una carrellata di successi dei Beatles, dei Rolling Stones e dei piú grandi gruppi italiani e stranieri. Entrambe le serate avranno inizio alle ore 21.30 con ingresso libero. Tornando alla serata di sabato, segnaliamo che Gigi Franchini ha pubblicato di recente un nuovo Cd che raccoglie quelle canzoni degli anni venti che riscuotono un particolare successo non solo fra il pubblico dei nostalgici, ma anche fra quello dei giovani che scoprono nei testi una sottile ironia e un gusto del doppio senso particolarmente garbato.
Gigi Franchini, oltre ad essere un raffinato comico, si dedica alla ricerca e all'esecuzione di questo repertorio che ha raccolto in questa pubblicazione di venti canzoni che prende il titolo da un motivo di Mascheroni, «Ti daró dei fiori», e si va ad aggiungere a quello di quattro anni fa . «Si fa, ma non si dice». I motivi sono orchestrati da Roberto Negri, profondo conoscitore musicale e specialista del genere. Nei suoi concerti Franchini alterna alle canzoni monologhi giocati in gran parte sull'autoironia. Tra i prossimi impegni dell'estate 2000 sarà occupato con le rappresentazioni de "Il paese dei campanelli" e sta preparando con Alessandro Panella, un giovane pianista molto scrupoloso, un pro-ramma di brani d'operetta per solo comico, dove troveranno posto molte rarità.
«Sebbene gli organizzatori dei concerti preferiscano l'operetta ai recitals di canzoni - afferma Gigi Franchini- il pubblico che le ascolta dimostra di apprezzarle e gradirle. Si tratta di un patrimonio molto singolare che va salvaguardato; bisogna riproporle con rigore filologico, soprattutto senza dissacrarle e rendendole brillanti con un'adeguata leggerezza orchestrale o addirittura, come nel caso dei miei concerti, con il solo accompagnamento del pianoforte che permette all'esecutore dl porre in risalto il tipico recitar cantando di questo genere». Nell'ultimo Cd Franchini ha privilegiato il versante comico, pur inserendo qualche motivo più tranquillo che rende l'ascolto meno monocorde e godibilissimo anche ai non appassionati del genere. I brani sono meno conosciuti e alcuni addirittura delle rarità. In particolare, le canzoni «Scusi» e «In riva al Po» furono portate al successo nei primissimi anni venti da Paul Bemard, nome d'arte di Paolo Belfiore compaesano di Franchiní, in quanto nato a Garlasco nel 1885.

Mario Mainino

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